domenica 12 ottobre 2025

Il testo integrale dell’accordo firmato da Israele e Hamas per “porre fine alla guerra” a Gaza - Middle East Eye

Da: https://contropiano.org - Middle East Eye -

Middle East Eye ha ottenuto una copia dell’accordo firmato da Israele, Hamas e dai mediatori in Egitto per porre fine al genocidio di Gaza.

Il documento, che include le firme di diversi mediatori, tra cui l’inviato degli Stati Uniti Steve Witkoff, è intitolato “Passi di attuazione per la proposta del presidente Trump per una ‘fine completa della guerra di Gaza’”.

Descrive in dettaglio sei fasi dell’accordo, a partire dall’annuncio del presidente degli Stati Uniti Donald Trump che la guerra a Gaza è finita e che “le parti hanno concordato di attuare i passi necessari a tal fine”.

Il secondo passo afferma che “la guerra finirà immediatamente con l’approvazione del governo israeliano”. Il governo israeliano ha approvato giovedì la prima fase dell’accordo.

Il terzo passo richiede “l’inizio immediato del pieno ingresso di aiuti umanitari e soccorsi” nella Striscia di Gaza, mentre il quarto passo dice che l’esercito israeliano [IDF] “si ritirerà secondo le linee concordate secondo la mappa X allegata al presente documento, e questo sarà completato dopo l’annuncio del presidente Trump ed entro 24 ore dall’approvazione del governo israeliano.

“L’IDF non tornerà nelle aree da cui si è ritirato, fino a quando Hamas attuerà pienamente l’accordo”.

Nella quinta fase, che avrà luogo “entro 72 ore dal ritiro delle forze israeliane, tutti gli ostaggi israeliani, vivi e deceduti, detenuti a Gaza saranno rilasciati”.

Mentre la dichiarazione che tutti i prigionieri vivi e morti saranno rilasciati durante questo arco di 72 ore, una delle sottoclausole del quinto passo richiede “l’istituzione di un meccanismo di condivisione delle informazioni… su eventuali ostaggi deceduti che non sono stati recuperati entro le 72 ore o sui resti degli abitanti di Gaza detenuti da Israele.

“Il meccanismo deve garantire che i resti di tutti gli ostaggi siano riesumati e rilasciati in modo completo e sicuro. Hamas eserciterà il massimo sforzo per garantire l’adempimento di questi impegni il prima possibile”, aggiunge.

La sottoclausola successiva afferma che “man mano che Hamas rilascia tutti gli ostaggi, Israele rilascerà in parallelo il numero corrispondente di prigionieri palestinesi secondo le liste allegate”, seguita da un’altra sottoclausola che dichiara che “lo scambio di ostaggi e prigionieri avverrà secondo il meccanismo concordato attraverso i mediatori e attraverso il CICR senza alcuna cerimonia pubblica o copertura mediatica”.

L’ultimo passo elencato dice che “sarà formata una task force di rappresentanti di Stati Uniti, Qatar, Egitto, Turchia e altri paesi che sarà concordata dalle parti, per seguire l’attuazione con le due parti e coordinarsi con loro”.

Ecco il documento integrale:

Fasi di attuazione della proposta del presidente Trump per una “fine globale della guerra di Gaza”

Fasi di implementazione:

1. Il presidente Trump annuncia la fine della guerra nella Striscia di Gaza e che le parti hanno concordato di attuare le misure necessarie a tal fine.

2. La guerra finirà immediatamente dopo l’approvazione del governo israeliano. Tutte le operazioni militari, compresi i bombardamenti aerei e di artiglieria e le operazioni di puntamento, saranno sospese. Durante il periodo di 72 ore, la sorveglianza aerea sarà sospesa sulle aree da cui le forze dell’IDF si sono ritirate.

3. Avvio immediato dell’ingresso a pieno titolo degli aiuti umanitari e degli aiuti umanitari, come stabilito nella proposta, e almeno in linea con l’accordo del 19 gennaio 2025 relativo agli aiuti umanitari. Le misure per l’attuazione degli aiuti umanitari e dei soccorsi sono allegate al presente documento.

4. L’IDF si ritirerà sulle linee concordate, come da mappa X allegata al presente documento, e questo sarà completato dopo l’annuncio del presidente Trump ed entro 24 ore dall’approvazione del governo israeliano. L’IDF non tornerà nelle aree da cui si è ritirato, fino a quando Hamas attuerà pienamente l’accordo.

5. Entro 72 ore dal ritiro delle forze israeliane, tutti gli ostaggi israeliani, vivi e deceduti, detenuti a Gaza saranno rilasciati (elenco allegato).

un. Non appena l’IDF completerà il ritiro, Hamas inizierà a indagare sullo stato degli ostaggi e raccoglierà tutte le informazioni che li riguardano. Hamas fornirà un feedback sui suoi risultati attraverso il meccanismo di condivisione delle informazioni di cui al punto 5.e di seguito. Israele fornirà informazioni sui prigionieri e sui detenuti palestinesi della Striscia di Gaza detenuti in Israele.

b. Entro le 72 ore, Hamas rilascerà tutti gli ostaggi viventi, compresi quelli detenuti dalle fazioni palestinesi a Gaza.

c. Entro le 72 ore, Hamas rilascerà i resti degli ostaggi deceduti in suo possesso e di quelli in possesso delle fazioni palestinesi a Gaza

d. Hamas condividerà, entro 72 ore, tutte le informazioni ottenute relative a tutti gli ostaggi deceduti attraverso il meccanismo di condivisione delle informazioni di cui al paragrafo (e) di seguito. Israele fornirà informazioni sui resti dei morti di Gaza detenuti da Israele.

e. Istituzione di un meccanismo di condivisione delle informazioni tra le due parti, attraverso i mediatori e il CICR, per scambiare informazioni e intelligence su eventuali ostaggi deceduti che non sono stati recuperati entro 72 ore o sui resti degli abitanti di Gaza detenuti da Israele. Il meccanismo deve garantire che i resti di tutti gli ostaggi siano riesumati e rilasciati in modo completo e sicuro. Hamas si adopererà al massimo per garantire l’adempimento di tali impegni il prima possibile.

f. Mentre Hamas rilascia tutti gli ostaggi, Israele rilascerà in parallelo il numero corrispondente di prigionieri palestinesi secondo le liste allegate.

g. Lo scambio di ostaggi e prigionieri avverrà secondo il meccanismo concordato attraverso i mediatori e attraverso il CICR, senza alcuna cerimonia pubblica o copertura mediatica

6. Sarà formata una task force composta da rappresentanti degli Stati Uniti, del Qatar, dell’Egitto, della Turchia e di altri paesi concordati dalle parti, per seguire l’attuazione con le due parti e coordinarsi con esse.

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