Da: https://www.newarab.com - La Zona Grigia - Jennifer Loewenstein è un'attivista per i diritti umani e giornalista freelance. In precedenza (ora in pensione) è stata Direttrice associata di Studi mediorientali e docente senior presso l'Università del Wisconsin-Madison. Seguila su X: @JenniferLoewe10
La teoria Marxista poggia la sua forza sulla scienza... che ne valida la verità, e la rende disponibile al confronto con qualunque altra teoria che ponga se stessa alla prova del rigoroso riscontro scientifico... il collettivo di formazione Marxista Stefano Garroni propone una serie di incontri teorici partendo da punti di vista alternativi e apparentemente lontani che mostrano, invece, punti fortissimi di convergenza...
venerdì 22 agosto 2025
Se Hannah Arendt vivesse oggi, definirebbe il genocidio di Israele a Gaza per quello che è: "Un male radicale" - Jennifer Loewenstein
giovedì 21 agosto 2025
Marx incostituzionale - Nicolò Monti
Da: https://www.facebook.com - Nicolò Monti - Nicolò Monti già segretario nazionale della Federazione Giovanile Comunista Italiana (FGCI).
mercoledì 20 agosto 2025
I palestinesi non sono responsabili dello stermino degli ebrei. Perché ne pagano la colpa? - Alessandra Ciattini
Certamente i palestinesi non sono responsabili dello sterminio degli ebrei e, pertanto, non può essere invocato contro di loro. D’altra parte, stiamo assistendo ogni giorno al massacro dei palestinesi, ridotti ormai a dei cadaveri viventi, i cui figli malnutriti se non moriranno non si riprenderanno mai. Eppure, si insiste nel negare la parola genocidio, nonostante le esplicite dichiarazioni dei leader israeliani che intendono fare di Gaza tabula rasa. Per un paradosso storico gli stessi poteri che non mossero un dito per salvare gli ebrei dai campi di sterminio, cui sfuggirono pochi fortunati, stanno ora collaborando con Israele nel massacro dei palestinesi.
Molto rumore e scandalo suscitarono, vari anni fa, le dichiarazioni rilasciate in differenti occasioni dall’allora presidente dell’Iran, Mahmud Ahmadinejad, in particolare quando, invitato a tenere una conferenza alla Columbia University di New York nel 2007, affermò che a suo parere si dovrebbe ancora indagare sull’olocausto degli ebrei avvenuto durante la Seconda Guerra mondiale. Traggo questa informazione da un articolo di Shlomo Shamir pubblicato da Haretz il 25 settembre 2007. Naturalmente, questa sua affermazione suscitò molte proteste negative tra i presenti e il preside dell’università, Lee Bollinger, intervenne definendo il presidente un “dittatore meschino e crudele”. A quella considerazione Ahmadinejad avrebbe aggiunto, che lo Stato sionista (avrebbe sempre usato questa espressione) ha sempre utilizzato le sofferenze subite per giustificare le sofferenze inflitte ai palestinesi, chiedendosi perché questi ultimi debbono pagare il prezzo di un crimine che non hanno commesso né potevano commettere?
Mi rendo conto che si tratta di un argomento molto delicato e complesso e che certo nessuno può negare l’olocausto che, tuttavia, come sappiamo, non riguardò solo gli ebrei, ma anche altri gruppi etnici (rom, slavi etc.), invalidi, dissidenti politici, etc. D’altra parte, scorrendo anche la stampa dell’epoca, non è facile stabilire cosa intendesse dire effettivamente Mahmoud Ahmadinejad in tutte quelle occasioni in cui fu invitato a parlare in Occidente. Bisognerebbe avere la versione originale dei suoi discorsi, i cui contenuti sono stati, probabilmente, manipolati da chi li riportava allo scopo di demonizzare l’Iran. Comunque, alla Columbia University alla domanda se auspicava la distruzione di Israele rispose: “Siamo amici del popolo ebraico, ci sono molti ebrei in Iran, che vivono in pace e sicurezza”, ribadendo che l’Iran ha solo l’intenzione di difendersi e non di aggredire. Aggiunse poi che, a suo parere, il conflitto israelo-palestinese potrebbe essere risolto solo consentendo al “popolo della Palestina” – ebrei, musulmani e cristiani – di decidere il proprio destino, probabilmente riferendosi a un ipotetico referendum che avrebbe dovuto essere celebrato dopo la famosa risoluzione dell’Assemblea delle Nazioni Unite del 29 novembre 1947, numero 181. Come è noto, essa prevedeva l’assegnazione del 56,47 % del territorio a 500.000 ebrei e 325.000 arabi (poi divenuti arabi israeliani), il 43,53 % del territorio a 807.000 arabi e a 10.000 ebrei e lo status internazionale di Gerusalemme. Come sappiamo, ottenuta con minacce e pressioni sui membri dell’Assemblea, essa non fu mai pienamente attuata e di fatto dette il via alla costituzione del solo Stato di Israele che, in base alla sua legge nazionale, è definito lo Stato-nazione degli ebrei, escludendo così dalla nuova comunità e dai diritti elementari i non ebrei, in un certo senso dando ragione al presidente dell’Iran che lo definì appunto Stato sionista.
martedì 19 agosto 2025
La seconda decolonizzazione - Vincenzo Costa
lunedì 18 agosto 2025
COS’È LA NAKBA? - Lavinia Marchetti
Vedi anche: La Nakba - Joseph Halevi
Guerra in Medio Oriente, la 'catastrofe' palestinese. Una nuova Nakba?
