giovedì 13 agosto 2015

Un parricidio compiuto (un parricidio al quadrato). Il confronto finale di Marx con Hegel - Intervista a Roberto Finelli a cura di Ambrogio Garofano

    "...per me l’analogia è tra Hegel e il Marx della maturità, perché, torno a dire, il Marx che precede la maturità è tutto subalterno a Hegel. Feuerbach e il primo Marx usano una strumentazione hegeliana e di questo loro utilizzo non sono consapevoli fino in fondo. Invece, con il Marx della maturità l’analogia con Hegel consiste in questo: nel fatto che per entrambi la filosofia o la teoria in tanto è scienza in quanto produce una riunificazione delle scissioni reali. Per Hegel la filosofia è scienza perché conduce dalla scissione iniziale alla mediazione finale, sia la scissione della Fenomenologia dello spirito (sensibile concreto e universale astratto) sia la scissione iniziale della Scienza della logica (essere e nulla). La filosofia per Hegel è compenetrazione progressiva di questi poli inizialmente l’uno opposto all’altro. E appunto come ho provato a dire è il circolo del presupposto/posto che alimenta il rigore scientifico di questo percorso. Ora, Marx a me sembra che nel Capitale faccia esattamente il medesimo, a partire da una soggettività che, come dicevo all’inizio, non è quella degli esseri umani, degli individui agenti della storia, ma è quella di una soggettività impersonale che io chiamo la ricchezza astratta del capitale e dalla sua tendenza illimitata all’accumulazione quantitativa. Marx deve riuscire a dar conto dell’esistenza di questo soggetto come cuore della modernità e come soggetto tendenzialmente totalizzante a partire da una costatazione fenomenologica di scissione. Ed è qui che sta l’analogia con Hegel: sia Hegel che Marx hanno un inizio fenomenologico. Per entrambi l’inizio è non arbitrario, non soggettivo, è fenomenologicamente ciò che è più a portata di mano, il dato più diffuso: la certezza sensibile o l’essere come prima categoria in Hegel, la merce per Marx. Si tratta della datità più generale, quindi un inizio fenomenologico per entrambi, che deve sottrarre l’inizio dell’esposizione scientifica ad una arbitrarietà di scelta soggettiva e a partire da questo inizio obbligato dare vita ad un percorso di svolgimento categoriale prodotto dalle scissioni dell’inizio medesimo." 

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