La teoria Marxista poggia la sua forza sulla scienza... che ne valida la verità, e la rende disponibile al confronto con qualunque altra teoria che ponga se stessa alla prova del rigoroso riscontro scientifico... il collettivo di formazione Marxista Stefano Garroni propone una serie di incontri teorici partendo da punti di vista alternativi e apparentemente lontani che mostrano, invece, punti fortissimi di convergenza...
sabato 27 febbraio 2021
"SOCRATE" - Giannantoni, Gigon, Hösle
venerdì 26 febbraio 2021
Rosa Luxemburg cento anni dopo - Claudia von Werlhof
Da: http://www.rifondazione.it/formazione/ - Nata a Berlino nel 1943, Claudia von Werlhof si è laureata in economia e in seguito ha conseguito il dottorato in sociologia presso l’Università di Colonia; ha insegnato all’Università di Bielefeld e dal 1988 al 2011 come professoressa emerita (Political Science and Women ́s Studies) all’Università di Innsbruck. Nel 2010 ha dato vita alla Fondazione “Planetary Movement for Mother Earth” e nel 2015 alla rivista “BOOMERANG – Journal for the Critique of Patriarchy”. Tra le sue opere in inglese si ricorda: Women, the Last Colony, Zed London 1988; There is an Alternative, Zed, London 2001; The Failure of Modern Civilization and the Struggle for a “Deep” Alternative, Lang, Frankfurt-New York-Paris 2011. In Italiano è recentemente uscito il volume, recensito in questo numero della rivista, Nell’etá del Boomerang. Contributi alla teoria critica del patriarcato, Unicopli, Milano 2014.
leggi anche: L’INFERIORITÀ DELLA DONNA TRA NATURA E CULTURA - Alessandra Ciattini
La civiltà coloniale europea tra dialettica e frammenti* - Alessandra Ciattini
L’ingannevole abbaglio della libertà sessuale*- Alessandra Ciattini
Il rispetto delle differenze culturali: relativismo o antirelativismo?*- Alessandra Ciattini
Il feticismo da un punto di vista antropologico. - A.Ciattini*, S.Garroni.
Stiamo vivendo la prima crisi economica dell’Antropocene - Adam Tooze
Cinque risposte su marxismo ed ecologia*- John Bellamy Foster
L’IDEA DI COMUNITÀ IN IVAN ILLICH - Marianna De Ceglia
IL ROSSO, IL ROSA E IL VERDE. Classe, genere e natura. - Riccardo Bellofiore
ESSERE MARXISTA, ESSERE COMUNISTA, ESSERE INTERNAZIONALISTA OGGI - Samir Amin
Genere e famiglia in Marx: una rassegna*- Heather Brown
Il processo di accumulazione originaria “continuata” e la crisi della riproduzione del capitale oggi.
Era il 1976 quando, grazie al pensiero di Rosa Luxemburg, elaborai la mia prima scoperta teorica. Gli effetti sarebbero stati di ampia portata. Si tratta del nuovo concetto di “ accumulazione originaria continua” o “progressiva” (Werlhof 1978). Fino a quel momento esisteva solo il concetto di “accumulazione originaria” o “primitiva” formulata da Karl Marx (Marx 1974a), il cui presupposto era la violenta espropriazione della popolazione rurale e artigianale europea nel processo della formazione del capitale all’inizio dell’età moderna.
Il capitale è venuto al mondo “grondante sangue e fango”, come scrisse Marx. L’estorsione dei mezzi di produzione, la loro “separazione” da coloro che con essi lavoravano e la sottomissione di costoro – da ultimo nella guerra dei contadini del XVI secolo – come pure il trasferimento di tali mezzi di produzione, ovvero le terre, nelle mani di una nuova classe padronale diventarono il fondamento dell’economia moderna. In questo modo, per Marx, la questione era in linea di principio risolta perché da quel momento i contadini e gli artigiani presero di fatto a trasformarsi in “liberi lavoratori salariati”, più precisamente in proletari, diventando così doppiamente “liberi”, in quanto affrancati sia dai mezzi di produzione, sia liberi di vendere la loro forza lavoro.
