Leggi anche: "NATO" Breve storia dell’alleanza - Manlio Dinucci
La teoria Marxista poggia la sua forza sulla scienza... che ne valida la verità, e la rende disponibile al confronto con qualunque altra teoria che ponga se stessa alla prova del rigoroso riscontro scientifico... il collettivo di formazione Marxista Stefano Garroni propone una serie di incontri teorici partendo da punti di vista alternativi e apparentemente lontani che mostrano, invece, punti fortissimi di convergenza...
sabato 9 luglio 2022
"Nuova Nato": un errore strategico degli Usa - Aldo Giannuli
mercoledì 18 maggio 2022
Geopolitica. Gli USA perderanno anche la leadership energetica - Demostenes Floros
Vedi anche: Il Patto Sino Russo: un nuovo bipolarismo? - Aldo Giannuli
venerdì 29 aprile 2022
Note su “Il Mediterraneo” di Fernand Braudel - Andrea Baldazzini
Da: https://www.pandorarivista.it - Fernand Braudel, Il Mediterraneo: lo spazio la storia gli uomini le tradizioni, Bompiani, Milano 2008, p. 43. - Andrea Baldazzini Ricercatore Senior presso AICCON, centro di ricerca dell’Università di Bologna dedicato alla promozione della cultura della cooperazione e del non profit, dove si occupa di imprenditoria sociale, innovazione e trasformazioni dei sistemi di welfare territoriale. Svolge inoltre attività di formazione e consulenza per organizzazioni di terzo settore e pubbliche amministrazioni. Per «Pandora Rivista» è membro della Redazione.
Leggi anche: A che serve la storia?*- Luciano Canfora
FILOSOFIA DELLA STORIA - G. G. Federico Hegel
Storia del pensiero scientifico e filosofico* – Ludovico Geymonat
Marc Bloch oltre la nouvelle histoire: prospettive teoriche da riscoprire*- Adriana Garroni
Vedi anche: Marc Bloch - Alessandro Barbero
"che scienza è la Storia?" - Aldo Giannuli
Quest’opera, pubblicata per la prima volta nel 1949, ha rappresentato un vero e proprio momento di rottura nella storiografia contemporanea. Fernand Braudel è stato il principale rappresentante della cosiddetta seconda generazione dell’École des Annales, fondata da Lucien Febvre e Marc Bloch alla fine degli anni Venti a partire dalla rivista «Annales d’histoire économique et sociale», una rivista dalla quale nascerà un modo totalmente nuovo di studiare la storia, probabilmente il più rivoluzionario di tutto il Novecento.
Quali sono dunque i tratti distintivi di questo approccio storiografico? Perché il libro di Braudel sul Mediterraneo fornisce ancora oggi molti spunti imprescindibili, non solo per leggere la storia, ma anche per riflettere, ad esempio, sulla geopolitica di questo spazio? Perché la storia è necessaria a immaginare un futuro aperto e potenziale?
Andiamo con ordine, per quanto riguarda la prima domanda si può rispondere affermando che sono almeno quattro le caratteristiche peculiari dell’École des Annales:
- L’interdisciplinarietà, ovvero, l’idea che la storia debba fuoriuscire dal suo «immobilismo accademico» aprendosi alle altre discipline, e lo stesso titolo della prima rivista Annales d’histoire économique et sociale mostra chiaramente come essa venga fin da subito pensata nelle sue strette correlazioni che la legano all’economia e al sociale. Non a caso infatti, soprattutto Febvre e Bloch guardano con interesse al marxismo e alla psicanalisi intendendoli entrambi come nuove modalità di presentare la pluralità dell’esperienza umana. Da qui poi l’interesse storico per le «dimensioni viventi della persona», come il lavoro o gli stili di vita, segni di una pratica storiografica radicalmente differente rispetto a quella ottocentesca classica.
- Oggetto della storia può così diventare lo stesso mondo contemporaneo e non solo ciò che è temporalmente lontano. Lo storico può finalmente cominciare a occuparsi anche di fatti che lo coinvolgono in prima persona, e rispetto ai quali non vi deve essere per forza quel distacco solitamente richiesto in nome di un presunto oggettivismo epistemologico.
- Nasce allora il desiderio di scrivere una «storia totale», non limitandosi più ai meri aspetti politici, militari o diplomatici.
