La teoria Marxista poggia la sua forza sulla scienza... che ne valida la verità, e la rende disponibile al confronto con qualunque altra teoria che ponga se stessa alla prova del rigoroso riscontro scientifico... il collettivo di formazione Marxista Stefano Garroni propone una serie di incontri teorici partendo da punti di vista alternativi e apparentemente lontani che mostrano, invece, punti fortissimi di convergenza...
giovedì 17 aprile 2025
L'accumulazione originaria: perchè i ricchi sono ricchi - KARL MARX (2)
martedì 14 giugno 2022
Ecco perché sono comunista - André Vltchek
Da: https://ilgiornaledelriccio.com - Art. originale da CounterPounch - traduzione di Elena Dardano -
Andre Vltchek (29 dicembre 1963-22 settembre 2020) è stato un analista politico, giornalista e regista americano di origine sovietica. Vltchek è nato a Leningrado, ma in seguito è diventato cittadino americano naturalizzato dopo aver ottenuto asilo lì a vent'anni. Ha vissuto negli Stati Uniti, Cile, Perù, Messico, Vietnam, Samoa e Indonesia. Vltchek ha coperto i conflitti armati in Perù, Kashmir, Messico, Bosnia, Sri Lanka, Congo, India, Sud Africa, Timor orientale, Indonesia, Turchia e Medio Oriente. Ha viaggiato in più di 140 paesi, e ha scritto articoli per Der Spiegel , quotidiano giapponese The Asahi Shimbun , The Guardian , ABC News e il quotidiano della Repubblica Ceca Lidové novizio. Dal 2004, Vltchek ha lavorato come senior fellow presso l' Oakland Institute.
Leggi anche: Sulla stagnazione del marxismo - Stefano Garroni
Perchè è fallito il comunismo?*- Domenico Losurdo (9/11/1999)
La missione morale del Partito comunista - György Lukács
Questioni relative allo sviluppo e alla persistenza nel socialismo con caratteristiche cinesi - Xi Jinping
Sul ruolo del partito comunista nella rivoluzione proletaria - LENIN
ESSERE MARXISTA, ESSERE COMUNISTA, ESSERE INTERNAZIONALISTA OGGI - Samir Amin
La colonizzazione globale: le false unità e le false identità nelle ideologie dell’impero*- Edoarda Masi**
Il socialismo e l'uomo a Cuba - Ernesto Che Guevara (1965)
L'A.B.C. del Comunismo* - Bucharin-Preobrazenskij (1919)
Comunisti, oggi. Il Partito e la sua visione del mondo. - Hans Heinz Holz.
Il primo: non si può schiavizzare un intero gruppo o un’intera etnia, almeno non per sempre. È impossibile spezzare l’ardente desiderio di esercitare le propria libertà e i propri diritti, non importa quanto brutalmente e frequentemente il colonialismo, l’imperialismo, il razzismo e il terrore religioso provano a farlo.
Il secondo messaggio ugualmente importante è che i bianchi e i cristiani (e ancora di più i cristiani bianchi) per secoli, ovunque nel mondo, si sono comportati come orde di bestie selvagge e maniaci genocidi.
A fine Aprile 2016, a bordo del jet della Cubana de Aviacion, che mi stava portando da Parigi a L’Avana, non ho resistito alla tentazione di accendere il computer e guardare di nuovo, forse per la decima volta in vita mia, La Ultima Cena.
Con Gutiérrez nello schermo, Granma Internacional (il giornale ufficiale cubano chiamato così dalla nave che portò Fidel, il Che e altri rivoluzionari a Cuba per dare l’avvio alla rivoluzione) e un bicchiere di autentico e puro rum sul tavolino, mi sentivo a casa, al sicuro e raggiante di felicità. Dopo diversi giorni tristemente trascorsi a Parigi, mi stavo finalmente lasciando alle spalle la grigia, sempre più deprimente, dispotica e auto compiacente Europa.

L’America Latina mi aspettava. Stava affrontando degli attacchi terribili organizzati dall’Occidente. Il suo futuro era ancora una volta incerto. “I nostri governi” stavano sanguinando, alcuni di loro collassando. Quello terrificante dell’ala di estrema destra guidato da Mauricio Macri in Argentina era completamente impegnato nello smantellare lo stato sociale. Il Brasile soffriva per il colpo di stato ad opera dei corrotti legislatori di destra. La rivoluzione bolivariana del Venezuela combatteva strenuamente per la propria sopravvivenza. Le forze sovversive conservatrici stavano affrontando sia l’Ecuador che la Bolivia.
Mi chiesero di andare. Mi dissero: “L’America Latina ha bisogno di te. Stiamo combattendo per la nostra sopravvivenza”. Ed eccomi lì, a bordo del Cubana, mentre andavo a casa, in quella parte del mondo che mi è sempre stata cara e mi ha modellato in quello che sono ora, un uomo e uno scrittore.
