Seconda giornata - Sessione II - Presiede Dario Giugliano. - https://www.youtube.com/watch?v=ZVmp9SFP_NI
La teoria Marxista poggia la sua forza sulla scienza... che ne valida la verità, e la rende disponibile al confronto con qualunque altra teoria che ponga se stessa alla prova del rigoroso riscontro scientifico... il collettivo di formazione Marxista Stefano Garroni propone una serie di incontri teorici partendo da punti di vista alternativi e apparentemente lontani che mostrano, invece, punti fortissimi di convergenza...
martedì 17 dicembre 2019
"Hegel e i Greci"
Seconda giornata - Sessione II - Presiede Dario Giugliano. - https://www.youtube.com/watch?v=ZVmp9SFP_NI
martedì 6 febbraio 2024
La dialettica di Hegel NON È tesi-antitesi-sintesi - Lucio Cortella
lunedì 28 settembre 2015
Astrazione determinata - Paolo Vinci
venerdì 4 giugno 2021
Hegel, la storia universale della libertà - Salvatore Natoli
Vedi anche: Dall’essere all’idea. Le articolazioni decisive della "Logica" di Hegel - Paolo Vinci
LA LEGGE LA LIBERTA' LA GRAZIA - Remo Bodei, Antonio Delogu
Hegel: lo Stato perfetto (e la spina di Marx) FILOSOFIA E VITA PUBBLICA - Fulvio Papi
Leggi anche: SULLA VORREDE HEGELIANA - Stefano Garroni
Da Hegel a Marx: fenomenologia dello Stato moderno capitalistico - Carla Maria Fabiani
Il lato inquieto dello spirito. Osservazioni su alcuni momenti della filosofia dello spirito jenese di Hegel [1] - Carla Maria Fabiani
“CRITICA” TRA HEGEL E MARX - Roberto Fineschi
NOTE SUI SIGNIFICATI DI “LIBERTÀ” nei Lineamenti di filosofia del diritto di Hegel*- Vladimiro Giacché**
HEGEL - IL SISTEMA - Antonio Gargano
Danaro, lavoro, macchine in Hegel - Remo Bodei
venerdì 29 maggio 2020
Appunti su “la Distruzione della Ragione”, di György Lukács -
Vedi anche: "Il pensiero di Marx come ontologia dell’essere sociale – rileggendo Lukàcs" - Paolo Vinci
Una lettura significativa degli ultimi tempi è stata “La distruzione della ragione”, pubblicata nel 1954 e scritta da György Lukács.
mercoledì 3 aprile 2019
Scienza e politica in Kant e Hegel - Stefano Garroni
Nota dell’editore
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È facile comprendere come, quali che siano le tesi, che vengono sostenute a proposito del rapporto scienza – politica, a loro fondamento ci debba essere un certo modo di pensare il rapporto ragione – comportamento pratico. Sappiamo, anche, che la storia filosofica presenta tesi diverse e perfino incompatibili in proposito. Probabilmente è vero anche, però, che, in epoca moderna (dunque, in questo ambito, mi disinteresso del pensiero classico), le due posizioni possibili ed auto-esclusive, circa il rapporto ragione – comportamento pratico, sono state assunte e sviluppate rispettivamente da Kant e da Hegel.
mercoledì 20 marzo 2019
Critica alla religione e realizzazione della filosofia, nella tradizione dialettica. Stefano Garroni
Stefano_Garroni è stato un filosofo italiano.
Nota dell’editore
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Lo scopo di questo mio intervento è mostrare, sia pure rapidamente, come la critica, che il Marx giovane muove alla religione, faccia intimamente corpo con un altro motivo – quello della realizzazione della filosofia-, anch’esso espresso in epoca giovanile, ma che ha costituito un orientamento costante per l’intera vita di Marx. Mi interessa, inoltre, suggerire le radici certamente hegeliane di entrambi i temi, i quali contemporaneamente (e nonostante una consolidata tradizione di lettura) allontanano Marx dalla prospettiva feuerbachiana1.
Come sappiamo, la concezione sistematica, che Hegel ha della storia, è, per così dire, legata al rispetto di due condizioni:
domenica 23 dicembre 2018
Per una nuova tematizzazione della dialettica - Stefano Garroni
Nota dell’editore
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Convegno sulla dialettica, organizzato dall’Istituto di studi filosofici di La Habana 24-26 ottobre 2000.
Suddivido questo intervento in due parti. Nella prima, mi soffermo a riflettere su alcuni temi, presenti – anche se con qualche contraddizione – in scritti di filosofi cubani, che mi paiono interessanti come aperture verso una tematizzazione nuova della dialettica. Nella seconda tento, nel limite ovviamente del mio punto di vista, di chiarire un lato di quella nuova tematizzazione, oggi possibile e necessaria.
lunedì 7 novembre 2022
La Fenomenologia di Hegel - Francesco Valentini
mercoledì 28 aprile 2021
Il significato dell’uomo in Marx e in Husserl - Enzo Paci
Da: http://www.rifondazione.it/formazione - Enzo Paci è stato un filosofo e accademico italiano, tra i più espressivi rappresentanti della fenomenologia e dell'esistenzialismo in Italia.
Vedi anche: "Husserl e la Lebenswelt" - Carlo Sini
"Fenomenologia ed esistenzialismo - Husserl"- Paolo Vinci
Stefano Bancalari - Edmund Husserl, "La crisi delle scienze europee" https://www.youtube.com/watch?v=226l_CRUMrM
"La frattura fenomenologica e la nuova antropologia"- Aldo Masullo
Si sa che uno dei temi fondamentali del marxismo è la lotta contro la riduzione della forza lavoro a merce. Questa lotta è anche lotta contro la divisione del lavoro feticizzata.1 «La forma capitalistica della produzione» scrive Marx nel primo volume del Capitale «è diametralmente antitetica a quei fermenti di rivoluzione di cui la meta è l’abolizione della vecchia divisione del lavoro.»2
Il lavoro nella società capitalistica – secondo l’espressione di Engels – riduce l’uomo a un accessorio della macchina. L’uomo è costretto a essere «uomo parziale» mentre il comunismo vuol realizzare per l’uomo la possibilità di diventare «un individuo totalmente sviluppato». Nei Manoscritti economico-filosofici del 1844 Marx aveva già chiarito molto bene questo punto. Il capitalismo costringe il lavoratore, che è un uomo concreto, che non è uomo soltanto nel tempo del lavoro, ma in tutte le ore della sua vita, e resta uomo concreto anche quando lavora, a vivere come se fosse un lavoratore astratto. L’economia capitalistica ha bisogno di considerare l’uomo come un’astrazione.
Ma l’economia non è per Marx una scienza indipendente dallo sviluppo storico della società. Perciò quello che avviene in una società data non è qualcosa di definitivo e di scientificamente necessario. In una situazione storica diversa, mutando l’organizzazione della società e costituendosi una società nella quale il lavoratore non è più contrapposto alla società stessa – nella quale dunque società e individui sono veramente integrati – mutano, insieme alla società, anche le leggi dell’economia.
È per questo che Marx ha intrapreso il suo lavoro di critica dell’economia politica: per far vedere che dietro le pretese leggi eterne dell’economia capitalistica si nascondeva la struttura della società borghese.
Tutti noi sappiamo che il sottotitolo del Capitale è Critica dell’economia politica.
Questa critica è necessaria, e sempre di nuovo necessaria alla praxis, al movimento di emancipazione del proletariato, di tutte le società umane che in modi e gradi diversi sono asservite al capitale. In queste società gli uomini non sono uomini concreti, non possono realizzare se stessi come uomini concreti.