Come c'è stato un periodo dei geni poetici, così attualmente
sembra esserci un periodo dei geni
filosofici. Impastando un po' di carbonio, ossigeno, azoto e idrogeno,
mettendolo in una carta su cui altri hanno scritto "polarità" ecc., e
sparandolo in aria con la coda di legno della vanità che è un razzo, costoro
ritengono di edificare l'empireo.
Secondo la mania moderna, specialmente della pedagogia, non
si deve tanto esser istruiti nel contenuto
della filosofia, quanto imparare a
filosofare senza contenuto. Ciò vuol dire, pressappoco: si deve viaggiare,
viaggiare sempre, senza imparare a conoscere le città, i fiumi, i paesi, gli
uomini ecc. [...]
Quando si impara a conoscere il contenuto della filosofia,
non si impara soltanto il filosofare, ma anche già si filosofa effettivamente.
Anche il fine dello stesso imparare a viaggiare
dovrebbe essere soltanto quello di imparare a conoscere quelle città
ecc., il contenuto [...]. La
filosofia comprende i più alti pensieri
razionali intorno agli oggetti essenziali, comprende l'universale e il vero dei
medesimi; è di grande importanza conoscere questo contenuto, e accogliere nella propria testa questi
pensieri [...]. Il procedere della conoscenza di una filosofia ricca di
contenuto non è altro che l'imparare. La
filosofia deve venire insegnata e imparata come ogni altra scienza.
L'infelice prurito di educare a pensare
da sé e alla produzione autonoma ha
messo in ombra questa verità: come se, quando io imparo ciò che è sostanza,
causa o qualunque altra cosa, non pensassi
io stesso, come se non producessi io
stesso , queste determinazioni del mio pensiero. Se ci si ferma unicamente alla
forma astratta del contenuto filosofico, si ha una (cosiddetta) filosofia intellettualistica.
Note.
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