Vedi anche: National Defense Strategy: gli Stati Uniti si guardano allo specchio - Roberto Buffagni
La teoria Marxista poggia la sua forza sulla scienza... che ne valida la verità, e la rende disponibile al confronto con qualunque altra teoria che ponga se stessa alla prova del rigoroso riscontro scientifico... il collettivo di formazione Marxista Stefano Garroni propone una serie di incontri teorici partendo da punti di vista alternativi e apparentemente lontani che mostrano, invece, punti fortissimi di convergenza...
giovedì 18 settembre 2025
National Defense Strategy: il mondo è troppo grande per gli Stati Uniti - Francesco Dall'Aglio
Vedi anche: National Defense Strategy: gli Stati Uniti si guardano allo specchio - Roberto Buffagni
giovedì 4 settembre 2025
Il narco-Venezuela: la grande bufala - Pino Arlacchi
Da: Pino Arlacchi - Il Fatto Quotidiano | 30 agosto 2025 - Pino Arlacchi è un sociologo, politico e funzionario italiano (Pino Arlacchi).
Leggi anche: IL GRANDE IMBROGLIO SUL VENEZUELA - Pino Arlacchi
venerdì 27 giugno 2025
IA: le differenze tra la Cina socialista e l'occidente - Pino Arlacchi
Da: Il Fatto Quotidiano | 24 giugno 2025 - https://www.lantidiplomatico.it - Pino Arlacchi è un sociologo, politico e Ex vice-segretario dell'Onu. (https://www.facebook.com/PinoArlacchi - Pino Arlacchi).
martedì 17 giugno 2025
Trump, visto da Pechino - Vincenzo Comito
La Cina reagisce con savoir-faire alla guerra commerciale. Prova, anzi, ad approfittarne per presentarsi al mondo come l’alternativa al caos economico dei dazi e la garante di una globalizzazione maggiormente condivisa. È possibile un riavvicinamento con l’UE?
Può darsi che gli obiettivi complessivi che il presidente Trump mira a raggiungere con la sua campagna dei dazi non siano del tutto chiari, ma forse si può ricorrere a quanto scrive Kroebler (Kroebler, 2025) in proposito: «lo scopo della sua guerra commerciale è quello di rimuovere i vincoli imposti dall’attuale ordine economico internazionale sull’esercizio del potere unilaterale statunitense e in particolare l’esercizio del potere da parte del presidente…quello che Trump vuole soprattutto è di mostrare la sua dominazione sul mondo e di ottenere sottomissione. I paesi che non resistono attivamente ai suoi dazi verranno graziosamente risparmiati dall’imposizione di dazi troppo elevati, il paese che osa resistergli è selvaggiamente punito…».
La “crociata” contro la Cina viene da lontano
domenica 15 giugno 2025
Israele ha aperto il vaso di pandora dell’atomica - Pino Arlacchi
Leggi anche: Il falso mito della Cina capitalista e gli occhi strabici dell’Occidente - Pino Arlacchi
Gli eventi della notte tra il 12 e il 13 giugno 2025 rimarranno nella storia come il momento in cui l’irresponsabilità criminale di Tel Aviv, sostenuta dalla complicità di Washington e dall’impotenza dell’Europa, ha dato un colpo, forse mortale, al maggiore ostacolo verso la guerra atomica: il regime di non proliferazione nucleare stabilito dal Trattato del 1970 (Tnp) e costruito pazientemente nei decenni successivi alla Guerra fredda.
L’Iran può ora citare un pesante attacco militare contro la sua sovranità territoriale e le sue installazioni militari legali. Netanyahu ha appena regalato all’Iran la strada legale verso l’arma nucleare. Gli Stati Uniti si sono resi complici di questa catastrofe diplomatica. La dichiarazione del Segretario di Stato Rubio di “non essere coinvolti” nell’attacco è farsesca: Israele non può operare senza il tacito consenso americano. Ma è la minaccia di Trump di altri attacchi “ancora più brutali” se l’Iran non firmerà l’accordo nucleare in discussione a rivelare la vera, demenziale strategia: costringere con la forza l’Iran a firmare un accordo che da adesso in poi non potrà firmare. Se l’Iran dovesse cedere all’ultimatum militare sui negoziati, si creerà un precedente terrificante: qualsiasi Stato nucleare potrà bombardare i vicini per ottenere concessioni politiche o per punirli. Quale fiducia potranno più riporre gli Stati non nucleari in un trattato che non è riuscito a proteggerli dall’aggressione militare proprio mentre rispettavano i loro obblighi internazionali?
