"La natura stessa della circolazione delle
merci genera un’apparenza opposta:
la metamorfosi è visibile solo come movimento del
denaro.
La merce non percorre più nella sua pelle naturale
la seconda metà della circolazione, ma nella sua pelle
d’oro." [Karl Marx, Il capitale]
Il denaro è pertanto una forma fenomenica che riflette le relazioni di tutte le altre merci, ma anche i “rapporti umani nascosti dietro di essa”. In tal senso, nella sua materialità incarnata in oro, argento o moneta si attua la sua “magia”: scompare il lavoro umano e le modalità storico-sociali della sua realizzazione, lasciando al suo posto il “feticcio che abbaglia l’occhio”. Solo l’occhio della mente riesce quindi a cogliere sempre la sua reale sostanza di lavoro sociale umano cristallizzato, a eliminare l’arcano dovuto all’atomizzazione dei rapporti di produzione, e ristabilire il libero dominio sulla storia.
“.. il valore è sostanza di rapporti reali che si
fa forma: ma per diventare forma – forma di valore – la sostanza appare come
grandezza. Per Marx, dunque, partendo dalla sostanza di valore, la grandezza
costituisce un primo passaggio, che è necessario in un ben determinato gruppo
di problemi ma non in altri.. Deve poi “mutare forma” – cioè “trasformarsi”
(letteralmente e semanticamente) – nelle varie e successive “forme di valore”:
dalla forma “semplice” (“semplice” hegelianamente), alla forma “monetaria” che
è poi il prezzo, in tutte le sue differenti accezioni." (Gianfranco Pala, Il valore della teoria,
Roma, 2003)
“Il medesimo
capitale appare in una duplice caratteristica. Ma esso non opera che una volta
e ugualmente non produce il profitto che una volta. Come poi le persone che
hanno diritto a questo profitto se lo ripartiscano, è una questione in sé e
per sé puramente empirica, che appartiene al regno della casualità”
[Capitale, III, cap.22].
nel primo stadio dell’analisi, quello – tipico del I libro
del Capitale – cui ci riferiamo, non compaiono i prezzi perché – in un certo
senso – non ce n’è bisogno. Il livello di astrazione è quello che si riferisce
al capitale in generale; quando invece e se si volesse scendere al livello in cui
studiare come i singoli capitali si fanno concorrenza tra loro, allora
apparirebbe necessario introdurre la categoria dei prezzi.
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