In primo luogo, anche se tutti noi tendiamo a pensare allo
scambio come qualcosa che coinvolge due persone che commerciano due beni, in
realtà tutte le operazioni coinvolgono tre parti -un venditore, un acquirente,
e una banca – e solo una merce, la cui contropartita è il trasferimento di una
promessa di pagamento della banca dal compratore al venditore. Pertanto tutte
le transazioni sono triangolari: qualsiasi pagamento monetario deve quindi
essere una transazione di tipo triangolare, che coinvolga cioè almeno tre
agenti, il pagatore, il beneficiario, e la banca.
In secondo luogo, le banche devono essere parte dell’analisi
economica – lasciandole fuori si omette il principale (anche se non unico) modo
in cui si crea denaro in un’economia moderna – e non possono essere
semplicemente accorpate alle altre imprese:
"Le imprese sono
presenti sul mercato come venditori o acquirenti di merci e ricorrono alle
banche per effettuare i loro pagamenti; le banche d’altro canto producono mezzi
di pagamento, e agiscono come stanze di compensazione tra imprese. In un
modello di economia monetaria, le banche e le imprese non possono essere aggregate in un unico settore.” (A.
Graziani)
Le banche creano moneta mediante l’emissione di un prestito
ad un contraente; registrano il prestito come una attività, e il denaro che
depositano nel conto del contraente come una passività.
la moneta è semplicemente la promessa di un terzo di pagare, che noi accettiamo come pagamento definitivo in cambio di beni. I due principali soggetti terzi le cui promesse accettiamo sono lo Stato e le banche.
E’ semplicemente la natura della moneta: non è sostenuta da
nulla di “fisico” ed invece si basa sulla fiducia.
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