martedì 20 aprile 2021

La schiavitù, radici antiche di un male moderno - Francesco Gamba

 Da: https://terzapaginavida.edublogs.org -

Leggi anche: LA TEORIA MODERNA DELLA COLONIZZAZIONE - Karl Marx 

IL PAESE DELLE LIBERTÀ: stermini, repressione e lager nella storia degli Usa. - Maurizio Brignoli 

RAZZISMO E CULTURA” - Frantz Fanon 

Razzismo e capitalismo crepuscolare - Roberto Fineschi 

Violenza, classi e persone nel capitalismo crepuscolare - R. Fineschi 

Persona, Razzismo, Neo-schiavismo: tendenze del capitalismo crepuscolare. - Roberto Fineschi 

Colonialismo, neocolonialismo e balcanizzazione: tre epoche di una dominazione* - Saïd Bouamama

Vedi anche: Libertà e schiavitù – Luciano Canfora



È vietata dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948 e dalla Convenzione Onu del 1956 eppure esiste tuttora. “Si calcola, che oggi ci siano più di 27 milioni di persone – donne e uomini ma anche bambini – che vivono in uno stato di assoggettamento non dissimile, nelle forme e nelle pratiche, da quello conosciuto in età antica e nei secoli della modernità”: questo stato è la schiavitù e le parole sono quelle del Prof. Giuseppe Patisso, docente di storia moderna dell’Università del Salento.


La schiavitù ha un passato che affonda le radici nella preistoria e che ha lasciato diverse cicatrici nella storia dell’umanità: una di queste viene ricordata il 25 marzo con la Giornata internazionale di commemorazione delle vittime della schiavitù e della tratta transatlantica degli schiavi. La tratta è stata la più imponente migrazione forzata della storia, durata dal 1526 al 1867 e ha interessato tra i 10 ei 12,5 milioni di uomini, donne e bambini africani che furono rapiti dalle loro terre d’origine e spediti attraverso l’Oceano Atlantico alle Americhe; qui, se sopravvissuti al viaggio, venivano torturati e costretti a lavorare senza paga per schiavisti europei e americani. La giornata istituita dalle Nazioni Unite, ricordando questa pagina drammatica della storia dell’umanità, vuole anche sensibilizzare sulle cause che hanno portato l’uomo a compiere un gesto simile: non solo motivazioni economiche, ma anche e soprattutto pregiudizi, discriminazione e razzismo che sono state in antichità e sono ancora adesso causa di schiavitù.

lunedì 19 aprile 2021

Pandemia e Capitalismo del XXI secolo -Alessandra Ciattini e Beniamino Caputo

Alessandra Ciattini (collettivo di formazione marxista "Stefano Garroni”) insegna Antropologia culturale alla Sapienza, 
Beniamino Caputo, Biologo. Collabora con https://www.lacittafutura.it - https://www.unigramsci.it

Lezione 1: A.Ciattini - Inquadramento generale del fenomeno pandemico nello scenario del tardo capitalismo 
                 B.Caputo - La diffusione del virus Sars Cov 2. Analisi biologica e epidemiologica 

                                                                                       

1. La diffusione del virus SarsCov 2.Analisi biologica e epidemiologica (II parte) 
2. Dall’utopia capitalistica ad uno scenario apocalittico (Introduzione)


sabato 17 aprile 2021

Immanuel Kant - Vittorio Hosle

Da: Maria Teresa de Vito - Vittorio Hosle è un filosofo, saggista e traduttore.



                                                       Prima parte:
                                                                           

                                                                              A seguire la seconda parte: https://www.youtube.com/watch?v=ocvfsFh4BTY
                                                                                           

lunedì 12 aprile 2021

Il lato inquieto dello spirito. Osservazioni su alcuni momenti della filosofia dello spirito jenese di Hegel [1] - Carla Maria Fabiani

 Da: http://www.dialetticaefilosofia.it - Carla Maria Fabiani, Università del Salento. Department of Humanities - dialettica.filosofia - FRANCESCO-VALENTINI 

Vedi anche: Dall’essere all’idea. Le articolazioni decisive della "Logica" di Hegel - Paolo Vinci 