Andavo a casa perché lo volevo, ma anche perché era un mio dovere. E cavolo, io ci credo davvero nei doveri!
Dopotutto, non sono un anarchico, ma un Comunista, “istruito” e temprato in America Latina.
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sabato 11 giugno 2022
"ROSA LA ROSSA", UN ESSERE UMANO ONNILATERALE - Alessandra Ciattini
Da: https://noteblockrivista.blogspot.com - Alessandra Ciattini (collettivo di formazione marxista "Stefano Garroni”) ha insegnato Antropologia culturale alla Sapienza.
Leggi anche: sullo scritto di Ernesto Che Guevara "L'uomo e il socialismo a Cuba" - Alessandra Ciattini
Rivoluzione e vita quotidiana - L. D. TROTSKIJ -
È stata la protagonista più significativa dell'ala sinistra della socialdemocrazia tedesca, tra i più lucidi marxisti del suo tempo, e una convinta sostenitrice dell'azione radicale, individuando i termini di questioni che si presentano purtroppo ancora oggi sotto i nostri occhi e sottolineando che il socialismo è una nuova forma complessiva di civiltà e non solo la trasformazione delle relazioni economiche .
I^ parte - Un essere umano onnilaterale
Per definire la ricca e variegata personalità di Rosa Luxemburg, detta "Rosa la rossa", mi sembra indispensabile far riferimento alla figura dell’essere umano onnilaterale così bel descritto da Karl Marx nei Manoscritti economico-filosofici del 1844, in cui viene rappresentato un individuo che si trova nelle condizioni di coltivare tutti i suoi talenti e non è reso ottuso e limitato da un sistema fondando sulla proprietà privata capitalistica. Queste sono le parole illuminanti del nostro: «La proprietà privata ci ha resi così ottusi ed unilaterali che un oggetto è considerato nostro soltanto quando lo abbiamo […]. Al posto di tutti i sensi fisici e spirituali è quindi subentrata la semplice alienazione di tutti questi sensi, il senso dell’avere. L’essere umano doveva essere ridotto a questa assoluta povertà, affinché potesse estrarre da sé la sua ricchezza interiore» (ibidem, pp. 116 e ss.).
Possiamo citare anche un altro celebre passo dello stesso tenore, questa volta tratto dall’Ideologia tedesca, scritta da Marx insieme al suo compagno inseparabile Friederich Engels, in cui viene sviluppato il medesimo concetto: «Appena il lavoro comincia ad essere diviso ciascuno ha una sfera di attività determinata ed esclusiva che gli viene imposta e dalla quale non può sfuggire: è cacciatore, pescatore, o pastore o critico, e tale deve restare se non vuol perdere i mezzi per vivere; laddove nella società comunista, in cui ciascuno non ha una sfera di attività esclusiva ma può perfezionarsi in qualsiasi ramo a piacere, la società regola la produzione generale e appunto in tal modo mi rende possibile di fare oggi questa cosa, domani quell’altra, la mattina di andare a caccia, il pomeriggio pescare, la sera allevare il bestiame, dopo pranzo criticare, così come mi vien voglia; senza diventare né cacciatore, né pescatore, né pastore, né critico» (K. Marx, F. Engels, L’ideologia tedesca, Editori Riuniti, Roma 2005, p. 24).
Se esaminiamo la vita di Rosa, al di là dei dati biografici più salienti, scorgiamo una tenace militante politica, ma anche un’intellettuale appassionata, incarnante alla perfezione l’ideale etico marxiano, aperta alle molteplici esperienze, anche difficili e negative, che la vita, conclusasi con il suo assassinio, le ha potuto offrire. Sin dalla giovinezza iniziò la militanza politica nella regione della Polonia, dove era nata nel 1871, regione che stava a quel tempo sotto il dominio russo (Regno di Polonia); successivamente nel 1883 fondò a Zurigo la Socialdemocrazia del Regno di Polonia e Lituania (SDKPL), uno dei due partiti socialisti della Polonia russa, essendo l’altro il Partito socialista polacco (PPS). Era una donna molto vivace e intelligente, un‘intellettuale ostinata e appassionata, imparò rapidamente da sola a leggere e scrivere in polacco, tedesco e russo. Nel 1884 entra nel Secondo Liceo Femminile di Varsavia e aderisce gruppo rivoluzionario clandestino Proletariat, dissolto nel 1886 e poi ricostituito. Quando termina gli studi nel 1887, il Consiglio di Istituto non le concede la meritata medaglia d’oro, perché i suoi insegnanti la consideravano ribelle e poco rispettosa delle autorità.
