sabato 28 ottobre 2017

"Riflessioni" 3.0 - Stefano Garroni

Da:  https://www.facebook.com/notes/mirko-bertasi  -  Stefano_Garroni è stato un filosofo italiano.
Leggi anche: https://ilcomunista23.blogspot.it/2017/09/riflessioni-stefano-garroni.html
                      https://ilcomunista23.blogspot.it/2017/10/riflessioni-20-stefano-garroni-2001.html


Esperienza ed Hegel

La dialettica nasce anche dal fatto che l’esperienza che abbiamo del reale, è contraddittoria e non si colloca in modo ben definito nel nostro pensare: dunque, ha bisogno di essere riplasmata in modo tale da essere assimilabile dal pensiero, “deve dunque esprimersi nella struttura della forma di pensiero” . (Qui, fai riferimento a Leibniz verità di fede e di ragione, ma anche al problema della tassonomia).

Questo sta a dire che, immediatamente, il reale è una gamma di possibilità, e che il passaggio da possibile a reale implica una ‘razionalizzazione’ del reale –la quale non ha una sola forma.

Questo pensare –o riplasmare l’esperienza- fa sì che il soggetto –ovvero, il pensante- si scopra nell’unità e nella differenza con tutta la realtà, che lo circonda.
Conoscere implica socializzare, cioè riconoscersi come un riannodo di rapporti con cose e persone. Ma significa, anche, che esistono forme di rapporti con l’uomo e la natura, che favoriscono oppure immiseriscono questo processo di socializzazione.

Da quanto detto non risulta ancora la differenza tra dialettica materialistica e/o idealistica.

Hegel ha chiaramente elaborato la struttura speculativa fondamentale della dialettica, ovvero l’unità delle differenze.
La dialettica va riconosciuta come essere, che è l’altro dallo spirito, in quanto realtà prodotta dallo spirito stesso.
La ragione è coscienza, che lo spirito ha di essere ogni realtà: è per questo che ogni problema immanente di questa costruzione dialettica giunge, alla fine, ad un felice compimento. Lo spirito muta mano a mano l’altro di se stesso nella realtà di se stesso.

Ciò che, all’inizio della Fenomenologia dello Spirito è solo presupposto –lo spirito è la realtà-, alla fine del movimento del pensiero dialettico , si rivela come realtà pensata dello spirito, perché l’esistenza  dell’uomo, interamente esteriore e sviluppatasi storicamente nel pensiero, diviene la realtà autocosciente.
L’hegeliana Fenomenologia dello Spirito descrive il processo dell’esperienza, in cui il pensiero muta la realtà estranea nella realtà propria, spirituale. Il suo scopo è rendere la realtà trasparente allo spirito.

L’esperienza è lo svilupparsi delle relazioni soggetto/oggetto.

La metafisica sostanziale di una volta, la quale pretende pensare in sé il reale, per poter ragionare senza la mediazione dei presupposti del pensiero. come nasce contro la moderna filosofia della coscienza, che fa del soggetto il fondamento universale e perde di vista la concreta realtà, in  sè determinata.
Hegel sviluppa la verità del rapporto con la realtà con la sua rappresentazione pensante, che egli chiama esperienza e che si sviluppa sia storicamente che individualmente.

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