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venerdì 25 marzo 2022

Cosa sono le scienze sociali (III parte) - Alessandra Ciattini

Da: https://www.lacittafutura.it - Approfondimenti teorici (Unigramsci) -
Alessandra Ciattini (collettivo di formazione marxista "Stefano Garroni”) ha insegnato Antropologia culturale alla Sapienza. 

Vedi anche: "De Motu" - CARLO SINI 
"ANTROPOLOGIA E NATURA NELL’OPERA DI MARX" - Roberto Finelli

Leggi anche: Il radicamento del pensiero antropologico post-moderno nella società contemporanea*- Alessandra Ciattini 

Dal postmoderno all’ipermoderno - Roberto Finelli – Francesco Toto - 

Al di là del terrore. Per una nuova antropologia*- Roberto Finelli




Gli sviluppi delle scienze sociali mostrano il loro stretto legame con le trasformazioni del capitalismo.

Qui i video di tutti gli incontri: Teorie e metodi delle scienze sociali - Alessandra Ciattini 
                                           
Terzo incontro

Prosegue da Parte I - Cosa sono le scienze sociali? - Alessandra Ciattini  



Spesso l’espressione “scienze sociali” viene considerata analoga a quella “scienze umane”, mentre in realtà i due ambiti hanno un fondamento differente sia dal punto di vista epistemologico che ontologico. Tradizionalmente le scienze umane, a partire da Wilhelm Dilthey a Ernst Cassirer, tendono a ribadire la specificità dell’uomo rispetto alle altre specie animali; secondo quest’ultimo autore il carattere peculiare dell’essere umano consisterebbe nel suo essere un animale simbolico, aspetto da cui deriverebbe la sua inventività e superiorità.

Pertanto, chi preferisce dedicarsi allo studio delle scienze umane ritiene che ci sia una netta antitesi tra l’evoluzione biologica e quella culturale, la prima di esclusiva pertinenza degli animali. Invece, dopo aver concluso la prima fase, gli esseri umani avrebbero intrapreso il complesso percorso della seconda. Secondo questa prospettiva, che oppone evoluzione biologica ed evoluzione culturale, elementi quali la cultura, il linguaggio, l’attività simbolica nel suo complesso, acquisiti nella vita collettiva e contrapposti alla dimensione istintuale, sono considerati esclusivamente propri della specie umana. Invece, le ricerche sul mondo animale hanno mostrato che gli animali non sono governati solo dall’istinto, dato che sono anche capaci di imparare, di trasmettere con i loro mezzi le informazioni e di sviluppare attività simboliche, come per esempio i rituali di corteggiamento tipici di tante specie.

In conclusione, dal punto di vista dei cosiddetti umanisti, la natura ontologica dell’uomo sarebbe profondamente diversa da quella degli animali; di conseguenza, dal punto di vista epistemologico ciò significa che i procedimenti esplicativi propri delle scienze umane debbono essere profondamente differenti da quelli propri delle scienze naturali e fondati sulle modalità della comprensione piuttosto che su quelle della spiegazione.

Coloro che, invece, adottano la prospettiva sociologica in senso generale vedono una relazione di continuità tra l’evoluzione biologica e l’evoluzione culturale, rimarcando che anche alcune specie animali sono dotate di una vita collettiva assai sofisticata.

lunedì 2 marzo 2020

Il debito perpetuo e odioso - Alessandra Ciattini

Da: https://www.lacittafutura.it/ Alessandra Ciattini insegna Antropologia culturale alla Sapienza. 
Leggi anche: L'annullamento del debito nell'antichità*- Eric Toussaint** 
                       L'uomo e il denaro*- Carlo Sini** 
                       Semiotica e Moneta*- Carlo Sini**



Siamo davvero obbligati a pagare i debiti esteri contratti da governi antipopolari senza consultare i cittadini? 


