giovedì 13 agosto 2015

FILOSOFIA DELLA STORIA - G. G. Federico Hegel

   "Argomento di queste lezioni è la storia filosofica del mondo, vale a dire che esse non contengono pure riflessioni generali sulla storia, con alcuni esempi tratti dalla medesima per rischiararle, ma presentano l'essenza stessa della storia del mondo. E per spiegare sul bel principio che cosa sia questa storia, sembra necessario, avantitutto, di definire le varie maniere di trattare la storia.
   Vi sono in generale tre di queste maniere:
                      a) La storia contemporanea o primitiva;
                       b) La storia riflessa;
                        c) La storia filosofica.

   A) Per ciò che riguarda la prima, io metto in questa categoria, per spiegare tosto con un caso determinato il mio pensiero, la storia di Erodoto e di Tucidide, ed altri simili storici, i quali descrivono i fatti, gli avvenimenti e le circostanze che essi avevano avanti agli occhi, al cui spirito essi appartennero; e ciò che era in certo modo esterno, lo elevarono ad una rappresentazione spirituale. (...)
   L'argomento di simili storie non può quindi essere di una grande estensione ((si consideri Erodoto, Tucidide, Guicciardini); ciò che di vivo e di attuale loro stà d'innanzi ne forma la materia essenziale. La coltura dell'autore è quella stessa da cui partono le azioni che entrano nella sua opera; lo spirito dello storico e quello degli avvenimenti ch'egli racconta, sono una e medesima cosa. [...]

   B) Il secondo genere di storia l'abbiamo chiamata riflessa, ed è quella storia la cui esposizione nasce non dal tempo presente, ma dalla riflessione dello spirito sul passato. [...]

   C) Il terzo genere di storia finalmente è la filosofica. (...) In generale la filosofia della storia non è altro che un esaminare col pensiero filosofico la medesima. (...) Il pensiero che la filosofia vi apporta, è il semplice pensiero della ragione, cioè 'che la ragione governa il mondo' ; che adunque anche la storia del mondo si è sviluppata ragionevolmente. Questa convinzione e questo modo di vedere è una premessa in riguardo alla storia, considerata come tale; per la filosofia poi non è una premessa, ma una verità provata. Per mezzo di questa cognizione speculativa vien da essa dimostrato che la ragione, (qui noi possiamo contentarci di questa espressione, senza spiegare più da vicino il rapporto suo con Dio) è la 'sostanza', e in pari tempo 'l'infinita potenza', è 'l'infinita materia' di ogni vita naturale e spirituale, è parimenti 'l'infinita forma', l'esecutrice del suo stesso concetto. (...)
   La filosofia dimostra come la ragione si riveli nel mondo, e come in esso non si riveli che lei sola, i di lei pregi ed eccellenza. Qui dobbiamo supporre tutto questo come dimostrato. (...)

   Deve dunque risultare dalla stessa esposizione della storia del mondo: che le cose passarono in essa razionalmente, che essa ha seguita la marcia ragionevole e necessaria dello spirito del mondo; spirito la cui natura in vero è sempre una e la stessa, ma che solo nell'esistenza del mondo sviluppa questa sua natura. Tale deve essere, come si è detto, il risultato della storia". 

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