Appunti su “la Distruzione della Ragione”, di György Lukács -
La teoria Marxista poggia la sua forza sulla scienza... che ne valida la verità, e la rende disponibile al confronto con qualunque altra teoria che ponga se stessa alla prova del rigoroso riscontro scientifico... il collettivo di formazione Marxista Stefano Garroni propone una serie di incontri teorici partendo da punti di vista alternativi e apparentemente lontani che mostrano, invece, punti fortissimi di convergenza...
martedì 19 settembre 2023
Nietzsche i millenni plebei e l'avvenire della vita - Salvatore Natoli
Appunti su “la Distruzione della Ragione”, di György Lukács -
lunedì 8 agosto 2022
Forme della razionalità in Aristotele - Enrico Berti
Il problema del limite. La scienza e il postumano - Remo Bodei
Aristotele: l'Amicizia - Enrico Berti
Sulla METAFISICA (Filosofia Prima) di Aristotele - Enrico Berti
Etica Nicomachea di Aristotele - Enrico Berti
L'etica in Aristotele - Enrico Berti
Fisica di Aristotele - Enrico Berti
Aristotele: "Politica" - Enrico Berti
Il linguaggio nel pensiero di Aristotele - Enrico Berti
Il realismo di Aristotele: vecchio o nuovo?*- Enrico Berti
Logos e techne nella filosofia antica*- Enrico Berti
Il principio di non contraddizione come fondamento necessario ma non sufficiente della verità. Enrico Berti
"L'idea di filosofia pratica dall'antichità ad oggi" - Enrico Berti
La questione del corpo in Aristotele - Enrico Berti
Intervista a Enrico Berti: cosa ereditiamo dalla filosofia greca
giovedì 30 dicembre 2021
Nell'istante in cui si cessa di credere in lei, la filosofia sparisce - Silvano Tagliagambe
La visione e lo sguardo... - Silvano Tagliagambe
La scienza tra dubbio e certezza - Giulio Giorello
Lavoro. Il lavoro come arte della conoscenza - Carlo Sini
"Anthròpina phronein: la saggezza del limite" - Salvatore Natoli
Perché la mente non coincide con il cervello - Felice Cimatti
Essere, pensiero e linguaggio - Felice Cimatti
Siamo il nostro cervello? - Gianvito Martino
Vedendo il linguaggio e chi lo usa - Tullio De Mauro
Alienazione e rivoluzione (digitale) - Enrico Donaggio
"La materia del soggetto" - Carlo Sini
Giorgio Parisi e la fisica della complessità
Leggi anche: Storia del pensiero scientifico e filosofico* – Ludovico Geymonat
LA LOTTA CONTRO L’ORTODOSSIA - GIORGIO PARISI
LIBERTA’ COME ILLUSIONE NELLA CULTURA DECADENTE - Paolo Massucci
La barbarie dello«specialismo»*- José Ortega y Gasset
martedì 16 novembre 2021
Sulla meccanica aristotelica - Giorgio Israel
'La Fisica e Aristotele' - Carlo Rovelli, Monica Ugaglia, Diana Quarantotto
La questione del corpo in Aristotele - Enrico Berti
"L'idea di filosofia pratica dall'antichità ad oggi" - Enrico Berti
Logos e techne nella filosofia antica*- Enrico Berti
Il realismo di Aristotele: vecchio o nuovo?*- Enrico Berti
"Anthròpina phronein: la saggezza del limite" - Salvatore Natoli
Il problema del limite. La scienza e il postumano - Remo Bodei
martedì 3 agosto 2021
Anti-destino. Biotecnologie e impatto sulle persone - Remo Bodei
venerdì 30 luglio 2021
"La fine dell'uomo eurocentrico e delle sue immagini ideali" - Carlo Sini
Leggi anche: Il significato dell’uomo in Marx e in Husserl - Enzo Paci
Danaro, lavoro, macchine in Hegel - Remo Bodei
giovedì 8 luglio 2021
Hegel e il capitalismo - Costanzo Preve
venerdì 4 giugno 2021
Hegel, la storia universale della libertà - Salvatore Natoli
Vedi anche: Dall’essere all’idea. Le articolazioni decisive della "Logica" di Hegel - Paolo Vinci
LA LEGGE LA LIBERTA' LA GRAZIA - Remo Bodei, Antonio Delogu
Hegel: lo Stato perfetto (e la spina di Marx) FILOSOFIA E VITA PUBBLICA - Fulvio Papi
Leggi anche: SULLA VORREDE HEGELIANA - Stefano Garroni
Da Hegel a Marx: fenomenologia dello Stato moderno capitalistico - Carla Maria Fabiani
Il lato inquieto dello spirito. Osservazioni su alcuni momenti della filosofia dello spirito jenese di Hegel [1] - Carla Maria Fabiani
“CRITICA” TRA HEGEL E MARX - Roberto Fineschi
NOTE SUI SIGNIFICATI DI “LIBERTÀ” nei Lineamenti di filosofia del diritto di Hegel*- Vladimiro Giacché**
HEGEL - IL SISTEMA - Antonio Gargano
Danaro, lavoro, macchine in Hegel - Remo Bodei
