venerdì 31 luglio 2015

DAS UNHEIMLICHE (2)* - Stefano Garroni

*Da "SUL PERTURBANTE", Stefano Garroni, Ed. Kappa
    "Con la sua violenza, la natura s'erge contro di noi, grandiosa, indomita terribile; ci pone brutalmente di fronte al nostro bisogno d'aiuto, alle nostre debolezze che,mediante la cultura, pensavamo d'aver superato". (S. Freud, Die Zukunft)

    Finora la contrapposizione 'richiesta pulsionale-cultura' si era presentata sotto il prevalente aspetto di necessaria rinuncia.
Freud, però, ha già osservato che, indirettamente, la stessa natura suggerisce l'opportunità della costruzione culturale, posta la drammaticità d'una vita condotta all'insegna della 'condizione naturale': la cultura, quindi, acquista l'aspetto di ciò che salva l'uomo dalla distruttività dell'immediato, del pulsionale.
Lo scatenarsi della natura fisica, che abbatte gli argini e le costruzioni della civiltà, evoca l'incertezza radicale del vivere umano, minacciato questa volta non da una natura esterna, ma si interna, che fa corpo con l'uomo stesso.
In definitiva,quello scatenarsi evoca la distruzione dell'uomo, dell'individuo: la morte, insomma. Ecco, di nuovo il perturbante.
La contrapposizione, tra richiesta pulsionale e sua soddisfazione necessariamente limitata, lascia il segno sulla cultura, nel senso che non potendo questa risolverla, placarla definitivamente, la vita sociale è sempre gravata da un dubbio, è accompagnata sempre da un'ombra minacciosa.

    Sia affrontando una tematica (apparentemente) politica, sia ponendosi di fronte al fenomeno religione, l'ottica psicologica di Freud (quindi , né politica, né antropologica), sempre, mette in luce la centralità del perturbante. Non perché l'esperienza unheimlich sia, per Freud, l'unica dimensione psicologica (abbiamo visto, al contrario, che Freud tende a distinguere livelli diversi all'interno dello psicologico), ma perché è quella in cui si rivela il pulsionale in quanto tale, nella sua 'astrattezza', nella sua indipendenza da motivazioni, che non siano la pulsionalità stessa. 










Parte sesta: 

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