Stati uniti dell’amnesia.
Campioni di un unilateralismo esasperato, senza storia e senza memoria, che riaccende il bloqueo contro Cuba, aumenta le sanzioni contro il Venezuela e spera con l’embargo petrolifero di strangolare l’Iran. Il tutto con l’obiettivo evidente di imporre, da fuori e da dentro, un cambio di regime in questi Paesi.
Tra guerre sbagliate, golpe falliti e colpi di mano, il catalogo è lungo. Con Trump questi sono diventati sempre di più gli «Stati uniti dell’Amnesia», sottolinea sul Financial Times Edward Luce. Campioni di un unilateralismo esasperato, senza storia e senza memoria, che riaccende il bloqueo contro Cuba, aumenta le sanzioni contro il Venezuela e spera con l’embargo petrolifero di strangolare l’Iran. Il tutto con l’obiettivo evidente di imporre, da fuori e da dentro, un cambio di regime in questi Paesi. Ma pure qui abbiamo bisogno di rinfrescarci la memoria sulle fregature degli americani di cui siamo stati alleati e complici.
Sembra che nessuno impari la lezione: credono ancora agli Stati Uniti. Nel 2001 gli Usa, dopo gli attentati a New York e Washington, cominciarono la guerra al terrorismo in Afghanistan e ci siamo ritrovati il terrorismo in casa, nato da quel jihadismo che gli stessi americani alimentarono negli anni Ottanta per far fuori l’Urss. E tutti siamo andati prontamente in Afghanistan a dare una mano contro Al Qaida e il Mullah Omar mentre adesso gli Usa negoziano proprio con i talebani. Ma perché teniamo ancora 800 soldati a Herat che ci costano un occhio nella testa?