Seconda parte:
La teoria Marxista poggia la sua forza sulla scienza... che ne valida la verità, e la rende disponibile al confronto con qualunque altra teoria che ponga se stessa alla prova del rigoroso riscontro scientifico... il collettivo di formazione Marxista Stefano Garroni propone una serie di incontri teorici partendo da punti di vista alternativi e apparentemente lontani che mostrano, invece, punti fortissimi di convergenza...
sabato 3 aprile 2021
Dall’essere all’idea. Le articolazioni decisive della "Logica" di Hegel - Paolo Vinci
Seconda parte:
sabato 20 febbraio 2021
RIVOLUZIONE DIGITALE - Roberto Finelli e Pietro Montani in dialogo.
Social? Soggetti in rete, oggetti nella realtà - Paolo Ercolani
Alienazione e rivoluzione (digitale) - Enrico Donaggio
mercoledì 17 febbraio 2021
L’ineffabile, l’anima e l’origine. Una riflessione sul Geist hegeliano - Carla Maria Fabiani
Da: https://mondodomani.org/dialegesthai - Carla Maria Fabiani, Università del Salento. Department of Humanities - dialettica.filosofia - FRANCESCO-VALENTINI
Leggi anche: Il tema hegeliano del "riconoscimento". - Stefano Garroni
Studio su Hegel: Filosofia, Storia, Etica - Stefano Garroni
HEGEL, SCIENZA DELLA LOGICA (1812)
Vedi anche: Hegel: Fenomenologia dello spirito. La questione ontologica della "cosa stessa" - Remo Bodei
- La conversazione cadde sulla dialettica. “In fondo — disse Hegel — la dialettica non è altro che lo spirito di contraddizione [Widerspruchsgeist], regolato e metodicamente coltivato, insito in ogni uomo; uno spirito che celebra la sua grandezza nella distinzione tra il vero e il falso [Unterscheidung des Wahren vom Falschen].” “Purché — intervenne Goethe — questa capacità e queste arti dello spirito non siano così spesso male impiegate e utilizzate per rendere vero il falso e falso il vero.” “Certo — ribatté Hegel — questo succede, ma soltanto ad uomini che hanno lo spirito malato [die geistig krank sind].” - [J.P. Eckermann, Colloqui con Goethe, 18 ottobre 1827].
1. Ineffabile e Anima in alcuni testi di Hegel
Consideriamo qui alcuni testi ‘anomali’ della produzione hegeliana: l’Antropologia, la prima parte dello spirito soggettivo della Grande Enciclopedia del 18301 e le Vorlesungen über die Ästhetik, raccolte e pubblicate da H. Gustav Hotho (1836-38 e poi 1842).2 L’anomalia consiste nel prendere come base filologica del nostro intervento testi in gran parte non pubblicati dall’autore: l’Estetica, per es., è frutto di una sistemazione da parte di Hotho di appunti e manoscritti di Hegel e dei suoi allievi senza distinzione e con forzature (ormai ampiamente riconosciute) operate sui testi di lezione per garantire un impianto organico dell’opera a stampa; l’Antropologia è un testo corposo e degno di nota solo a patto che si leggano le Aggiunte, cioè quelle note ai singoli paragrafi, non pubblicate dall’autore, ma frutto anch’esse di appunti e/o manoscritti di lezione.3
Lavorare principalmente su testi non pubblicati da Hegel, tuttavia, non può essere considerato anomalo, visto che la maggior parte della critica più recente sta operando proprio in questa direzione.4 L’anomalia allora si sposta dal piano strettamente filologico a quello filosofico e di contenuto. Come e perché tenere insieme e leggere insieme l’Estetica e l’Antropologia.
La nostra proposta, al riguardo, è quella di articolare una nozione hegeliana che compare nell’incipit della Logica: unsagbar, tradotto come indicibile o ineffabile:
S’intende, o si opina [Man meint], che l’essere sia anzi l’assoluto Altro che il nulla, e niente è più chiaro che la loro assoluta differenza, e niente sembra più facile, che di poterla assegnare. Ma è altrettanto facile convincersi che ciò è impossibile e che cotesta differenza è ineffabile [unsagbar].5
È qui che Hegel pone il problema del Cominciamento, a cui è connessa tutta la trattazione della monotriade Essere-Nulla-Divenire.
