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martedì 8 aprile 2025

Gli aspetti controversi dell’accordo Usa/ Russia e la questione delle famose terre rare - Alessandra Ciattini

Da: https://www.lantidiplomatico.it -  Alessandra Ciattini (Collettivo di formazione marxista Stefano Garroni - Membro del Coordinamento Nazionale del Movimento per la Rinascita Comunista) ha insegnato Antropologia culturale alla Sapienza di Roma. E' docente presso l'Università Popolare Antonio Gramsci (https://www.unigramsci.it). - 


Dalle ultime notizie sappiamo che il decaduto presidente dell’Ucraina Zelensky ha ricevuto la nuova bozza dell’accordo genericamente definito sulle terre rare, ma che concerne ben altro. Ha dichiarato che l’Ucraina pagherà per i rifornimenti Usa futuri e non per quelli passati, come del resto era stabilito all’inizio della guerra.

In effetti, quando si è cominciato a parlare di pace, l’ignaro Zelensky aveva proposto al presidente Trump, che fa sempre il furbo, di dare i minerali critici e le terre rare del suo paese in cambio della continuazione dei rifornimenti umanitari, armamentistici, di intelligence da parte degli Usa. Il suo “alleato” aveva colto la palla al balzo e gli aveva comunicato che intanto l’Ucraina avrebbe dovuto pagare tutto quello che aveva già ricevuto, prefigurando un accordo, reso pubblico a fine febbraio, che implicava lo sfruttamento congiunto e indefinito (Usa/Ucraina) delle "risorse naturali" ucraine di proprietà del governo, in cambio delle quali gli Usa davano alquanto vaghe garanzie di sicurezza. Accordo che poi non è stato firmato. Ora la nuova bozza prevede un controllo totale da parte degli Usa su tutte le risorse minerarie del paese, insieme al controllo delle infrastrutture (porti, ferrovie, strade, impianti di lavorazione) e il trasferimento dei profitti generati da queste attività a un fondo di investimento gestito con gli Stati Uniti. Inoltre, gli Usa esigono persino una sorta di Jus primae noctis, ossia che le loro multinazionali siano le prime a ricevere le proposte di investimento, e ciò ovviamente ai danni di quelle dei paesi europei, che hanno designato Macron e Starmer a rappresentare l’Ue nei negoziati sulla guerra, da cui finora sono stati esclusi. Se Zelensky non accetta -ha dichiarato Trump con suo solito fare minaccioso- avrà seri problemi. Mi pare che li avrà anche se accetta.

mercoledì 19 marzo 2025

La Prefazione alla "Fenomenologia dello spirito" di Hegel - Stefania Achella

Da: AccademiaIISF - Stefania Achella è ricercatrice di Filosofia morale presso l’Università degli Studi Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara. Studiosa della filosofia tedesca, in particolare del pensiero di Hegel e di Jaspers, dei quali ha tradotto alcune opere, è co-curatrice dell’edizione italiana delle Lezioni di filosofia della religione di Hegel (3 voll., 2003-2011). A Hegel ha dedicato due monografie sul rapporto tra religione e filosofia e diversi articoli (tra i più recenti: Hegel Political Theologian? e L’ontologia vivente di Hegel). Negli ultimi anni si è dedicata alla ricezione italiana del pensiero hegeliano, in particolare nella filosofia di Bertrando Spaventa (Spaventa lettore di Hegel, 2017). Coordinatrice del laboratorio di Migration Studies istituito presso l’Università di Chieti-Pescara, lavora attualmente sui concetti di vita e di corporeità nella filosofia classica tedesca.

La Prefazione alla Fenomenologia dello spirito, scritta nel 1807, è uno dei più ardui e affascinanti testi filosofici. In esso Hegel si sofferma sul concetto di filosofia e sulla possibilità, offerta a tutti dalla maturità dell'epoca, di accedere al sapere assoluto ossia alla scienza. Il laboratorio ne propone una lettura strettamente aderente al suo sviluppo argomentativo.

Prima parte:

                                                                           


domenica 23 febbraio 2025

Non si fa che parlare di Trump, ma ha qualche suggeritore? - Alessandra Ciattini

Da: https://futurasocieta.com - Alessandra Ciattini (Collettivo di formazione marxista Stefano Garroni - Membro del Coordinamento Nazionale del Movimento per la Rinascita Comunista) ha insegnato Antropologia culturale alla Sapienza di Roma. E' docente presso l'Università Popolare Antonio Gramsci (https://www.unigramsci.it). - 


Non si fa che parlare di Trump, nel bene e soprattutto nel male, ma veramente crediamo che sia lui a elaborare tutte le misure che vengono urlate e spesso contraddette insieme all’esposizione trionfante dei decreti con tanto di firma presidenziale?