Da parte sua, Marx considerava l’accumulazione originaria innanzitutto come una fase storica poi più o meno conclusasi. Essa rappresentava così la fase di accumulazione quasi anteriore, quella che aveva preceduto la fase dell’effettiva accumulazione di capitale, e quindi quella che stava alla base del lavoro salariato e della fabbrica. E mentre il lavoro salariato si fonda sull’ “obbligo economico” indiretto, che non richiede più l’uso della frusta, per Marx esso era “il mistero” del processo di accumulazione originaria, che si basava sull’obbligo diretto e politico, ovvero sulla estorsione mediante violenze e guerre.
Nei successivi dibattiti dedicati al tema dell’accumulazione originaria e della sua continuazione l’accento era sempre stato posto sul fatto che anche oggi si tratterebbe di una forma ancora precapitalistica del processo di accumulazione (per es. in Frank 1977). Il concetto era rimasto quello di un tempo: poiché i contadini e gli artigiani non si erano ancora trasformati in lavoratori salariati, più precisamente in “un esercito industriale di riserva”, da loro non può ancora venire un contributo al processo di accumulazione genuinamente capitalistica.
Come ha mostrato sia la storia sia l’inclusione nella analisi del modo di produzione e di accumulazione capitalistici di altri produttori e produttrici nonché regioni del mondo, questo voler circoscrivere il concetto di accumulazione originaria a una fase “storica” nel senso di “passata, finita” non corrispondeva alla realtà.
Rosa Luxemburg fu la prima che fece notare come su scala mondiale la fase dell’accumulazione originaria non fosse finita nemmeno all’inizio del XX secolo, e come quindi si stesse assistendo a una sorta di “continuazione” di tale processo (Luxemburg 1913). In questo modo la Luxemburg aprì la discussione su una nuova definizione del concetto di “riproduzione del capitale”, e quindi del capitalismo come modo di produzione.
Quindi noi ora, cento anni dopo Rosa Luxemburg, dobbiamo cimentarci con due temi: la questione del modo di produzione capitalistico e la sua vera essenza, posta da Rosa Luxemburg nel XX secolo, e il dibattito sul modo di produzione capitalistico e la sua “crisi” del XIX secolo, nella misura in cui è riconducibile al pensiero luxemburghiano. E lo è.
In entrambi i casi l’argomento ruota intorno alle forme dell’accumulazione capitalistica e in particolare su quella appartenente alla sfera della cosiddetta accumulazione originaria. Le contraddizioni che Rosa Luxemburg ha scoperto cento anni fa non sono affatto sparite e nemmeno superate dalla storia. Al contrario, esse si sono allargate, rafforzate, emerse in molteplici forme anche al di fuori del settore agrario. In definitiva sono contraddizioni ben rintracciabili, costituendo la base “logica” generale del capitalismo globale in sé e per sé.
mercoledì 24 febbraio 2021
Il vaccino cubano, come funziona - Fabrizio Chiodo, Domenico Somma
Leggi anche: Pandemia nel capitalismo del XXI secolo - A cura di Alessandra Ciattini, Marco Antonio Pirrone
Un vaccino sviluppato dal governo cubano sta per entrare nelle sperimentazioni di Fase 3 a marzo e, se approvato, circa 100 milioni di dosi potrebbero essere prodotte dal paese per uso interno ed esportazione entro la fine dell'anno. #Soberana2 (spagnolo per “sovrano”) è un vaccino diverso da quelli che abbiamo imparato a conoscere fino ad ora, ovvero prevede che un antigene sia fuso a una molecola di trasporto per rafforzare la stabilità e l'efficacia del vaccino stesso. Per capire meglio di cosa si tratta, Gianluca, Thomas e Domenico Somma ne hanno parlato con Fabrizio Chiodo* che meglio di altri conosce il vaccino cubano, poiché collabora attivamente con l'Istituto vaccini Finlay di Havana, e dal 2014 è Professore alla facoltà di chimica di Havana. Una conversazione di approfondimento, con tutti i dettagli sul nuovo vaccino cubano.
Alcuni paper Il Science del 2004 con il primo ed unico vaccino sintetico della storia: https://science.sciencemag.org/conten...
Una Review su vescicole di membrana esterna di MenB: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/arti...
Un lavoro con Cuba su S. pneumoniae: https://pubs.acs.org/doi/10.1021/acsc...
Il pre-print in bioRxiv con cose SARS-CoV-2 e glycans: https://www.biorxiv.org/content/10.11...