A partire da Hegel - G. Cantillo - F. Li Vigni 

Leggi anche: L’ineffabile, l’anima e l’origine. Una riflessione sul Geist hegeliano - Carla Maria Fabiani

- Breve introduzione ai Lineamenti della Filosofia del Diritto di Hegel - Carla Maria Fabiani 



[1] Il male è il niente in sé, il puro sapere di sé – quest’inferno dell’uomo chiuso in se stesso [2] Lo spirito, in quanto assoluto spirito etico, è essenzialmente come il negativo infinito, il togliere la natura in cui esso è divenuto a sé un che di altro, il porre la natura come se stesso, e poi l’assoluto godimento di se stesso, giacché ha ripreso in sé la natura [3]. 


1. Da dove sorge lo spirito. La sua prima natura 

Lo spirito sorge dalla natura: e più precisamente si presenta, in questi due corsi di lezioni tenute da Hegel a Jena tra il 1803-04 e il 1805-06, come l’elemento etereo della coscienza che si emancipa dalla determinazione meramente organica e particolaristica del mondo animale-terrestre. Lo spirito è coscienza, proprio in quanto interiorizza le infinite distinzioni – o le singolarità dell’uno numerico come le chiama Hegel – del mondo animale; le interiorizza concependole. «Questo concetto dello spirito è ciò cui si dà il nome di coscienza» [4]. 

Lo spirito si chiama coscienza; ma a cosa esattamente pensiamo quando diciamo, appunto, coscienza? Al sorgere del mondo umano, al suo levarsi, alla sua preistoria; alla fenomenologia dello spirito umano, il quale, certo, si innalza sul mondo animale dal quale pure proviene, poiché lo comprende (e non viceversa), ne comprende la precipua infinità, interiorizzandola, smaterializzandola nell’etere della sua coscienza. 

«[La coscienza] è l’essere uno della distinzione che è e della distinzione tolta [aufgehobenen].» [5] Hegel considera due piani della medesima realtà: natura (mondo animale) e spirito (mondo dell’uomo). 

Nel mondo animale la singolarità-alterità è irriducibile e costitutiva (ci troviamo di fronte a una serie infinita di molti uno numerici, di individui giustapposti), è l’essenza stessa di questo mondo: l’animale è così e non altrimenti. L’uomo invece è così e altrimenti: è un singolo che pensa la sua singolarità. Esso è la distinzione e al contempo il superamento della distinzione: questo processo avviene nell’elemento etereo della coscienza, nel pensiero. Questo processo è lo spirito, ossia l’uomo che si concepisce; ma ciò non vuol dire che l’uomo non sia anche e innanzitutto animale, natura organica, natura in genere, terra, ecc. Ciò vuol dire semplicemente che il mondo dell’uomo si distingue dal mondo animale (l’essere uno della distinzione che è) superando proprio la fissità della distinzione che caratterizza quel mondo (la distinzione tolta). 

domenica 11 aprile 2021

150° anniversario della Comune di Parigi, una memoria capitale – Joseph Confavreux

 Da: http://effimera.org - 

Leggi anche: La Comune di Parigi e i giudizi dei contemporanei - In appendice l'"indirizzo" di K. Marx sull'epica impresa dei "comunardi"

Vedi anche UniGramsciRicordando la Comune di Parigi https://www.facebook.com/unigramsci/videos/149195210460269

A un secolo e mezzo dall’inizio della rivolta parigina, un libro-sommario racconta in dettaglio la realtà dell’evento e le controversie politiche e storiografiche che continua a suscitare ancora oggi. 

1442 pagine, 35 ricercatori, 500 note biografiche, centinaia di documenti iconografici e articoli su tutti gli elementi storici e politici sollevati dall’insurrezione parigina del 16 marzo 1871, 150 anni fa.