Questa è una domanda veramente importante che implica il superamento della geopolitica che valuta la situazione internazionale basandosi sulla collocazione geografica di un Paese, sulle le sue risorse naturali ed economiche, sulle capacità dei diversi leader, sugli Stati intesi come entità naturali, dimenticandosi di spiegarci quali interessi di classe le misure prese difendono o implementano.

Nonostante l’accento sul protagonismo e sull’attivismo di Trump, gli ideatori dei suoi circa 300 decreti sono due centri strategici della destra, la Reaganite Heritage Foundation (1970) e dall’America First Policy Institute (Afpi, fondata nel 2020), che hanno cominciato a lavorare al nuovo programma presidenziale in previsione di un prossimo mandato dell’uomo d’affari dopo la sua dubbiosa sconfitta del 2020. Per procedere più speditamente il neopresidente ha dichiarato l’emergenza energetica e quella nazionale, cosa che gli consente di utilizzare procedure di urgenza, ma già due senatori democratici hanno presentato una proposta di legge per abrogare la prima.

sabato 8 febbraio 2025

Fascismo o neofascismo - Alessandra Ciattini

Da: la Città Futura - Alessandra Ciattini (Collettivo di formazione marxista Stefano Garroni - Membro del Coordinamento Nazionale del Movimento per la Rinascita Comunista) ha insegnato Antropologia culturale alla Sapienza di Roma. E' docente presso l'Università Popolare Antonio Gramsci (https://www.unigramsci.it). -  



Giustamente è stato affermato che il fascismo non è mai morto, perché può perpetuarsi mantenendo in vita certi suoi aspetti o può ripresentarsi in forme nuove rafforzando certi caratteri del suo nucleo originario. 

Come ricorda Luciano Canfora nel suo ultimo libro (Il Fascismo non è mai morto, Dedalo 2024) l’Europa è ormai punteggiata da governi di estrema destra, che vanno dalla Finlandia, governata dai Veri Finlandesi, all’Italia nelle mani dei patriottici Fratelli d’Italia. In Ungheria regna Viktor Orbán, un bulldog arrabbiato, amico di Netanyahu, il quale abbandonando la destra moderata ha fondato il più radicale Fidesz che propugna una “democrazia illiberale”, è ostile all’immigrazione, non si è identificato del tutto con la politica europea; inoltre, tassa le imprese solo al 9%, mentre le persone fisiche al 15% in violazione del principio della progressività della tassazione. Si è opposto anche all’innalzamento minimo delle imposte per le multinazionali proposto dalla Ue. Anche nei Paesi Bassi, in Svezia, in Belgio, Croazia, Polonia, Repubblica ceca, Grecia domina la destra sostenuta da coalizioni, in cui i più moderati collaborano tranquillamente con i più radicali. In Austria si prevede l’affermazione di un cancelliere di estrema destra contro immigrati e filoputiniano, il quale prospetta quella che viene chiamata riemmigrazione, ossia il rimpatrio di tutti quei migranti, anche se naturalizzati, che non sarebbero integrati. Il filoputinismo e il desiderio di ripristinare normali relazioni commerciali con la Russia non accomunano tutti i leader di destra (come il polacco Duda), spesso affetti da russofobia. La Slovacchia costituisce un caso ibrido, il cui primo ministro Robert Fico, ha anche subìto un attentato.

Naturalmente, il fiorire di questi governi di destra e di estrema destra è accompagno dall’affermazione elettorale di partiti analoghi come in Germania e in Francia, in cui il Rassemblement populaire di Marine Le Pen fa da spalla all’antidemocratico Macron. Per non parlare, poi, dei neonazisti ucraini, manovrati dagli Usa e dalla Nato che temono come la peste una probabile vittoria russa, perché rimetterebbe in discussione le loro attuali regole del gioco.

mercoledì 29 gennaio 2025

Lenin l'eterno vivente - Alessandra Ciattini

Da: la Città Futura - Alessandra Ciattini (Collettivo di formazione marxista Stefano Garroni - Membro del Coordinamento Nazionale del Movimento per la Rinascita Comunista) ha insegnato Antropologia culturale alla Sapienza di Roma. E' docente presso l'Università Popolare Antonio Gramsci (https://www.unigramsci.it). - 
Riccardo Zipoli è professore emerito di Lingua e letteratura persiana presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, dove ha insegnato Lingua e letteratura persiana (1975-2018) e Ideazione e produzione fotografica (2010-2018). -



Con la professoressa Alessandra Ciattini presentiamo il libro "Lenin l'eterno vivente" a cura di Riccardo Zipoli.


