La teoria Marxista poggia la sua forza sulla scienza... che ne valida la verità, e la rende disponibile al confronto con qualunque altra teoria che ponga se stessa alla prova del rigoroso riscontro scientifico... il collettivo di formazione Marxista Stefano Garroni propone una serie di incontri teorici partendo da punti di vista alternativi e apparentemente lontani che mostrano, invece, punti fortissimi di convergenza...
martedì 9 aprile 2024
Lenin, a cento anni dalla morte -
giovedì 29 febbraio 2024
Semi di un mondo futuribile. Note sparse su alcuni problemi internazionali del nostro tempo - Aristide Bellacicco
Da: https://futurasocieta.com - Recensione del libro di Alessandra Ciattini, Semi di un mondo futuribile. Note sparse su alcuni problemi internazionali del nostro tempo, Multimage, Firenze 2023. - Aristide Bellacicco (Collettivo di formazione marxista "Stefano Garroni") - Leggi anche: PER UNA SPERANZA DI FUTURO - Antonio Minaldi
giovedì 25 gennaio 2024
Il mondo di Lenin. Passaggio a Oriente - Luca Cangemi
Da: https://www.girodivite.it - Luca Antonio Cangemi Docente di Filosofia e Storia, dottore di ricerca in Scienze Politiche, fa parte della segreteria nazionale del Partito Comunista Italiano.
Leggi anche: Lenin - Opere complete
Sulla Nostra Rivoluzione*- Vladimir Lenin (1923)
LENIN - CENTRALITA' DELLA TEORIA (1996) - Stefano Garroni
LENIN: LA RIFLESSIONE SUL PARTITO. UN USO DELLA DIALETTICA* - Stefano Garroni
RICERCHE MARXISTE - L’ambivalenza di Lenin - Stefano Garroni
RICERCHE MARXISTE - Lenin: teoria, ideologia, burocrazia - Aristide Bellacicco
RICERCHE MARXISTE - Materialismo dialettico, materialismo non dialettico - Aristide Bellacicco
Un “ponte sull’abisso”. Lenin dopo l’Ottobre*- Alexander Höbel
l concetto di «capitalismo di Stato» in Lenin - Vladimiro Giacché
Lenin, 150 anni dopo la sua nascita - Atilio A. Boron
Il mito dell’imperialismo russo: in difesa dell’analisi di Lenin*- Renfrey Clarke, Roger Annis**
La luxemburg, Lenin e la democrazia. - Stefano Garroni. 14/06/2006
Domenico Losurdo: Il fondamentalismo occidentale - Emiliano Alessandroni
Esiste oggi un imperialismo europeo? - Domenico Losurdo
Il governo della guerra attacca la scuola - Luca Cangemi
Un blocco imperialista digitale? - Luca Cangemi
Vedi anche: Rivoluzione socialista e Rivoluzione anticoloniale - Domenico Losurdo
PENSARE LA RIVOLUZIONE RUSSA* - Luciano Canfora
Cento anni dalla Rivoluzione d'Ottobre - Vladimiro Giacché - Domenico Losurdo
Il discorso di Lenin sull’Oriente è anche il discorso di un nuovo, necessario, rapporto tra il movimento operaio dei paesi capitalistici dell’occidente e i popoli in lotta per la liberazione dal giogo coloniale. La Rivoluzione russa viene vista come il ponte tra queste due realtà. La sconfitta del movimento operaio e del marxismo in occidente pongono ora problemi enormi.
Se la cifra di questi nostri anni convulsi è il tendenziale rovesciamento della ri-colonizzazione (americana) del mondo, più nota sotto il nome di globalizzazione, e persino il tramonto del dominio occidentale sul globo (esito tutt’altro che scontato ma possibile), allora è necessario tornare a studiare l’iniziativa leniniana poi sviluppatisi lungo assai tortuosi sentieri ben oltre la fine del Secolo Breve (che sembra pretendere di diventare molto lungo) che di questi sconvolgimenti è, indiscutibilmente, la matrice. È come se attraverso la faglia leniniana prorompesse una nuova ondata di materiale storico incandescente, che non si può comprendere se non si torna alle caratteristiche originarie di quella frattura.
