Da: http://www.dialetticaefilosofia.it - Questo saggio è una rielaborazione della Tesi di laurea magistrale in Labour economics (Università del Salento), svolta sotto la supervisione del
prof. Guglielmo Forges Davanzati.
1. INTRODUZIONE
Il presente lavoro ha lo scopo di indagare le modalità con cui all’interno del processo di ristrutturazione del capitalismo,
il sistema produttivo abbia avuto la necessità di intervenire sul modello di istruzione e formazione, al fine di creare un
nuovo tipo di forza-lavoro per garantirsi adeguati margini di profittabilità.
Focalizzeremo la nostra attenzione principalmente su due aspetti che interessano il lavoro gratuito, con specifico
riferimento al funzionamento dell’alternanza scuola-lavoro.
Primo: il lavoro gratuito appare essere uno strumento
rilevante per agevolare la riproduzione allargata del capitale in una fase di tendenziale contrazione del tasso di crescita
economica globale e di desertificazione industriale del contesto italiano.
Secondo: la modalità attraverso cui la nuova
gestione della forza-lavoro approfondisce la già precaria condizione materiale dei lavoratori, compromettendo i livelli
qualitativi della manodopera.
Il punto di partenza di questa analisi risiede nell’ipotesi stando alla quale il contesto economico-sociale è composto da
attori diversi portatori di interessi differenti e contrapposti, in un contesto di antagonismo distributivo e di strutturale
instabilità del sistema. Adottiamo elementi della teoria post-keynesiana tra i quali il principio della moneta endogena
(come formulata nella teoria monetaria della produzione) per fornire elementi esplicativi del legame che intercorre tra
circuito bancario, piccole imprese e progressivo depotenziamento del sistema produttivo, e della teoria marxista. A
quest’ultima attiene il rapporto fra struttura economica ed elementi sovrastrutturali di una data società, la divisione della
società in classi sociali e il concetto classico dell’esercito industriale di riserva in riferimento alla precarizzazione del
lavoro.
L’esposizione è organizzata come segue. Nella sezione 2, dopo aver delineato il quadro generale, procederemo
all’illustrazione del processo di ristrutturazione capitalista in Italia, per poi affrontare le specificità strutturali del
sistema produttivo, la precarizzazione, la dequalificazione della manodopera e il lavoro gratuito. Nella sezione 3
illustreremo il dispositivo dell’alternanza scuola-lavoro, lo spirito che la sottende con riferimento al quadro legislativo
che ha disciplinato il mutamento del modello di istruzione e formazione. Proseguiremo col trattare il legame tra
l’alternanza e l’accelerazione del processo di precarizzazione del lavoro per poi terminare con una comparazione storica
al fine di evidenziare lo stretto legame tra le esigenze di mercato e il sistema formativo. La sezione 4 propone alcune
considerazioni conclusive. [...]
[...] 4. CONCLUSIONE
La presente trattazione ha rappresentato un tentativo di delineare il processo in itinere qual è la ristrutturazione del
capitalismo in Italia e le ripercussioni sul piano della gestione della manodopera e sul sistema formativo. A proposito
degli effetti dei recenti mutamenti del modello d’istruzione e formazione sull’occupazione e sul sistema produttivo
medesimo, con l’ausilio di elementi di teoria post-keynesiana e marxista, abbiamo fornito un’analisi della fase attuale
divergente da quella riconducibile alla teoria dominante nell’ambito europeo.
Partendo dall’analisi del contesto globale sempre più finanziarizzato e connotato dalla tendenziale contrazione della
crescita aggregata, ci siamo soffermati sul processo d’indebolimento del comparto industriale in Italia avallato da
retoriche post-industrialiste e rafforzato da indirizzi neoliberali fortemente limitativi dell’intervento politico statale in
economia. Il processo di deindustrializzazione che ne è scaturito, ha comportato la rinuncia delle conquiste sociali dal
piano della produzione, della capacità di innovazione sino all’organizzazione del lavoro interessando la qualità dello
stesso. In riferimento a quest’ultimo, abbiamo affrontato la pressante questione della diffusione endemica della
sottoccupazione e del lavoro gratuito sia nel pubblico che nel privato a causa dalla tendenza all’automazione della
produzione con l’espulsione di quote crescenti della relativa forza-lavoro eccedente.
Dunque, trattando il legame fra l’alternanza scuola-lavoro e la precarizzazione dell’occupazione, abbiamo focalizzato la
nostra attenzione sull’iter legislativo in materia di istruzione e formazione mettendo il luce la logica sottesa a tali
processi: ridurre il mismatch tra domanda e offerta di lavoro formando una nuova tipologia di forza-lavoro capace di
adattarsi alle esigenze del mercato. Proseguendo, ci siamo soffermati sul dispositivo dell’alternanza e le modalità di
funzionamento del medesimo che, legato al quadro legislativo che disciplina il lavoro, è ragionevole ritenere che possa
agevolare politiche di riorganizzazione aziendale approfondendo la precarizzazione del lavoro. In conclusione, una
riflessione sulla stretta connessione tra il modello d’istruzione e formazione rispetto le esigenze del sistema
capitalistico.
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