      

mercoledì 15 gennaio 2025

La DISTRUZIONE del WEST e l'inserimento nel SISTEMA-MONDO - Alessandra Ciattini

Da: Ottosofia - Alessandra Ciattini (Collettivo di formazione marxista Stefano Garroni - Membro del Coordinamento Nazionale del Movimento per la Rinascita Comunista) ha insegnato Antropologia culturale alla Sapienza di Roma. E' docente presso l'Università Popolare Antonio Gramsci (https://www.unigramsci.it). 



Seconda parte:

                                                                             

giovedì 9 gennaio 2025

PETIZIONE AI PARLAMENTARI, EX ART. 50 COSTITUZIONE, PERCHÉ NON CONVERTANO IN LEGGE IL DECRETO CHE AUTORIZZA L’INVIO DI ARMI ALL’UCRAINA -


I cittadini che vorranno sostenere la petizione potranno farlo di persona nei banchetti che si attiveranno nei prossimi giorni, o anche online cliccando su 

www.peacelink.it/noarmiucraina 


Il 27 dicembre è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto legge n. 200 relativo a disposizioni urgenti per la proroga dell’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell’Ucraina, fino al 31 dicembre 2025, previo atto di indirizzo delle Camere.

Le radici profonde di questa, guerra vanno ricercate nella crescente avanzata della NATO e delle sue basi militari verso i confini della Russia (l’“abbaiare della NATO alla porta della Russia”, come ha detto papa Francesco, “Corriere della Sera”, 3 maggio 2022) e nell’oppressione e discriminazione dei russi di Ucraina praticate dal governo ipernazionalista instauratosi dal 22 febbraio 2014 a Kiev, dopo l’estromissione violenta del presidente regolarmente eletto Janukovic. A seguito della svolta antirussa del nuovo governo di Kiev, il popolo della Crimea il 16 maggio del 2014 con un referendum votò per l’annessione alla Russia.

Dal 2014 al 2022 si è svolta in Ucraina una guerra tra il governo di Kiev e le autoproclamate repubbliche popolari russofone di Lugansk e Doneck, che ha provocato oltre 14.000 morti e decine di migliaia di feriti. Gli “Accordi di Minsk” (2014-2015) cheprevedevano un’ampia autonomia per le regioni russofone del Donbass e avrebbero potuto fermare la guerra, non furono mai implementati dal governo di Kiev con una necessaria riforma costituzionale; uno dei più rilevanti protagonisti della politica europea, la ex cancelliera tedesca Angela Merkel, ha dichiarato che essi servivano solo a prendere tempo perché Kiev potesse adeguatamente armarsi per la guerra (intervista a “Die Zeit”, 15 dicembre 2022). Nel 2019 è stata inserita nella Costituzione ucraina la volontà di adesione alla NATO.

L’avanzata della NATO ad Est, percepita dalla Russia come minaccia alla propria sicurezza, e la negazione dei diritti della popolazione russa in Ucraina, hanno sempre più esacerbato i rapporti tra Russia e Occidente. Piuttosto che il dialogo, la mediazione, l’accordo, è stata privilegiata la strada della contrapposizione frontale (anche a livello culturale, con campagne russofobiche e la messa al bando dell’arte e della letteratura russe, che sono parte costitutiva e fondante del patrimonio culturale europeo).

La proposta di una trattativa globale sulla sicurezza, presentata da Mosca a USA e NATO nel dicembre 2021, fu lasciata cadere nel vuoto, dando alla dirigenza russa l’ulteriore segnale che non vi fossero spazi di mediazione e soluzione pacifica. È così prevalso il ricorso alla guerra “come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”, proprio ciò che la Costituzione italiana ripudia espressamente, in coerenza con la Carta dell’ONU.

Anche dopo l’inizio della guerra ad alta intensità il 24 febbraio 2022, i tentativi di trattativa e mediazione tra le delegazioni di Ucraina e Russia – in Bielorussia prima, in Turchia dopo –sono falliti per la pesante ingerenza di un forte “partito della guerra” che si proponeva la vittoria completa e definitiva sulla Russia, di cui si preconizzava un rapido cedimento, se non un’implosione. USA, NATO, UE hanno sempre più armato Kiev, a cui sono andati, dalla sola UE, 130 miliardi di euro (Von der Leyen, 19 dicembre 2024).

mercoledì 8 gennaio 2025

Breve storia degli Stati Uniti e delle loro pretese territoriali - Alessandra Ciattini

Da: https://futurasocieta.com -  Alessandra Ciattini (Collettivo di formazione marxista Stefano Garroni - Membro del Coordinamento Nazionale del Movimento per la Rinascita Comunista) ha insegnato Antropologia culturale alla Sapienza di Roma. E' docente presso l'Università Popolare Antonio Gramsci (https://www.unigramsci.it). 