- Il racconto storiografico passa dunque dallo studio degli ‘eventi’ (l’histoire événementielle come la chiamano Bloch e Febvre che schiaccia la storia sulla storia-politica) a quello delle strutture, delle ricorrenze, delle interconnessioni, guardando al passato come ad un «flusso» e non come ad una somma di epoche o manifestazioni di qualche Spirito.
mercoledì 30 marzo 2022
Le relazioni Cina-Russia secondo gli Usa - Alessandra Ciattini
Vedi anche: Il Patto Sino Russo: un nuovo bipolarismo? - Aldo Giannuli
martedì 15 marzo 2022
Rand Corp: come abbattere la Russia - Manlio Dinucci
Da: https://ilmanifesto.it - Manlio Dinucci è un pacifista, giornalista e geografo italiano.
Leggi anche: Green pass nucleare: esce a maggio la Bomba per l’Italia - Manlio Dinucci
"NATO" Breve storia dell’alleanza - Manlio Dinucci
Vedi anche: "L' arte della Guerra"* - Manlio Dinucci
Storia della NATO - Aldo Giannuli
L’arte della guerra. Il piano elaborato dal più influente think tank Usa
sabato 26 febbraio 2022
Storia della NATO - Aldo Giannuli
domenica 13 febbraio 2022
Il Patto Sino Russo: un nuovo bipolarismo? - Aldo Giannuli
Tra l’Ucraina e il Kazakistan: ipotesi di una guerra nel cuore dell’Europa? - Alessandra Ciattini
La nuova via della seta. Un progetto per molti obiettivi - Vladimiro Giacché
mercoledì 26 gennaio 2022
Chi è Mario Draghi? Un profilo - Aldo Giannuli
giovedì 9 dicembre 2021
Il cancro della Repubblica - Aldo Giannuli
Ascolta anche: Luciano Canfora - 1956 L'anno spartiacque - https://www.youtube.com/watch?v=7hAntzlHD4s&feature=youtu.be
Leggi anche: Abbozzo di riflessione sul PCI e sulla sua crisi - Roberto Fineschi
La crisi marxista del Novecento: un’ipotesi d’interpretazione*- Stefano Garroni
CENNI STORICI DEL MOVIMENTO COMUNISTA - Stefano Garroni
Cosa diceva Berlinguer: discorso al "Convegno degli intellettuali" (1977)
sabato 25 settembre 2021
Riflessioni sull’Italia dopo i fatti del Cile - Enrico Berlinguer
Da: https://enricoberlinguer.org - Rinascita, 12 ottobre 1973 - Enrico Berlinguer (Sassari, 25 maggio 1922 – Padova, 11 giugno 1984) è stato Segretario generale del Partito Comunista Italiano dal 17 marzo 1972 al 11 giugno 1984.
Leggi anche: Cosa diceva Berlinguer: discorso al "Convegno degli intellettuali" (1977)
Vedi anche: La parabola dal Pci al Pd: un bilancio - Aldo Giannuli
Abbiamo constatato che la via democratica non è né rettilinea né indolore. Più in generale il cammino del movimento operaio quali che siano le forme di lotta, non è stato mai né può essere una ascesa ininterrotta. Ci sono sempre alti e bassi, fasi di avanzata cui seguono fasi in cui il compito è di consolidare le conquiste raggiunte, e anche fasi in cui bisogna saper compiere una ritirata per evitare la disfatta, per raccogliere le forze e per preparare le condizioni di una ripresa del cammino in avanti. Questo vale sia quando il movimento operaio combatte stando all’opposizione sia quando esso conquista il potere o va al governo. Ha scritto Lenin: «Bisogna comprendere – e la classe rivoluzionaria impara a comprendere dalla propria amara esperienza – che non si può vincere senza aver appreso la scienza dell’offensiva e la scienza della ritirata». Lenin stesso, che è stato certamente il capo rivoluzionario più audace nella scienza dell’offensiva, è stato anche il più audace nel saper cogliere tempestivamente i momenti del consolidamento e della ritirata, e nell’utilizzare questi momenti per prendere tempo, per riorganizzare le forze e per riprendere l’avanzata. Due esempi rivelatori di queste geniali capacità di Lenin furono il compromesso con l’imperialismo tedesco sancito con la pace di Brest Litovsk, e il compromesso con forze capitalistiche interne che caratterizzò quell’indirizzo che va sotto il nome di Nep (Nuova Politica Economica). Né va dimenticato che Lenin non esitò a compiere tali scelte andando contro corrente. Queste due grandi operazioni rivoluzionarie, che contribuirono in modo decisivo a salvare il potere sovietico e a garantirgli l’avvenire, vennero attuate in condizioni storiche irripetibili, ma il loro insegnamento di lungimiranza e sapienza tattica rimane integro.