Ho scoperto una nuova nozione, certo nota agli economisti: “il debito perpetuo”, il quale non scade mai e né il debitore è obbligato a ripagarlo. Ovviamente, tuttavia, poiché questi non restituisce il denaro prestato, nel frattempo dovrà pagare gli interessi, che saranno superiori a quelli del mercato, perché l’operazione è altamente rischiosa per il creditore. Inoltre, nel caso in cui il debitore fallisca, il detentore del debito perpetuo sarà l’ultimo ad avere diritto al rimborso del denaro prestato. Tale tipo di prestito è accessibile solo agli Stati ed alle grandi corporazioni, che a tutta prima appaiono più sicuri.

Tra i paesi che si trovano intrappolati nel debito perpetuo risalta l’Argentina, il cui ex presidente Mauricio Macri ha chiesto 57 miliardi di dollari dal FMI, che intendeva garantire con un sostanzioso finanziamento la sua rielezione e mantenere il paese in uno stato di disastrosa sudditanza. Il Dr. Héctor Giuliano, specializzato in debito pubblico, affermava nel 2018 che quell’anno l’Argentina aveva in scadenza 67 miliardi di dollari, dei quali non era in grado di restituire nemmeno un centesimo, vedendosi costretta a rifinanziare tutto il debito. A suo parere siamo qui dinanzi alla logica dell’usura, secondo la quale l’usuraio non vuole la restituzione del capitale, preferendo ricevere interessi che si fanno di anno in anno più corposi. L’Argentina è arrivata a pagare il 60%/70% di interessi. 

giovedì 27 gennaio 2022

Libertà condizionata. La virtù delle catene - Carlo Sini



Cosa vuol dire discutere di libertà in base alle conseguenze pratiche e agli abiti di risposta che essa provoca, 
tra esperienza dell’essere liberi e condizioni dell’azione?

                                                                           

lunedì 28 ottobre 2019

"Perché faccio filosofia" - Carlo Sini

Da: Casa della Cultura Via Borgogna 3 Milano - Carlo Sini è un filosofo italiano.- CarloSiniNoema 


                  "Una vita senza ricerca non è degna di essere vissuta"
                                (Platone, Apologia di Socrate)

                                                                              

L’esperienza è lo svilupparsi delle relazioni soggetto/oggetto. 
Questo sta a dire che, immediatamente, il reale è una gamma di possibilità, e che il passaggio da possibile a reale implica una ‘razionalizzazione’ del reale –la quale non ha una sola forma.
Questo pensare –o riplasmare l’esperienza- fa sì che il soggetto –ovvero, il pensante- si scopra nell’unità e nella differenza con tutta la realtà, che lo circonda.
Conoscere implica socializzare, cioè riconoscersi come un riannodo di rapporti con cose e persone. Ma significa, anche, che esistono forme di rapporti con l’uomo e la natura, che favoriscono oppure immiseriscono questo processo di socializzazione. 
Hegel ha chiaramente elaborato la struttura speculativa fondamentale della dialettica, ovvero l’unità delle differenze.
La dialettica va riconosciuta come essere, che è l’altro dallo spirito, in quanto realtà prodotta dallo spirito stesso.
La ragione è coscienza, che lo spirito ha di essere ogni realtà: è per questo che ogni problema immanente di questa costruzione dialettica giunge, alla fine, ad un felice compimento. Lo spirito muta mano a mano l’altro di se stesso nella realtà di se stesso. 
Ciò che, all’inizio della Fenomenologia dello Spirito è solo presupposto –lo spirito è la realtà-, alla fine del movimento del pensiero dialettico , si rivela come realtà pensata dello spirito, perché l’esistenza  dell’uomo, interamente esteriore e sviluppatasi storicamente nel pensiero, diviene la realtà autocosciente.
L’hegeliana Fenomenologia dello Spirito descrive il processo dell’esperienza, in cui il pensiero muta la realtà estranea nella realtà propria, spirituale. Il suo scopo è rendere la realtà trasparente allo spirito. 
Hegel sviluppa la verità del rapporto con la realtà con la sua rappresentazione pensante, che egli chiama esperienza e che si sviluppa sia storicamente che individualmente. 