L’Iran, nonostante tutte le controversie degli ultimi anni, rimaneva sotto il regime di salvaguardia dell’Agenzia atomica. La bomba atomica era stata oggetto di una fatwa lanciata dai suoi leader supremi. I suoi impianti di arricchimento erano sottoposti a ispezioni internazionali. I suoi scienziati lavoravano in un contesto legale, seppur reso scomodo dalle sanzioni occidentali. Ucciderli significa aver trasformato il nucleare civile in un obiettivo militare, distruggendo – stile Gaza – una delle più importanti distinzioni del diritto internazionale. L’Europa sta assistendo impotente al crollo di un suo capolavoro politico e diplomatico. L’accordo del 2015 che toglieva le sanzioni e reintegrava Teheran nel contesto internazionale era il simbolo del multilateralismo europeo, una prova che l’Europa poteva essere un attore globale autonomo. L’accordo fu stracciato da Trump nel 2018, ma è rimasto in vigore dal lato europeo. Oggi, Francia, Germania e Regno Unito si limitano a timidi appelli alla “moderazione” mentre il loro capolavoro viene distrutto sotto i loro occhi.
Questa impotenza europea non è soltanto strategica, è esistenziale. Se l’Europa non riesce a difendere il multilateralismo quando viene attaccato, quale è la sua ragion d’essere geopolitica? Il precedente è devastante: se uno Stato può bombardare le installazioni nucleari civili di un altro senza conseguenze, il Tnp è carta straccia.
Il Consiglio di Sicurezza, paralizzato dai veti incrociati, starà a guardare come già fece con la Corea del Nord. Il risultato sarà una spirale di proliferazione nucleare che coinvolgerà Arabia Saudita, Turchia, Egitto e altri attori regionali. L’incubo che abbiamo evitato per settant’anni potrebbe diventare realtà. L’Iran ha ora 90 giorni per ritirarsi dal Tnp, e avrà il diritto internazionale dalla sua parte. Un Iran nucleare non sarà più un “regime canaglia”, ma uno Stato sovrano che si difende in un mondo dove la forza sembra avere, al momento, sostituito il diritto.
Netanyahu, Trump e l’Europa hanno appena aperto il vaso di Pandora nucleare. Le conseguenze di questa irresponsabilità ricadranno sulle prossime generazioni.
lunedì 2 giugno 2025
Il falso mito della Cina capitalista e gli occhi strabici dell’Occidente - Pino Arlacchi
Da: Il Fatto Quotidiano | 30/05/2025 (https://www.ilfattoquotidiano.it) - Pino Arlacchi è un sociologo, politico e funzionario italiano (https://www.facebook.com/PinoArlacchi).
Leggi anche: Perché guardiamo passivi lo scempio - Pino Arlacchi
L’economia reale è sulla Via della seta - Pino Arlacchi
IL GRANDE IMBROGLIO SUL VENEZUELA - Pino Arlacchi
venerdì 13 dicembre 2024
Quale progresso nel capitalismo? Una amara riflessione... - Paolo Massucci
Paolo Massucci, Collettivo di formazione marxista Stefano Garroni.
Leggi anche: Perché guardiamo passivi lo scempio - Pino Arlacchi
sabato 16 novembre 2024
Perché guardiamo passivi lo scempio - Pino Arlacchi
Da: https://www.ilfattoquotidiano.it - Pino Arlacchi è un sociologo, politico e funzionario italiano.
