In occasione della pubblicazione dell’edizione integrale di "Homo sacer" Quodlibet, Giorgio Agamben dialoga con Carlo Galli e Geminello Preterossi, introduce Massimiliano Marotta, coordina Paolo Vinci:
La teoria Marxista poggia la sua forza sulla scienza... che ne valida la verità, e la rende disponibile al confronto con qualunque altra teoria che ponga se stessa alla prova del rigoroso riscontro scientifico... il collettivo di formazione Marxista Stefano Garroni propone una serie di incontri teorici partendo da punti di vista alternativi e apparentemente lontani che mostrano, invece, punti fortissimi di convergenza...
martedì 5 febbraio 2019
Homo sacer - Giorgio Agamben
In occasione della pubblicazione dell’edizione integrale di "Homo sacer" Quodlibet, Giorgio Agamben dialoga con Carlo Galli e Geminello Preterossi, introduce Massimiliano Marotta, coordina Paolo Vinci:
sabato 2 marzo 2019
Antropologia, dialettica e struttura. - Stefano Garroni
Stefano_Garroni è stato un filosofo italiano.
Nota dell’editore
Nel suo scritto “Système, structure et contraddictions dans le Capital” (1966), Maurice Godelier si pone immediatamente queste due domande:
sabato 28 novembre 2020
“CRITICA” TRA HEGEL E MARX - Roberto Fineschi
Da: https://marxdialecticalstudies.blogspot.com - Articolo originariamente apparso su "Revista dialectus", n. 18, 2020, pp. 189-201. - Roberto Fineschi ha studiato filosofia e teoria economica a Siena, Berlino e Palermo. Fra le sue pubblicazioni ricordiamo le monografie Ripartire da Marx (Napoli 2001), Marx e Hegel (Roma 2006) e Un nuovo Marx (2008). Vincitore del premio Rjazanov 2002, è curatore di una nuova versione del 1 libro del Capitale dopo la nuova edizione storico-critica MEGA2 (Napoli 2011), nonché membro del comitato scientifico dell'edizione italiana delle opere complete di Marx ed Engels e dell’International Symposium on Marxian Theory. I suoi saggi sono tradotti in varie lingue. r.fineschi@sienaschool.com
Leggi anche: Pensare con Hegel - Vladimiro Giacché
Critica alla religione e realizzazione della filosofia, nella tradizione dialettica - Stefano Garroni
FRANCESCO VALENTINI, SOLUZIONI HEGELIANE* - Carla Maria Fabiani
Studio su Hegel: LA RELIGIONE - Stefano Garroni
Debolezze e potenzialità negli argomenti anti-hegeliani del giovane Marx*- Carlo Scognamiglio
ESSENZA E FORMA NELL'INTRODUZIONE ALLA FENOMENOLOGIA HEGELIANA - Stefano Garroni
Il Capitale come Feticcio Automatico e come Soggetto, e la sua costituzione. - Sulla (dis)continuità Marx-Hegel. - Riccardo Bellofiore -
Hegel e Feuerbach. - Stefano Garoni-
A partire dal sottotitolo del 'Capitale': Critica e metodo della critica dell’economia politica - Tommaso Redolfi Riva
Vedi anche: La logica di Hegel "una grottesca melodia rupestre"- Paolo Vinci
" Hegel "- Vittorio Hosle
La dialettica di Hegel. Origine, struttura, significato... - Roberto Finelli
Hegel: Fenomenologia dello spirito. Dialettica "servo/padrone" - Remo Bodei
"La civetta e la talpa, il concetto di filosofia in Hegel" - Remo Bodei
Marx fa largo uso del termine “critica”, che è presente nel titolo di varie sue opere. In questo articolo cercherò di ricostruire lo sviluppo e i cambiamenti di significato di questo termine nelle diverse fasi dell’indagine di Marx. Mi concentrerò sulle fonti dirette, come il dibattito “critico” tedesco durante il Vormärz, e su autori come Strauß, Bruno Bauer, Feuerbach. Certamente Hegel è un punto di riferimento privilegiato dell’approccio filosofico di Marx. Mostrerò come Marx si sia spostato lentamente da un significato specifico del termine “critica” che era predominante durante il Vormärz per approssimarsi alla posizione hegeliana.