Leggi anche: LA TEORIA MODERNA DELLA COLONIZZAZIONE - Karl Marx
IL PAESE DELLE LIBERTÀ: stermini, repressione e lager nella storia degli Usa. - Maurizio Brignoli
“RAZZISMO E CULTURA” - Frantz Fanon
Razzismo e capitalismo crepuscolare - Roberto Fineschi
Violenza, classi e persone nel capitalismo crepuscolare - R. Fineschi
Persona, Razzismo, Neo-schiavismo: tendenze del capitalismo crepuscolare. - Roberto Fineschi
Colonialismo, neocolonialismo e balcanizzazione: tre epoche di una dominazione* - Saïd Bouamama
La schiavitù, radici antiche di un male moderno - Francesco Gamba
Vedi anche: Libertà e schiavitù – Luciano Canfora
"IL RITORNO DELLA RAZZA - ARGINI E ANTIDOTI DALLA CONOSCENZA"   
Dottrina Monroe. L’egemonia statunitense nell’emisfero occidentale - Giacomo Gabellini


Le ultime provocazioni di Donald Trump non manifestano solo l’arroganza del personaggio, ma sono ispirate alla stessa storia degli Stati Uniti, costituitisi con occupazioni illegali, acquisizioni imposte, annessioni non accettate dalle popolazioni, basate esclusivamente sul principio della forza.

In questi ultimi giorni si è parlato molto delle ultime dichiarazioni o provocazioni di Donald Trump, che assumerà la presidenza degli Usa il prossimo 20 gennaio, benché qualcuno non scarti la possibilità dell’insorgere di un qualche impedimento al suo insediamento. Come è noto, ha prospettato la trasformazione del Canada nel 51° Stato dell’Unione, promettendo ai suoi abitanti una straordinaria riduzione delle tasse e una protezione militare ineguagliabile, ha dichiarato che il Canale di Panama dovrebbe tornare nelle mani degli Usa, se il governo di quel Paese non garantirà il suo funzionamento sicuro, efficiente e affidabile. Inoltre, ha accusato quest’ultimo di applicare tariffe esorbitanti al suo Paese, al suo esercito e alle corporazioni con cui questi ultimi fanno affari, prefigurando un’ipotetica influenza della Cina che, effettivamente, sta rafforzando i legami economici e commerciali con quei territori evidentemente ancora intoccabili per l’antica dottrina Monroe (1823). 

Naturalmente, Paesi come Messico, anch’esso da incorporare, Cuba, Colombia, Nicaragua, Venezuela e lo stesso governo panamegno hanno reagito con forza, sottolineando la sfrontatezza e la mancanza di fondamento della pretesa di quel bizzarro personaggio con cui dovremo fare i conti nei prossimi quattro anni. Anche la Cina si è espressa negativamente.

sabato 21 dicembre 2024

Il funzionamento delle Assicurazioni sanitarie evidenzia la contraddizione insuperabile tra libero mercato e soddisfazione dei bisogni - Paolo Massucci

Da: https://futurasocieta.com - Paolo Massucci, Collettivo di formazione marxista Stefano Garroni. 



Il funzionamento delle assicurazioni sanitarie private evidenzia insuperabili contraddizioni tra libero mercato e soddisfazione dei bisogni: non compensano ma acuiscono le discriminazioni di classe sulle cure mediche e si avvantaggiano delle crescenti carenze del Ssn. 


Il recente omicidio negli Stati Uniti del CEO della United Healthcare ha riportato nel dibattito pubblico il tema delle Assicurazioni sanitarie. Le Assicurazioni sanitarie, compreso quelle di categoria contrattuale che si appoggiano sempre a grandi Compagnie private, sono in costante sviluppo anche in Italia, ma rappresentano la quintessenza dell'irrazionalità del mercato neoliberista. Esse costituiscono delle macchine altamente inefficienti, che dissipano risorse finanziarie, spartite tra i diversi attori economici capitalistici intermediari, creando, in ultima analisi, una disutilità sociale.

