Il conflitto delle interpretazioni. Hegel e il sapere assoluto.
In collaborazione con “Dialettica&Filosofia”
A cura di Giovanni Andreozzi (Università di Parma, Universität Kassel) e Andrea Bianchi (Sapienza Università di Roma, Dialettica&Filosofia) Paolo Vinci (Sapienza Università di Roma).
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Primo incontro, Palazzo Serra di Cassano, 12 febbraio 2025
Sapere assoluto e riconoscimento
Il rapporto tra la dimensione speculativa della filosofia hegeliana e il pensiero contemporaneo è attraversato da una peculiare ambivalenza. È possibile farne rivivere le potenzialità critiche all’interno delle coordinate del pensiero post-metafisico? O non risiedono invece queste proprio nella sua irriducibilità al pensiero contemporaneo, nella sua capacità di metterne in evidenza i limiti? Si tratta quindi di scoprire la natura già post-metafisica del sapere assoluto, oppure di mettere in discussione il presente a partire dalle pretese della filosofia hegeliana?
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Secondo incontro
Congedo dal sapere assoluto. Genesi, esito, riscatto
Palazzo Serra di Cassano, 13 febbraio 2025
Il rapporto tra la dimensione speculativa della filosofia hegeliana e il pensiero contemporaneo è attraversato da una peculiare ambivalenza. È possibile farne rivivere le potenzialità critiche all’interno delle coordinate del pensiero post-metafisico? O non risiedono invece queste proprio nella sua irriducibilità al pensiero contemporaneo, nella sua capacità di metterne in evidenza i limiti? Si tratta quindi di scoprire la natura già post-metafisica del sapere assoluto, oppure di mettere in discussione il presente a partire dalle pretese della filosofia hegeliana?
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Terzo incontro
Negatività, riflessione, sapere assoluto. L’eredità critica del pensiero speculativo hegeliano
Palazzo Serra di Cassano, 14 febbraio 2025
Il rapporto tra la dimensione speculativa della filosofia hegeliana e il pensiero contemporaneo è attraversato da una peculiare ambivalenza. È possibile farne rivivere le potenzialità critiche all’interno delle coordinate del pensiero post-metafisico? O non risiedono invece queste proprio nella sua irriducibilità al pensiero contemporaneo, nella sua capacità di metterne in evidenza i limiti? Si tratta quindi di scoprire la natura già post-metafisica del sapere assoluto, oppure di mettere in discussione il presente a partire dalle pretese della filosofia hegeliana?