Che di frattura decisiva si tratti fu chiaro subito ai protagonisti di questa lunga storia. Il carattere “sconvolgente” e “costituente” delle idee di Lenin e degli atti del governo sovietico (sin dai primi giorni) sull’autodeterminazione dei popoli sono rilevati con stupore praticamente da tutti gli esponenti che da posizioni assai diversificate (a volte lontanissime da quelle dei comunisti) si pongono il tema dell’emancipazione delle nazioni costrette dagli europei alla condizione di colonie o semicolonie.
A Canton Sun Yat Sen fece chiudere i teatri per tre giorni alla notizia della morte di Lenin. È notissima la lettera che (siamo già nel 1930) Nehru scrive da una prigione inglese alla figlia Indira Gandhi indicando come memorabile l’anno di nascita della ragazzina (il 1917!) grazie all’opera di “un grande uomo”, ma valutazioni e attenzioni simili le troviamo in nazionalisti turchi, intellettuali persiani persino in qualche principe afghano con volontà di emanciparsi dal controllo inglese. Senza parlare ovviamente di coloro per cui militanza comunista e militanza anticoloniale da subito si identificarono.
domenica 11 settembre 2022
Il conflitto in Ucraina accelera la fine del dominio dell’Occidente - Thierry Meyssan
Da: https://www.voltairenet.org - https://www.sinistrainrete.info - Thierry Meyssan, consulente politico, presidente-fondatore della Rete Voltaire. Ultima opera in italiano
Leggi anche: Il sabotaggio della pace in Europa - Thierry Meyssan
"La messa in scena come metodo della politica occidentale" - S.V. Lavrov
La logica della crisi corrente - Andrea Zhok
Le ragioni della Russia - Aristide Bellacicco
Cosa sta succedendo dentro l’ONU?
Vedi anche: Geopolitica. Gli USA perderanno anche la leadership energetica - Demostenes Floros
Il conflitto ucraino, presentato come un’aggressione della Russia, è invece l’applicazione della risoluzione 2202 del 17 febbraio 2015 del Consiglio di Sicurezza. Francia e Germania non hanno tenuto fede agli impegni assunti con l’Accordo di Minsk II, quindi per sette anni la Russia si è preparata allo scontro attuale. Mosca ha previsto le sanzioni occidentali con molto anticipo, sicché le sono bastati due mesi per aggirarle. Le sanzioni scompaginano la globalizzazione statunitense, perturbano le economie occidentali spezzando le catene di approvvigionamento, facendo rifluire i dollari verso Washington e provocando un’inflazione generale, causando infine una crisi energetica. Chi la fa l’aspetti: gli Stati Uniti e i loro alleati si stanno scavando la fossa con le proprie mani. Nel frattempo le entrate del Tesoro russo in sei mesi sono aumentate del 32%.
Nei sette anni appena trascorsi spettava alle potenze garanti dell’Accordo di Minsk II (Germania, Francia, Ucraina e Russia) farlo rispettare. Non l’hanno fatto, sebbene l’intesa sia stata avallata e legalizzata il 17 febbraio 2015 dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e a dispetto delle affermazioni sulla necessità di proteggere i cittadini ucraini, minacciati dal loro stesso governo.
Il 31 gennaio 2022, allorquando cominciavano a circolare notizie su un possibile intervento militare russo, il segretario del Consiglio di Sicurezza Nazionale di Difesa ucraino, Oleksy Danilov, sfidava Germania, Francia, Russia e Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite dichiarando: «Il rispetto degli Accordi di Minsk significa la distruzione del Paese. Quando furono firmati sotto la minaccia armata dei russi - e sotto lo sguardo di tedeschi e francesi - era già chiaro a tutte le persone razionali che sarebbe stato impossibile applicarli» [1].
Sette anni dopo, quando il numero di ucraini uccisi dal governo di Kiev ha superato i 12 mila secondo la versione ucraina e i 20 mila secondo la Commissione d’inchiesta russa, solo allora Mosca ha lanciato un’«operazione militare speciale» contro i «nazionalisti integralisti» ucraini (come vogliono essere chiamati), che i russi definiscono «neonazisti».