Il punto è questo: se si fabbricano ad esempio salami, al netto dei profitti assorbiti dai capitalisti, il cliente, nel godere del prodotto, nulla sottrae al capitalista. Anzi, pragmaticamente, più il salame è buono e meglio è per tutti. Non che non esistano contrapposizioni tra venditore e consumatore: tutti i metodi del marketing, dal design della confezione di un prodotto alla comunicazione pubblicitaria, hanno lo scopo di aumentare il desiderio del prodotto, facendo particolarmente leva su diversi livelli del subconscio, al fine di incrementare il valore di scambio del prodotto; i creatori pubblicitari insistono ormai da decenni che più che il prodotto fisico si vende un'emozione e infatti si parla di “immagine” del prodotto. E tutto quello che sta dietro la promozione del prodotto, l’industria pubblicitaria, costituisce una porzione significativa del suo costo che si scarica sul prezzo finale di acquisto. Ciò non rappresenta, in un certo senso, un costo irrazionale per la collettività, in termini di risorse, di lavoro umano, e via dicendo?

A tal proposito, un banale episodio che mi ha fatto riflettere è stato l'impiego da parte di una Società di catering in ambito di erogazione di servizio di mensa aziendale di bustine monoporzione di olio extravergine di oliva da 10 ml a disposizione degli utilizzatori del servizio, in sostituzione delle bottiglie dello stesso olio. Se si considera che, rispetto alla bottiglia di olio, la monoporzione ha un costo, a pari contenuto, maggiorato a seguito del processo di confezionamento, al materiale della bustina, allo scarto dovuto ad una certa percentuale di rotture delle bustine, nonché alla perdita di olio che rimane adeso alla bustina dopo l'utilizzo e al costo di smaltimento delle bustine, per non parlare dell'inquinamento da rifiuti, si comprende come la razionalità dell'economia capitalistica non coincida con quella complessiva.

martedì 17 dicembre 2024

Le origini dell’imperialismo - Alessandra Ciattini

Da: https://ottolinatv.it - Alessandra Ciattini (Collettivo di formazione marxista Stefano Garroni - Membro del Coordinamento Nazionale del Movimento per la Rinascita Comunista) ha insegnato Antropologia culturale alla Sapienza di Roma. E' docente presso l'Università Popolare Antonio Gramsci (https://www.unigramsci.it).

Torna Alessandra Ciattini in una serie a puntate per presentare le origini del fenomeno imperialista a partire dalla crisi del feudalesimo europeo: così iberici, francesi, olandesi e inglesi partirono alla conquista dei mari esportando la violenza endogena portando avanti un processo di occidentalizzazione del mondo. 







venerdì 13 dicembre 2024

Quale progresso nel capitalismo? Una amara riflessione... - Paolo Massucci

Paolo Massucci, Collettivo di formazione marxista Stefano Garroni. 

Leggi anche: Perché guardiamo passivi lo scempio - Pino Arlacchi 


Due brevi letture di due miei amici e compagni, mi hanno fatto  molto pensare, con angoscia. Parlo della bella e drammatica poesia di Aristide ("insieme a tutti gli altri" - Aristide Bellacicco) e  dell'interessante articolo di Alessandra su futurasocieta (La guerra in Ucraina deve continuare a tutti i costi - Alessandra Ciattini). 
Andrebbero meglio divulgati... 

Mi sembra, temo, che il capitalismo, nel corso dell'ultimo cinquantennio, abbia minato, ad oggi, le basi ideologiche e morali che rendono possibile la costruzione di una alternativa. Quest'ultima, qualunque possa essere la strada per perseguirla - superamento o abbattimento del sistema capitalistico - richiede una visione e dei valori in opposizione a quelli dominanti del pragmatismo individualista e della competizione tra individui in un gioco a somma zero (in realtà a somma negativa!). Richiede una prospettiva di lungo respiro, una visione collettiva dell'umanità mondiale. Richiede una morale di fratellanza e non di scontro tra interessi economici particolaristici, una collaborazione fiduciosa tra i popoli. Non l'ambizione a diventare dei piccoli Elon Musk, di raggiungere "il successo" a qualsiasi costo, di apparire dei "vincenti", né la rassegnazione ad essere dei "falliti", magari ammiratori dei "grandi", dei "fortunati", dei più "capaci" a valorizzare il "dio capitale". 

Al contrario, un cambiamento reale necessita di riconoscere l'ingiusta appropriazione di risorse appartenenti alla collettività da parte dei grandi ricchi capitalisti "vincenti", i quali, partendo da basi economiche disuguali, hanno sfruttato la scienza, la tecnica, la cultura ed il sapere umano, oltre che i lavoratori, per ottenere immensi profitti, sottratti alla collettività umana. 

Ora, se la cultura individualistica e competitiva ha permeato l'intera società, sarà difficile riconoscere i principi di giustizia sociale, i quali, insieme alla democrazia sostanziale (non quella attuale delle Corporate) e allo sviluppo umano, sono a fondamento di una società migliore, non capitalistica, come prospettata da una tradizione filosofica della quale Marx è il maggior rappresentante. 