Il pre-print in bioRxiv con la parte pre-clinica di uno dei candidati vaccinali a Cuba (Soberana02): https://www.biorxiv.org/content/10.11...
lunedì 22 febbraio 2021
"OPERAI" - Aristide Bellacicco
Aristide Bellacicco (Medico) fa parte del "Collettivo di formazione marxista Stefano Garroni"
Altri Brevi racconti dello stesso autore: - Wannsee -
- lezioni di volo -
- il grande Scott -
- parlare con Agave -
- morti –
- Tutti festeggiano Cusco -
- "carne" -
- Port - Royal -
Leggi anche: Attualità del “Germinal” di Emile Zola - Aristide Bellacicco
Alle otto di mattina, un operaio polacco chiamato Stanis, riconoscibile dalla magrezza e dall’espressione rassegnata, uscì sul balcone dell’appartamento dove stava lavorando.
Portava un paio di pantaloni di tela azzurra, una maglietta di lana a maniche corte schizzata di verde e aveva in bocca una mezza sigaretta spenta.
Era la fine di febbraio, l’aria era rigida e sui colli attorno alla città aveva nevicato.
Stanis accese la sigaretta riparando con una mano la fiamma dal vento gelato che gli tirava addosso.
‘Sembra che ce l’abbia con me’ pensò.
Anche il fumo della sigaretta si raffreddava ancora prima di penetrargli nei polmoni.
Erano in cinque nell’appartamento, ingaggiati senza contratto da una piccola ditta di ristrutturazioni.
Due di loro erano polacchi come lui, un quarto era nero e non si capiva da dove fosse arrivato.
C’era poi un italiano di nome Marini, un ex muratore di sessantasei anni che faceva da capomastro.
Fra i cinque operai non c’era amicizia. I loro discorsi si limitavano a quanto era necessario dirsi durante il lavoro. A Stanis sarebbe piaciuto scherzare ogni tanto e dire qualche battuta. Ma quando ci si era provato, il silenzio degli altri gli aveva fatto capire che il suo spirito non era gradito. Perciò aveva smesso e ora anche lui parlava il meno possibile..
A mezzogiorno, si sedeva con gli altri alla rozza tavola di legno montata su due cavalletti e mangiava rapidamente e in silenzio ciò che si era portato. Poi si rimetteva al lavoro.
Finita la sigaretta, Stanis la lasciò cadere giù dal terzo piano. Il mozzicone rimbalzò proprio davanti ai piedi di un passante. L’uomo alzò la testa e imprecò.
‘Scusa’ gli disse Stanis sporgendosi da sopra ‘non ti avevo visto. Scusa.’
Gli fece anche un gesto con la mano come a considerare chiuso l’incidente.
‘Un altro po’ e mi prendevi in testa’ gridò il passante, un uomo di una quarantina d’anni che portava a spasso il cane ‘la prossima volta ficcatela nel culo quella sigaretta.’
Aggiunse un insulto e se ne andò scuotendo la testa.
domenica 21 febbraio 2021
" Togliatti " - Aldo Giannuli
Abbozzo di riflessione sul PCI e sulla sua crisi - Roberto Fineschi
La crisi marxista del Novecento: un’ipotesi d’interpretazione*- Stefano Garroni
CENNI STORICI DEL MOVIMENTO COMUNISTA - Stefano Garroni
sabato 20 febbraio 2021
RIVOLUZIONE DIGITALE - Roberto Finelli e Pietro Montani in dialogo.
Social? Soggetti in rete, oggetti nella realtà - Paolo Ercolani
Alienazione e rivoluzione (digitale) - Enrico Donaggio
giovedì 18 febbraio 2021
Engels editore del Capitale - Roberto Fineschi
mercoledì 17 febbraio 2021
L’ineffabile, l’anima e l’origine. Una riflessione sul Geist hegeliano - Carla Maria Fabiani
Da: https://mondodomani.org/dialegesthai - Carla Maria Fabiani, Università del Salento. Department of Humanities - dialettica.filosofia - FRANCESCO-VALENTINI
Leggi anche: Il tema hegeliano del "riconoscimento". - Stefano Garroni
Studio su Hegel: Filosofia, Storia, Etica - Stefano Garroni
HEGEL, SCIENZA DELLA LOGICA (1812)
Vedi anche: Hegel: Fenomenologia dello spirito. La questione ontologica della "cosa stessa" - Remo Bodei
- La conversazione cadde sulla dialettica. “In fondo — disse Hegel — la dialettica non è altro che lo spirito di contraddizione [Widerspruchsgeist], regolato e metodicamente coltivato, insito in ogni uomo; uno spirito che celebra la sua grandezza nella distinzione tra il vero e il falso [Unterscheidung des Wahren vom Falschen].” “Purché — intervenne Goethe — questa capacità e queste arti dello spirito non siano così spesso male impiegate e utilizzate per rendere vero il falso e falso il vero.” “Certo — ribatté Hegel — questo succede, ma soltanto ad uomini che hanno lo spirito malato [die geistig krank sind].” - [J.P. Eckermann, Colloqui con Goethe, 18 ottobre 1827].