Sin dall’inizio dell’operazione la Russia ha dichiarato che si sarebbe limitata a soccorrere le popolazioni e a «denazificare» l’Ucraina, non già a occuparla. Ciononostante gli Occidentali hanno accusata la Russia di voler prendere Kiev, di voler rovesciare il presidente Zelensky e annettere l’Ucraina; azioni che evidentemente i russi non hanno fatto. Soltanto dopo l’esecuzione di uno dei negoziatori ucraini, Denis Kireev, ucciso dai servizi di sicurezza del proprio Paese (SBU), e la sospensione dei colloqui da parte del presidente Zelensky, il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato di voler inasprire le pretese russe. Ora la Federazione reclama la Novorussia, ossia tutto il sud dell’Ucraina, territorio storicamente russo dai tempi della zarina Caterina II, salvo un’interruzione di 33 anni.
lunedì 16 maggio 2022
Le ragioni della Russia - Aristide Bellacicco
Leggi anche: La fabbrica della “russofobia” in Occidente - Sergio Cararo
Liquidare la Russia e isolare la Cina - Lucio Caracciolo (12.04.2021)
La conflittualità valutaria e l’enigma del gas valutato in rubli - Francesco Schettino
Annie Lacroix-Riz: "C'è un contesto storico che spiega perché la Russia è stata messa all'angolo"
Quale idea di Occidente? Un’analisi filosofica del conflitto - Vincenzo Costa
venerdì 8 ottobre 2021
Il fantasma della libertà - Aristide Bellacicco
Leggi anche: Epidemia e potere - Aristide Bellacicco
La diffusione pandemica della pseudoscienza - Alessandra Ciattini e Aristide Bellacicco
domenica 6 giugno 2021
"Covodio" - Aristide Bellacicco
Leggi anche: Epidemia e potere - Aristide Bellacicco
IL COVID-19 BUSSA ALLA PORTA DELLA BARBARIE, NON DEL SOCIALISMO. - Paolo Ercolani
ECON-APOCALYPSE: ASPETTI ECONOMICI E SOCIALI DELLA CRISI DEL CORONAVIRUS* - Riccardo Bellofiore
Stiamo vivendo la prima crisi economica dell’Antropocene - Adam Tooze
Epidemiologi al secondo posto
al terzo stanno gli infettivologi
che se la battono con i virologi
e gli statistici
ma chi c'è al primo?
Mascherinistici e distanziologi,
esperti in balistica degli sputi,
amuchinomani, manocuoristi
e ancora i gomitosalutisti
ma chi sta in testa?
No-mask, no-sex, no-vax,
gli eroi di divani e sofà
e lo sterminio nelle RSA.
Coronascettici e complottomani,
ma chi è che vince tutte le mani?
Xenocinofobi, biopoliticanti, Leviatani,
numeratori, sottrattori, teorici
Covinternazionalisti, sfebbratori,
ristorattori e youtubbastri
ma chi prevale lassù negli astri?
Virusoubrettes, cantabalconi,
zizekkisti, spilloversaggi,
antropocenici puntaindici,
catastrofisti, menefreghisti,
cronometristi contatamponi
ma chi galleggia più su di tutti?
Pseudostatisti, vivatrumponi,
mortalitometri, confrontazionisti,
occhiopennini, necrologiomani,
tuttappostologi e terroristici
ignorantipici
ma chi è chi ride su al piano attico?
Non certo i morti sotto la terra
nè i vivi sopra, poco più in alto,
e sui barconi e sui barchini c'è gente
seria da far paura che anche lo scherzo
non fa più presa.
Ma resti intesa
la verità la più schifosa:
dei contasoldi, plusvalorofagi,
percentualisti, borsanottambuli,
naziazionisti e finanzmafietti
capitaloschi e bigfarmacisti
e infine gli eurocravattaracci
nessun di questi ci ha perso un dollaro
né il posto fisso né gli altri averi
ed in remoti superquartieri
hanno vissuto puri e sicuri
ma hanno intascato dei gran denari
da questa strage di proletari.