giovedì 22 agosto 2019

LA TRAGICITÀ DEL COMICO - CARLO SINI

Da: Dante Channel https://www.facebook.com/Dante.Channel.69/ - Carlo Sini è un filosofo italiano.- CarloSiniNoema - http://www.archiviocarlosini.it 

IL PENSIERO QUALE RISPOSTA AL DRAMMA DELLA VITA. 
                                                    UN VIAGGIO ATTRAVERSO IL TRAGICO E IL COMICO. 
                            
                                                                           

mercoledì 14 ottobre 2015

LA SCRITTURA - Carlo Sini

Da: Società.filosofica.italiana.Bergamo - Carlo Sini è un filosofo italiano.- CarloSiniNoema 


       Sul tema della scrittura.

       Sulla centralità dell'alfabeto greco come forma logica del pensiero occidentale e sui suoi pericoli.

                                                                               


lunedì 2 novembre 2020

Il denaro nel Capitale - Roberto Fineschi

Da: http://marxdialecticalstudies.blogspot.com -Trascrizione leggermente rivista dell’intervento tenutosi il giorno 11 gennaio 2018 all’interno del 4° ciclo (2017-2018) - L’anima nell'era della tecnica. Denaro. Natura, storia, religione? Ciclo di incontri su autori e temi della filosofia contemporanea organizzati dal Liceo Da Vinci di Casalecchio, dal Liceo Marco Minghetti di Bologna, con il sostegno e la collaborazione della Casa della Conoscenza e dal Comune di Casalecchio. Video. Sbobinatura e trascrizione di Rosalba Scinardo Ratto. - Roberto_Fineschi è un filosofo ed economista italiano.

Vedi anche: Il Denaro nel Capitale - Roberto Fineschi

Leggi anche: Del denaro. I mezzi e i fini - Remo Bodei

L'uomo e il denaro*- Carlo Sini

SUL 3° DE "Il CAPITALE" di Marx - CARLO SINI



Prima di tutto vorrei spendere due parole su Karl Marx, che voi sicuramente conoscerete, perché so che i vostri docenti vi hanno preparato per queste lezioni e anche perché fino a qualche anno fa era un autore molto popolare. Non c’era bisogno che i docenti lo introducessero, perché era conosciuto di per sé, perché al di là della sua teoria economica e sociale era un autore che aveva un forte impatto politico e, come saprete certamente, era addirittura l’autore di riferimento dell’ideologia di una parte del mondo, dell’Unione Sovietica, dei cosiddetti paesi oltrecortina, la cui visione politica e istituzionale si rifaceva a quest’autore.

Il venir meno di questa esperienza storico-politica, con la caduta del muro di Berlino e con la fine dell’Unione Sovietica ha reso meno popolare automaticamente anche l’autore a cui questi paesi si riferivano e quindi è un po’ sparito. Per un certo periodo è addirittura più che sparito, c’è stata una damnatio memoriae, non se ne poteva parlare perché il crollo del socialismo reale appariva come l'evidenza che aveva sbagliato tutto: se il socialismo reale era la verifica della bontà delle sue teorie, il crollo del Socialismo reale automaticamente sembrava la verifica del contrario.

Adesso, a distanza di un po’ di anni, è rinato l’interesse verso quest’autore perché finalmente si è presa la giusta direzione, cioè si è iniziato a distinguere tra quello che Marx ha detto, scritto e teorizzato da una parte e dall’altra le esperienze politiche, non solo del Socialismo reale ma anche in altri paesi, che a lui si sono ispirate. Senza dire che le due cose sono identiche, ma distinguendo i piani si può ancora vedere che cosa ha da dire Marx all’oggi per la comprensione del mondo reale, al di là delle esperienze storiche del passato.

