martedì 19 agosto 2025

La seconda decolonizzazione - Vincenzo Costa

Da: Il Contesto | Analisi economica e geopolitica -  Vincenzo Costa è professore ordinario alla Facoltà di Filosofia dell'Università Vita-Salute San Raffaele, dove insegna Fenomenologia (triennale) e Fenomenologia dell'esperienza (biennio magistrale) (Vincenzo Costa

La piega ormai difficilmente reversibile presa dal conflitto russo-ucraino, l’ascesa inarrestabile della Cina, la deriva di Israele, la comprovata capacità dell’Iran di reggere l’urto militare israelo-statunitense, il declino politico, economico e sociale degli Stati Uniti rappresentano soltanto alcuni degli innumerevoli fattori di crisi che stanno scandendo la fase terminale dell’egemonia globale statunitense. Al pari di ogni passaggio d’epoca registrato nel passato, l’attuale processo di transizione si caratterizza per un elevato coefficiente di conflittualità internazionale che rischia costantemente di far scivolare i molteplici confronti tra attori di grande e media stazza sul piano inclinato dello scontro totale, con esiti potenzialmente catastrofici per tutti. Ma è davvero impossibile sfuggire alla logica deterministica del gioco a somma zero che innerva il concetto di “trappola di Tucidide” coniato dal politologo statunitense Graham Allison? Cerchiamo di comprenderlo assieme a Vincenzo Costa, saggista e professore ordinario di fenomenologia e fenomenologia dell’esperienza presso la Facoltà di Filosofia dell’Università San Raffaele di Milano. 
(Giacomo Gabellini,16 ago 2025
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Verso la guerra
Comunque vada oggi inizia il processo di disgregazione sia della NATO sia della UE.
Se i leaders europei si allineano ammettono di parlare a vanvera e la loro irrilevanza.
Se non si allineano Trump lascerà a loro il compito di portare la Russia "alla resa", come dice la Picierno e suggerisce anche Provenzano. E buona fortuna.
A quel punto alcuni leaders e alcuni paesi (i volenterosi) sono di fatto in guerra con la Russia. Gli usa inizieranno a ritirare le loro truppe dall'Europa.
La Meloni dovrà scegliere tra questi leaders e Trump. Credo si sgancerà dai volenterosi. Gli USA non lasceranno il territorio italiano e manterranno le loro basi in Italia. Gli serve per il mediterraneo. L'Italia non sarà toccata dalla guerra.
A Spagnoli, slovacchi e ungheresi di fare una guerra non importa davvero. A quel punto la UE e la nato di fatto non esistono più. Al massimo rimangono carrozzoni vuoti.
A quel punto, dato che gli ucraini (quelli reali) non vogliono e non possono più combattere, gli europei volenterosi dovranno combattere, senza il sostegno americano e pagando per le armi che questi forniranno.
Tutti gli amici che si sono ubriacati di retorica saranno accontentati.
Perché parlano di "pace giusta" intendendo che la Russia si arrenda dopo centinaia di migliaia di morti. Se fossero meno ipocriti parlerebbero chiaro: la loro pace giusta e' la guerra.
Se l'Europa vuole la guerra, ed è chiaro che vuole solo quello (la kallas è stata chiarissima), avrà la guerra.     (Vincenzo Costa  18/08/2025)

                                                                          

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