La teoria Marxista poggia la sua forza sulla scienza... che ne valida la verità, e la rende disponibile al confronto con qualunque altra teoria che ponga se stessa alla prova del rigoroso riscontro scientifico... il collettivo di formazione Marxista Stefano Garroni propone una serie di incontri teorici partendo da punti di vista alternativi e apparentemente lontani che mostrano, invece, punti fortissimi di convergenza...
lunedì 6 gennaio 2025
Libertà di Stampa o Violazione della Legge? Il Caso Cecilia Sala e le Conseguenze Diplomatiche - David Colantoni
sabato 4 gennaio 2025
Dossier Ucraina. La guerra è persa, ma fischiettiamo… - Dante Barontini - Domenico Quirico - Fulvio Scaglione
Da: https://contropiano.org - Dante Barontini Editorialista del quotidiano digitale italiano Contropiano -Domenico Quirico è un giornalista italiano. È reporter per il quotidiano torinese La Stampa, caposervizio esteri. È stato corrispondente da Parigi e inviato di guerra. Si è interessato fra l'altro delle cosiddette primavere arabe. - Fulvio Scaglione è giornalista professionista dal 1983. Dal 2000 al 2016 è stato vice-direttore del settimanale “Famiglia Cristiana”, di cui nel 2010 ha varato l’edizione on-line del giornale. E' stato corrispondente da Mosca, ha seguito la transizione della Russia e delle ex repubbliche sovietiche, poi l’Afghanistan, l’Iraq e i temi del Medio Oriente.
Sta diventando un coro. Dai toni esattamente opposti a quelli cantati per oltre due anni. Del resto, bisogna ora spiegare e far metabolizzare – alle popolazioni dell’Occidente – che quella guerra cui stiamo partecipando come fornitori di armi e soldi (mentre si dice alle stesse popolazioni che “non c’è un euro da spendere più per la sanità, le pensioni, la scuola, ecc“) è persa, bisogna vedere come uscirne senza concedere troppo oppure spingere sull’acceleratore e accettare la notte nucleare.
Compito gramo, certamente, che i nostri gazzettieri “usi a obbedir strillando” provano a modulare scavando e scovando molti argomenti tra loro anche in contraddizione. Fanno quasi tenerezza, poveri megafoni ben stipendiati…
In fondo erano partiti dietro ad autentici geni (incensati come tali, ma tra i dubbi di tanti, noi per primi) come Mario Draghi, che ad un certo punto (giugno 2023), parlando al MIT di Boston, aveva usato toni ultimativi ma anche vagamente apocalittici: “I valori esistenziali dell’Unione europea sono la pace, la libertà e il rispetto della sovranità democratica”, ed è “per questo che non c’è alternativa per gli Stati Uniti, l’Europa e i loro alleati, se non garantire che l’Ucraina vinca questa guerra”.
Vincere o morire… Già sentita e non proprio benaugurante…
Draghi, spiegava allora che accettare una vittoria russa “infliggerebbe un colpo fatale all’Ue”. Perché “accettare una vittoria russa o un pareggio confuso indebolirebbe fatalmente altri Stati confinanti e manderebbe un messaggio agli autocrati che l’Ue è pronta a scendere a compromessi su ciò che rappresenta, su ciò che è. Segnalerebbe inoltre ai nostri partner orientali che il nostro impegno per la loro libertà e indipendenza – un pilastro della nostra politica estera – non è poi così incrollabile”.
Un po’ come fuggire dall’Afghanistan, no? (ma questo, al “genio”, non è venuto in mente…)
giovedì 2 gennaio 2025
L’anno dopo, nulla sarà più come prima - Orly Noy
Da: https://www.mekomit.co.il - Orly Noy è redattrice di Local Call, attivista politica e traduttrice di poesia e prosa in Farsi. È presidente del comitato esecutivo di B'Tselem e attivista del partito politico nazional democratico palestinese Balad. I suoi scritti affrontano la sua identità di Mizrahi, di donna di sinistra, di donna, di migrante temporaneo che vive come un'immigrata perpetua, e il costante dialogo tra queste identità.