lunedì 25 gennaio 2021
Rosa Luxemburg - Angelo d'Orsi
Leggi anche: Il voto alle donne e la lotta di classe (1912) - Rosa Luxemburg
Il secondo e terzo volume del Capitale di Marx - Rosa Luxemburg (1919)
Che cosa vuole la Lega Spartaco - Rosa Luxemburg (1918)
Una lettera di Rosa Luxemburg e la risposta di Karl Kraus ad una lettrice di "Die Fackel"
La luxemburg, Lenin e la democrazia. - Stefano Garroni. 14/06/2006 -
ROSA LUXEMBURG: RIVOLUZIONARIA, DONNA, FEMMINISTA* - Antonella Marazzi
Rosa Luxemburg e Hannah Arendt sulla rivoluzione*
Il capitale «apre» i confini: accumulazione e crisi del globale in Rosa Luxemburg - MICHELE CENTO e ROBERTA FERRARI
Rosa Luxemburg e la Quarta Internazionale - Lev Trotsky*
Rosa Luxemburg e la teoria del capitalismo*- Una recensione di Paul M. Sweezy
Rosa Luxemburg critica dell’economia politica - Marco Palazzotto
ROSA LUXEMBURG. COSCIENZA, PASSIONE, AZIONE - Sebastiano Isaia
Vedi anche: "Rosa Luxeburg e Karl Liebknecht
sabato 5 settembre 2020
Le contraddizioni delle soluzioni “keynesiane” al problema della disoccupazione e la sfida del “piano del lavoro” - Riccardo Bellofiore
Il mercato del lavoro e la piena occupazione - Giovanna Vertova
Paul Mason: POSTCAPITALISMO – Riccardo Bellofiore
Leggi anche: POTENZIALITÀ E LIMITI DEL REDDITO DI BASE*- Giovanna Vertova**
La socializzazione degli investimenti: contro e oltre Keynes - Riccardo Bellofiore
La Grande Recessione e la Terza Crisi della Teoria Economica - Riccardo Bellofiore e Joseph Halevi
L’economista in tuta da lavoro: Federico Caffè e il capitalismo in crisi - Riccardo Bellofiore
LA QUESTIONE DEL SALARIO*- Riccardo Bellofiore
Marx e la fondazione macro-monetaria della microeconomia - Riccardo Bellofiore
IL PROFETA DELLA CRISI. TRIBUTO A HYMAN MINSKY - intervento di Riccardo Bellofiore
Il capitale monopolistico di Baran e Sweezy e la teoria marxiana del valore - CLAUDIO NAPOLEONI - (Testo a cura di Riccardo Bellofiore)
mercoledì 11 marzo 2020
Rosa Luxemburg, teorica marxiana dell’economia e della politica - Riccardo Bellofiore
martedì 3 marzo 2020
Socialismo e rivoluzione nella concezione di Rosa Luxemburg - Lelio Basso
Lelio Basso è stato un avvocato, giornalista, antifascista, politico e politologo italiano. [Tutti gli scritti di Lelio Basso li trovate su http://www.leliobasso.it/]
Rosa Luxemburg*- Edoarda Masi
Che cosa vuole la Lega Spartaco - Rosa Luxemburg (1918)
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[…]
Va osservato in primo luogo che Rosa non è stata mai una spontaneista nel senso di considerare che solo conti l’azione spontanea delle masse, senza bisogno di direzione politica.
martedì 11 giugno 2019
Riflessioni profane (e stolte) su Marx - EDOARDA MASI
Leggi anche: Divagazioni intorno al 25° capitolo del I Libro del Capitale - Edoarda Masi
Come usare il capitalismo nell'ottica del socialismo - Deng Xiaoping
Questioni relative allo sviluppo e alla persistenza nel socialismo con caratteristiche cinesi - Xi Jinping
Marx e Hegel. Contributi a una rilettura - Roberto Fineschi
sabato 23 febbraio 2019
"Rosa Luxeburg e Karl Liebknecht"
Leggi anche: Una candela che brucia dalle due parti. Rosa Luxemburg tra critica dell’economia politica e rivoluzione - Riccardo Bellofiore
Rosa Luxemburg*- Edoarda Masi
Che cosa vuole la Lega Spartaco - Rosa Luxemburg (1918)
Vedi
anche: ROSA
L. - Margarethe Von Trotta (1986) (Film completo)
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Convegno su "Rosa Luxeburg e Karl Liebknecht"
Giordano Lovascio
Vincenzo Miliucci
Vito Nanni
Giuseppe Gambino
Pubblico
(Per vedere i video relativi agli altri relatori basta "cliccare" sul nome di ognuno di loro.)
Riccardo Bellofiore:
lunedì 18 febbraio 2019
Divagazioni intorno al 25° capitolo del I Libro del Capitale - Edoarda Masi
Questo testo riprende, anche nella forma, il testo presentato al Seminario Bergamasco sul Capitale coordinato da Riccardo Bellofiore il 3 maggio 2008. -

" " : La colonizzazione globale: le false unità e le false identità nelle ideologie dell’impero*- Edoarda Masi**
" " : Rosa Luxemburg*- Edoarda Masi

1. Una lettura