Altri Brevi racconti dello stesso autore:
- lezioni di volo -
- il grande Scott -
- parlare con Agave -
- morti –
- Tutti festeggiano Cusco -
lunedì 22 marzo 2021
Corpo biologico e corpo politico sono diventati la stessa cosa - Francesco Fistetti
Leggi anche: Stiamo vivendo la prima crisi economica dell’Antropocene - Adam Tooze
Pandemia nel capitalismo del XXI secolo - A cura di Alessandra Ciattini, Marco Antonio Pirrone
Che fare nella crisi? Ne parliamo con Alan Freeman
"L'oblio del Covid è vicino, ma il tempo pandemico è appena iniziato" - Nicola Mirenzi intervista Telmo Pievani
Proletari di tutto il mondo, la vera pandemia è la disuguaglianza - Pasqualina Curcio
La diffusione pandemica della pseudoscienza - Alessandra Ciattini e Aristide Bellacicco
Come cambia l’economia dopo la pandemia? Ne parliamo con F. Schettino
I veri responsabili della pandemia e delle sue drammatiche conseguenze - Alessandra Ciattini e Aristide Bellacicco
Pandemie: cattiva gestione, uso politico della scienza e disinformazione a cura di Alessandra Ciattini e Marco A. Pirrone
Covid e la fine del sogno americano - Alessandro Carrera
Intervista a Noam Chomsky - a cura di CJ Polychroniou
Dopo Covid, “Rischi di esplosione delle disuguaglianze” - Intervista a Joseph Halevi
Come si muove una pandemia. Il tallone d’Achille della globalizzazione
Possibili conseguenze della pandemia: dal turismo di massa a quello di classe. - Paolo Massucci
IL COVID-19 BUSSA ALLA PORTA DELLA BARBARIE, NON DEL SOCIALISMO. - Paolo Ercolani
ECON-APOCALYPSE: ASPETTI ECONOMICI E SOCIALI DELLA CRISI DEL CORONAVIRUS* - Riccardo Bellofiore
Il j’accuse di Manon all’occidente liberista - Sergio Cararo
Una breve riflessione su che cosa ci sta insegnando il fenomeno mondiale della pandemia. Essa, come avrebbe detto M. Mauss, non è un episodio congiunturale, ma un "fatto sociale totale". Ma a questa dimensione totale non corrisponde ancora un "pensiero planetario" necessario per abbandonare le illusioni neo-liberiste e cambiare in senso convivialista le nostre forme di vita.
mercoledì 10 marzo 2021
"niente di speciale" - Aristide Bellacicco
Aristide Bellacicco (Medico) fa parte del "Collettivo di formazione marxista Stefano Garroni"
Stavano ancora sul letto, nudi tutti e due, quando Gena cominciò a piangere. Gli disse che lui voleva solo divertirsi e che per il resto non gliene importava nulla.
- Tu fai l’amore con me tutti i giorni, e pensi che perciò io devo essere contenta. Invece non sono contenta proprio per niente.Turi si accese una sigaretta. Era per lo meno la centesima volta che lei lo assillava con quel discorso. Ogni volta dopo fatto l’amore, quando sarebbe stato molto meglio starsene sdraiati in silenzio o dormire o fare qualsiasi altra cosa.
Era sempre Gena a cominciare. Non ne poteva fare a meno, e a volte Turi pensava che ormai fosse una specie di tic nervoso.
- Non facciamo solo l’amore - le disse con calma – andiamo anche al cinema e a cena fuori. E andiamo al bowling. E vediamo gli altri, anche.
Quelle cose le aveva già dette un mucchio di volte e si sentiva stupido a ripeterle.
Gena mise giù le gambe dal letto, dandogli le spalle, e si appoggiò il mento sui pugni chiusi. Faceva sempre così quando era arrabbiata.
Turi le guardò la schiena nuda.
- Copriti che prendi freddo – le disse.