Leggi anche: L’economia reale è sulla Via della seta - Pino Arlacchi
IL GRANDE IMBROGLIO SUL VENEZUELA - Pino Arlacchi
Vedi anche: Richard Sanders racconta i crimini di israele documentati dai soldati israeliani. https://www.facebook.com/61559524143920/videos/925473229453517/?rdid=1K54PX8nRJsuUPZR
domenica 8 novembre 2020
50 anni di relazioni (Italia-Cina) ed un futuro tutto da scrivere - Francesco Maringiò
Da: http://italian.cri.cn - https://www.marx21.it - Francesco Maringiò, Presidente dell’Associazione italo-cinese per la promozione della Nuova Via della Seta e curatore del libro "La Cina nella Nuova Era, Viaggio nel 19°Congresso del PCC", LA CITTA' SEL SOLE
Ascolta anche: Alessandra Ciattini intervista Francesco Maringiò - USA vs Cina - La visita di Mike Pompeo in Asia (https://www.spreaker.com/user/11689128/051120-pompeo-in-asia-maringio-online-au?fbclid=IwAR3S2qsE_g9AHuLFXkkvWwlYyfngy76WX8tJKUjnwsHlCl2UEyYQ1lVjk2I)
Leggi anche: La Cina corre...
- La Nuova Era cinese tra declino Usa e debolezze Ue -
I rischi della guerra economica Usa-Cina - Vincenzo Comito
La nuova via della seta. Un progetto per molti obiettivi - Vladimiro Giacché
La Cina nel processo di globalizzazione*- Spartaco A. Puttini
Questioni relative allo sviluppo e alla persistenza nel socialismo con caratteristiche cinesi - Xi Jinping
Una teoria del miracolo cinese*- Cheng Enfu, Ding Xiaoqin**
La trappola di Tucidide - Andrea Muratore
"Cina 2013" - Samir Amin
L'Occidente arretrato e l'Oriente avanzato*- Emiliano Alessandroni
Giovanni Arrighi, “Adam Smith a Pechino” - Alessandro Visalli
Cos’è davvero la Cina? - Intervista a Domenico Losurdo
L’economia reale è sulla Via della seta - Pino Arlacchi
Vedi anche: - OLTRE LA GRANDE MURAGLIA. LA CINA E' DAVVERO UN PERICOLO? -
LA CINA SPIEGATA BENE - Michele Geraci
mercoledì 24 giugno 2020
"Cina 2013" - Samir Amin
Samir Amin è stato un economista, politologo, accademico e attivista politico egiziano naturalizzato francese.
Leggi anche: Sulla NEP e sul capitalismo di Stato* - Lenin
Il concetto di «capitalismo di Stato» in Lenin - Vladimiro Giacché
“Socialismo di mercato” - Gianfranco Pala
Come usare il capitalismo nell'ottica del socialismo - Deng Xiaoping
Egemonia come direzione o come dominio? - Tian Shigang
Questioni relative allo sviluppo e alla persistenza nel socialismo con caratteristiche cinesi - Xi Jinping
Una teoria del miracolo cinese*- Cheng Enfu, Ding Xiaoqin**
- La Nuova Era cinese tra declino Usa e debolezze Ue -
Il comunismo nella storia cinese: riflessioni su passato e futuro della Repubblica popolare cinese*- Maurice Meisner**
L’economia reale è sulla Via della seta - Pino Arlacchi
La trappola di Tucidide - Andrea Muratore
Vedi anche: LA CINA SPIEGATA BENE - Michele Geraci
OLTRE LA GRANDE MURAGLIA. LA CINA E' DAVVERO UN PERICOLO?
martedì 7 maggio 2019
La nuova via della seta. Un progetto per molti obiettivi - Vladimiro Giacché
Vedi anche: OLTRE LA GRANDE MURAGLIA. LA CINA E' DAVVERO UN PERICOLO?
La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina - Alessandra Ciattini
" " La trappola di Tucidide - Andrea Muratore
Il progetto di una Nuova Via della Seta, lanciato negli ultimi anni dalla dirigenza cinese, comprende due diverse rotte, una terrestre e l’altra marittima. La prima è indicata nei documenti ufficiali come Silk Road Economic Belt, la seconda come Maritime Silk Road. L’intero progetto è espresso in forma abbreviata come One belt, one road. Esso è stato annunciato per la prima volta dal presidente cinese Xi Jinping in un discorso ad Astana (Kazakhstan) nel 2013, ribadito a Giacarta (Indonesia) nel novembre dello stesso anno e di nuovo ad Astana nel giugno 2014(1).
I precedenti
sabato 30 marzo 2019
L’evoluzione delle vie della seta: un mito passato indenne attraverso le globalizzazioni.- Andrea Dugo
" " La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina - Alessandra Ciattini
" " La trappola di Tucidide - Andrea Muratore







