Samir Amin è stato un economista, politologo, accademico e attivista politico egiziano naturalizzato francese.
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OLTRE LA GRANDE MURAGLIA. LA CINA E' DAVVERO UN PERICOLO?
Abbiamo tradotto il seguente articolo del compianto Samir Amin, pubblicato sulla rivista Monthly Review nel marzo del 2013 (Volume 64 numero 10).
Un articolo denso, che affronta con un occhio analitico tutta una serie di aspetti di quel percorso originale che sta seguendo la Repubblica Popolare Cinese dal 1950 ad oggi, e che merita una lettura attenta.
Samir Amin (SA d’ora in avanti) sin dalle prime righe affronta di petto l’annosa questione della definizione del sistema cinese, chiarendo fin da subito che non si può ridurre ad una domanda che abbia come risposta netta “socialismo” o “capitalismo”.
Una risposta adeguata non può che essere più complessa, e radicata in un’analisi concreta delle diverse fasi che la Cina ha attraversato negli ultimi decenni, nonché della dialettica delle contraddizioni che la attraversano, tanto quelle messe in moto dalle dinamiche interne al suo sviluppo quanto quelle derivanti dalla situazione globale.
L’impressione è che sin dal titolo “Cina 2013” si voglia mettere in chiaro come un giudizio non possa che essere inevitabilmente legato a quello che oggi possiamo dire, avendo studiato il passato e con un occhio verso le possibilità che riserva il futuro.
SA sostiene che la Cina stia seguendo un percorso originale, senza paragoni né tra le esperienze occidentali, né tra gli altri paesi cosiddetti “emergenti”, né nelle altre esperienze storiche di paesi guidati da partiti comunisti. Una tesi centrale del suo discorso è quella per cui questa originalità è la chiave e la ragione del suo successo attuale.
Un corollario di questa tesi è che, qualora la Cina decidesse di abbandonare questo percorso originale per adeguarsi ad una via pienamente capitalista, il suo successo rischierebbe di venire meno.