- Per quello che te ne importa – disse Gena – E’ inutile che fai finta con me, sai, io ti conosco. E’ inutile che ti metti a fare i complimenti. Non ci sei tagliato.
Si alzò e andò a chiudersi nel bagno, girando la chiave con furia. Turi la immaginò mentre fumava per conto suo seduta sulla tazza, con gli occhi rossi e le lacrime che le scendevano.
Raccolse la vestaglia di Gena dalla sedia accanto al letto. Andò fino alla porta del bagno e la appese alla maniglia
- Qui fuori c’è la vestaglia – le disse attraverso la porta – Non puoi stare spogliata a quel modo. I termosifoni sono ancora spenti. Poi aggiunse: - Io vado a fare il caffè.
mercoledì 3 marzo 2021
"supermercati" - Aristide Bellacicco -
Aristide Bellacicco (Medico) fa parte del "Collettivo di formazione marxista Stefano Garroni"
I suoi capelli avevano un buon profumo, Cori lo ha aspirato a fondo e con dolore e per distrarla le chiede se le piacerebbe un foulard, ce n’è un banco enorme, colmo di foulard di tutti i colori che gli facevano venire in mente uccelli tropicali in una gabbia di vetro, si possono tirar su con due dita e provarseli davanti allo specchio, nessuno dice niente, qui siamo in italia, anche se è per finta, dopo tutto è casa nostra diavolo.
Cori dice che “ah, è bellissimo” e lei se lo sistema come la bandana di un pirata, se lo tiene in testa col cartellino del prezzo che penzola da un lato ricoperto dal codice a barre e poi è tutta contenta come una ragazzina e dice che vuole prendere anche qualcosa per le bambine e per sua madre, dice che ha voglia di comprare tutto quello che c’è, perché comprare è bello, capisci cosa voglio dire tesoro? è come abbracciare, stringersi, stare in un posto caldo e accogliente dove gli altri ti sorridono e non ti si mettono contro, perché sono contenti come te e allora va tutto bene, è così come dovrebbe essere sempre, tutto normale, tranquillo e gioioso.
Cori la teneva ancora sottobraccio, poi l’ha presa per mano per lasciarla più libera ma non se la sente di rinunciare alla stretta e di farla andare avanti da sola a vedere tutte quelle cose, in quel momento lei ha una paura terribile che non sa di avere e tutto ciò che le sembra bellissimo potrebbe in un attimo trasformarsi nel suo esatto contrario, quante volte era già successo? bastava niente, un dettaglio o un minuscolo intoppo nell’armonia del mercato, qualcosa che la portasse a pensare alle cose che le fanno così tanto male e allora addio allegria, siamo punto e da capo col dolore.
lunedì 22 febbraio 2021
"OPERAI" - Aristide Bellacicco
Aristide Bellacicco (Medico) fa parte del "Collettivo di formazione marxista Stefano Garroni"
Altri Brevi racconti dello stesso autore: - Wannsee -
- lezioni di volo -
- il grande Scott -
- parlare con Agave -
- morti –
- Tutti festeggiano Cusco -
- "carne" -
- Port - Royal -
Leggi anche: Attualità del “Germinal” di Emile Zola - Aristide Bellacicco
Alle otto di mattina, un operaio polacco chiamato Stanis, riconoscibile dalla magrezza e dall’espressione rassegnata, uscì sul balcone dell’appartamento dove stava lavorando.
Portava un paio di pantaloni di tela azzurra, una maglietta di lana a maniche corte schizzata di verde e aveva in bocca una mezza sigaretta spenta.
Era la fine di febbraio, l’aria era rigida e sui colli attorno alla città aveva nevicato.
Stanis accese la sigaretta riparando con una mano la fiamma dal vento gelato che gli tirava addosso.
‘Sembra che ce l’abbia con me’ pensò.
Anche il fumo della sigaretta si raffreddava ancora prima di penetrargli nei polmoni.
Erano in cinque nell’appartamento, ingaggiati senza contratto da una piccola ditta di ristrutturazioni.
Due di loro erano polacchi come lui, un quarto era nero e non si capiva da dove fosse arrivato.
