La teoria Marxista poggia la sua forza sulla scienza... che ne valida la verità, e la rende disponibile al confronto con qualunque altra teoria che ponga se stessa alla prova del rigoroso riscontro scientifico... il collettivo di formazione Marxista Stefano Garroni propone una serie di incontri teorici partendo da punti di vista alternativi e apparentemente lontani che mostrano, invece, punti fortissimi di convergenza...
martedì 24 dicembre 2024
L’assassinio del generale Kirillov | Giacomo Gabellini intervista Francesco Dall’Aglio
domenica 22 dicembre 2024
L’Ucraina capitola, ma la Nato è sorda - Fabio Mini
Da: https://www.ilfattoquotidiano.it - Fabio Mini è un militare e saggista italiano, già comandante NATO della missione KFOR in Kosovo dal 2002 al 2003.
sabato 21 dicembre 2024
Il funzionamento delle Assicurazioni sanitarie evidenzia la contraddizione insuperabile tra libero mercato e soddisfazione dei bisogni - Paolo Massucci
venerdì 20 dicembre 2024
Sull’autostrada della seta: impressioni di un occidentale in Cina - Vincenzo Iaccarino
Da: https://contropiano.org - https://www.sinistrainrete.info -
Quindici giorni a cospetto del Dragone. Quindici giorni attraverso il pianeta Cina. Una lunga marcia tra tradizione e contemporaneitá, tecnologia high-tech e quartieri popolari, musei e luoghi della Storia.
Osservando, riflettendo, dialogando dove possibile con i cittadini di quella Cina Popolare sul cui sistema politico, economico e sociale tanti sono i cliché che l’Occidente liberista e la sua stampa sono capaci di assommare, tra propaganda e ideologia.
E allora sgomberiano subito il campo dai luoghi comuni. A partire dalla rete e da internet.
Non esiste nessuna regia occulta o dittatura repressiva che vieta ai cinesi di usare Google o qualsivoglia social. Semplicemente loro non li usano.
Sarà che i cinesi di Facebook, Instagram, X e degli altri social non sanno che farsene; o forse sarà anche che i loro dati non vogliono regalarli a Google e Meta.
Oppure sarà che le loro app sono utili per fare qualsiasi cosa: dal chattare al fare pagamenti; dal prenotare un museo o vedere la programmazione dei cinema; fino a prendere metro e bus. Funzionando tutte in modo impeccabile, perfino per noi che non parliamo né leggiamo il cinese.
Sta di fatto che la rete non incontra lo stesso successo che riscuote nel nostro Occidente.
Il secondo mito da sfatare riguarda invece il cosiddetto controllo oppressivo, sia esso individuale o sociale – dalla circolazione e la mobilità interna al pericolo terrorismo, per intenderci – in merito al quale ci sono due elementi da considerare.
mercoledì 18 dicembre 2024
La famiglia tradizionale non esiste. La rivoluzione della famiglia nella DDR - Nicolò Monti
Da: https://www.facebook.com/nico12.666 - Nicolo Monti, classe 1991, già segretario nazionale della Federazione Giovanile Comunista Italiana (FGCI).
Nella Repubblica Democratica Tedesca esisteva un’agenzia stampa che stampava opuscoli atti a raccontare nel dettaglio cos’era la DDR. Tutti gli opuscoli venivano scritti in più lingue e pubblicati in più paesi, soprattutto in Europa. In uno di questi, intitolato “La Vita nella DDR” c’è un intero capitolo dedicato al concetto di famiglia che vigeva nella Germania Socialista. Per ogni argomento si spiega quali leggi e diritti concorrono alla formazione e alla sicurezza delle famiglie tedesche. Nella prima pagina del capitolo la frase iniziale dice già molto: “La famiglia media non esiste”. Perché i comunisti sono “contro” la famiglia? No, sono contrari solo a quella borghese. Il libro continua infatti la frase con: “poiché ogni famiglia vive in maniera diversa dalle altre, in modo del tutto individuale, secondo la propria concezione della felicità e dell’armonia.”
martedì 17 dicembre 2024
Le origini dell’imperialismo - Alessandra Ciattini
Da: https://ottolinatv.it - Alessandra Ciattini (Collettivo di formazione marxista Stefano Garroni - Membro del Coordinamento Nazionale del Movimento per la Rinascita Comunista) ha insegnato Antropologia culturale alla Sapienza di Roma. E' docente presso l'Università Popolare Antonio Gramsci (https://www.unigramsci.it).