Leggi anche: Verità sulla Nakba - Ilan Pappè
“Dal ‘48 Israele vuole disfarsi del popolo palestinese” - RACHIDA EL AZZOUZI intervista ILAN PAPPÉ
Chi sono i veri responsabili del caos nel Medio Oriente? - Alessandra Ciattini
I COLONI ISRAELIANI: DALLE RADICI DEL SIONISMO ALLA REALTÀ CONTEMPORANEA - Lavinia Marchetti
La nascita dello Stato d'ISRAELE
Edward Said ha letto nella Storia il futuro della Palestina - Eliana Riva
Cade la maschera di Israele e anche la nostra - Alberto Negri
LA GUERRA CHE DURA SEI GIORNI E CINQUANT'ANNI - Joseph Halevi
PALESTINA. Economia e occupazione: dal Protocollo di Parigi ad oggi. - Francesca Merz
«La Nakba ha colpito anche gli ebrei» - Ariella Aïsha Azoulay, Linda Xheza
domenica 17 agosto 2025
PUTIN TRIONFA in Alaska: Trump scarica all'UE la SCONFITTA in Ucraina - Clara Statello intervista Paolo Di Mizio e Gianandrea Gaiani
sabato 16 agosto 2025
"E vergognatevi molto, se potete." - Rossella Ahmad
venerdì 15 agosto 2025
“𝗖𝗼𝗻𝗳𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝘂𝗻 𝘁𝗲𝗿𝗿𝗼𝗿𝗶𝘀𝘁𝗮" - Mahmoud Darwish
Hanno occupato il mio paese,
hanno espulso il mio popolo
hanno annullato la mia identità.
E mi hanno chiamato terrorista.
Hanno confiscato le mie proprietà,
hanno sradicato i miei raccolti,
hanno demolito la mia casa.
E mi hanno dato del terrorista.
Hanno legiferato leggi fasciste,
hanno istituito l’apartheid.
Hanno distrutto, diviso, umiliato.
E mi hanno chiamato terrorista.
Hanno ucciso le mie gioie,
hanno rapito le mie speranze,
hanno ammanettato i miei sogni.
E quando ho rifiutato tutte le barbarie
e ho deciso di difendermi, loro… hanno ucciso un terrorista!.
Maḥmūd Darwīsh, poeta palestinese
giovedì 14 agosto 2025
Il volto mostruoso dell’Occidente - Andrea Zhok
mercoledì 13 agosto 2025
Da Yeltsin a Putin. Decadenza, umiliazione e riscatto: il lento ritorno all’identità - Laura Salmon, Pietro Angelini
martedì 12 agosto 2025
Un omaggio a tutti coloro che hanno lottato per un mondo migliore e sono morti giovani - Vijay Prashad
Da: https://contropiano.org - https://poterealpopolo.org - Traduzione della trentaduesima newsletter (2025) di Tricontinental: Institute for Social Research. - Vijay Prashad è uno storico e giornalista indiano. È autore di quaranta libri, tra cui Washington Bullets , Red Star Over the Third World, The Darker Nations: A People's History of the Third World, The Poorer Nations: A Possible History of the Global South e The Withdrawal: Iraq, Libya, Afghanistan, and the Fragility of US Power, scritto con Noam Chomsky. Vijay è direttore esecutivo di Tricontinental: Institute for Social Research, corrispondente capo di Globetrotter e caporedattore di LeftWord Books (Nuova Delhi) . È apparso anche nei film Shadow World (2016) e Two Meetings (2017).