sabato 18 settembre 2021
La parabola dal Pci al Pd: un bilancio - Aldo Giannuli
mercoledì 14 aprile 2021
"che scienza è la Storia?" - Aldo Giannuli
Marc Bloch oltre la nouvelle histoire: prospettive teoriche da riscoprire*- Adriana Garroni
FILOSOFIA DELLA STORIA - G. G. Federico Hegel
Storia del pensiero scientifico e filosofico* – Ludovico Geymonat
Analogia e/o comparazione - Aldo Giannuli
IL CONCETTO DI “CASO” NELLE LEZIONI SULLA FILOSOFIA DELLA STORIA DI HEGEL* - Vladimiro Giacchè
venerdì 2 aprile 2021
Riflessioni comparative sulla pandemia - Alessandra Ciattini
Vedi anche: Guerra dei vaccini 2 - Aldo Giannuli
Legi anche: La prima pandemia dell’Antropocene - Ernesto Burgio
Cosa ricaviamo se compariamo la nostra situazione sanitaria a quella degli altri paesi?
martedì 30 marzo 2021
Guerra dei vaccini 2 - Aldo Giannuli
venerdì 26 marzo 2021
La prima pandemia dell’Antropocene - Ernesto Burgio
Da: https://wsimag.com -Ernesto Burgio, pediatra e ricercatore, esperto di epigenetica e biologia molecolare. Presidente del comitato scientifico della Società Italiana di Medicina Ambientale e membro del consiglio scientifico dell’Istituto di Ricerca sul Cancro e Ambiente di Bruxelles. Author profile
Leggi anche: "L'oblio del Covid è vicino, ma il tempo pandemico è appena iniziato" - Nicola Mirenzi intervista Telmo Pievani
Pandemia nel capitalismo del XXI secolo - A cura di Alessandra Ciattini, Marco Antonio Pirrone
Ipotesi sulle cause della pandemia provocata dal Coronavirus - Alessandra Ciattini
Corpo biologico e corpo politico sono diventati la stessa cosa - Francesco Fistetti
Stiamo vivendo la prima crisi economica dell’Antropocene - Adam Tooze
ECON-APOCALYPSE: ASPETTI ECONOMICI E SOCIALI DELLA CRISI DEL CORONAVIRUS* - Riccardo Bellofiore😁
Vedi anche: La guerra dei vaccini - Aldo Giannuli
Ascolta anche: Oltre Confine - Bilancio 2021: pandemia, istruzione infantile e classe media mondiale https://www.spreaker.com/user/11689128/210324-oltre-confine
È importante sottolineare che l’attuale epidemia da nuovo Coronavirus (SARS-CoV2) non è soltanto la prima grande pandemia del III millennio, ma anche la prima dell’Antropocene. Diciamo questo a significare che non si tratta di una sorta di incidente di percorso: un evento biologico casuale, estemporaneo e imprevedibile. Ma di un episodio particolarmente drammatico, per le sue modalità di manifestazione e per le sue conseguenze a livello sanitario, sociale, economico-finanziario e politico (ancora non del tutto prevedibili) di una lunga crisi biologica conseguente alla “Guerra alla Natura” o, per usare le parole delle ultime due encicliche, alla sua stessa “Casa Comune” da parte di Homo sapiens sapiens.
