giovedì 6 agosto 2015

L’astrazione - Maurizio Donato


   Partiamo dallo studio di alcune categorie molto generali, astratte, per capire meglio le relazioni economiche concrete, sapendo che tali categorie (la merce, il valore, il capitale, il denaro, lo sfruttamento) sono “relazioni astratte di una totalità vivente e concreta già data“.
E’ un metodo logico, e noi adotteremo il metodo logico e il metodo storico. Andremo continuamente “avanti e indietro”. A quale scopo? Proviamo a porci una domanda: qual è il modo migliore per ricostruire lo sviluppo delle diverse forme economiche che ha assunto la società umana? Come possiamo capire meglio la natura del capitalismo?

   Marx, a un certo punto del suo discorso, tira fuori una delle sue frasi famose: “L’anatomia dell’uomo è una chiave per l’anatomia della scimmia”. Perché gli animali?  vi chiederete. E’ che mentre Marx scrive il Capitale, un altro scienziato, Charles Darwin, sta scrivendo la sua celeberrima opera sull’evoluzione. Darwin manda poi una copia del suo libro a Marx che lo stima e sa bene quanto la questione dell’evoluzione sia importante non solo per le scienze naturali, ma pure per le scienze sociali. Eppure – notate la differenza – Marx non crede che sia possibile dall’anatomia della scimmia ricavare insegnamenti utili a comprendere l’anatomia umana: pensa – in un certo senso  – al contrario.

   “Ciò che nelle specie animali inferiori accenna a qualcosa di superiore può essere compreso solo se la forma superiore è già conosciuta. L’economia borghese fornisce quindi la chiave di quella antica ecc. In nessun caso però procedendo al modo degli economisti che cancellano tutte le differenze storiche e in tutte le forme della società vedono la società borghese“. 

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