venerdì 16 aprile 2021
"Anthròpina phronein: la saggezza del limite" - Salvatore Natoli
venerdì 15 marzo 2019
- Internazionalismo e questione nazionale nel pensiero di Gramsci - Salvatore Tinè
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martedì 10 luglio 2018
Libertà e destino nella tragedia greca - Salvatore Natoli
Vedi anche: https://ilcomunista23.blogspot.com/2018/06/antigone-o-i-rischi-della.html
Leggi anche: https://ilcomunista23.blogspot.com/2016/03/francesco-valentini-soluzioni-hegeliane.html
https://ilcomunista23.blogspot.com/2018/07/essenza-e-forma-nellintroduzione-alla.html#more
domenica 12 novembre 2017
Francesco Bacone - Salvatore Natoli
Il progetto moderno e il moderno progetto:
lunedì 16 ottobre 2017
Semiotica e Moneta*- Carlo Sini**
**Carlo_Sini è un filosofo italiano. Laureatosi con Enzo Paci. È membro dell’Accademia dei Lincei e dell’Institut International de Philosophie di Parigi.
Leggi anche: https://ilcomunista23.blogspot.it/2017/09/luomo-e-il-denaro-carlo-sini.html#more
In una celebre pagina della Ricchezza delle nazioni Adam Smith si chiede se la tendenza umana a trafficare, a barattare, a scambiare una cosa con un’altra non sia se non la conseguenza della facoltà della ragione e della parola. Vi sarebbe dunque un nesso profondo tra economia e linguaggio, denaro e parola, e in effetti denaro e linguaggio sono due sistemi di segni che caratterizzano in modo eminente l’umano. Uno scambio semiotico come questo non ha riscontro nel mondo animale, se non per cenni embrionali in ogni senso incomparabili.
Che cosa è segno ricordiamolo qui in forma molto sintetica: segno, diceva Peirce, è qualcosa che sta al posto di qualcos’altro; quindi è qualcosa che rappresenta qualcos’altro sulla base dell’uso sociale, ovvero delle risposte comuni. Stando «al posto di», il segno favorisce dunque lo scambio, fornisce una cosa per un’altra o che vale come rappresentante di quell’altra, e ciò fondamentalmente in vista dello scambio di beni e di informazioni. Cioè del possesso di qualcosa e dell’acquisto di conoscenze. È interessante osservare che beni e informazioni si possono scambiare le parti; infatti anche il possesso di un bene informa: se vado in giro su una Ferrari, implicitamente informo che non sono un poveraccio. Se invece so come vanno le cose in luoghi difficilmente accessibili ma per me significativi, è evidente che il possesso di queste informazioni riveste per me la natura di un bene.
Chiediamoci ora quale sia rispettivamente il valore di un’informazione e il valore di uno scambio di beni. Nel primo caso, evidentemente, è che l’informazione sia corretta. Che cosa si debba intendere con il termine ‘correttezza’ non va appiattito, come spesso si fa, sulla base esclusiva delle teorie della informatica novecentesca, teorie che spesso hanno la ridicola pretesa di ridurre alle loro categorie analitiche ogni sorta di messaggio, come chiedersi per esempio quante informazioni contiene la Divina commedia. Le profezie della Sibilla prevedono una loro correttezza di formulazione e d’uso e così i criteri per l’infallibilità del papa o il significato di verità della statistica sociale.
Quanto al valore dello scambio di beni, credo che il criterio sia, in questo caso, che lo scambio sia equo. Ovvero produttivo per entrambi i contraenti, i quali devono altresì essere completamente liberi di addivenire allo scambio oppure no. Il senso di questa «libertà» è peraltro complesso e non facilmente determinabile. Esso non si identifica affatto con l’ottimismo liberistico che lo assegna senz’altro al desiderio soggettivo di aderire allo scambio. Se vi è disparità sul piano del bisogno, nel senso che un contraente può fare a meno senza danno dello scambio in questione e l’altro contraente invece no (è molto spesso il caso del mercato del lavoro), allora lo scambio non è socialmente equo. Così pure, se l’offerta è rivolta a persona ignorante o sprovveduta (per esempio un contraente conosce bene il valore dello scambio in questione e trae profitto dalla totale ignoranza dell’altro contraente circa il valore dei beni comparati), di nuovo lo scambio non è moralmente equo.