Certamente occorre tornare alla teoria marxiana e alle sue successive interpretazioni da parte di eminenti pensatori e politici del '900, ma occorre anche qualcosa di più profondo, una morale interiore che possa anteporre i grandi ideali di giustizia sociale umana (a dispetto del postmodernismo) agli interessi personali particolari, a una visione di breve termine, di piccolo vantaggio individuale o alla chiusura verso l'esterno a difesa di sé stessi. 

Mi chiedo, pure con un certo sgomento ed imbarazzo, se sia stata in buona parte la religione cristiana, e forse cattolica in particolare (come forse altre religioni in altre aree del mondo), la principale istituzione politico-sociale traghettatrice nella storia umana di valori morali di giustizia e fratellanza, peraltro necessari alla costruzione di una società coesa, rivoluzionaria o riformatrice che sia, in senso socialista e comunista. 

Al venir meno della religione, non sono evaporati con essa quegli stessi valori morali ? 

Forse Pasolini, quello della maturità che denuncia tragicamente la decadenza, la deidealizzazione di quella stessa plebe che in precedenza aveva esaltato, non aveva colto in anticipo il cuore tragico della questione nella fine dei valori morali di fratellanza e l'adesione ai nuovi valori del consumismo capitalistico? 

Ma se questo è vero, occorrerebbe, penso, una ricostruzione di questi stessi valori, altrimenti sarà la fine: la guerra, infatti, con i mezzi catastrofici oggi disponibili, sarà il destino, direi ineluttabile, di un mondo capitalistico, intrinsecamente basato sulla competizione. È opportuno, a tal proposito, ricordare il bel libro di Gunther Anders del 1956, "L'uomo è antiquato", tuttora più che mai attuale, secondo cui l'uomo non sta progredendo culturalmente ad un livello adeguato a gestire la tecnica, da lui creata, a proprio beneficio, rischiando così, al contrario di esserne fisicamente annientato. 

Pensare d'altra parte che, senza mettere in discussione il sistema capitalistico, gli Stati si possano organizzare ed accordare per affrontare realmente l'incombente disastro ecologico ed umano, è semplicemente puerile, in quanto richiederebbe di mettere da parte proprio la logica del profitto e degli interessi di parte caratteristici della stessa ideologia capitalistica. 

Purtroppo, come ci mostra la storia recente ed attuale, il "progresso umano" cui assistiamo, in un mondo in cui al capitalismo non si oppongono sistemi antagonisti, a dispetto dei suoi apologeti non porta benefici all'intera società, ma vantaggi per pochi e disatri per gli altri.
Avremo il tempo perché possa essere compreso il processo storico in atto e ricostruito un mondo nuovo ?
Non ce n'è più molto ...

lunedì 9 dicembre 2024

La guerra in Ucraina deve continuare a tutti i costi - Alessandra Ciattini

Da: https://futurasocieta.com - Alessandra Ciattini (Collettivo di formazione marxista Stefano Garroni - Membro del Coordinamento Nazionale del Movimento per la Rinascita Comunista) ha insegnato Antropologia culturale alla Sapienza di Roma. E' docente presso l'Università Popolare Antonio Gramsci (https://www.unigramsci.it).

Leggi anche: Rand Corp: come abbattere la Russia - Manlio Dinucci 

Rivoluzioni colorate. Genesi, applicazione e crisi di uno strumento di guerra ibrida - Laura Ruggeri 


Alcuni media internazionali alternativi e sotto attacco danno informazioni interessanti sul progetto Alchimia, elaborato da esperti e consiglieri legati al servizio segreto britannico, che si prefigge lo scopo di creare un’organizzazione simile alla famigerata Gladio, allo scopo di rendere indefinita la guerra tra la Russia e la Nato in Ucraina.

Da un rapido controllo risulta che solo Nicolai Lilin nel suo sito ha dato notizia in Italia del cosiddetto progetto Alchimia, mentre i media più importanti lo hanno finora ignorato. Questo progetto, che farebbe pensare a prima vista a misteriosi esperimenti da cui ricavare la celebre pietra filosofale, costituisce uno dei tanti documenti elaborati da esperti e consiglieri, che descrivono le future attività mantenute segrete dei governi occidentali. Ogni tanto ne viene filtrato uno come quello ormai famoso della Rand Corporation stilato nel 2019 e dedicato ai mezzi da utilizzare per indebolire e squilibrare la Russia. Obiettivo già individuato durante la cosiddetta guerra civile (1917-1921), nella quale le potenze occidentali intervennero, attribuendosi parti dell’immenso territorio russo, dando di fatto vita a un conflitto internazionale.

