sabato 1 ottobre 2016

Corporeità e individuazione. L’antropologia come preistoria della coscienza. - Paolo Vinci

Vedi anche:   https://ilcomunista23.blogspot.it/2016/08/la-logica-di-hegel-una-grottesca.html



Il discorso sulla corporeità-animalità è per la filosofia contemporanea un tema molto diffuso (oltre la tradizione analitica, oggi anche in Derrida e nella fenomenologia contemporanea tedesca). Tuttavia, all’interno dei discorsi attuali, viene spesso a mancare una prospettiva dialettica. Questo seminario si propone di approfondire questa “lacuna” contemporanea.

La teoria critica ha da sempre cercato di porre al centro della riflessione filosofica tutto ciò che la razionalità e il processo di civilizzazione occidentale hanno rimosso e collocato nel cono d’ombra dell’irrazionale. Capire quelle fatali antinomie denunciate nella Dialettica dell’illuminismo, mettere cioè in risalto le fratture, le dissonanze, dell’apparato razionale, significa recuperare criticamente il carattere negativo di quel ‘rimosso’ e mettere in discussione gli esiti della storia occidentale tout court.

Le tematiche dell’animalità e della corporeità rappresentano in tale contesto due snodi centrali di una razionalità costretta dalla propria dialettica interna ad espellere da sé e dalla soggettività tutto ciò che non è riconducibile ad un progetto identitario di controllo. È compito dell’autoriflessione critica condurre il pensiero ad articolare quelle zone d’ombra, quei punti ciechi in cui il logos, il soggetto e l’umano si costituiscono a partire dalla negazione di un’alterità che in realtà li attraversa indelebilmente. Solo attraverso la rimemorazione del non-identico che lo anima, il pensiero può tentare di sottrarsi alla meccanica distruttiva di una razionalità totalitaria.

Il seminario tenterà di ripercorrere alcuni dei luoghi in cui Adorno sviluppa le conseguenze di tale discorso, mostrando l’attualità del suo pensiero, che ha saputo anticipare questioni che solo oggi guadagnano l’attenzione dell’accademia e del grande pubblico. Al tempo stesso, si cercherà di delineare la specificità dell’impostazione dialettica di tali problemi, mostrando come già in Hegel siano presenti movenze che permettono di articolare la questione del rapporto tra la razionalità e il suo altro al di là di facili dualismi e riduzionismi.

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