1. Ineffabile e Anima in alcuni testi di Hegel
Consideriamo qui alcuni testi ‘anomali’ della produzione hegeliana: l’Antropologia, la prima parte dello spirito soggettivo della Grande Enciclopedia del 18301 e le Vorlesungen über die Ästhetik, raccolte e pubblicate da H. Gustav Hotho (1836-38 e poi 1842).2 L’anomalia consiste nel prendere come base filologica del nostro intervento testi in gran parte non pubblicati dall’autore: l’Estetica, per es., è frutto di una sistemazione da parte di Hotho di appunti e manoscritti di Hegel e dei suoi allievi senza distinzione e con forzature (ormai ampiamente riconosciute) operate sui testi di lezione per garantire un impianto organico dell’opera a stampa; l’Antropologia è un testo corposo e degno di nota solo a patto che si leggano le Aggiunte, cioè quelle note ai singoli paragrafi, non pubblicate dall’autore, ma frutto anch’esse di appunti e/o manoscritti di lezione.3
Lavorare principalmente su testi non pubblicati da Hegel, tuttavia, non può essere considerato anomalo, visto che la maggior parte della critica più recente sta operando proprio in questa direzione.4 L’anomalia allora si sposta dal piano strettamente filologico a quello filosofico e di contenuto. Come e perché tenere insieme e leggere insieme l’Estetica e l’Antropologia.
La nostra proposta, al riguardo, è quella di articolare una nozione hegeliana che compare nell’incipit della Logica: unsagbar, tradotto come indicibile o ineffabile:
S’intende, o si opina [Man meint], che l’essere sia anzi l’assoluto Altro che il nulla, e niente è più chiaro che la loro assoluta differenza, e niente sembra più facile, che di poterla assegnare. Ma è altrettanto facile convincersi che ciò è impossibile e che cotesta differenza è ineffabile [unsagbar].5
È qui che Hegel pone il problema del Cominciamento, a cui è connessa tutta la trattazione della monotriade Essere-Nulla-Divenire.
martedì 16 febbraio 2021
CAPITALE SENZA RIVOLUZIONE? - Riccardo Bellofiore
Da: http://www.palermo-grad.com - Riccardo Bellofiore, Docente di Economia politica all’Università degli Studi di Bergamo, i suoi interessi sono la teoria marxiana, l’approccio macromonetario in termini circuitisti e minskyani, la filosofia economica, e lo sviluppo e la crisi del capitalismo. (Economisti di classe: Riccardo Bellofiore & Giovanna Vertova - https://www.riccardobellofiore.info)
Leggi anche: H.G. Backhaus e la dialettica della forma di valore - Riccardo Bellofiore, Tommaso Redolfi Riva
Introduzione a "Scritti politici di Rosa Luxemburg". La Rivoluzione - Lelio Basso
KEYNESISMO E MARXISMO A CONFRONTO SU DISOCCUPAZIONE E CRISI - Domenico Moro
Violenza, classi e persone nel capitalismo crepuscolare - R. Fineschi
Cosa significa socialismo nel XXI secolo e cos'è lo Stato socialista? - Stefano G. Azzarà
Pubblichiamo la relazione di Riccardo Bellofiore alla conferenza sul centenario della rivoluzione d’ottobre tenuta a Roma il 18-22 gennaio 2017 e organizzata dall’associazione e rete C17. L’intervento è stato trascritto e pubblicato in Comunismo necessario – Manifesto a più voci per il XXI secolo, a cura di C17 (Mimesis, 2019). Qui di seguito troverete le domande poste da C17 e subito dopo la relazione di Riccardo Bellofiore.
