La teoria Marxista poggia la sua forza sulla scienza... che ne valida la verità, e la rende disponibile al confronto con qualunque altra teoria che ponga se stessa alla prova del rigoroso riscontro scientifico... il collettivo di formazione Marxista Stefano Garroni propone una serie di incontri teorici partendo da punti di vista alternativi e apparentemente lontani che mostrano, invece, punti fortissimi di convergenza...
lunedì 22 aprile 2024
La Rivoluzione d'ottobre e il pensiero di Hegel - Emiliano Alessandroni
mercoledì 30 agosto 2023
Il mito di ORFEO - CARLO SINI
martedì 25 luglio 2023
Il rapporto tra scienza e filosofia - Carlo Rovelli
mercoledì 11 gennaio 2023
Lo stato attuale della democrazia - Paolo Massucci
Da: https://www.lacittafutura.it - Paolo Massucci, Collettivo di formazione marxista Stefano Garroni.
Leggi anche: "DEMOCRAZIA" - Norberto Bobbio
AUTOGOVERNO E TIRANNIDE*- Alessandro Mazzone
Come il neoliberismo arrivò in Italia - Intervista a Luciano Gallino (2015)
Vedi anche: Democrazia e Filosofia | After Democracy - Remo Bodei
Norberto Bobbio -in "Quale socialismo? Discussione di un'alternativa", Einaudi, Torino 1976, p. 42- definisce la democrazia come " un insieme di regole (le cosiddette regole del gioco) che consentono la più ampia e più sicura partecipazione della maggior parte dei cittadini, sia un forma diretta sia in forma indiretta, alle decisioni politiche, cioè alle decisioni che interessano tutta la collettività".
Illustre filosofo del diritto del XX secolo, Norberto Bobbio fu sempre, indiscutibilmente, un intellettuale appartenente all'area liberal-socialista e la sua definizione di democrazia qui citata, peraltro elegante ed essenziale, si colloca pienamente nella tradizione liberale, in quanto circoscrive la definizione di democrazia a livello formale. Ciò la contrappone, nell'ambito del pensiero politico, alle definizioni di democrazia su un piano sostanziale, in cui non è ritenuta sufficiente la mera potenzialità di uguaglianza dei cittadini da un punto di vista politico, economico e sociale, in quanto questa uguaglianza, per essere tale, deve realizzarsi nei fatti. Quest'ultima concezione appartiene tipicamente alla tradizione del pensiero comunista.
venerdì 12 agosto 2022
Emozioni ed esperienza estetica - Remo Bodei
Da: AccademiaIISF - Remo Bodei (Università degli Studi di Pisa ed altre Università e Centri di ricerca internazionali) è stato un filosofo e accademico italiano.
lunedì 8 agosto 2022
Forme della razionalità in Aristotele - Enrico Berti
Il problema del limite. La scienza e il postumano - Remo Bodei
Aristotele: l'Amicizia - Enrico Berti
Sulla METAFISICA (Filosofia Prima) di Aristotele - Enrico Berti
Etica Nicomachea di Aristotele - Enrico Berti
L'etica in Aristotele - Enrico Berti
Fisica di Aristotele - Enrico Berti
Aristotele: "Politica" - Enrico Berti
Il linguaggio nel pensiero di Aristotele - Enrico Berti
Il realismo di Aristotele: vecchio o nuovo?*- Enrico Berti
Logos e techne nella filosofia antica*- Enrico Berti
Il principio di non contraddizione come fondamento necessario ma non sufficiente della verità. Enrico Berti
"L'idea di filosofia pratica dall'antichità ad oggi" - Enrico Berti
La questione del corpo in Aristotele - Enrico Berti
Intervista a Enrico Berti: cosa ereditiamo dalla filosofia greca
sabato 22 gennaio 2022
L'avventura del pensiero - Paolo Bartolini intervista Silvano Tagliagambe
Da: https://www.globalist.it - https://www.sinistrainrete.info - Silvano Tagliagambe è un filosofo, fisico e accademico italiano, epistemologo.
Vedi anche: Nell'istante in cui si cessa di credere in lei, la filosofia sparisce - Silvano Tagliagambe
CONOSCENZA,SAPIENZA,SAGGEZZA: il triangolo che non c'è più - Silvano Tagliagambe
La visione e lo sguardo... - Silvano Tagliagambe
"La fine dell'uomo eurocentrico e delle sue immagini ideali" - Carlo Sini
Il problema del limite. La scienza e il postumano - Remo Bodei
Anti-destino. Biotecnologie e impatto sulle persone - Remo Bodei
"Epigenetica: come reagisce il nostro genoma alle trasformazioni ambientali." - Ernesto Burgio
Prof. Tagliagambe, nei suoi studi, a cavallo tra filosofia, scienza e psicoanalisi, ha guardato al mistero della psiche da una prospettiva estesa e transindividuale. Può descrivere, oltre alle implicazioni teoriche della questione, gli effetti pratici ed etici di un approccio siffatto alla vita della mente?