"CRITIQUE" FROM HEGEL TO MARX
mercoledì 5 luglio 2017
La via hegeliana alla psicoanalisi. L'antropologia come genealogia della coscienza - Paolo Vinci*
Vedi anche: https://ilcomunista23.blogspot.it/2016/08/la-logica-di-hegel-una-grottesca.html
Leggi anche: https://ilcomunista23.blogspot.it/2017/06/al-di-la-del-terrore-per-una-nuova.html
sabato 10 ottobre 2020
Hegel: Fenomenologia dello spirito - Carlo Scogniamiglio
Da: Carlo Scognamiglio - carlo scognamiglio insegna Filosofia e Storia presso il Liceo Scientifico Cavour di Roma, ed è docente di Metodologie didattiche per l’IRASE.
La logica di Hegel "una grottesca melodia rupestre"- Paolo Vinci
LA LEGGE LA LIBERTA' LA GRAZIA - Remo Bodei, Antonio Delogu
G. W. F. Hegel: La fenomenologia dello Spirito*- Lucio Cortella**
Hegel: Fenomenologia dello spirito. La questione ontologica della "cosa stessa" - Remo Bodei
Hegel - La Fenomenologia dello spirito - Antonio Gargano
Alexandre Kojéve, Introduzione alla lettura di Hegel (Fenomenologia dello Spirito) - Silvio Vitellaro
Il tema hegeliano del "riconoscimento". - Stefano Garroni -
ESSENZA E FORMA NELL'INTRODUZIONE ALLA FENOMENOLOGIA HEGELIANA - Stefano Garroni
giovedì 5 marzo 2020
"Il pensiero di Ludwig Feuerbach come limite allo sviluppo teorico di Karl Marx" - Roberto Finelli
Roberto Finelli insegna Storia della filosofia all’Università di Roma Tre e dirige la rivista on-line “Consecutio (Rerum) temporum. Hegeliana. Marxiana. Freudiana” (http://www.consecutio.org)
Vedi anche: La linea e il circolo: Hegel nella mente di Marx - Roberto Finelli
Fratture e permanenze?
Schelling, Feuerbach, Marx, Schopenhauer, Nietzsche.
(1/5) - Marco Ivaldo "Da Hegel a Nietzsche. Rileggendo Löwith"
(2/5) - "Lo Schelling post-hegeliano" - Paolo Vinci
(3/5) - Matteo d’Alfonso "Schopenhauer e la ragione pratica di Kant"
(4/5) - Roberto Finelli "Il pensiero di L. Feuerbach come limite allo sviluppo teorico di Karl Marx"
(5/5) - Marcello Musté "La volontà di potenza in Nietzsche: genesi, significato, conseguenze"
martedì 24 agosto 2021
Edmund Husserl, «La crisi delle scienze europee e la fenomenologia trascendentale» - Stefano Bancalari
sabato 15 luglio 2017
Capitalismo come forma di vita* - Paolo Vinci**
**Università “La Sapienza” di Roma.
Vedi anche: https://ilcomunista23.blogspot.it/2017/07/la-via-hegeliana-alla-psicoanalisi.html
Il dibattito: https://www.youtube.com/watch?v=LVnK0BiI9FY
sabato 1 ottobre 2016
Corporeità e individuazione. L’antropologia come preistoria della coscienza. - Paolo Vinci
giovedì 17 giugno 2021
L’irrazionalismo come fenomeno internazionale nel periodo dell’imperialismo - György Lukács
Da: https://gyorgylukacs.wordpress.com - Prefazione a La distruzione della ragione
Gy6rgy Lukacs (Budapest, 13 aprile 1885 – Budapest, 4 giugno 1971) è stato un filosofo, sociologo, politologo, storico della letteratura e critico letterario ungherese.
Leggi anche: Appunti su “la Distruzione della Ragione”, di György Lukács -
Vedi anche: "Il pensiero di Marx come ontologia dell’essere sociale – rileggendo Lukàcs" - Paolo Vinci
Questo libro non pretende affatto di essere una storia della filosofia reazionaria o addirittura un trattato sul suo sviluppo. L’autore sa bene che l’irrazionalismo, di cui viene qui presentato l’affermarsi e l’estendersi a indirizzo dominante della filosofia borghese, è solo una delle tendenze importanti nella filosofia reazionaria borghese. Benché non vi sia praticamente filosofia reazionaria che non celi un determinato elemento irrazionalistico, il campo della filosofia reazionaria borghese è molto più ampio di quanto non sia quello della filosofia irrazionalistica, nel senso proprio e rigoroso del termine.