lunedì 15 febbraio 2021
La costruzione dell’egemonia culturale statunitense in Europa dalla fine della Seconda Guerra mondiale - Alessandra Ciattini
Vedi anche: Le illusioni del postmodernismo - Alessandra Ciattini
Sullo scritto di Ernesto Che Guevara "L'uomo e il socialismo a Cuba" - Alessandra Ciattini
Leggi anche: Le scienze sociali e l’antropologia*- Alessandra Ciattini
Storia religiosa dell'America Latina e del Caribe - Alessandra Ciattini
Brzezinski e la futurologia. (America in the Technetronic Age)* - Alessandra Ciattini
Il feticismo da un punto di vista antropologico. - A.Ciattini*, S.Garroni. -
Il radicamento del pensiero antropologico post-moderno nella società contemporanea*- Alessandra Ciattini
L’INFERIORITÀ DELLA DONNA TRA NATURA E CULTURA - Alessandra Ciattini
domenica 14 febbraio 2021
sabato 13 febbraio 2021
"Caporetto" - Alessandro Barbero
venerdì 12 febbraio 2021
"De Motu" - CARLO SINI
CARTESIO E L' AUTOMA - CARLO SINI
"Perché faccio filosofia" - Carlo Sini
Senofane: alle origini dell'antropologia - Carlo Sini
LA SCRITTURA - Carlo Sini
PROMETEO... TECNICA E POTENZA - CARLO SINI
Dalla parola alla verità scritta - Carlo Sini
Il relativismo - Carlo Sini
Saggi di teodicea di Leibniz - Sergio Givone
Cartesio - D. Henrich, P. Ricoeur, E. Lojacono, V. Hosle, G. Calabrò
La teodicea di Leibnitz - Gianfranco Mormino
Leggi anche: "I nomi e le cose" - Carlo Sini
IL DUALISMO MENTE-CORPO. UN DILEMMA CARTESIANO*- Elisa Angelini
giovedì 11 febbraio 2021
Abbozzo di riflessione sul PCI e sulla sua crisi - Roberto Fineschi
Da: https://www.cumpanis.net - Roberto Fineschi è un filosofo italiano. Ha studiato filosofia a Siena, Berlino e Palermo. Membro del comitato scientifico dell’edizione italiana delle Opere di Marx ed Engels(Marx. Dialectical Studies).
Leggi anche: Per il comunismo. Il concetto di classe - Roberto Fineschi
Epoca, fasi storiche, Capitalismi - Roberto Fineschi
Violenza, classi e persone nel capitalismo crepuscolare - R. Fineschi
La missione morale del Partito comunista - György Lukács
La crisi marxista del Novecento: un’ipotesi d’interpretazione*- Stefano Garroni
Nessuna opposizione entro le maglie del capitalismo, ma si opposizione al capitalismo...- Hans Heinz Holz
L’ACQUA PESANTE E IL BAMBINO LEGGERO*- Gianfranco Pala
Sul compromesso storico - Aldo Natoli
D’Alema e l’involuzione del PCI - Alessandra Ciattini
Cosa diceva Berlinguer: discorso al "Convegno degli intellettuali" (1977)
"PRAGA '68 E LE CONTRADDIZIONI DELLA SINISTRA ITALIANA" - Franco Astengo
LA "MARCIA DEI 40000": uno dei momenti di caduta.
(U.S.)America nell'epoca Tecnetronica*- Zbigniew Brzezinski (1968)
Vedi anche: sullo scritto di Ernesto Che Guevara "L'uomo e il socialismo a Cuba" - Alessandra Ciattini
Centenario del PCI: dialogo con Aldo Giannuli, Antonio Carioti e Andrea Ricciardi (https://www.facebook.com/giannulialdo/videos/1408990496166312)
Con molte riserve e ritrosie vergo queste note per il centenario della fondazione del Partito Comunista Italiano, non essendo io uno storico e tanto meno un esperto di questo tema specifico. Quanto segue sono riflessioni sviluppate soprattutto nella prospettiva di un conoscitore della teoria di Marx come teoria della processualità storica. Si tratta di commenti provvisori, schematici e quanto mai aperti a essere discussi. Sono riflessioni che hanno inevitabilmente sullo sfondo il presente e le sue problematiche. Il tema abbozzato è quello dello snodo degli anni settanta, la figura di Berlinguer e i cambiamenti storici allora intervenuti e probabilmente ancora irrisolti.
mercoledì 10 febbraio 2021
Economia socialista e mercato in Cina - Vladimiro Giacché
Leggi anche: Dossier Cina
La nuova via della seta. Un progetto per molti obiettivi - Vladimiro Giacché
Vedi anche: La Cina nel mondo multipolare: Forum della Rete dei Comunisti