Torna Alessandra Ciattini in una serie a puntate per presentare le origini del fenomeno imperialista a partire dalla crisi del feudalesimo europeo: così iberici, francesi, olandesi e inglesi partirono alla conquista dei mari esportando la violenza endogena portando avanti un processo di occidentalizzazione del mondo.
domenica 15 dicembre 2024
Alessandro Mazzone: Questioni di teoria dell’ideologia I - Roberto Fineschi
Da: http://marxdialecticalstudies.blogspot.com - Roberto Fineschi (Marx. Dialectical Studies) è un filosofo italiano. Membro del comitato scientifico dell’edizione italiana delle Opere di Marx ed Engels.
Leggi anche: RICORDO DI ALESSANDRO MAZZONE concetti hegeliani e materialismo storico - Roberto Fineschi, La Contrddizione
INTRODUZIONEsabato 14 dicembre 2024
Gli Usa a Kiev: “al fronte i 18enni”. Ma è boom di diserzioni - Marco Santopadre
Pagine Esteri, 9 dicembre 2024 – In primavera, dopo mesi di polemiche e di tira e molla tra il governo e le gerarchie militari, il parlamento di Kiev ha approvato una legge che abbassa l’età minima per la mobilitazione a 25 anni e riduce i casi in cui è possibile, per i richiamati alle armi, evitare il fronte.
La misura non sembra però aver sortito gli effetti sperati, e i ranghi dell’esercito ucraino si assottigliano sempre più sull’onda delle perdite registrate ma anche dell’altissimo numero di richiamati che fuggono all’estero o si rendono irreperibili in patria e di soldati che disertano. Inoltre, anche se i comandi militari non divulgano dati esatti, secondo varie fonti l’età media degli ucraini che combattono o che lavorano nelle retrovie si aggirerebbe intorno ai 40 anni, parecchi in più delle truppe russe notevolmente più giovani oltre che più numerose e meglio equipaggiate.
“Nato e USA: al fronte i 18enni”
venerdì 13 dicembre 2024
Quale progresso nel capitalismo? Una amara riflessione... - Paolo Massucci
Paolo Massucci, Collettivo di formazione marxista Stefano Garroni.
Leggi anche: Perché guardiamo passivi lo scempio - Pino Arlacchi
giovedì 12 dicembre 2024
Lucio Colletti: marxismo dell’alienazione contra marxismo dell’astrazione - Roberto Finelli
Da: https://www.dialetticaefilosofia.it - Roberto Finelli insegna Storia della filosofia all’Università di Roma Tre e dirige la rivista on-line “Consecutio (Rerum) temporum. Hegeliana. Marxiana. Freudiana” (http://www.consecutio.org)
Leggi anche: L’età delle catastrofi – Roberto Finelli
§1. Scienza contro dialettica
È all’indistinzione tra marxismo della alienazione-contraddizione e marxismo dell’astrazione che si lega a mio avviso la rapida parabola del marxismo filosofico in Italia nella seconda metà del ‘ 900.
Con tale denominazione s’intende infatti quel marxismo che, caratterizzato soprattutto dai nomi di G. della Volpe, L. Colletti, M. Rossi e N. Merker, ha provato nella seconda metà del Novecento, dopo l’impresa di Labriola alla fine del secolo precedente, a far valere il marxismo, non solo come teoria politica dell’emancipazione e della rivoluzione, ma, insieme e soprattutto, come scienza del presente storico e sociale, dotata di una sua autonoma e autosufficiente fondazione logica e teoretica. Ovvero propriamente quale scienza della storia, lontana dalle fumoserie e dai misticismi della dialettica, e omologa, quanto a metodo conoscitivo, a quello delle scienze esatte della natura. E valida in tal modo a proporsi come filosofia egemone del nostro tempo, in quanto capace di coprire sia il campo e la legittimazione del conoscere che il campo e la legittimazione dell’agire.
Secondo Della Volpe e i suoi allievi, Marx andava infatti letto come il Galileo delle scienze storiche, come uno scienziato cioè che aveva indagato solo la fattualità concreta ed empirica dell’esperienza sociale e che aveva elaborato, fin dal suo scritto giovanile del 1843 Per la critica della filosofia statuale hegeliana, una logica materialistica della conoscenza storica radicalmente critica della logica speculativa e astratta del sistema di Hegel1 . Cuore di tale logica, innovativa sul piano delle scienze storiche e sociali, di contro all’astrazione teologica e ipostatizzata dell’Idea hegeliana, era la categoria di «astrazione determinata», consistente nella capacità di utilizzare gli universali, cioè le generalizzazioni dei concetti, non per svuotare di senso il concreto, il particolare – come sarebbe accaduto invece con lo spiritualismo hegeliano – bensì proprio per illuminarne la specificità di realtà e di significato che ne fanno, ogni volta, un esistente determinato e diverso da tutti gli altri.