Il modello della "mente estesa" è stato proposto ed efficacemente descritto da Gregory Bateson in una conferenza dal titolo Forma, sostanza, differenza, tenuta il 9 gennaio 1970 per il diciannovesimo Annual Korzybski Memorial, nella quale egli dava la seguente risposta alla domanda: "Che cosa intendo per 'mia' mente?": «La mente individuale è immanente, ma non solo nel corpo; essa è immanente anche in canali e messaggi esterni al corpo; e vi è una più vasta mente di cui la mente individuale è solo un sottosistema. [.] La psicologia freudiana ha dilatato il concetto di mente verso l'interno, fino a includervi l'intero sistema di comunicazione all'interno del corpo (la componente neurovegetativa, quella dell'abitudine, e la vasta gamma dei processi inconsci). Ciò che sto dicendo dilata la mente verso l'esterno» [1]. In estrema sintesi questo modello afferma che i processi mentali sono esempi di elaborazione cognitiva incorporata e distribuita. Il che significa:
a) Che non solo il cervello, ma anche il corpo e l'ambiente cooperano al raggiungimento dei nostri fini cognitivi;
b) Che ciò è ottenuto in un modo così fluido e interconnesso da originare un unico flusso causale integrato, nel cui ambito (e per gli scopi scientifici dell'analisi del comportamento) le usuali distinzioni di interno ed esterno perdono ogni utilità ed efficacia.
Possiamo quindi dire che la mente si estende al di là dei confini del cranio, e permea la struttura fisica del corpo e quella fisica e culturale dell'ambiente esterno.
Questa prospettiva è radicalmente alternativa agli approcci tradizionali della filosofia della mente la quale, nelle sue molteplici versioni, riduce come si è detto la questione della relazione mente-corpo alla relazione mente-cervello, identificando l'intero corpo con una sua parte, sia pure di importanza primaria, e la psiche con la mente. Il senso di questo mutamento di prospettiva è stato ben colto ed espresso da Gargani, che sottolinea la necessità di cominciare a «pensare il mentale in termini di una diversa disposizione, di una disposizione sintonica, di una disposizione solidaristica, relazionale. Paragonare la mente non tanto a un processo occulto che avviene dentro la scatola cranica di ciascuno e pensare invece il mentale come un'atmosfera che ci circonda che possiamo anche toccare, così come nelle varie fasi di una giornata si provano momenti di pesantezza e poi di sollievo. Questa è la mente, questo è il mentale, un contesto e uno spazio che condividiamo» [2].
giovedì 20 gennaio 2022
"Dacci oggi il nostro debito quotidiano" - Marco Bersani
Leggi anche: L'uomo e il denaro*- Carlo Sini
Semiotica e Moneta*- Carlo Sini
L'annullamento del debito nell'antichità*- Eric Toussaint
L’Italia prima e dopo l’euro. LA MONETA AL GOVERNO. - Augusto Graziani
Leggere la crisi: stagnazione secolare o caduta tendenziale del saggio di profitto?* - Vladimiro Giacché
Economia politica e filosofia della storia. Variazioni su un tema smithiano: la missione "civilizzatrice" del capitale.*- Riccardo Bellofiore
Il denaro nel Capitale - Roberto Fineschi
Il debito perpetuo e odioso - Alessandra Ciattini
mercoledì 29 dicembre 2021
Declinazioni del concetto di natura tra ontologia e storia - Luca Illetterati
(1/5) Luca Illetterati - Introduzione: per un’ontologia storica
giovedì 2 dicembre 2021
De fato di Cicerone - Remo Bodei
martedì 16 novembre 2021
Sulla meccanica aristotelica - Giorgio Israel
'La Fisica e Aristotele' - Carlo Rovelli, Monica Ugaglia, Diana Quarantotto
La questione del corpo in Aristotele - Enrico Berti
"L'idea di filosofia pratica dall'antichità ad oggi" - Enrico Berti
Logos e techne nella filosofia antica*- Enrico Berti
Il realismo di Aristotele: vecchio o nuovo?*- Enrico Berti
"Anthròpina phronein: la saggezza del limite" - Salvatore Natoli
Il problema del limite. La scienza e il postumano - Remo Bodei
mercoledì 10 novembre 2021
"Il nuovo umanesimo" - Michele Ciliberto
martedì 3 agosto 2021
Anti-destino. Biotecnologie e impatto sulle persone - Remo Bodei
venerdì 30 luglio 2021
"La fine dell'uomo eurocentrico e delle sue immagini ideali" - Carlo Sini
Leggi anche: Il significato dell’uomo in Marx e in Husserl - Enzo Paci