Una crisi biologica e sanitaria globale, del resto ampiamente prevista e preannunciata come imminente da quasi 20 anni da scienziati di tutto il mondo e in particolare da virologi, “cacciatori di virus” ed epidemiologi. Sappiamo infatti dall’inizio di questo secolo che il mondo dei microrganismi è in subbuglio e che migliaia di “nuovi virus” potenzialmente letali per l’uomo (Ebola, Nipah, Hendra, Marburg ma soprattutto nuovi sottotipi di Orthomyxovirus influenzali e di Bat-Coronavirus dei pipistrelli) sono pronti a fare il “salto di specie”: dalle “specie serbatoio” che li ospitano da milioni di anni, agli animali ammassati negli allevamenti intensivi, negli immensi mercati alimentari e nelle sterminate periferie urbane del Sud del pianeta e infine all’uomo. E questo a causa dei cambiamenti climatici, dello stravolgimento degli ecosistemi (micro)biologici, delle deforestazioni selvagge, dell’inquinamento chimico-fisico sempre più onnipervasivo e del proliferare di megalopoli in cui decine di milioni di esseri umani vivono in condizioni di miseria e promiscuità senza precedenti nella storia (almeno sul piano delle dimensioni).
sabato 13 marzo 2021
La guerra dei vaccini - Aldo Giannuli
Il vaccino cubano, come funziona - Fabrizio Chiodo, Domenico Somma
Il j’accuse di Manon all’occidente liberista - Sergio Cararo
Geopolitica dei vaccini - Mappa Mundi
Leggi anche: Una ricerca del Fmi prevede lo scoppio di un’ondata di ribellioni nel mondo dopo la pandemia - Alessandra Ciattini
lunedì 8 marzo 2021
Geopolitica dei vaccini - Mappa Mundi
Il vaccino cubano, come funziona - Fabrizio Chiodo, Domenico Somma
domenica 21 febbraio 2021
" Togliatti " - Aldo Giannuli
Abbozzo di riflessione sul PCI e sulla sua crisi - Roberto Fineschi
La crisi marxista del Novecento: un’ipotesi d’interpretazione*- Stefano Garroni
CENNI STORICI DEL MOVIMENTO COMUNISTA - Stefano Garroni
giovedì 11 febbraio 2021
Abbozzo di riflessione sul PCI e sulla sua crisi - Roberto Fineschi
Da: https://www.cumpanis.net - Roberto Fineschi è un filosofo italiano. Ha studiato filosofia a Siena, Berlino e Palermo. Membro del comitato scientifico dell’edizione italiana delle Opere di Marx ed Engels(Marx. Dialectical Studies).
Leggi anche: Per il comunismo. Il concetto di classe - Roberto Fineschi
Epoca, fasi storiche, Capitalismi - Roberto Fineschi
Violenza, classi e persone nel capitalismo crepuscolare - R. Fineschi
La missione morale del Partito comunista - György Lukács
La crisi marxista del Novecento: un’ipotesi d’interpretazione*- Stefano Garroni
Nessuna opposizione entro le maglie del capitalismo, ma si opposizione al capitalismo...- Hans Heinz Holz
L’ACQUA PESANTE E IL BAMBINO LEGGERO*- Gianfranco Pala
Sul compromesso storico - Aldo Natoli
D’Alema e l’involuzione del PCI - Alessandra Ciattini
Cosa diceva Berlinguer: discorso al "Convegno degli intellettuali" (1977)
"PRAGA '68 E LE CONTRADDIZIONI DELLA SINISTRA ITALIANA" - Franco Astengo
LA "MARCIA DEI 40000": uno dei momenti di caduta.
(U.S.)America nell'epoca Tecnetronica*- Zbigniew Brzezinski (1968)
Vedi anche: sullo scritto di Ernesto Che Guevara "L'uomo e il socialismo a Cuba" - Alessandra Ciattini
Centenario del PCI: dialogo con Aldo Giannuli, Antonio Carioti e Andrea Ricciardi (https://www.facebook.com/giannulialdo/videos/1408990496166312)
Con molte riserve e ritrosie vergo queste note per il centenario della fondazione del Partito Comunista Italiano, non essendo io uno storico e tanto meno un esperto di questo tema specifico. Quanto segue sono riflessioni sviluppate soprattutto nella prospettiva di un conoscitore della teoria di Marx come teoria della processualità storica. Si tratta di commenti provvisori, schematici e quanto mai aperti a essere discussi. Sono riflessioni che hanno inevitabilmente sullo sfondo il presente e le sue problematiche. Il tema abbozzato è quello dello snodo degli anni settanta, la figura di Berlinguer e i cambiamenti storici allora intervenuti e probabilmente ancora irrisolti.