Da: Stefano
Garroni, Dialettica
riproposta, a cura
di Alessandra Ciattini, la città del sole. - Stefano_Garroni è
stato un filosofo italiano.
Leggi anche: Il
tragico destino del cristianesimo - Renato Caputo
Indice:
Nota dell’editore
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Questo mio scritto vuol avere la funzione di presentare un bel libro recente, ovvero “Il tragico nel primo Hegel. Tragedia cristiana e destino della modernità”, che Renato Caputo ha pubblicato quest’anno presso l’editrice leccese Pensa Multimedia. Il fatto è, però, che il libro di Caputo appartiene certamente alla letteratura scientifica su Hegel e che, dunque, offre insormontabili difficoltà, quando si pretenda di trattalo, come si meriterebbe, da opera scientifica, ma di far ciò di fronte ad un pubblico non di specialisti del pensiero hegeliano o, almeno, di questioni filosofiche.
La scelta che faccio, di conseguenza, è tentare di mettere in luce il senso culturale e politico, che un libro come questo può avere per persone, comunque impegnate nel tentativo di comprendere il mondo in cui viviamo.
Da questa scelta derivano sia la mancanza di citazioni, sia il fatto che svolgo il discorso come se fosse semplicemente il mio discorso, mentre invece si tratta di ciò a cui conduce la ricerca di Caputo – posta, ovviamente, l’interpretazione, che ne do.
Se indichiamo col termine «secolo moderno» l’epoca che inizia dall’Illuminismo e che continua almeno fino al termine del Novecento (ma, in realtà, fino ai nostri giorni), possiamo dire che in quest’arco di tempo la “politica” ha avuto più di un’occasione per provocare devastanti disillusioni, non solo nel senso di non riuscire ad offrire quanto prometteva, ma addirittura di dare il contrario di quanto lasciava immaginare e sperare.
Basti considerare la vicenda della Rivoluzione francese – e non tanto per quella sua fase, che vien detta del Terrore, quanto perché il suo risultato positivo, storicamente controllabile e durevole, fu l’imporsi di un generale sistema di sfruttamento, tanto nuovo, quanto capace di espandersi in tutto il mondo, di piegare senza residuo quest’ultimo alle sue esigenze.