C’era poi un italiano di nome Marini, un ex muratore di sessantasei anni che faceva da capomastro.
Fra i cinque operai non c’era amicizia. I loro discorsi si limitavano a quanto era necessario dirsi durante il lavoro. A Stanis sarebbe piaciuto scherzare ogni tanto e dire qualche battuta. Ma quando ci si era provato, il silenzio degli altri gli aveva fatto capire che il suo spirito non era gradito. Perciò aveva smesso e ora anche lui parlava il meno possibile..
A mezzogiorno, si sedeva con gli altri alla rozza tavola di legno montata su due cavalletti e mangiava rapidamente e in silenzio ciò che si era portato. Poi si rimetteva al lavoro.
Finita la sigaretta, Stanis la lasciò cadere giù dal terzo piano. Il mozzicone rimbalzò proprio davanti ai piedi di un passante. L’uomo alzò la testa e imprecò.
‘Scusa’ gli disse Stanis sporgendosi da sopra ‘non ti avevo visto. Scusa.’
Gli fece anche un gesto con la mano come a considerare chiuso l’incidente.
‘Un altro po’ e mi prendevi in testa’ gridò il passante, un uomo di una quarantina d’anni che portava a spasso il cane ‘la prossima volta ficcatela nel culo quella sigaretta.’
Aggiunse un insulto e se ne andò scuotendo la testa.
domenica 22 novembre 2020
Pandemie: cattiva gestione, uso politico della scienza e disinformazione a cura di Alessandra Ciattini e Marco A. Pirrone
Da: https://www.spreaker.com/show/radioquarantena
Leggi anche: I veri responsabili della pandemia e delle sue drammatiche conseguenze - Alessandra Ciattini e Aristide Bellacicco
Essere curati - Aristide Bellacicco
Il Covid-19 negli Stati Uniti - Alessandra Ciattini
Come si muove una pandemia. Il tallone d’Achille della globalizzazione
Proponiamo un’interessante intervista al Dr. Ernesto Burgio, presidente del Comitato scientifico della Società Italiana di Medicina Ambientale, ricercatore dell’European Cancer and Environment Research Institute (ECERI), sull’origine della pandemia provocata dal SARS-COV 2, che provoca una sindrome respiratoria acuta definita COVID 19.
Nell’intervista il Dr. Burgio analizza dettagliatamente i processi che stanno alla base della trasmissione di questo virus dai pipistrelli frugiferi alla specie umana, sottolineando il loro collegamento con la situazione ambientale complessiva del pianeta.
Esamina poi la diversa capacità di controllo della pandemia mostrata dai vari paesi, osservando come quelli orientali erano più preparati ad affrontare tale disastroso evento e sono stati in grado di mettere sotto controllo la diffusione del virus.
Si pronuncia anche sulla possibilità che, se non si realizzano cambiamenti strutturali nell’attuale forma di organizzazione sociale, i fenomeni pandemici possano ripetersi.
Quanto alla questione dei vaccini, ovviamente ne riconosce l’importanza, pur sottolineando che essi non costituiscono la panacea del problema, giacché nell’ipotesi sciagurata che le pandemie si ripetano in maniera ricorrente, saremo sempre alla ricerca di un nuovo vaccino.
Infine, mette in evidenza anche il ruolo non sempre adeguato dei cosiddetti esperti che in molti casi hanno sottovalutato il fenomeno ed hanno dato ai politici suggerimenti sbagliati, enfatizzati dai mass media, generando reazioni contraddittorie nella popolazione. (il collettivo)
Qui l'intervista: https://www.spreaker.com/user/11689128/121120-intervista-burgio
venerdì 13 novembre 2020
I veri responsabili della pandemia e delle sue drammatiche conseguenze - Alessandra Ciattini e Aristide Bellacicco
Da: https://www.lacittafutura.it - Alessandra Ciattini (Antropologa) e Aristide Bellacicco (Medico) fanno parte del "Collettivo di formazione marxista Stefano Garroni".