Danaro, lavoro, macchine in Hegel - Remo Bodei
venerdì 4 giugno 2021
Hegel, la storia universale della libertà - Salvatore Natoli
Vedi anche: Dall’essere all’idea. Le articolazioni decisive della "Logica" di Hegel - Paolo Vinci
LA LEGGE LA LIBERTA' LA GRAZIA - Remo Bodei, Antonio Delogu
Hegel: lo Stato perfetto (e la spina di Marx) FILOSOFIA E VITA PUBBLICA - Fulvio Papi
Leggi anche: SULLA VORREDE HEGELIANA - Stefano Garroni
Da Hegel a Marx: fenomenologia dello Stato moderno capitalistico - Carla Maria Fabiani
Il lato inquieto dello spirito. Osservazioni su alcuni momenti della filosofia dello spirito jenese di Hegel [1] - Carla Maria Fabiani
“CRITICA” TRA HEGEL E MARX - Roberto Fineschi
NOTE SUI SIGNIFICATI DI “LIBERTÀ” nei Lineamenti di filosofia del diritto di Hegel*- Vladimiro Giacché**
HEGEL - IL SISTEMA - Antonio Gargano
Danaro, lavoro, macchine in Hegel - Remo Bodei
venerdì 16 aprile 2021
"Anthròpina phronein: la saggezza del limite" - Salvatore Natoli
sabato 3 aprile 2021
Dall’essere all’idea. Le articolazioni decisive della "Logica" di Hegel - Paolo Vinci
Seconda parte:
mercoledì 17 febbraio 2021
L’ineffabile, l’anima e l’origine. Una riflessione sul Geist hegeliano - Carla Maria Fabiani
Da: https://mondodomani.org/dialegesthai - Carla Maria Fabiani, Università del Salento. Department of Humanities - dialettica.filosofia - FRANCESCO-VALENTINI
Leggi anche: Il tema hegeliano del "riconoscimento". - Stefano Garroni
Studio su Hegel: Filosofia, Storia, Etica - Stefano Garroni
HEGEL, SCIENZA DELLA LOGICA (1812)
Vedi anche: Hegel: Fenomenologia dello spirito. La questione ontologica della "cosa stessa" - Remo Bodei
- La conversazione cadde sulla dialettica. “In fondo — disse Hegel — la dialettica non è altro che lo spirito di contraddizione [Widerspruchsgeist], regolato e metodicamente coltivato, insito in ogni uomo; uno spirito che celebra la sua grandezza nella distinzione tra il vero e il falso [Unterscheidung des Wahren vom Falschen].” “Purché — intervenne Goethe — questa capacità e queste arti dello spirito non siano così spesso male impiegate e utilizzate per rendere vero il falso e falso il vero.” “Certo — ribatté Hegel — questo succede, ma soltanto ad uomini che hanno lo spirito malato [die geistig krank sind].” - [J.P. Eckermann, Colloqui con Goethe, 18 ottobre 1827].
1. Ineffabile e Anima in alcuni testi di Hegel
Consideriamo qui alcuni testi ‘anomali’ della produzione hegeliana: l’Antropologia, la prima parte dello spirito soggettivo della Grande Enciclopedia del 18301 e le Vorlesungen über die Ästhetik, raccolte e pubblicate da H. Gustav Hotho (1836-38 e poi 1842).2 L’anomalia consiste nel prendere come base filologica del nostro intervento testi in gran parte non pubblicati dall’autore: l’Estetica, per es., è frutto di una sistemazione da parte di Hotho di appunti e manoscritti di Hegel e dei suoi allievi senza distinzione e con forzature (ormai ampiamente riconosciute) operate sui testi di lezione per garantire un impianto organico dell’opera a stampa; l’Antropologia è un testo corposo e degno di nota solo a patto che si leggano le Aggiunte, cioè quelle note ai singoli paragrafi, non pubblicate dall’autore, ma frutto anch’esse di appunti e/o manoscritti di lezione.3
Lavorare principalmente su testi non pubblicati da Hegel, tuttavia, non può essere considerato anomalo, visto che la maggior parte della critica più recente sta operando proprio in questa direzione.4 L’anomalia allora si sposta dal piano strettamente filologico a quello filosofico e di contenuto. Come e perché tenere insieme e leggere insieme l’Estetica e l’Antropologia.
La nostra proposta, al riguardo, è quella di articolare una nozione hegeliana che compare nell’incipit della Logica: unsagbar, tradotto come indicibile o ineffabile:
S’intende, o si opina [Man meint], che l’essere sia anzi l’assoluto Altro che il nulla, e niente è più chiaro che la loro assoluta differenza, e niente sembra più facile, che di poterla assegnare. Ma è altrettanto facile convincersi che ciò è impossibile e che cotesta differenza è ineffabile [unsagbar].5
È qui che Hegel pone il problema del Cominciamento, a cui è connessa tutta la trattazione della monotriade Essere-Nulla-Divenire.