Pubblichiamo i risultati del lavoro condotto negli ultimissimi anni dal Collettivo di formazione marxista. Gli autori, di cui pubblichiamo gli scritti, non avrebbero potuto farlo, se non supportati dalla ricerca e dalla discussione dell’intero Collettivo, il quale –in questo senso- è l’autentico autore di questo lavoro.
In una
lettera a M. Gorki del 13 novembre 1908, così Lenin si esprime: “La Neue Zeit (il giornale ufficiale del
partito socialdemocratico tedesco, SPD) … è indifferente alla filosofia, ( il
giornale) non è mai stato un accanito sostenitore del materialismo filosofico,
e negli ultimi tempi ha pubblicato, senza fare alcuna riserva, gli
empiriocriticisti … Tutte le correnti piccolo-borghesi della socialdemocrazia
combattono soprattutto il materialismo filosofico, tendono a Kant, al
neokantismo, alla filosofia critica. No, la piccola borghesia non ammette
neppure sulla soglia di casa sua la filosofia di cui Engels ha gettato le basi
nel suo Antidϋhring[-1] .”
In una
lettera, di poco precedente e sempre indirizzata a Gorki, si legge: “Il terzo
argomento (di grande interesse per il giornale bolscevico Proletari) è la filosofia. So bene che la mia impreparazione in
questo campo non mi permette di intervenire pubblicamente. Ma come semplice
marxista leggo attentamente l’empiriomonista Bogdanov e gli empiriocritici
Bazarov, Lunaciarski, ecc., ed essi spingono tutte le mie simpatie verso Plechanov! … In filosofia egli sostiene una causa giusta. Io sono
per il materialismo, contro l’<empirio- …> ecc[-2] .”
Dunque, al
termine del 1908 Lenin riconosceva l’improponibilità di un suo pubblico
intervento in ambito filosofico a causa della sua impreparazione in materia;
tuttavia –e con ‘apparente’ contraddizione- poco dopo lo stesso Lenin
pubblicava Materialismo ed empiriocriticismo, dunque, non solo un
testo dalle pretese filosofiche, ma addirittura con intenti di messa a punto in
ambito di filosofia della scienza !