Rifacendosi all’Introduzione del ’57 – in cui Marx, quanto al rapporto tra concetti generali dell’agire umano e loro specificazione storica, aveva scritto che anche le categorie più astratte, sebbene siano valide proprio a causa della loro astrazione per tutte le epoche, pure in ciò che vi è di propriamente determinato in tale astrazione generalizzante, risultano essere il prodotto di condizioni storiche temporalmente definite e delimitate, procurandosi piena validità soltanto per e all’interno di tali condizioni – Della Volpe identificava nell’astrazione determinata la sintesi di generico e di concreto, ossia la compenetrazione di ciò che è comune ad altre epoche con le caratteristiche peculiari che connotano la fattualità della società specifica, di volta in volta oggetto dell’indagine. La logica del conoscere storico propria di Marx era infatti da concepire come il circolo che dal concreto va all’astratto per tornare di lì al concreto, come una logica cioè tautoeterologica che riprendeva del tutto lo sperimentalismo delle scienze naturali, e per la quale i fatti molteplici ed empirici andavano sintetizzati e ricondotti a leggi attraverso ipotesi generalizzanti: le astrazioni appunto, che fissano verità generali la cui pregnanza di realtà deve essere provata attraverso il ritorno sull’esperienza concreta delle azioni umane e la spiegazione esaustiva dei fatti iniziali. Di contro alla dialettica hegeliana e platonica, parimenti mosse, in tale visione, dalle Idee astratte e lontane dalla materialità, Marx, teorizzando la «logica specifica dell’oggetto specifico», avrebbe esteso alla storia la compenetrazione tra individuale e universale, tra concreto e astratto, che aveva costituito la svolta dell’antiplatonismo da parte del realismo aristotelico, nel mondo antico, e della scienza della natura nel mondo moderno con Galilei.
mercoledì 11 dicembre 2024
Enzo Traverso e Gaza davanti alla Storia - Edoardo Todaro
Da: https://www.perunaltracitta.org - Edoardo Todaro Collabora con "PerUn" e altre riviste. Svolge la propria militanza tra realtà autogestite (CPA) e sindacali (delegato RSU Cobas presso Poste spa).
Leggi anche: Samah Jabr: "Il tempo del genocidio" - Edoardo Todaro
Enzo Traverso, Gaza davanti alla Storia, Laterza, 2024, pp 104, 12 euro
Alcune domande, retoriche sicuramente, ci introducono ad affrontare il genocidio in corso in Palestina: “La distruzione di Gaza è una conseguenza del 7 ottobre o l’epilogo o ….? I palestinesi hanno il diritto a resistere all’occupazione? Genocidio è antisemitismo?”
Rispondere a questi interrogativi è molto importante. Enzo Traverso ci pone di fronte a qualcosa con cui, fino ad oggi, non avevamo fatto i conti: nel 2024 siamo di fronte ad un vero e proprio genocidio. In quanto storico, Traverso non può sottrarsi dall’affrontare il senso dell’uso pubblico del passato rifacendosi a quanto è avvenuto decenni fa. Quante similitudini tra il passato e l’oggi. La Germania del 1945, il monopolio del potere, della morale, della forza; il silenzio complice e colpevole. Parlando dell’oggi: aggressori, carnefici e vittime, certo cambiano i contesti storici ma siamo sempre nell’uso distorto, nell’abuso, di quanto accade.
Ma allora proviamo a rispondere alle domande iniziali con altre domande: cominciamo ponendo la questione sul ruolo della vittima: Israele lo è? E di conseguenza Hamas ha il ruolo di esecutore? A Gaza è in corso una autodifesa, legittima? Il cosiddetto “fondamentalismo islamico” è una minaccia per l’occidente come fu interpretato il comunismo nel secolo scorso?
Traverso nel suo scritto ci pone di fronte a qualcosa che non è geopolitica, è coniugare teoria e prassi: il 7 ottobre è l’origine? E di cosa? E allora, proviamo a rispondere dopo aver letto Gaza davanti alla storia: il 7 ottobre non è stata un improvvisa esplosione di odio riposto nei meandri della memoria, ma è una tragedia preparata, gestita da chi oggi vuol passare come vittima. A Gaza esiste una segregazione totale, “la culla del male” Gaza è ciò che scaturisce dall’oppressione. Traverso ci descrive ciò di cui ormai, giorno dopo giorno, tutti stiamo prendendo coscienza: il genocidio che viene compiuto in Palestina non è un crimine di guerra;, un antisemitismo ad uso e consumo di una memoria ripiegata su se stessa; non ci sono due eserciti che si fronteggiano, ma esecutori e vittime, c’è una distruzione a senso unico con l’ obiettivo dell’offensiva israeliana attraverso i danni collaterali: migliaia di palestinesi uccisi. Israele ignora, volutamente, con la complicità delle “democrazie” occidentali le ordinanze internazionali. Traverso ci porta ad affrontare un tema importante: l’uso del linguaggio come strumento di guerra, con i suoi stereotipi: Israele, in missione civilizzatrice, = democrazia; Hamas = belva assetata di sangue. Per non parlare del binomio civiltà e barbarie, progresso ed arretratezza, illuminismo ed oscurantismo. Israele, l’unica democrazia del Medio Oriente, che in quanto tale, ha il diritto alla difesa. E quindi, se tutto è pianificato strumentalmente dalla potenza militare di Israele, a partire dalla distruzione delle strutture fino alla negazione del cibo e delle medicine, e nulla accade per caso, i palestinesi hanno o non hanno il diritto a resistere verso un’occupazione ultra decennale?