Leggi anche: “RAZZISMO E CULTURA” - Frantz Fanon
L’indipendenza nazionale, unica via d’uscita possibile - Frantz Fanon
Colonialismo, neocolonialismo e balcanizzazione: tre epoche di una dominazione* - Saïd Bouamama
lunedì 11 agosto 2025
I COLONI ISRAELIANI: DALLE RADICI DEL SIONISMO ALLA REALTÀ CONTEMPORANEA - Lavinia Marchetti
Da: Lavinia Marchetti - Lavinia Marchetti
Leggi anche: IL VELO E LA BOMBA - Lavinia Marchetti
“Dal ‘48 Israele vuole disfarsi del popolo palestinese” - RACHIDA EL AZZOUZI intervista ILAN PAPPÉ -
PALESTINA. Economia e occupazione: dal Protocollo di Parigi ad oggi. - Francesca Merz
La definizione di antisemitismo dell’IHRA - Ugo Giannangeli
Israele/Palestina. Alle radici del conflitto - Joseph Halevi
Le cose che ho imparato che non si possono chiedere a Israele. - Louise Adler
Vedi anche: La nascita dello Stato d'ISRAELE
La politica israeliana tra occupazione e massacro - Gideon Levy
Brevissima storia del conflitto tra Israele e Palestina - ILAN PAPPÉ
domenica 10 agosto 2025
Die Wende - Nicolò Monti
Da: Nicolò Monti (https://www.facebook.com/nico12.666) - Nicolò Monti già segretario nazionale della Federazione Giovanile Comunista Italiana (FGCI).
Leggi anche: La rivincita del capitale: 40 anni di RDT, 25 anni dopo - Vladimiro Giacché
sabato 9 agosto 2025
ACCORDI FUFFA: la DEINDUSTRIALIZZAZIONE USA è IRREVERSIBILE - Joseph Halevi
venerdì 8 agosto 2025
Chi paga? - Alessandro Volpi
Da: Alessandro Volpi - Alessandro Volpi docente di Storia contemporanea, di Storia del movimento operaio e sindacale e di Storia sociale presso il Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Pisa.
giovedì 7 agosto 2025
L’intima relazione tra fascismo e imperialismo - Alessandra Ciattini
Da: https://giuliochinappi.wordpress.com - https://www.marxismo-oggi.it - Alessandra Ciattini (Collettivo di formazione marxista Stefano Garroni - Membro del Coordinamento Nazionale del Movimento per la Rinascita Comunista) ha insegnato Antropologia culturale alla Sapienza di Roma. E' docente presso l'Università Popolare Antonio Gramsci (https://www.unigramsci.it).
mercoledì 6 agosto 2025
Pagina nera della Chiesa cattolica e lotta secolare anticomunista - Paolo Massucci
martedì 5 agosto 2025
"HASBARA" L'ARMA PIÚ POTENTE DI ISRAELE
lunedì 4 agosto 2025
Palestina, l’isola che non c’è - Alberto Negri
Da: https://ilmanifesto.it/palestina-lisola-che-non-ce - https://www.facebook.com/alberto.negri - Alberto Negri è giornalista professionista dal 1982. Laureato in Scienze Politiche, dal 1981 al 1983 è stato ricercatore all'Ispi di Milano. Storico inviato di guerra per il Sole 24 Ore, ha seguito in prima linea, tra le altre, le guerre nei Balcani, Somalia, Afghanistan e Iraq.
Vedi anche: Brevissima storia del conflitto tra Israele e Palestina - ILAN PAPPÉ
Leggi anche: «10 miti su Israele» di Ilan Pappé - Michele Giorgio
Un Patto d’Abramo dal Golfo all’Ucraina - Alberto Negri
Armi e tecnologie, a chi conviene il genocidio - Alberto Negri
domenica 3 agosto 2025
IL GIORNO CHE CANCELLARONO LA SCALA MOBILE. L'inizio della deflazione salariale, il monito di Sergio Garavini - Maurizio Acerbo
Da: https://www.facebook.com/Acerbo Maurizio - Maurizio Acerbo è un politico italiano, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista dal 2017.
Leggi anche: CAMILLA RAVERA SU GRAMSCI, IL FASCISMO, IL SETTARISMO. UNA MAESTRA DI ANTIFASCISMO COMUNISTA
sabato 2 agosto 2025
Riceveranno gli europei una visita del “signor Oreschnik”? I deliranti piani di guerra di Ue e Regno Unito e i rischi delle provocazioni tedesche alla Russia - Alessandra Ciattini
Le guerre odierne non sono conflitti isolati, ma manifestazioni di uno scontro globale per la futura spartizione del potere mondiale. Mentre Trump prepara un nuovo fronte in Estremo Oriente, gli analisti mettono in guardia l’Occidente e suoi alleati.
Le guerre, cui assistiamo, non sono più il frutto di una guerra a pezzi, ma le manifestazioni di un conflitto globale, il cui risultato sarà una diversa spartizione del mondo. Il pacificatore Trump ha cambiato idea e sembra voler continuare ad appoggiare l’Ucraina, per poi aprire un fronte nell’Estremo Oriente. Due noti analisti statunitensi si chiedono se gli Usa e gli europei sono in grado di continuare su questa strada e se non hanno sottovalutato le capacità militari e politiche dei loro avversari. Se l’Occidente collettivo non riconoscerà la sua sconfitta, se non negozierà veramente con la Russia, se la Germania metterà in pratica i suoi piani deliranti, è probabile che prima o poi riceveremo una visita non gradita dell’unico missile di medio raggio supersonico non intercettabile: Oreshnik.