In questo senso, anche solo semplicemente ascoltando le notizie al telegiornale, avrete risentito parlare di Marx in relazione alla crisi finanziaria e anche industriale, che negli ultimi anni purtroppo hanno attanagliato gran parte del mondo. Perché hanno ripescato Marx per parlare di questa cosa? E lo hanno fatto anche figure che non sono particolarmente vicine a questo autore. Perché nonostante tutto, la teoria di Marx fornisce delle spiegazioni alle tendenze di fondo dello sviluppo del modo di produzione capitalistico, che ci permettono di capire più di altre teorie mainstream, in particolare per esempio proprio nella spiegazione della crisi. Secondo la teoria di Marx, la crisi è normale che ci sia, se studiate la sua teoria si vede che lo sviluppo economico ciclicamente incorre in delle crisi, sia finanziarie che produttive e in questo senso l’esperienza pratica conferma la teoria. Mentre le teorie più ortodosse e mainstream non conoscono crisi cicliche, ma solo crisi di mancato equilibrio frizionale, che poi in qualche modo si riappiana.

giovedì 30 dicembre 2021

Nell'istante in cui si cessa di credere in lei, la filosofia sparisce - Silvano Tagliagambe

Da: Casa della Cultura Via Borgogna 3 Milano - Silvano Tagliagambe è un filosofo, fisico e accademico italiano, epistemologo.

La visione e lo sguardo... - Silvano Tagliagambe

La scienza tra dubbio e certezza - Giulio Giorello

Lavoro. Il lavoro come arte della conoscenza - Carlo Sini

"Anthròpina phronein: la saggezza del limite" - Salvatore Natoli

Perché la mente non coincide con il cervello - Felice Cimatti

Essere, pensiero e linguaggio - Felice Cimatti

Siamo il nostro cervello? - Gianvito Martino

Vedendo il linguaggio e chi lo usa - Tullio De Mauro 

Alienazione e rivoluzione (digitale) - Enrico Donaggio 

"La materia del soggetto" - Carlo Sini 

                                                                           

sabato 25 novembre 2017

"Il compito del pensiero" - Carlo Sini


Da: CarloSiniNoema - Carlo_Sini è un filosofo italiano.

Vedi anche: Lezione1- Hegel,"Filosofia e Metodo" - https://ilcomunista23.blogspot.it/2017/11/hegelfilosofia-e-metodo-carlo-sini.html

Lezione 2 - Heidegger,"Il compito del pensiero", parte prima:


Lezione 2 - Heidegger,"Il compito del pensiero", parte seconda:  https://www.youtube.com/watch?v=JXtN-gfzc_4 

lunedì 29 luglio 2019

IL TEOREMA DELLE BACCANTI - da Euripide a Pasolini - CARLO SINI

Da:  Dante Channel Carlo Sini è un filosofo italiano.- CarloSiniNoema 

                   "Che cos'è l'uomo?"
                                                                    

                                                                                                                ...a seguire la seconda parte. (https://www.youtube.com/watch?v=K0lpQYFT6nA)

lunedì 28 settembre 2020

Martin Heidegger: Sull'origine dell'opera d'arte - B. Moroncini, P. Vinci

Da: AccademiaIISF Bruno Moroncini (Filosofia morale presso l’Università degli Studi di Salerno.) 

