Leggi anche: http://www.controappuntoblog.org/2012/09/08/il-capitalelibro-i-sezione-vii-il-processo-di-accumulazione-del-capitale-la-cosiddetta-accumulazione-originaria-capitolo-24/
(...) Di conseguenza la formazione del capitale non deriva
dalla proprietà fondiaria (in questo caso al massimo dal fittavolo nella misura
in cui commercia in prodotti agricoli), e nemmeno dalle corporazioni (sebbene
esista una possibilità), ma dal patrimonio derivato dal commercio e dall'usura,
Ma questo però trova le condizioni per acquistare lavoro
libero solo quando quest'ultimo è separato, attraverso il processo storico, dalle sue condizioni oggettive di esistenza.
Solo allora esso trova anche la possibilità di acquistare queste stesse condizioni.
Nelle condizioni del regime corporativo p. es., il semplice denaro
che non è esso stesso della corporazione, ma del maestro, non può comprare i
telai per farvi lavorare altre persone; è prescritto quanti telai una persona
può lavorare ecc. In breve, lo strumento è ancora talmente fuso con lo stesso
lavoro vivo (si presenta come dominio del lavoro) che esso in realtà non
circola.
Ciò che rende capace il patrimonio monetario di diventare capitale
è il fatto che esso trova da una parte lavoratori liberi; in secondo luogo la
presenza dei mezzi di sussistenza e dei materiali, ecc. ormai liberati e
alienabili, mentre erano un tempo in un modo o nell'altro proprietà delle masse
ormai private delle condizioni oggettive.
Ma l'altra condizione del lavoro -
una certa abilità, lo strumento come mezzo di lavoro ecc. in questo primo
periodo iniziale o primo periodo del capitale, esso lo trova già esistente, da
un lato come risultato del sistema corporativo urbano, dall'altro come
risultato dell'industria domestica o dell' industria connessa come accessorio
dell'agricoltura.
La formazione primitiva del capitale non avviene nel senso
che il capitale accumuli, come si pensa, mezzi di sussistenza, strumenti di
lavoro e materie prime, in breve le condizioni oggettive del lavoro umano. Non
avviene nel senso che il capitale crea le condizioni oggettive del lavoro. La
sua formazione primitiva avviene invece semplicemente per il fatto che i valori
esistenti sotto forma di patrimonio monetario, attraverso il processo storico di
dissoluzione del vecchio modo di produzione, viene messo in grado di acquistare
le condizioni oggettive del lavoro, dall'altro di ottenere in cambio di denaro lo
stesso lavoro vivo degli operai diventati liberi.
Tutti questi fattori sono presenti; la loro separazione
stessa é un processo storico, è un processo di dissoluzione, ed è questo
processo che permette al denaro di trasformarsi in capitale. Il denaro in
quanto agisce con e accanto alla storia, è tale solo in quanto collabora alla
creazione di lavoratori liberi, privi delle condizioni oggettive, spogliati;
indubbiamente però, non perché crei per loro le condizioni oggettive della loro
esistenza, ma in quanto contribuisce a creare la loro separazione da queste
condizioni, la loro mancanza di proprietà.
Quando p. es., i grandi proprietari
fondiari inglesi licenziavano i loro retainers*, che insieme a loro consumavano
il plusprodotto della terra; quando a loro volta i fittavoli cacciavano i
piccoli contadini pigionali, ecc., in questo modo si gettava sul mercato del
lavoro in primo luogo una massa di forze-lavoro vive, una massa che era libera
da un duplice punto di vista: libera dagli antichi rapporti di clientela e di
servitù e di prestazione, e libera di ogni avere e da ogni forma di esistenza
oggettiva. libera da ogni proprietà; ridotta a trovare l'unica fonte di
guadagno nella vendita della sua forza lavoro, oppure nella mendicità, nel
vagabondaggio e nella rapina. Storicamente in un primo momento essi hanno
tentato quest'ultima via e da questa sono stati però spinti, mediante la forca,
la berlina, la frusta, sulla stretta via che conduce al mercato del lavoro, e
qui i governi, p. es., Enrico VII, VIII, ecc., figurano come condizioni del
processo storico di dissoluzione e come creatori delle condizioni di esistenza
del capitale.
* retainers: servi della gleba
Nessun commento:
Posta un commento