Sebbene l’aspetto massiccio dell’opera intitolata La Commune de Paris 1871. Les acteurs, l’événement, les lieux, che hanno appena pubblicato le éditions de l’Atelier, lo impongono un po’, sarebbe però un peccato ridurlo a una summa di riferimento commemorativo, in quanto esplora allo stesso tempo quella che era la realtà della Comune di Parigi, di cui lo storico Michel Cordillot, suo coordinatore, ricorda che essa “non ha mai cessato di essere oggetto di nuova ricerca e di dibattito appassionato”, e le modalità con cui questo evento risuona ancora oggi. Gli usi politici di questo evento “incapace di produrre consenso” sono stati infatti molteplici da un secolo e mezzo. La Comune di Parigi è stata “arruolata” al servizio del Fronte popolare, prima di tornare spettacolarmente sul fronte della scena dal maggio 1968, “in opposizione a un PCF considerato fossilizzato”, e, negli ultimi anni, per irrigare la sinistra radicale come “messa in discussione libertaria della democrazia”, ​​nelle parole dello storico Jacques Rougerie, o come modello per la difesa di uno spazio autonomo, presente nelle ZAD o nella prosa del Comité Invisibles. Più inaspettatamente, “una sezione dell’estrema destra sovversiva – dai boulangisti agli identitari ai fascisti francesi – si sforzò di appropriarsi della Comune”. Al punto che Jacques Doriot (1898-1945) salì con le sue truppe, nel 1944, al Muro Federato per onorare i morti della Comune contemporaneamente a quelli della divisione SS Carlo Magno, costruendo, così facendo, “una chimera della memoria, un’assemblea improbabile e mostruosa”.

Queste successive appropriazioni politiche si sono aggiunte alla persistenza di una leggenda rossa come una leggenda nera dell’evento, ad esempio nel Metronomo di Lorant Deutsch che, con il pretesto di una passeggiata attraverso Parigi, in realtà, equipara la Comune al vandalismo, secondo i dirigenti di una vecchia vulgata reazionaria. Tutto ciò ha contribuito a seppellire la sequenza storica sotto miti e “fantasie relative a ciò che la Comune era e a ciò che voleva essere”, il che significa che, paradossalmente visti i mille riferimenti bibliografici che la riguardano, “la Comune di Parigi resta poco conosciuta”.

venerdì 9 aprile 2021

"J'ACCUSE!" - Carlo Sini

Da: Dante Channel - Carlo Sini è un filosofo italiano. Laureatosi in Filosofia, dopo aver conseguito l’abilitazione inizia ad insegnare all'Università degli Studi dell'Aquila per poi ricoprire la cattedra di Filosofia teoretica della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Milano, dove ha anche svolto per un triennio la funzione di Preside di facoltà. - CarloSiniNoema

LA SCRITTURA - Carlo Sini
Il linguaggio nel pensiero di Aristotele - Enrico Berti
CONOSCENZA,SAPIENZA,SAGGEZZA: il triangolo che non c'è più - Silvano Tagliagambe


                                                                            

                                                                            ...a seguire la seconda parte: https://www.youtube.com/watch?v=OFXB14iTAsw 

giovedì 8 aprile 2021

La democrazia statunitense e quella cinese - Alessandra Ciattini

Da: https://www.lacittafutura.it - Alessandra Ciattini (Collettivo di formazione marxista Stefano Garroni) insegna Antropologia culturale alla Sapienza di Roma.
Vedi anche: Ruolo e funzioni del Partito Comunista Cinese nella Repubblica Popolare Cinese 

Caratteri della “democrazia” statunitense e della “dittatura” democratica cinese.


Il 18 e il 19 di marzo passato si è svolto un importante incontro, durato due giorni, a Anchorage (Alaska) tra Antony Blinken e il consigliere della Sicurezza nazionale Jake Sullivan con il direttore dell’Ufficio della Commissione centrale cinese degli affari esteri Yang Jiechi, e il ministro degli Esteri Wang Yi. Si è trattato del primo confronto ad alto livello tra Stati Uniti e Cina dopo che Joe Biden è diventato presidente della superpotenza lacerata da gravi contraddizioni.

Gli interventi di apertura, che sono durati più di un’ora invece di pochi minuti come si suole in questi casi, sono stati improntati a critiche e avvertimenti reciproci, e ambo le parti hanno accusato l’ospite di violare il protocollo degli incontri.

Il dissidio tra i due grandi paesi ha molte ragioni: economiche, politiche, militari, ideologiche, ma in questa sede mi limiterò ad abbozzare la differenza tra i due regimi politici: nelle parole dei dirigenti statunitensi “democratico” il loro, “autoritario” quello cinese (insieme a quello russo).