                                  Paolo Vinci (Filosofia pratica presso la Facoltà di Filosofia dell’Università “Sapienza” di Roma. http://www.iisfscuoladiroma.it

Leggi anche: Su HEIDEGGER*

                        CONCETTI DI DIALETTICA (10/11/2011) - Stefano Garroni

Vedi anche:  M. Heidegger: ESSERE E TEMPO - Franco Volpi                                                                                                                                                                                                            Le passioni tra Heidegger e Aristotele - ENRICO BERTI                                                                                                                                                                                      La filosofia come prassi di nuovo genere - Carlo Sini                                                                                                                                                                                            "Heidegger e il problema del Nichilismo"- Costantino Esposito                                                                                                                                                                             M. Heidegger: La fine della filosofia e il compito del pensiero - Carlo Sini                                                                                                                                                       Heidegger - Franco Volpi                                                                                                                                                                                                                                                La dialettica di Hegel. Origine, struttura, significato... - Roberto Finelli


 Primo incontro: Bruno Moroncini "Sul concetto di origine" 

 Secondo Incontro: Bruno Moroncini "Arte e verità"                                          

  Terzo incontro: Paolo Vinci "Dall’opera d’arte alla cosa"                                         

  Quarto incontro: Paolo Vinci "Linguaggio e poesia"

mercoledì 2 dicembre 2020

"AUTOREVOLE" - CARLO SINI

Da:  Dante Channel Carlo Sini è un filosofo italiano.- CarloSiniNoema 



                                                                         

mercoledì 8 aprile 2020

PERCHÉ NON TI FANNO RIPAGARE IL DEBITO - Marco Bersani

Da: Antonio Freno - Storia, numeri e analisi sulla favola del debito pubblico, raccontati con lucidità e nella maniera più semplice possibile da marco bersani, filosofo, dirigente pubblico e fondatore di Attac (https://www.attac-italia.org).
Leggi anche: https://it.wikipedia.org/wiki/Accordo_sui_debiti_esteri_germanici
                        L'annullamento del debito nell'antichità*- Eric Toussaint
                        L'uomo e il denaro*- Carlo Sini 
                        Semiotica e Moneta*- Carlo Sini 

                                 



Una chiara ed esaustiva esposizione per un argomento al centro del dibattito politico attuale. Una tematica, però, di difficile spiegazione e comprensione, dove risulta molto importante avere, quantomeno, un quadro il più limpido possibile e tale da poter essere messi in condizione di una seria valutazione. 
Questa intervista, a noi sembra, raggiunge lo scopo. Da vedere e ascoltare con attenzione. (il collettivo) 

domenica 26 dicembre 2021

LA LIBERTÀ, LA MORTE, LO STATO. FILOSOFIE E IDEOLOGIE DELLA QUESTIONE PANDEMICA - Emiliano Alessandroni

 Da: https://filosofiainmovimento.it - Emiliano Alessandroni, Università degli Studi di Urbino 'Carlo Bo'. 

Leggi anche: Dal 2030 il mondo sarà meraviglioso secondo l’Agenda Onu - Alessandra Ciattini 

Sul privilegio. Note critiche su Agamben-Cacciari - Roberto Finelli, Tania Toffanin 

Che cos'è la libertà? Il Covid-19 e la difesa del diritto alla vita - Emiliano Alessandroni 



1. Libertà 
2. Società 
3. La meditatio mortis
4. Cospirazionismo e complottismo 
5. Il quadro internazionale



1. Libertà

Pochi esempi sembrano così eloquenti, per quanto concerne le influenze esercitate dall’ideologia sulla semantica, di ciò che nella storia del linguaggio è accaduto alla parola “libertà”, oggi al centro di un acceso dibattito filosofico e politico sul valore delle misure anti-pandemiche. Questa parola è stata infatti evocata, nel corso della storia, all’interno delle circostanze più svariate e di rivendicazioni fra loro persino contrapposte. “Libertà!” gridavano, ad esempio, gli schiavi neri in rivolta a Santo Domingo e negli Stati Uniti del Sud. Ma “libertà!” gridavano anche i proprietari di schiavi che negli Usa agognavano la secessione dal Nord per continuare a perpetrare la schiavitù su base razziale e chiedevano che lo Stato, il governo centrale, non si intromettesse nei propri affari commerciali. 

Nell’ambito della modernità occidentale, in particolar modo, vediamo spesso incontrarsi e non molto meno spesso scontrarsi, almeno tre idee generali di libertà.