Inevitabilmente dobbiamo soffermarci su di essi, perché svelano il lavoro ideativo e organizzativo che sta dietro la strategia militare e politica delle grandi potenze e che ci fanno conoscere i veri responsabili di azioni violatrici del diritto internazionale o di veri e propri crimini. L’importanza di questi documenti, una volta verificata la loro attendibilità, è dimostrata, per esempio, dal trattamento che ha ricevuto per molti anni da Julian Assange.

mercoledì 4 dicembre 2024

"insieme a tutti gli altri" - Aristide Bellacicco


Voglio poggiare la testa sulla sabbia del Negev
con la mano sinistra fare da cielo a Gaza
e spingere la destra nel West Bank
fino ad accarezzare Ramallah.
E il torace dentro Gerusalemme
come nuovo Muro del pianto:
che mi camminino addosso!
E voglio stendere le mie gambe
fino al Nord, tra Haifa e Tiberiade
ed offrire al Libano la pianta
dei miei piedi come bersaglio.
Voglio essere nuda sopra la terra,
nuda dentro la guerra sulla terra.
Che gli aeroplani sgancino
bombe nella mia bocca, che mi
assaltino i fianchi e demoliscano
le mie ossa. E che i soldati
dalle colline dei miei seni,
marcino a sud verso la selva nera
dei capelli e poi, non sazi,
a settentrione volgano i blindati
sulla vallata dell'addome. E che mi
prendano viva, viva sotto la guerra,
viva come la terra: e solo dei miei gridi
si colmi il cielo della Cisgiordania.
Non dei bambini, non di nessun
altro, se un corpo basta voglio che sia
il mio. E se non basta, madre ti chiedo,
di partorirmi una seconda volta in Palestina
come gemella delle colline in fiamme
e di depormi gigantesca bambina
su quella terra a ricoprirla di una forma
umana. E poi voglio che fugga anche tu,
anche tu come gli altri, madre,
finché non possa ritornare
insieme a tutti gli altri,
insieme un giorno. 

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Aristide Bellacicco (Medico) fa parte del "Collettivo di formazione marxista Stefano Garroni" 

Altri Brevi racconti dello stesso autore:
Wannsee -
lezioni di volo -
il grande Scott -
parlare con Agave -
morti –
Tutti festeggiano Cusco -
"carne" -
Port - Royal -
"OPERAI" 

lunedì 2 dicembre 2024

QUALE STRADA VERSO LA PERSIA? Le Opzioni per una nuova STRATEGIA AMERICANA CONTRO L'IRAN - Alessandra Ciattini

Da: Tracce Di Classe - Alessandra Ciattini (Collettivo di formazione marxista Stefano Garroni - Membro del Coordinamento Nazionale del Movimento per la Rinascita Comunista) ha insegnato Antropologia culturale alla Sapienza di Roma. E' docente presso l'Università Popolare Antonio Gramsci (https://www.unigramsci.it). 

Insieme ad Alessandra Ciattini andiamo ad analizzare un documento prodotto dal Think Tank Americano "The Saban Centre for Middle East Policy at the Brookings Institutions" nel giugno del 2009 dal titolo: " Which Path to Persia? Options for a New American Strategy Toward Iran". Il titolo del documento di oltre 150 pagine, delinea tutto il programma che viene consigliato dal think tank per far si che gli Stati Uniti d'America possano penetrare all'interno del territorio, provocare un cambio di regime, ed impossessarsi delle ricchezze del paese. La modalita' per ottenere questo risultato varia dalla corruzione delle classi sociali benestanti del paese, alle rivoluzioni colorate, all'intervento degli stati alleati nella regione fino allo scontro militare. (Tracce Di Classe)

                                                                           

giovedì 7 novembre 2024

La LOTTA tra i PEGGIORI: cosa aspettarci dalle elezioni presidenziali americane del 2024? - Alessandra Ciattini

Da: Tracce Di Classe - Alessandra Ciattini (Collettivo di formazione marxista Stefano Garroni - Membro del Coordinamento Nazionale del Movimento per la Rinascita Comunista) ha insegnato Antropologia culturale alla Sapienza di Roma. E' docente presso l'Università Popolare Antonio Gramsci (https://www.unigramsci.it). 

                                                                          

mercoledì 30 ottobre 2024

IL COLONIALISMO di ieri e di oggi. USA, RUSSIA, e CINA: quali sono realmente i PAESI IMPERIALISTI? - Alessandra Ciattini

Da: Tracce Di Classe - Alessandra Ciattini (Collettivo di formazione marxista Stefano Garroni - Membro del Coordinamento Nazionale del Movimento per la Rinascita Comunista) ha insegnato Antropologia culturale alla Sapienza di Roma. E' docente presso l'Università Popolare Antonio Gramsci (https://www.unigramsci.it).