martedì 22 dicembre 2020
L'ipocondria dell'impolitico. La critica di Hegel ieri e oggi. - Carla Maria Fabiani
Da: http://www.filosofia.it - Carla Maria Fabiani, Università del Salento. Department of Humanities - dialettica.filosofia - FRANCESCO-VALENTINI -
Leggi anche: Renato Caputo - 1 https://www.lacittafutura.it/recensioni/losurdo-vs-limpolitico -
2 https://www.lacittafutura.it/recensioni/losurdo-hegel-e-l-apologia-della-vita-attiva -
3 https://www.lacittafutura.it/recensioni/la-centralita-della-politica-in-losurdo-e-hegel -
5 https://www.lacittafutura.it/recensioni/hegel-vs-schelling-schopenhauer-e-la-scuola-liberale
Domenico Losurdo, L'ipocondria dell'impolitico. La critica di Hegel ieri e oggi, Milella, Lecce, 2001martedì 15 dicembre 2020
"La filosofia del dialogo di Guido Calogero" - Roberto Finelli
Globalizzazione, postmoderno e “marxismo dell’astratto” - Roberto Finelli
Materialismo “contra” spiritualismo. - Roberto Finelli
TRAME DEL RICONOSCIMENTO IN HEGEL - Roberto Finelli
Vedi anche: La dialettica di Hegel. Origine, struttura, significato... - Roberto Finelli
sabato 28 novembre 2020
“CRITICA” TRA HEGEL E MARX - Roberto Fineschi
Da: https://marxdialecticalstudies.blogspot.com - Articolo originariamente apparso su "Revista dialectus", n. 18, 2020, pp. 189-201. - Roberto Fineschi ha studiato filosofia e teoria economica a Siena, Berlino e Palermo. Fra le sue pubblicazioni ricordiamo le monografie Ripartire da Marx (Napoli 2001), Marx e Hegel (Roma 2006) e Un nuovo Marx (2008). Vincitore del premio Rjazanov 2002, è curatore di una nuova versione del 1 libro del Capitale dopo la nuova edizione storico-critica MEGA2 (Napoli 2011), nonché membro del comitato scientifico dell'edizione italiana delle opere complete di Marx ed Engels e dell’International Symposium on Marxian Theory. I suoi saggi sono tradotti in varie lingue. r.fineschi@sienaschool.com
Leggi anche: Pensare con Hegel - Vladimiro Giacché
Critica alla religione e realizzazione della filosofia, nella tradizione dialettica - Stefano Garroni
FRANCESCO VALENTINI, SOLUZIONI HEGELIANE* - Carla Maria Fabiani
Studio su Hegel: LA RELIGIONE - Stefano Garroni
Debolezze e potenzialità negli argomenti anti-hegeliani del giovane Marx*- Carlo Scognamiglio
ESSENZA E FORMA NELL'INTRODUZIONE ALLA FENOMENOLOGIA HEGELIANA - Stefano Garroni
Il Capitale come Feticcio Automatico e come Soggetto, e la sua costituzione. - Sulla (dis)continuità Marx-Hegel. - Riccardo Bellofiore -
Hegel e Feuerbach. - Stefano Garoni-
A partire dal sottotitolo del 'Capitale': Critica e metodo della critica dell’economia politica - Tommaso Redolfi Riva
Vedi anche: La logica di Hegel "una grottesca melodia rupestre"- Paolo Vinci
" Hegel "- Vittorio Hosle
La dialettica di Hegel. Origine, struttura, significato... - Roberto Finelli
Hegel: Fenomenologia dello spirito. Dialettica "servo/padrone" - Remo Bodei
"La civetta e la talpa, il concetto di filosofia in Hegel" - Remo Bodei
Marx fa largo uso del termine “critica”, che è presente nel titolo di varie sue opere. In questo articolo cercherò di ricostruire lo sviluppo e i cambiamenti di significato di questo termine nelle diverse fasi dell’indagine di Marx. Mi concentrerò sulle fonti dirette, come il dibattito “critico” tedesco durante il Vormärz, e su autori come Strauß, Bruno Bauer, Feuerbach. Certamente Hegel è un punto di riferimento privilegiato dell’approccio filosofico di Marx. Mostrerò come Marx si sia spostato lentamente da un significato specifico del termine “critica” che era predominante durante il Vormärz per approssimarsi alla posizione hegeliana.
"CRITIQUE" FROM HEGEL TO MARX
venerdì 11 settembre 2020
A partire da Hegel - G. Cantillo - F. Li Vigni
Leggi anche: Aspetti della "società civile" hegeliana - Francesco Valentini
Carla Maria Fabiani: Aporie del moderno. Riconoscimento e plebe nella Filosofia del diritto di G.W.F. Hegel* - Georgia Zeami
FRANCESCO VALENTINI, SOLUZIONI HEGELIANE* - Carla Maria Fabiani
Da Hegel a Marx: fenomenologia dello Stato moderno capitalistico - Carla Maria Fabiani
martedì 26 maggio 2020
"Da Marx al post-operaismo" - Marco Cerotto
Marco Cerotto (Università di Napoli Federico II, Scienze Storiche)
Leggi anche: Un bilancio dei marxismi italiani del Novecento*- Carla Maria Fabiani
Panzieri, Tronti, Negri: le diverse eredità dell’operaismo italiano*- Cristina Corradi
La "Storia del marxismo" curata da Stefano Petrucciani* - Con una lettura di Roberto Finelli
Il disagio della “totalità” e i marxismi italiani degli anni ’70* - Roberto Finelli
Da Marx a Marx? Un bilancio dei marxismi italiani del Novecento - Riccardo Bellofiore
Vedi anche: I marxismi in Italia - Roberto Finelli
mercoledì 22 aprile 2020
Sul debito pubblico - Karl Marx
Leggi anche: IL CAPITALE, LIBRO I* - Karl Marx
Sull'accumulazione originaria di Karl Marx , Il Capitale Libro I, Capitolo 24 - Ermanno Semprebene -
IL PROBLEMA DELLO STATO IN KARL MARX - CARLA MARIA FABIANI
Daniel Defoe: La vera storia di Jonathan Wilde - Ermanno Semprebene*
martedì 21 aprile 2020
- Breve introduzione ai Lineamenti della Filosofia del Diritto di Hegel - Carla Maria Fabiani
Carla Maria Fabiani, Università del Salento. Department of Humanities - dialettica.filosofia - FRANCESCO-VALENTINI
Leggi anche: Da Hegel a Marx: fenomenologia dello Stato moderno capitalistico - Carla Maria Fabiani
IL PROBLEMA DELLO STATO IN KARL MARX - CARLA MARIA FABIANI
La dialettica di Hegel. Origine, struttura, significato... - Roberto Finelli
Tutta la Filosofia del diritto è Scienza del diritto. Come dice Hegel, è l’Idea del Diritto; cioè è la realtà oggettiva (i rapporti oggettivi quali la proprietà, l’azione morale, la famiglia, la società civile, lo Stato) che lo Spirito (di un popolo) produce nella Storia ed è al contempo l’esposizione adeguata di questa realtà che si mostra intimamente razionale (arrivati alla fine del suo sviluppo storico possiamo esporne tutte le tappe, cogliendo il senso di questa totalità ormai dispiegata). Il cammino dello Spirito nel mondo è un cammino di Libertà; la realizzazione e la comprensione della Libertà è il contenuto filosofico della scienza del diritto.
E’ una parte del sistema filosofico hegeliano collocata all’interno della filosofia dello Spirito (è lo spirito oggettivo); è il cammino etico intrapreso dallo Spirito oggettivo.
Si articola in tre parti: Diritto astratto, Moralità ed Eticità. Per Hegel il vero è l’intero; dunque la verità dell’eticità è tutto il percorso etico, dall’astratto al concreto, articolato in momenti, ognuno dei quali si presenta autonomo dall’altro, ma, secondo il metodo dialettico, si toglie e si conserva nell’altro.
E’ importante considerare i tre momenti della filosofia del diritto (diritto astratto, moralità, eticità) come momenti organici, i quali hanno ognuno un loro particolare diritto, che venendo a un certo punto in contraddizione con se stesso passa in quello successivo, logicamente più esplicativo e realmente più elevato.
L’ordine che Hegel dà all’esposizione d’altra parte non coincide - e ce lo dice lui fin da subito - con l’ordine che si presenta nella realtà: è anzi l’esatto opposto. I concetti (le categorie del diritto) vengono esposti a partire da quelli più astratti fino ad arrivare a quelli più concreti e organici; viceversa nella realtà le figurazioni (le forme reali che il diritto assume nella storia) più astratte e semplici esistono e sussistono solo all’interno di quelle più concrete. Il compito della filosofia del diritto è quello di comprendere l’oggettività che lo Spirito produce nella storia; comprenderla come prodotto dello Spirito e come realtà oggettiva massimamente sensata e razionale. La forma della comprensione, per così dire, percorre la strada inversa rispetto a quella della realtà. Beninteso, secondo Hegel, le due strade (una all’insù e l’altra all’ingiù) sono la stessa.