Di fronte a tutto questo, non siamo a rapportarci con la Storia, no siamo di fronte alla propaganda di chi si ritiene vincitore, alle cosiddette fake news, alle notizie false: donne incinte sventrate, bambini decapitati ….. E perché no, alle misure di sicurezza, alle punizioni collettive, agli assassinii mirati, al ripulire dal cancro arabo. Leggere Gaza davanti alla storia può farci fare un passo avanti nel conoscere, e quindi capire, quanto accade in Palestina, e renderci partecipi della solidarietà.
martedì 10 dicembre 2024
Jugoslavia: Rimozione Geopolitica e Processo di Smembramento. Tensioni e Lezioni per il Presente - Andrea Martocchia
lunedì 9 dicembre 2024
La guerra in Ucraina deve continuare a tutti i costi - Alessandra Ciattini
Da: https://futurasocieta.com - Alessandra Ciattini (Collettivo di formazione marxista Stefano Garroni - Membro del Coordinamento Nazionale del Movimento per la Rinascita Comunista) ha insegnato Antropologia culturale alla Sapienza di Roma. E' docente presso l'Università Popolare Antonio Gramsci (https://www.unigramsci.it).
Leggi anche: Rand Corp: come abbattere la Russia - Manlio Dinucci
Rivoluzioni colorate. Genesi, applicazione e crisi di uno strumento di guerra ibrida - Laura Ruggeri
Alcuni media internazionali alternativi e sotto attacco danno informazioni interessanti sul progetto Alchimia, elaborato da esperti e consiglieri legati al servizio segreto britannico, che si prefigge lo scopo di creare un’organizzazione simile alla famigerata Gladio, allo scopo di rendere indefinita la guerra tra la Russia e la Nato in Ucraina.
Da un rapido controllo risulta che solo Nicolai Lilin nel suo sito ha dato notizia in Italia del cosiddetto progetto Alchimia, mentre i media più importanti lo hanno finora ignorato. Questo progetto, che farebbe pensare a prima vista a misteriosi esperimenti da cui ricavare la celebre pietra filosofale, costituisce uno dei tanti documenti elaborati da esperti e consiglieri, che descrivono le future attività mantenute segrete dei governi occidentali. Ogni tanto ne viene filtrato uno come quello ormai famoso della Rand Corporation stilato nel 2019 e dedicato ai mezzi da utilizzare per indebolire e squilibrare la Russia. Obiettivo già individuato durante la cosiddetta guerra civile (1917-1921), nella quale le potenze occidentali intervennero, attribuendosi parti dell’immenso territorio russo, dando di fatto vita a un conflitto internazionale.
Inevitabilmente dobbiamo soffermarci su di essi, perché svelano il lavoro ideativo e organizzativo che sta dietro la strategia militare e politica delle grandi potenze e che ci fanno conoscere i veri responsabili di azioni violatrici del diritto internazionale o di veri e propri crimini. L’importanza di questi documenti, una volta verificata la loro attendibilità, è dimostrata, per esempio, dal trattamento che ha ricevuto per molti anni da Julian Assange.
domenica 8 dicembre 2024
LETTERA APERTA A EDITH BRUCK E LILIANA SEGRE - Angelo D'Orsi
Da: facebook.com/angelo.dorsi - Angelo d'Orsi è professore ordinario di Storia del pensiero politico all’Università di Torino.
Leggi anche: 7 ottobre, come è andata veramente - Rock Reynolds
venerdì 6 dicembre 2024
La massa fittizia - Henryk Grossmann
Da: Maurizio Bosco https://www.facebook.com/notes/10221774447304037 - [Henryk Grossmann, La legge generale dell’accumulazione e il crollo del capitalismo]
mercoledì 4 dicembre 2024
"insieme a tutti gli altri" - Aristide Bellacicco
Altri Brevi racconti dello stesso autore:
- Wannsee -
- lezioni di volo -
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