Ritorna con noi l'antropologa piu' amata dagli Italiani: Alessandra Ciattini! Con lei partendo dall'analisi di alcuni testi degli anni cinquanta del Nevecento, cerchiamo di capire cos'e' il colonialismo di ieri e come questo si paragona al colonialismo odierno, e cerchiamo di interrogarci sulla questione se USA, Russia e Cina siano realmente paesi imperialisti. 

Vedi anche: La costruzione dell’egemonia culturale statunitense in Europa dalla fine della Seconda  

martedì 22 ottobre 2024

La CIA e la cosiddetta “French Theory” - Alessandra Ciattini

Da: https://www.lantidiplomatico.it -  Alessandra Ciattini (Collettivo di formazione marxista Stefano Garroni - Membro del Coordinamento Nazionale del Movimento per la Rinascita Comunista) ha insegnato Antropologia culturale alla Sapienza di Roma. E' docente presso l'Università Popolare Antonio Gramsci (https://www.unigramsci.it).

Vedi anche: "La guerra fredda culturale. La CIA e il mondo delle lettere e delle arti" - Renato Caputo intervista Alessandra Ciattini  

La costruzione dell’egemonia culturale statunitense in Europa dalla fine della Seconda Guerra mondiale - Alessandra Ciattini 

Leggi anche: La battaglia delle idee: come è stata costruita l’egemonia statunitense - Alessandra Ciattini 

Come l’agenzia di spionaggio è riuscita a creare un pericoloso clima antisovietico e antimarxista, camuffando la sua propaganda come informazione fattuale e ammorbidendo l’atteggiamento critico nei confronti della delirante politica impostasi agli albori del “secolo americano”, favorendo, inoltre, la metamorfosi delle forze politiche rappresentative del movimento operaio.

Si potrebbe affermare che nulla accade per caso: l’indebolimento del marxismo è stato prodotto da molti fattori, tra i quali anche l’intervento diretto della CIA, i cui agenti (fatto sorprendente) erano dei raffinati cultori di filosofia.

Ricordo i giorni successivi all’ammainamento della bandiera rossa dal Cremlino e la sua sostituzione con quella russa. Tutti gioivano esultanti affermando che la guerra fredda era finita e che ci avrebbe aspettato un periodo di pace e di prosperità. Per quanto mi riguarda, insieme ai membri del mio ambiente culturale, non partecipai a questa gioia, convinta che la Germania dell’est era stata praticamente svenduta e la fine dell’URSS avrebbe messo in pericolo i già difficili equilibri mondiali. Non mi vanto di aver avuto ragione anzi, speravo e di avere torto e che le mie paure fossero infondate. Invece, oggi ci troviamo alla soglie di una terza guerra che sarà probabilmente nucleare, alquanto prevedibile se si conosce la natura insaziabile del capitalismo, il cui motto può così esser riassunto “dare il meno possibile, per ottenere il massimo”, o se vogliamo una citazione letteraria, così ad un certo punto esclama in Moby Dick il capitano Akab: “Il mio movente e il miei fini sono folli, ma i miei mezzi sono razionali”. Razionali nel senso che sono adeguati all’apocalittico sterminio dell’umanità o all’uccisione della balena bianca. Tra l’altro ricordo che un bomba nucleare è anche meno cara rispetto a tutte le armi sofisticate che si stanno attualmente usando.

sabato 28 settembre 2024

"La guerra fredda culturale. La CIA e il mondo delle lettere e delle arti" - Renato Caputo intervista Alessandra Ciattini

Da: la Città Futura -  Alessandra Ciattini (Collettivo di formazione marxista Stefano Garroni - Membro del Coordinamento Nazionale del Movimento per la Rinascita Comunista) ha insegnato Antropologia culturale alla Sapienza di Roma. E' docente presso l'Università Popolare Antonio Gramsci (https://www.unigramsci.it). 


Videointervista alla professoressa dell'Università popolare Antonio Gramsci con cui ricostruiamo come la Cia, in piena caccia alle streghe, portava avanti una guerra sporca psicologica volta a strumentalizzare più intellettuali possibili nella crociata contro l'Unione sovietica, che avrebbe dovuto incarnare il presunto fallimento del comunismo.

                                                                            

giovedì 19 settembre 2024

Storia della Filosofia - Lucio Cortella

Da: youcafoscari - Lucio Cortella è attualmente Professore ordinario di Storia della Filosofia presso il Dipartimento di Filosofia e Beni culturali dell'Università Ca' Foscari di Venezia (https://www.unive.it/data/persone/5591041/curriculum) (Lucio CORTELLA). 

La prima lezione introduttiva: