La teoria Marxista poggia la sua forza sulla scienza... che ne valida la verità, e la rende disponibile al confronto con qualunque altra teoria che ponga se stessa alla prova del rigoroso riscontro scientifico... il collettivo di formazione Marxista Stefano Garroni propone una serie di incontri teorici partendo da punti di vista alternativi e apparentemente lontani che mostrano, invece, punti fortissimi di convergenza...
domenica 2 novembre 2025
“I tre segreti della civiltà cinese: meritocrazia, pace e socialismo” - Pino Arlacchi
sabato 1 novembre 2025
Falchi vs Colombe: Il confronto tra Jeffrey Sachs e John Mearsheimer
venerdì 31 ottobre 2025
Il concetto di “distruzione creatrice” in Schumpeter: una riformulazione critica - Vadim Bottoni
Da: https://forzalavoro.work - Vadim Bottoni, economista, funzionario amministrativo presso la direzione centrale studi e ricerche dell'Inps e saggista. - Joseph Schumpeter (Třešť, 8 febbraio 1883 – Taconic, 8 gennaio 1950) è stato un economista austriaco, tra i maggiori del XX secolo.
In una fase di cambiamenti strutturali come quella odierna riteniamo importante proporre degli spunti teorici relativi al pensiero economico che si è concentrato su questo tema. Iniziamo in questo numero con l’idea di “distruzione creatrice” che è una delle nozioni più celebri e controverse sviluppate da Joseph Schumpeter, economista austriaco del XX secolo. Con essa, Schumpeter descrive la dinamica profonda dello sviluppo capitalistico, concependo l’innovazione non come un’evoluzione graduale e pacifica, bensì come un processo per sua natura dirompente, in cui la creazione del nuovo implica la scomparsa del vecchio. Si tratta, in altri termini, di un meccanismo di rottura, in cui ogni innovazione distrugge assetti consolidati, modelli produttivi precedenti, strutture organizzative ormai obsolete. La forza propulsiva di tale trasformazione è l’imprenditore innovatore, figura centrale nel pensiero schumpeteriano, capace di immaginare e realizzare combinazioni economiche inedite.
L’economia, secondo Schumpeter, non cresce per accumulo lineare o per semplice espansione delle attività esistenti. Al contrario, lo sviluppo autentico nasce da discontinuità radicali. Questo tipo di sviluppo, distinto dalla crescita quantitativa, si manifesta attraverso l’introduzione di novità tecnologiche, organizzative o di mercato che alterano profondamente il funzionamento dell’intero sistema economico. L’intuizione fondamentale è che ogni nuova configurazione economica comporta inevitabilmente la soppressione di quella precedente: ciò che emerge prende il posto di ciò che viene superato. È questo il senso profondo della “distruzione creatrice”.
L’impresa dell’innovatore: una figura attiva del cambiamento
giovedì 30 ottobre 2025
La superiorità di Marx su Einstein in campo ontologico. - Daniele Burgio, Massimo Leoni, Vanna Melia e Roberto Sidoli.
Da: La Cina Rossa -
Discutendo verbalmente con il compagno Francesco riguardo all'Introduzione a Marx e il materialismo dialettico, scritta assieme a Giulio Chinappi, Alberto Lombardo, Martino Marconi e Pietro Terzan, il nostro contradditore ci faceva notare con forza la – reale e indiscutibile – grandiosità del contributo fornito da Albert Einstein in decisivi settori delle scienze naturali, a differenza di Marx.
mercoledì 29 ottobre 2025
"Genocidio di Gaza: un crimine collettivo" - Francesca Albanese
Da: https://kritica.it - Francesca Albanese è una giurista e docente italiana, specializzata in diritto internazionale e diritti umani. Dal 2022 è relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati.- Francesca Albanese -
Leggi anche: «Un genocidio redditizio»: Francesca Albanese denuncia il sistema economico dietro la distruzione israeliana di Gaza
Quella che segue è la traduzione non ufficiale in italiano, a cura di Kritica, del report della Relatrice Speciale sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati dal 1967, Francesca Albanese “Genocidio di Gaza: un crimine collettivo”. Il documento ufficiale, pubblicato in inglese il 22 ottobre 2025 in versione preliminare non revisionata, si trova sul sito delle Nazioni Unite a questo link.
Pubblichiamo qui, come introduzione e facilitazione alla lettura, il Sommario, le Conclusioni e le Raccomandazioni, rimandando al documento in PDF integrale di seguito, compreso di note, per leggere il report completo in italiano.
Il Sommario
Il genocidio in corso a Gaza è un crimine collettivo, sostenuto dalla complicità di Stati terzi influenti che hanno permesso violazioni sistematiche e prolungate del diritto internazionale da parte di Israele. Incorniciata da narrazioni coloniali che disumanizzano i palestinesi, questa atrocità trasmessa in diretta streaming è stata facilitata dal sostegno diretto, dall’aiuto materiale, dalla protezione diplomatica e, in alcuni casi, dalla partecipazione attiva degli Stati terzi. Ha messo in luce un divario senza precedenti tra i popoli e i loro governi, tradendo la fiducia su cui si basano la pace e la sicurezza globali. Il mondo si trova ora sul filo del rasoio tra il crollo dello Stato di diritto internazionale e la speranza di un rinnovamento. Il rinnovamento è possibile solo se si affronta la complicità, si assumono le responsabilità e si difende la giustizia.
martedì 28 ottobre 2025
USA, Israele e i paesi arabi rafforzano la collaborazione militare - Marco Santopadre
lunedì 27 ottobre 2025
L’UE VUOLE LA TREGUA MA NON LA PACE - Barbara Spinelli
Nonostante l’ennesimo avvertimento di Trump a Zelensky e le parole della Merkel sulla poca volontà europea di cercare la pace, Macron&C. s’intestardiscono nella postura antirussa.
domenica 26 ottobre 2025
«CI ASPETTAVAMO DI MORIRE». STORIE DI OSTAGGI PALESTINESI RILASCIATI IL 13 OTTOBRE 2025 - Laviinia Marchetti
Da: Lavinia Marchetti - https://www.academia.edu/144589843/CI_ASPETTAVAMO_DI_MORIRE_STORIE_DI_OSTAGGI_PALESTINESI_RILASCIATI_IL_13_OTTOBRE_2025
Leggi anche: IL VELO E LA BOMBA - Lavinia Marchetti
Dei quasi 2.000 detenuti palestinesi liberati nella prima fase dell’accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas, oltre 1.700 provengono dalla Striscia di Gaza. Il 13 ottobre 2025. Dopo essere stati visitati, i detenuti/ostaggi hanno lasciato l’ospedale e hanno percorso le strade in rovina della città, tutti ancora vestiti con le uniformi grigie del carcere che coprivano i loro corpi emaciati. Avevano la testa rasata, la barba lunga, il volto solcato dai segni di settimane, mesi e talvolta anni di sofferenza. - «Dio ci ha riportati dagli abissi della tomba», è stata la frase più ripetuta.
Vediamo alcune testimonianze tratte da +972 e altre testate.
HAITHAM MOEIN SALEM, 43 anni, residente a Beit Lahiya, nel nord della Striscia di Gaza. Era stato arrestato dall’esercito israeliano poco più di un anno prima, durante un’incursione a Gaza City. Il 10 settembre, un mese prima della sua liberazione, un attacco aereo israeliano ha colpito la tenda della sua famiglia nella cosiddetta “zona sicura” di Al-Mawasi, vicino a Khan Younis, uccidendo sua moglie e i tre figli: Iman, Layan e Baraa. Lui credeva che lo stessero aspettando per il ritorno a casa. «Nessuno mi ha informato che la mia famiglia era stata colpita». «L’esercito israeliano era solito recapitare brutte notizie da Gaza, soprattutto quando le nostre famiglie venivano attaccate o uccise». Quando ha sentito la notizia, è crollato ed i paramedici hanno dovuto trasportarlo in sedia a rotelle. Per oltre un mese aveva preparato un piccolo dono per la figlia Layan, intagliandolo con noccioli d’oliva raccolti da terra. Lo ha tenuto in tasca per tutto il tempo, conservandolo per quello che sarebbe stato il suo nono compleanno, il 18 ottobre. «Ho iniziato a contare i giorni [in prigione], sperando di uscire in tempo per festeggiare il suo compleanno», ha ricordato. «Ma oggi, a soli cinque giorni da quella data, ho saputo che era stata martirizzata». [...]
sabato 25 ottobre 2025
La BOLLA sta per esplodere. Meloni impone agli italiani di metterci tutti i loro risparmi - Alessandro Volpi
venerdì 24 ottobre 2025
Il fascismo e gli italiani - Ennio Flaiano
Da: ENNIO FLAIANO, Don't Forget, 1976 (Scritti postumi, Milano, Bompiani 1998). - Ennio Flaiano è stato uno sceneggiatore, scrittore, giornalista, umorista, critico cinematografico e drammaturgo italiano. Specializzato in elzeviri, Flaiano scrisse per Oggi, Il Mondo, il Corriere della Sera e altre testate.
Leggi anche: Fascismo. Misurare la parola. - Palmiro Togliatti
Ur-Fascismo, il fascismo perenne* - Umberto Eco
Fascismo o neofascismo - Alessandra Ciattini
Il revisionismo storico*- Luciano Canfora
Vedi anche: Chi ha riabilitato il fascismo? - LUCIANO CANFORA
Luciano Canfora presenta "Il fascismo non è mai morto"
giovedì 23 ottobre 2025
L’Europa che vuole la guerra - Antonio Minaldi
Da: https://www.pressenza.com - Antonio Minaldi, militante nei movimenti fin dal 68. Esponente del movimento studentesco del 77 e fra i fondatori dei COBAS SCUOLA nell'87. Si occupa di attualità politica e di studi di filosofia collaborando con varie riviste.
Leggi anche: Bolletta energetica alle stelle… e se la guerra non c’entrasse (quasi) niente? - Antonio Minaldi
PER UNA SPERANZA DI FUTURO - Antonio Minaldi
Un fantasma si aggira per l’Europa, ma non ha nulla a che fare con un possibile “mondo nuovo” quanto piuttosto con una pratica vecchia, anzi vecchissima come il mondo. È il fantasma della GUERRA (a lettere cubitali per sottolinearne l’orrore) che tutte le classi dirigenti europee agitano come l’inevitabile quotidianità che ci aspetta.
Per capire cosa sta avvenendo nel vecchio continente l’Italia non è un buon punto di osservazione. Certo il nostro sciagurato governo non si tira indietro: aumento delle spese militari, rafforzamento dei legami (di subordinazione) con la NATO, continua propaganda militarista con allerta sui pericoli di guerra. Ma più di tanto non si può, visto che la gente comune appare restia a farsi coinvolgere, come avviene d’altra parte nell’intera area mediterranea. Altrove le cose stanno diversamente.
Alcuni esempi per capirci. I paesi baltici (a parte il vertiginoso aumento delle spese militari che coinvolge tutto il continente) hanno avviato la Baltic Defence Line che prevede una linea difensiva comune lungo il confine con la Russia, con centinaia di bunker. La Lettonia ha reintrodotto il servizio militare obbligatorio. Tutti i paesi stanno potenziando l’organizzazione dei riservisti. Programmi di educazione di massa sono stati avviati per organizzare la resistenza civile in caso di guerra.
mercoledì 22 ottobre 2025
Viaggiare è capire, anche nel Socialismo - Nicolò Monti
Leggi anche: “C’era una volta l’URSS. Storia di un amore”, un libro per capire la Russia di ieri e di oggi - Nicola Pozzati intervista Laura Salmon
martedì 21 ottobre 2025
“Non è la nostra guerra”. John Reed, reporter della rivoluzione contro la guerra - Maurizio Acerbo
Da: https://www.kulturjam.it - Maurizio Acerbo Segretario nazionale di Rifondazione Comunista- Sinistra Europea. Attivista, agitatore culturale. Comunista democratico, libertario e ambientalista. Marxista psichedelico. Maurizio Acerbo
Leggi anche: I dieci giorni che sconvolsero il mondo. - John Reed (1919)
Come funziona il Soviet*- John Reed
lunedì 20 ottobre 2025
La vera linea rossa di Mosca - Jacques Baud
domenica 19 ottobre 2025
IL FONDAMENTALISMO EVANGELICO AMERICANO: DALLE ORIGINI AL SECONDO DOPOGUERRA - Edmondo Lupieri (Primo incontro)
Programma
Martedì 30 settembre 2025 alle ore 18
Edmondo Lupieri:
IL FONDAMENTALISMO CRISTIANO DALLE ORIGINI EVANGELICO-STATUNITENSI FINO AL SECONDO DOPOGUERRA
Martedì 14 ottobre 2025 alle ore 18
Paolo Naso:
IL FONDAMENTALISMO PROTESTANTE AMERICANO: DAI TELEPREDICATORI A DONALD TRUMP
Martedì 28 ottobre 2025 alle ore 18
Massimo Fagioli e Daniela Saresella:
IL FONDAMENTALISMO CATTOLICO
Martedì 18 novembre 2025 alle ore 18
Adriano Roccucci:
IL FONDAMENTALISMO ORTODOSSO RUSSO
Martedì 25 novembre 2025 alle ore 18
Daniele Menozzi:
IL TRADIZIONALISMO CATTOLICO ITALIANO
sabato 18 ottobre 2025
Il teatro, la cultura ebraica e i crimini di israele - Moni Ovadia
venerdì 17 ottobre 2025
IL RIARMO ITALIANO IMPATTERÀ SULLA SPESA SOCIALE E SANITARIA E SUI SALARI PUBBLICI - Domenico Moro
Da: http://www.laboratorio-21.it - Domenico Moro è ricercatore presso l’Istat, dove si occupa di indagini economiche strutturali sulle imprese. Ha lavorato nel settore commerciale di uno dei maggiori gruppi multinazionali mondiali ed è stato consulente della Commissione Difesa della Camera dei deputati.
Leggi anche. La categoria di imperialismo è ancora attuale e quali sono i paesi imperialisti? - Domenico Moro
KEYNESISMO E MARXISMO A CONFRONTO SU DISOCCUPAZIONE E CRISI - Domenico Moro
Quando i paesi della Nato accettarono il diktat trumpiano di aumento della spesa militare dal 2% al 5% sul Pil e la Ue di conseguenza varò il piano Rearm Europe – Readiness 2030, Giorgia Meloni promise che gli aumenti della spesa militare non sarebbero stati compensati con la diminuzione di altre voci di spesa. La verità, però, è che la determinazione del governo italiano a perseguire gli obiettivi di riduzione del deficit e del debito pubblico, previsti dai trattati europei, non consente di mantenere quella promessa.
La conferma di questa situazione viene dalla recente audizione sul Documento programmatico di finanza pubblica 2025, davanti alla Commissioni Bilancio riunite della Camera e del Senato, di Lilia Cavallari, presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb), e di Andrea Brandolini, capo del Dipartimento Economia e Statistica della Banca d’Italia.
giovedì 16 ottobre 2025
Trump e l’idea della guerra come valore - Alessandra Ciattini
Da: https://futurasocieta.org - https://www.lantidiplomatico.it - Alessandra Ciattini (Collettivo di formazione marxista Stefano Garroni - Membro del Coordinamento Nazionale del Movimento per la Rinascita Comunista) ha insegnato Antropologia culturale alla Sapienza di Roma. E' docente presso l'Università Popolare Antonio Gramsci (https://www.unigramsci.it).
Le inquietanti dichiarazioni fatte dal presidente Usa e dal segretario Pete Hegseth a Quantico ripropongono una pericolosissima concezione della guerra, che nel corso di secoli il diritto internazionale aveva tentato di superare. Inoltre, ancora una volta presentano come invincibili le forze militari Usa, quasi assimilate ai protagonisti delle pellicole commerciali hollywoodiane, nonostante la stessa intelligence riconosca la loro inferiorità in vari campi.
È oggi assai difficile comprendere se tutta l’aggressività presente nei discorsi di Trump, definito da qualcuno “il buffone apocalittico”, o di Pete Hegseth, ora segretario del meno ipocrita Dipartimento della guerra, sia solo frutto di un bluff o se riveli una qualche folle concretezza o consistenza. Certamente si vuole impressionare e terrorizzare con metodi diversi da quelli dei cerimoniali nazisti costellati da lugubri svastiche su fondo rosso, con le coreografie elaborate dall’architetto Albert Speer; metodi che sono la volgare secrezione della rozza cultura di massa televisiva e cinematografica di matrice statunitense. Certamente si vuole convincere il pubblico con un pugno allo stomaco che gli Usa sono sempre forti, battendo i piedi e strepitando, come fanno i bambini quando non vengono presi in considerazione. Probabilmente uno psicoanalista direbbe che tutta la retorica bellicista, strombazzata nella mega riunione di generali e ammiragli a Quantico (Virginia), serve anche a persuadere gli stessi parlanti che sono invincibili, pur essi costatando contraddittoriamente nello stesso tempo che il loro esercito è in decadenza, che bisogna far rinascere lo spirito guerriero, che evidentemente è scemato, anche se non per colpa loro.
mercoledì 15 ottobre 2025
Lotta di classe identitaria e non identitaria - John Holloway
Da: https://comune-info.net - Pubblicato sul numero 4/2025 della Revista Critica anticapitalista di Comunizar, sorella di Comune. - John Holloway è un sociologo, filosofo, giurista, saggista ed accademico irlandese, di orientamento marxista operaista, i cui lavori sono strettamente associati al movimento neo-zapatista in Messico, dove risiede stabilmente dal 1991 (john holloway).
martedì 14 ottobre 2025
Cuba e Harlem - Nicolò Monti
Da: Nicolò Monti (Post del 3/10/2024) - Nicolò Monti - Nicolo-Monti già segretario nazionale della Federazione Giovanile Comunista Italiana (FGCI).
Leggi anche: https://giuliochinappi.com/2020/09/26/fidel-castro-il-discorso-piu-lungo-nella-storia-dellonu-26-settembre-1960/
Era il Settembre del 1960, 9 mesi prima Fidel Castro entrava a L’Avana e portava la Rivoluzione a Cuba. Gli Stati Uniti fin da subito con Eisenhower si posero in netto contrasto, d’altronde Cuba per gli statunitensi era un’isola casinò, dove potevano fare ciò che volevano. Una vera e propria colonia. Non c’era ancora il Bloqueo, che sarebbe arrivato con Kennedy, ma il clima era di piena ostilità. Quando Fidel Castro con la sua delegazione raggiunse New York per partecipare all’assemblea ONU, che quell’anno verteva proprio sulla decolonizzazione, l’ostilità divenne realtà.