Questa interpretazione è stata duramente contestata da Yang, il quale ha esortato Washington a smetterla di propagandare la propria versione di “democrazia” in un momento in cui negli stessi Stati Uniti si sono verificati gravi avvenimenti che ne hanno turbato l’equilibrio politico. Ha proseguito: “Crediamo sia importante che gli Stati Uniti modifichino la loro immagine e cessino di voler promuovere la loro «democrazia» nel mondo, anche perché molti cittadini di quel paese in realtà sembrano nutrire scarsa fiducia in quella tanto decantata democrazia”. Certo, Yang pensava alle violenze della polizia contro gli afroamericani e alle migliaia di profughi latino-americani, tra cui 4.000 bambini non accompagnati, bloccati alla frontiera tra Messico e Stati Uniti in condizioni subumane in attesa di un’apertura assai difficile da prevedere.

mercoledì 7 aprile 2021

il Simposio di Platone e la sessualità antica - Eva Cantarella

Da: LEZIONI DI STORIA - Eva Cantarella ha insegnato Diritto romano e Diritto greco all’Università di Milano ed è global visiting professor alla New York University Law School.
Giuseppe Girgenti discute il Simposio di Platone - https://www.youtube.com/watch?v=XCqjcpsB0RQ&list=PLK5hgpDmwPABd0Di1B5tnXFmanP6CmN5W&index=16
Ascolta anche: SIMPOSIO - PLATONE - audiolibro - https://www.youtube.com/watch?v=hVOcIUtUyNA

                            Il video inizia al m. 13,00...
                                                                         

lunedì 5 aprile 2021

Un anno di covid - Marco Bersani

 Da: https://ilmanifesto.it - https://sinistrainrete.info -  marco bersani, filosofo, dirigente pubblico e fondatore di Attac (https://www.attac-italia.org),

Leggi anche: Riflessioni comparative sulla pandemia - Alessandra Ciattini

La prima pandemia dell’Antropocene - Ernesto Burgio 



Una generazione (gli anziani) è stata falcidiata, un'altra consegnata all'isolamento e al disagio (infanzia e adolescenza), le famiglie (specialmente le donne) precarietà.


Dall’inizio della pandemia, e senza soluzione di continuità fra governo Conte e governo Draghi, le misure messe in atto per fronteggiarla hanno seguito sei precise traiettorie, ispirate da una comune quanto discutibile idea generale.


Le sei direzioni dell’intervento sono:

a) ridurre al minimo le restrizioni all’attività delle imprese, che, quasi ovunque, hanno continuato a produrre senza vincoli;

b) intervenire con sussidi, il 70% dei quali per sostenere le imprese stesse e il restante 30% per tamponare in qualche modo la disperazione sociale;

c) nessun intervento sul sistema sanitario, che ha continuato ad essere privo di ogni dimensione territoriale e ad essere focalizzato sull’ospedalizzazione, determinandone la saturazione ad ogni nuova ondata di contagi;

d) nessun intervento sul sistema dei trasporti pubblici locali, che hanno continuato ad essere veicoli di contagio per le persone costrette ad utilizzarli;

e) focalizzazione delle scuole come problema, con la sostanziale chiusura per due anni scolastici di scuole superiori e università, e chiusure continue, in alcune regioni continuative, anche delle scuole dell’obbligo;

f) narrazione colpevolizzante dei comportamenti individuali, raccontati come causa primaria di ogni aumento dei contagi.

L’idea guida è stata che il benessere delle imprese determina il benessere della società e che, di conseguenza, quest’ultima deve adattarsi alle necessità delle stesse. Una domanda tuttavia sorge spontanea: c’è qualcuno che, a un anno di distanza dall’arrivo dell’epidemia e dopo oltre 105.000 morti (110.000 ad oggi), ha l’onestà intellettuale di fare un bilancio serio sull’efficacia delle misure prese? Non si direbbe. E allora proviamo a farlo noi.

sabato 3 aprile 2021

Dall’essere all’idea. Le articolazioni decisive della "Logica" di Hegel - Paolo Vinci

Da: AccademiaIISF - Paolo Vinci è docente di Filosofia pratica presso la Facoltà di Filosofia dell’Università “La Sapienza” di Roma. 

