lunedì 13 novembre 2017

Hegel e la rivoluzione - Domenico Losurdo:


Da:  Scuola di filosofia Roccella Jonica - Domenico_Losurdo è un filosofo, saggista e storico italiano.
Leggi anche: https://ilcomunista23.blogspot.com/2017/01/perche-e-fallito-il-comunismo-domenico.html



Il dibattito:  https://www.youtube.com/watch?v=SFHLZM0YjWk

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“Per la coscienza virtuosa l’universale è verace nella fede o in sé; e non è ancora un’universalità effettuale, ma astratta […]. La virtù non somiglia soltanto a quel contendente che nella lotta era tutto occupato a mantenere immacolata la spada, essa è anche entrata in lizza per preservare le armi […]. La virtù vien dunque vinta dal corso del mondo perché suo fine è in effetto l’essenza astratta e ineffettuale […]. Così il corso del mondo ottiene la vittoria su ciò che, in contrapposizione a lui, costituisce la virtù […]. Ma esso non trionfa di alcunché di reale […]; trionfa di tale pomposo discorrere del bene supremo dell’umanità e dell’oppressione di questa; di tale pomposo discorrere del sacrificio per il bene e dell’abuso delle doti; – simili essenze e fini ideali si accasciano come parole vuote che rendono elevato il cuore e vuota la ragione; simili elevate essenze edificano, ma non costruiscono, sono declamazioni che con qualche determinatezza esprimono soltanto questo contenuto: che l’individuo il quale dà ad intendere d’agire per tali nobili fini e ha sulla bocca tali frasi eccellenti, vale di fronte a se stesso come un eccellente essenza; – ma è invece una gonfiatura che fa grossa la propria testa e quella degli altri, la fa grossa di vento [...]”.

“La nullità di quella chiacchiera sembra essere divenuta certa anche per la cultura del nostro tempo, sebbene in modo inconsapevole; giacché dall’intera massa di quelle frasi e dal vezzo di farsene belli è dileguato ogni interesse, il che trova la sua espressione nel fatto ch’esse producono soltanto noia […]".

"Ecco dunque in effetto qual è il risultato di tale opposizione: la coscienza si sbarazza, come di un vano mantello, della rappresentazione del bene in sé che non avrebbe ancora effettualità alcuna. Nella sua lotta la coscienza ha sperimentato come il mondo non sia tanto malvagio quanto pareva: la sua effettualità è, infatti, la realtà dell’universale”.
Hegel, fenomenologia dello spirito, La Nuova Italia 1960, pp. 319-324. (homolaicus)

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Utopismo vuol dire: preferisco che il mondo sia così e così invece che come è. Significa pretendere di dettare al mondo la regola del proprio essere, non ricavando questa regola dall’evoluzione del mondo, ma ricavandola dalle mie preferenze. In questo senso il marxismo è radicalmente antiutopista. 
(riflessioni-40-stefano-garroni)

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