sabato 19 dicembre 2015

FILOSOFIA - Georg Wilhelm Friedrich Hegel



 Come c'è stato un periodo dei geni poetici, così attualmente sembra esserci un periodo dei geni filosofici. Impastando un po' di carbonio, ossigeno, azoto e idrogeno, mettendolo in una carta su cui altri hanno scritto "polarità" ecc., e sparandolo in aria con la coda di legno della vanità che è un razzo, costoro ritengono di edificare l'empireo.

 Secondo la mania moderna, specialmente della pedagogia, non si deve tanto esser istruiti nel contenuto della filosofia, quanto imparare a filosofare senza contenuto. Ciò vuol dire, pressappoco: si deve viaggiare, viaggiare sempre, senza imparare a conoscere le città, i fiumi, i paesi, gli uomini ecc. [...] 

 Quando si impara a conoscere il contenuto della filosofia, non si impara soltanto il filosofare, ma anche già si filosofa effettivamente. Anche il fine dello stesso imparare a viaggiare  dovrebbe essere soltanto quello di imparare a conoscere quelle città ecc., il contenuto [...]. La filosofia comprende i più alti pensieri razionali intorno agli oggetti essenziali, comprende l'universale e il vero dei medesimi; è di grande importanza conoscere questo contenuto, e accogliere nella propria testa questi pensieri [...]. Il procedere della conoscenza di una filosofia ricca di contenuto non è altro che l'imparare. La filosofia deve venire insegnata e imparata come ogni altra scienza. L'infelice prurito di educare a pensare da sé e alla produzione autonoma ha messo in ombra questa verità: come se, quando io imparo ciò che è sostanza, causa o qualunque altra cosa, non pensassi io stesso, come se non producessi io stesso , queste determinazioni del mio pensiero. Se ci si ferma unicamente alla forma astratta del contenuto filosofico, si ha una (cosiddetta) filosofia intellettualistica. 










Note.




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