                                Prima parte: 
                                                     


                                                                                                                Seconda parte: 
                                                                  

Vedi anche:  
Leggi anche: 


venerdì 2 aprile 2021

Riflessioni comparative sulla pandemia - Alessandra Ciattini

Da: https://www.lacittafutura.it - Alessandra Ciattini (Collettivo di formazione marxista Stefano Garroni) insegna Antropologia culturale alla Sapienza di Roma.
Vedi anche: Guerra dei vaccini 2 - Aldo Giannuli 


Cosa ricaviamo se compariamo la nostra situazione sanitaria a quella degli altri paesi?


Due terzi dei morti a causa del Covid-19 nel mondo (ad oggi 19 marzo 2021 2.680.469) sono latinoamericani e si concentrano in Messico e in Brasile, in cui non è stata applicata la quarantena obbligatoria e che per tasso di mortalità si colloca dopo gli Stati Uniti e prima della Colombia. Il Brasile ha registrato sino ad oggi quasi 12 milioni casi e 287.000 decessi, mentre la superpotenza ha avuto quasi trenta milioni di casi e 539.000 morti e avrebbe somministrato la prima dose di vaccino a 121 milioni di persone. L’Europa con circa 42 milioni casi e 920.508 morti mostra che siamo ancora lontani dalla soluzione del problema pandemia. In questa drammatica classifica l’Italia batte gli altri paesi europei con 103.001 morti con solo 2.337.00 di individui completamente vaccinati. Persino la Russia, con 141 milioni di abitanti, si colloca dopo di noi. È bene ricordare, tuttavia, che i dati sono sempre discutibili e che molti specialisti si sono chiesti se i deceduti in questo periodo di pandemia sono morti a causa del Sars Cov 2 o semplicemente erano a esso positivi e sono deceduti per altre ragioni.

giovedì 1 aprile 2021

Inside Marx. Viaggio al fondo del pianeta. Cronache marXZiane n. 3 - Giorgio Gattei

Da: http://www.maggiofilosofico.it - Giorgio Gattei è uno storico del pensiero economico ed economista marxista italiano. Professore di Storia del Pensiero Economico presso la Facoltà di Economia dell'Università di Bologna.

Leggi anche: CHE COS'È IL VALORE? - Giorgio Gattei

A proposito di Smith, Ricardo, Marx e anche Sraffa. Commento pirotecnico al libro di Riccardo Bellofiore - Giorgio Gattei

Vedi anche: Das Kapital nel XXI secolo* - Giorgio Gattei

Augusto Graziani e la Teoria Monetaria della Produzione*- Giorgio Gattei**



I Precedenti: 

C’è vita su Marx? Cronache MarXZiane n. 1 -

Che vita su Marx! Cronache MarXZiane n. 2 - 


Sono stato trasportato sul pianeta Marx dall’astronave marxziana “La Grundrisse” nel 1968 e laggiù ho vissuto per più di mezzo secolo, interessandomi soprattutto alla sua composizione geologica costituita da una “crosta” di Prezzi di mercato, da un “mantello” di Prezzi naturali/Prezzi di produzione e da un “nucleo” di Valore, come ho raccontato nella Cronaca precedente. Però sulla sostanza del Valore le congetture teoriche, nell’impossibilità di arrivare fino al nucleo, si erano nel tempo così ingarbugliate che il governo marxziano ha deciso di organizzare una spedizione scientifica apposita per verificare come andassero le cose laggiù. La spedizione è stata affidata ad un esploratore di qualità come Piero Sraffa (che peraltro non era nemmeno un marxziano: era chiamato l’“Uomo dalla luna” per il ritratto che una volta aveva dato di sè scrivendo che, «se un uomo caduto dalla luna sulla terra registrasse l’ammontare delle cose consumate in ogni impresa e le quantità prodotte da ogni impresa durante un anno, ne potrebbe dedurre a quali valori le merci devono essere vendute, se il tasso di profitto deve essere uniforme e il processo di produzione ripetuto: le equazioni mostrerebbero così che le condizioni dello scambio sono interamente determinate dalle condizioni della produzione»).