Ma neppure questa limitazione basta a circoscrivere il nostro compito. Anche in quest’ambito più ristretto, non si tratta di fare una storia vasta e particolareggiata dell’irrazionalismo, che aspiri alla completezza, bensì di tracciare la linea principale del suo sviluppo, di analizzare le tappe e i rappresentanti più importanti e più tipici. Questa linea principale va presentata come la risposta più significativa e grave di conseguenze data dalla reazione ai grandi problemi degli ultimi centocinquanta anni.
La storia della filosofia, alla stessa maniera della storia dell’arte e della storia della letteratura, non è mai, come pensano i suoi storici borghesi, semplice storia di idee filosofiche o magari di personalità. I problemi e i modi di risolverli vengono stabiliti per la filosofia dallo sviluppo delle forze produttive, dall’evoluzione sociale, dallo svolgersi delle lotte di classe. Le linee fondamentali e decisive di una qualsiasi filosofia non possono essere scoperte se non in base alla conoscenza di queste primarie forze motrici. Se si fa il tentativo di porre e di spiegare il nesso dei problemi filosofici in base a un cosiddetto sviluppo immanente della filosofia, si ha necessariamente un travisamento idealistico dei nessi più importanti, anche se gli storici possiedono la necessaria cultura e hanno la buona intenzione di essere oggettivi. È evidente che l’indirizzo denominato delle «scienze dello spirito» rappresenta rispetto a questo punto di vista non un progresso, ma un regresso: l’impostazione ideologica deformante rimane, ed è soltanto più confusa, più deformante in senso idealistico. Basti confrontare Dilthey e la sua scuola con la storiografia filosofica degli hegeliani, per esempio con Erdmann.
Da ciò non consegue, come pensano i volgarizzatori, che vengano trascurati i problemi puramente filosofici. Anzi, solo in questo nesso può risultar chiara la differenza fra le questioni importanti, dotate di un significato permanente, e le divergenze professorali fatte di sfumature. Proprio la via che conduce dalla vita sociale alla vita sociale conferisce ai pensieri filosofici la loro vera portata, determina la loro profondità anche nel senso strettamente filosofico. A questo riguardo è del tutto secondaria la questione, in che misura i singoli pensatori siano consapevoli di questa loro posizione, di questa loro funzione storico-sociale. Anche in filosofia si giudicano non le opinioni, ma le azioni, cioè l’espressione obbiettiva del pensiero, la sua efficacia storicamente necessaria. In questo senso ogni pensatore è responsabile di fronte alla storia del contenuto obbiettivo del suo filosofare.
venerdì 4 gennaio 2019
La falsa alternativa: la religione, secondo Hegel (e Marx) - Stefano Garroni
Nota dell’editore
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Questo mio scritto vuol avere la funzione di presentare un bel libro recente, ovvero “Il tragico nel primo Hegel. Tragedia cristiana e destino della modernità”, che Renato Caputo ha pubblicato quest’anno presso l’editrice leccese Pensa Multimedia. Il fatto è, però, che il libro di Caputo appartiene certamente alla letteratura scientifica su Hegel e che, dunque, offre insormontabili difficoltà, quando si pretenda di trattalo, come si meriterebbe, da opera scientifica, ma di far ciò di fronte ad un pubblico non di specialisti del pensiero hegeliano o, almeno, di questioni filosofiche.
La scelta che faccio, di conseguenza, è tentare di mettere in luce il senso culturale e politico, che un libro come questo può avere per persone, comunque impegnate nel tentativo di comprendere il mondo in cui viviamo.
Da questa scelta derivano sia la mancanza di citazioni, sia il fatto che svolgo il discorso come se fosse semplicemente il mio discorso, mentre invece si tratta di ciò a cui conduce la ricerca di Caputo – posta, ovviamente, l’interpretazione, che ne do.
domenica 19 maggio 2019
Osservazioni a proposito di scienza e filosofia - Stefano Garroni
Indice:
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In Marx, termini come materialismo o materialista sono perfettamente sostituibili con scienza o scientifico – il che significa che, proclamandosi materialista, Marx non sta per nulla riproponendo la disputa speculativo-metafisica tra il materialismo, appunto, e il suo opposto l’idealismo2. E fa molto bene a comportarsi così, se è vero – come è vero – che quelle due espressioni non solo hanno avuto storicamente significati diversi, ma addirittura, in situazioni diverse son servite ad indicare uno stesso atteggiamento. Per fare un esempio a noi molto vicino, si ricordi che nella rivista di Gramsci Ordine nuovo vennero pubblicati articoli, in cui si esaltava l’idealismo di Lenin, intendendo con tale espressione ciò che noi siamo abituati, invece, a considerare il suo materialismo.