Ascolta anche: Fabio Marcelli: Covid, Trump e Bolsonaro, i flagelli del momento - https://www.spreaker.com/user/11689128/covid-trump-e-bolsonaro-i-flagelli-del-m
Pandemie: cattiva gestione, uso politico della scienza e disinformazione. A. Ciattini intervista Ernesto Burgio - https://www.spreaker.com/user/11689128/121120-intervista-burgio
Stiamo vivendo in una situazione assurda e drammatica, chiediamoci chi ci ha portato a questo punto.
Siamo tutti i giorni informati e allertati sull’andamento della pandemia, che è certamente un fatto innegabile e che mette a rischio soprattutto coloro che per vivere debbono uscire di casa ogni giorno, lasciando alla cura di qualcuno (la scuola?) i loro figli. Nonostante questa gran mole di informazioni, spesso contraddittorie e confuse, che suscitano stati d’ansia e di forti preoccupazioni, nulla ci viene detto, a parte la famosa favola della zuppa di pipistrello, sulle origini del virus. Eppure sappiamo che questi virus, il cui arrivo del resto era stato annunciato almeno dal 2003, si producono a causa dell’allevamento intensivo degli animali, da cui si ricava la cattiva carne di cui ci nutriamo. A ciò bisogna aggiungere la deforestazione e la conseguente estinzione di specie animali e vegetali, l’urbanizzazione disordinata che ha provocato l’addensamento abitativo in dimore insalubri e inadeguate; fenomeni questi che hanno fatto saltare le barriere protettive tra mondo umano e mondo animale, dal quale derivano questi virus che trasformandosi colpiscono l’uomo.
martedì 3 novembre 2020
Essere curati - Aristide Bellacicco
Da: https://www.lacittafutura.it - Aristide Bellacicco (Medico) fa parte del "Collettivo di formazione marxista Stefano Garroni"
Leggi anche: Epidemia e potere - Aristide Bellacicco
La diffusione pandemica della pseudoscienza - Alessandra Ciattini e Aristide Bellacicco
venerdì 23 ottobre 2020
Come si muove una pandemia. Il tallone d’Achille della globalizzazione
Da: https://lascimmiachepensa.wordpress.com
Leggi anche: Epidemia e potere - Aristide Bellacicco
Zygmunt Bauman - La società individualizzata - Il Mulino, Bologna, 2002 -
Esiste una contraddizione fra l'efficienza di una società di mercato e la difesa della vita umana soprattutto in circostanze come le attuali.
È una contraddizione che appare insanabile rimanendo all'interno di un sistema sociale ed economico basato sulla compravendita di merce su scala sempre più vasta ed in tempi sempre più brevi. È come se il virus seguisse la stessa dinamica del denaro, sebbene quest' ultimo, nella sua forma di moneta, non è mai stato indicato come possibile vettore di infezione.
È pur vero che i grandi scambi capitalistici, quelli cioè che avvengono nell'ambito della produzione, non implicano lo spostamento fisico di masse di denaro, che invece mantiene una sua importanza sui mercati dei beni di consumo.
E dunque, i grandi capitalisti si sono arricchiti, e si arricchiscono, durante l'epidemia accumulando profitti, in un certo senso, smaterializzati; al contrario, i puri e semplici consumatori, se esistono, si contagiano mentre vanno al mercato a produrre il profitto degli altri.
Come i puri e semplici comuni mortali, i lavoratori, soprattutto quelli che vanno in fabbrica, alle casse dei supermercati, a fare le pulizie. Ancor più quelli che si svegliano all'alba e sacrificano ore di sonno (fondamentale per le difese immunitarie) per poter portare il pane a casa ed arricchire i capitalisti. Quelli che non possono permettersi di fare 80 Km al giorno con il proprio mezzo, ed affollano treni, metro ed autobus, dove ovviamente la prevenzione dal coronavirus è impossibile.
E gli stessi medici ed infermieri. (il collettivo)
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Osservando i numeri di questa seconda ondata, inizia a prendere corpo la consapevolezza che non solo non #andràtuttobene, ma probabilmente fermare l’aumento di contagi sarà semplicemente impossibile.