Il principio essenziale della sfera del Diritto astratto è la ‘persona’; la realtà più concreta in cui si trova ad operare la persona è il contratto di proprietà. La persona si trova in rapporto con altre persone proprio per via della proprietà esercitata sulle cose. L’arbitrio è il massimo grado di libertà presente in questa prima sfera etica, che, al dunque, si rivela fortemente contraddittoria. Così come il contratto viene stipulato arbitrariamente, così arbitrariamente può essere rotto e non rispettato da uno dei due contraenti.
Si passa dialetticamente alla Moralità (c’è una negazione del contratto rappresentata dall’arbitrio-illecito e c’è la negazione della negazione, rappresentata dalla punizione dell’illecito-delitto). Nel momento del Diritto astratto la punizione della persona piega il diritto sulla soggettività, ma lo piega in modo non completamente positivo (la punizione ristabilisce l’intero etico, però punisce proprio l’arbitrio); da questa condizione non pienamente stabile si passa a una categoria etica più alta e più comprensiva: la Moralità. La soggettività prende coscienza di sé diventando il principio motore dell’etica. L’azione morale del soggetto è il centro della discussione ed è, a questo livello, il nodo etico-kantiano fondamentale. Il giudizio morale, il rapporto tra il soggetto e il Bene, tra il soggetto e il Male, l’interiorità del soggetto, la realtà con cui quest’interiorità viene a scontrarsi, sono il contenuto fondamentale della trattazione morale del Diritto.
Come si passa e perché si passa all’Etica? E cioè perché si passa alla scienza dello Stato?
Lo Stato, secondo Hegel, è la realtà etica realizzata. E’ il rapporto dello Spirito di un popolo con sé stesso, è la produzione consapevole della vita del popolo. Il vero soggetto perciò è lo Spirito, non il soggetto morale, tutto chiuso in sé stesso ed estraniato da una realtà - quella storica - che non riesce proprio a comprendere, che lo mette anzi in difficoltà, stravolgendo la sua azione morale che tende a un Bene considerato come un dover essere, che, per definizione, non è essere.
Lo Stato è invece l’ESSERE dello Spirito oggettivo; la sua più alta produzione reale e razionale insieme.
Lo Stato è Sistema organico. E’ un’articolazione viva, nella quale sono presenti e si riproducono la famiglia (con la sua etica della riproduzione), la società civile (con la sua etica del lavoro) e lo Stato stesso con la sua etica ricomprensiva delle altre due. Un’etica che riproduce e sa di riprodurre un Bene comune reale; lo sistema, mediando le sue interne articolazioni, creando la moderna società politica (la costituzione, i rapporti fra i poteri, etc.), la quale sa e vuole essere un organismo reale, pieno di vita, ma anche un sistema, ossia una realtà razionale e sensata, una totalità concreta che abbia come principio interno la realizzazione del bene comune, saputo e voluto da tutti, in quanto cittadini.
L’etica dello Stato (singolo) però si rivolge necessariamente nei confronti dell’etica degli altri Stati, dando luogo alla storia del mondo, a un teatro etico-politico mondiale; necessariamente superiore a quello nazionale.
venerdì 10 aprile 2020
Il marxismo e lo Stato. Un dibattito italiano 1975-1976 - Carla Maria Fabiani
Il marxismo e lo Stato.
mercoledì 18 marzo 2020
CHE COS'È IL VALORE? - Giorgio Gattei*
Vedi anche: Das Kapital nel XXI secolo* - Giorgio Gattei
Augusto Graziani e la Teoria Monetaria della Produzione*- Giorgio Gattei**
Il Capitale dopo 150 anni. C'è vita su Marx? - Riccardo Bellofiore
Sulla “Nuova lettura di Marx”*- Riccardo Bellofiore
Le principali teorie economiche - Riccardo Bellofiore
Corso sul "Il Capitale" di Karl Marx (1) - Riccardo Bellofiore
Quale attualità di Claudio Napoleoni: il contributo di Politica Economica