La teoria Marxista poggia la sua forza sulla scienza... che ne valida la verità, e la rende disponibile al confronto con qualunque altra teoria che ponga se stessa alla prova del rigoroso riscontro scientifico... il collettivo di formazione Marxista Stefano Garroni propone una serie di incontri teorici partendo da punti di vista alternativi e apparentemente lontani che mostrano, invece, punti fortissimi di convergenza...
martedì 30 novembre 2021
“Storia e Politica”: un dialogo tra Angelo d'Orsi e Alessandro Barbero
domenica 28 novembre 2021
L’opera aperta di Marx: un pensiero della totalità che non si fa sistema - Fabio Ciabatti
Da: https://www.carmillaonline.com - Fabio Ciabatti - Favilli Paolo insegna Storia Contemporanea all’Università di Genova.
Paolo Favilli, A proposito de “Il Capitale”. Il lungo presente e i miei studenti. Corso di storia contemporanea, Franco Angeli, Milano 2021, Edizione Kindle, pp. 535, € 35,99.
Marx non può essere considerato un classico. Sono troppe le passioni che ancora suscita la lettura dei suoi scritti per la radicalità della loro critica al sistema capitalistico. Ma c’è di più. Marx rimane un nostro contemporaneo per il carattere aperto della sua opera che, ancora oggi, ci consente di dipanare il filo dei suoi ragionamenti in molteplici direzioni utili per indagare le radici del nostro presente, anche al di là degli originari programmi di ricerca del rivoluzionario tedesco. Per comprendere questo carattere di apertura, sostiene Paolo Favilli nel suo ultimo libro A proposito de “Il capitale”, bisogna prendere in considerazione il rapporto tra la teoria marxiana e la storia, in un duplice senso. Da una parte bisogna comprendere fino in fondo la “fusione chimica” tra due dimensioni teoriche, quella economica e quella storica, che si intrecciano profondamente nella sua opera e in particolare ne Il capitale; dall’altra occorre capire come le vicende storiche concrete, e in particolare quelle del movimento operaio, abbiano inciso sulla ricezione, l’interpretazione e l’utilizzo del testo marxiano.
Per quanto riguarda il primo punto, bisogna partire dal fatto che per Marx dietro a ogni categoria, anche la più astratta, c’è sempre una realtà concreta storicamente determinata, mai una realtà universale e eterna. La ricerca della logica specifica dell’oggetto specifico non può prescindere da un’incessante messa a punto degli strumenti concettuali che, per essere adeguati, devono con continuità consumare produttivamente una grande quantità di dati empirici.
sabato 20 novembre 2021
"Il Sessantotto e la filosofia" - Roberto Finelli
Leggi anche: Il disagio della “totalità” e i marxismi italiani degli anni ’70* - Roberto Finelli
"Da Marx al post-operaismo" - Marco Cerotto
Un bilancio dei marxismi italiani del Novecento*- Carla Maria Fabiani
Il marxismo e lo Stato. Un dibattito italiano 1975-1976 - Carla Maria Fabiani
Da Marx a Marx? Un bilancio dei marxismi italiani del Novecento - Riccardo Bellofiore
La "Storia del marxismo" curata da Stefano Petrucciani* - Con una lettura di Roberto Finelli
Panzieri, Tronti, Negri: le diverse eredità dell’operaismo italiano*- Cristina Corradi
Hegel e noi - Norberto Bobbio
Vedi anche: I marxismi in Italia - Roberto Finelli
Karl Marx, "Il Capitale" - Roberto Finelli
Operazione Bluemoon - Eroina di Stato
giovedì 18 novembre 2021
Dal 2030 il mondo sarà meraviglioso secondo l’Agenda Onu - Alessandra Ciattini
martedì 16 novembre 2021
Sulla meccanica aristotelica - Giorgio Israel
'La Fisica e Aristotele' - Carlo Rovelli, Monica Ugaglia, Diana Quarantotto
La questione del corpo in Aristotele - Enrico Berti
"L'idea di filosofia pratica dall'antichità ad oggi" - Enrico Berti
Logos e techne nella filosofia antica*- Enrico Berti
Il realismo di Aristotele: vecchio o nuovo?*- Enrico Berti
"Anthròpina phronein: la saggezza del limite" - Salvatore Natoli
Il problema del limite. La scienza e il postumano - Remo Bodei
sabato 13 novembre 2021
Se Marx fosse stato… - Marco Veronese Passarella
…uno di “quelli del lavoro vivo”
Se Marx avesse sviluppato fino in fondo la categoria di “lavoro diretto”, accantonando quella di “lavoro morto” cristallizzato nei mezzi di produzione, vi sarebbe stata un’implicazione di rilievo per la definizione del saggio generale del profitto e delle relative componenti.
Come è noto, il saggio generale del profitto è definito da Marx come:
dove S è la massa totale di plusvalore erogato nella produzione (ipotizzando, per semplicità, un coefficiente di rotazione unitario), C è il nuovo capitale costante impiegato nel processo produttivo e V è il capitale variabile. Sempre per semplicità, possiamo ipotizzare che l’unità di misura nominale sia stata definita in modo tale che l’espressione monetaria del tempo di lavoro sociale necessario sia unitaria, dato il prodotto per unità di lavoro.
mercoledì 10 novembre 2021
"Il nuovo umanesimo" - Michele Ciliberto
mercoledì 3 novembre 2021
IMPERIALISMO E SOCIALISMO IN ITALIA - Vladimir Lenin (1915)
Da: https://contropiano.org/documenti/2018/11/03/il-centenario-del-grande-massacro-non-ce-nulla-da-festeggiare- Pubblicato sul «Kommunist» N° 1-2, 1915 [LENIN, Polnoe sobranie sočinenij, 5°ed., Moskva 1962; vol. 27, pagg.14-23 – traduzione di fp].
Leggi anche: Lenin - Opere complete - https://www.marxists.org - [Archivio Lenin] -
La conferenza delle sezioni estere del Partito operaio socialdemocratico russo - Vladimir Lenin https://www.marxists.org/italiano/lenin/1915/primav/posdrest.htm
Il socialismo e la guerra - Vladimir Lenin (1915)
Marxismo e revisionismo - Vladimir Lenin (1908)
Sui compiti del proletariato nella rivoluzione attuale*- Vladimir Lenin (1917)