A differenza però del fallimento del Viaggio al centro della terra, narrato da Jules Verne, che era stato tentato nel 1863 dal professor Lidenbrock ma che al centro della terra non c’era mai arrivato essendo stato espulso in anticipo dal sottosuolo per una eruzione lavica del vulcano Stromboli, ai marxziani, che sono gente tosta, la spedizione è riuscita benissimo, anche per la particolare configurazione del loro pianeta che, come dal dipinto di Hieronimus Bosch (vedine l’immagine che ho riportata nella seconda Cronaca), è una mezza sfera solida mentre l’altra metà è l’atmosfera, sicché il nucleo non sta al centro bensì nel fondo del pianeta. Si è così cominciato a trivellare il suolo con una particolare “talpa perforante” progettata da Sraffa dalla sigla incomprensibile Prodmercxmerc e poi, raggiunto il nucleo, si è piastrellato il condotto di discesa ed infine vi si è montato un ascensore per poterci andare facilmente su e giù. Così anch’io sono andato a vedere di persona la sostanza di Valore di quel “nucleo” che sostiene il “mantello” di Prezzi di produzione/Prezzi naturali che si presentano in superficie come una “crosta” di Prezzi correnti di mercato. E al ritorno ho riassunto le mie osservazioni in un documento che ho intitolato Tablò equonomix in omaggio al Tableau économique del medico francese François Quesnay, che è stato il primo a provare a rappresentare tutte le connessioni di una economia di produzione e scambio dentro un unico quadro complessivo. 

mercoledì 31 marzo 2021

Ruolo e funzioni del Partito Comunista Cinese nella Repubblica Popolare Cinese

Da: MarxVentuno Edizioni - Relazione introduttiva di Francesco Maringiò, Dipartimento esteri del PCI, comitato editoriale della rivista “World Socialism Studies” del Centro studi sul socialismo mondiale dell’Accademia Cinese delle Scienze Sociali, autore per le edizioni MarxVentuno di “Interviste ai marxisti cinesi” e di numerosi saggi e articoli sul PCC e la politica della RPC

Vedi anche: La Cina nel mondo multipolare: Forum della Rete dei Comunisti 


Ascolta anche: Intervista di Alessandra Ciattini a Francesco Maringio' sul discorso del leader cinese Xi Jinping al World Economic Forum 2021 (https://www.spreaker.com/user/11689128/intervista-alessandra-xi-jinping

                                                                              
Gli altri incontri: 
[Primo incontro] 
Dibattito sul Socialismo con caratteristiche cinesi con 
Alessandra Ciattini Antropologia, Università La Sapienza, Roma, collaboratrice de “La Città Futura” 
Francesco Galofaro Semiotica, Università di Torino, collaboratore di “MarxVentuno” e del sito marx21.it https://youtu.be/tUD-z1H4wBA​​ 

[Secondo incontro] 
“Percorrere la strada dello sviluppo pacifico”: La RPC e il mondo 
Relazione di Fabio Massimo Parenti, Ph.D. in Geopolitica e Geoeconomia, Associate Profess or of International Studies alla China Foreign Affairs University, Beijing https://youtu.be/trADw9WpbuA​ 

[Terzo incontro] 
L’economia socialista di mercato in Cina. 
Relazione di Vladimiro Giacché Presidente del Centro Europa Ricerche e autore del recente saggio “L’economia e la proprietà. Stato e mercato nella Cina contemporanea” https://youtu.be/BHKktaUpti8​ 

martedì 30 marzo 2021

Guerra dei vaccini 2 - Aldo Giannuli

Da: Aldo Giannuli - Aldo Giannuli è uno storico e saggista italiano, direttore del centro studi Osservatorio Globalizzazione. - http://www.aldogiannuli.it -



                                                                              


domenica 28 marzo 2021

Cuba in una complessa situazione sociale e politica - Alessandra Ciattini, Giacomo Turci

Da: https://www.lacittafutura.it -
Alessandra Ciattini (Collettivo di formazione marxista Stefano Garroni) insegna Antropologia culturale alla Sapienza di Roma.
Giacomo-Turci ha studiato antropologia e geografia all'Università di Bologna. Direttore de https://www.lavocedellelotte.it 


Cuba si trova a combattere gli effetti negativi dell’embargo o bloqueo, nello stesso tempo sono state varate alcune misure di liberalizzazione e di unificazione monetaria che potrebbero generare nell’immediato problemi alla popolazione. 


