lunedì 13 luglio 2015

LO SVILUPPO DEL CAPITALE* - Ernest Mandel

*Da "Trattato di economia marxista", Ernest Mandel, Capitolo IV, Samonà e Savelli

 "E' la penetrazione dell'economia monetaria nell'economia contadina in seguito alla trasformazione del sovrapprodotto agricolo da rendita in natura (o corvée) in rendita in denaro che permette un considerevole allargamento alla produzione di merci in Europa occidentale e crea così le condizioni di un dischiudersi  del capitalismo industriale.

 L'accumulazione del capitale monetario, del capitale usurario, del capitale mercantile e commerciale, si è realizzata in Europa occidentale dal X al XVIII secolo nelle mani di una classe borghese che si emancipava progressivamente dalla tutela delle classi feudali e dello Stato e con il farne uno strumento per accelerare l'accumulazione del capitale a proprio profitto.

 Successivamente fu l'intervento violento dell'Europa nell'economia di altre parti del mondo a distruggere gli elementi che avrebbero consentito un più rapido progresso economico, e a impedire  o a ritardare la loro crescita.

 Lo sviluppo del modo di produzione capitalistico implica la generalizzazione della produzione di merci per la prima volta nella storia dell'umanità. Questa produzione non riguarda più solo i prodotti di lusso, i surplus di viveri o di beni di consumo correnti, i metalli, il sale e altri prodotti indispensabili al mantenimento e all'allargamento del sovrapprodotto sociale. Tutto ciò che è oggetto della vita economica, tutto ciò che viene prodotto, è d'ora innanzi merce: tutti i viveri, tutti i beni di consumo, tutte le materie prime, tutti i mezzi di produzione e così pure la stessa forza -lavoro. Non esistendo altra via d'uscita, la massa dei diseredati che non dispongono più dei loro strumenti di lavoro, sono obbligati a vendere la loro forza-lavoro per acquistare i mezzi di sussistenza. Tutta l'organizzazione della società è costruita in modo da assicurare ai proprietari del capitale un rifornimento regolare e costante di manodopera salariata per permettere l'impiego produttivo ininterrotto del capitale stesso.

 l'azione dissolvitrice dell'economia monetaria sulle comunità primitive  già messe a confronto con il modo di produzione capitalistico, diviene nelle colonie  la principale forza di reclutamento di un proletariato indigeno. (...)(essa) ha sradicato , in Africa e altrove, milioni di indigeni dai loro centri tradizionali e li ha costretti a vendere la loro forza-lavoro - sola risorsa che possiedono - per ottenere denaro.

 la libertà (diventa) libertà di acquisire ricchezze. Ma questa libertà non può venire affermata per una piccola parte della società se non a condizione di venire negata all'altra parte, che pure è maggioritaria." 































                                                                                                                                                                 

Nessun commento:

Posta un commento