Faremo oggi alcune considerazioni sulla situazione economica e politica cubana alla luce delle ultime mosse della politica degli Stati Uniti e della politica del governo cubano.

Il popolo cubano oggi è preso in un movimento a tenaglia. Da un lato, c’è un indurimento della politica imperialista statunitense sotto l’amministrazione Donald Trump, che Biden sembra voler invertire solo assai parzialmente. Dall’altra parte, il governo ha avviato un processo di liberalizzazione di molte attività produttive, in corso dagli anni ’90, che ha appena ricevuto un nuovo impulso dal varo di nuove riforme e dall’unificazione monetaria.

Tutto questo avviene sullo sfondo di una pandemia, le cui conseguenze sanitarie sono molto più controllate (anche grazie ai vaccini autoctoni) che in altri paesi della regione, compresi gli Stati Uniti, ma il cui impatto economico, soprattutto nel settore del turismo, si sta rivelando devastante.

Facendo reintegrare l’isola, poco prima di lasciare la Casa Bianca, nella lista dei paesi che sostengono il terrorismo, Trump ha voluto spingere fino alla fine l’aggressività che ha caratterizzato la politica americana verso il regime cubano per più di mezzo secolo. Alla fine del suo secondo mandato, Barack Obama aveva allentato il cappio normalizzando le relazioni diplomatiche tra i due paesi, eliminando alcune sanzioni senza rimettere in discussione l’embargo in vigore dal 1962.

sabato 27 marzo 2021

La Comune di Parigi e i giudizi dei contemporanei - In appendice l'"indirizzo" di K. Marx sull'epica impresa dei "comunardi"

Da: https://www.ottobre.info - L'appendice da: http://www.rifondazione.it/formazione


Pochi giorni fa ricorreva l’anniversario dell’instaurazione della Comune di Parigi. Sono passati centocinquantanni da quando il proletariato parigino insorse – a seguito della sconfitta francese nella guerra franco-prussiana – contro la dittatura della borghesia, prostrato dalla situazione disastrosa nella quale il tragicomico epigono di Napoleone, il nipote, Luigi Bonaparte, aveva trascinato la nazione. Così Engels tratteggiava il regno dell’ultimo Bonaparte:

"Luigi Bonaparte tolse ai capitalisti il potere politico col pretesto di proteggerli: di proteggere la borghesia contro gli operai, e d’altra parte, di proteggere gli operai contro i borghesi: ma in compenso il suo governo favorì la speculazione e l’attività industriale; in una parola, favorì l’incremento e l’arricchimento della borghesia nel suo assieme, in modo fino allora sconosciuto. In proporzione anche maggiore, è vero, si svilupparono la corruzione e il furto in massa, che avevano il loro centro nella corte imperiale e che ricavavano le loro alte percentuali dall’arricchimento della borghesia. Ma il Secondo Impero fu l’appello allo sciovinismo francese, fu la pretesa di riavere i confini del Primo Impero perduti nel 1814, o almeno quelli della prima repubblica."[1]

Dopo la disfatta del Secondo Impero la borghesia, nel settembre del 1870, prese direttamente le redini del governo instaurando quella passata alla storia come terza Repubblica. Sottolineando, con Engels, come il secondo impero avesse fatto appello allo sciovinismo fra la borghesia e il popolo francese, è chiaro che la risposta della Rivoluzione comunarda assume un significato ancora più profondo. Oltre al tentativo, pur imperfetto, di instaurare un nuovo ordine sociale, rovesciando quello borghese, la Comune di Parigi si configurò come l’ultimo baluardo della difesa della Francia contro la reazione che aveva messo prussiani e truppe versagliesi (del governo di Thiers), prima nemiche, fianco a fianco nella repressione anti-popolare. E se, come ricorda Lenin: “Nell’unione di compiti contraddittori – patriottismo e socialismo – consistette il fatale errore dei socialisti francesi”, la resistenza della Comune contro la reazione borghese andò ben oltre qualsivoglia tentazione patriottica che pure aveva animato una parte di piccola-borghesia che inizialmente si era mostrata solidale verso i comunardi. Il significato della resistenza comunarda fu, come chiarisce sempre Lenin: