domenica 27 settembre 2015

Augusto Graziani, l’uomo che ha davvero capito la moneta - Steve Keen

   In primo luogo, anche se tutti noi tendiamo a pensare allo scambio come qualcosa che coinvolge due persone che commerciano due beni, in realtà tutte le operazioni coinvolgono tre parti -un venditore, un acquirente, e una banca – e solo una merce, la cui contropartita è il trasferimento di una promessa di pagamento della banca dal compratore al venditore. Pertanto tutte le transazioni sono triangolari: qualsiasi pagamento monetario deve quindi essere una transazione di tipo triangolare, che coinvolga cioè almeno tre agenti, il pagatore, il beneficiario, e la banca.

     In secondo luogo, le banche devono essere parte dell’analisi economica – lasciandole fuori si omette il principale (anche se non unico) modo in cui si crea denaro in un’economia moderna – e non possono essere semplicemente accorpate alle altre imprese:

   "Le imprese sono presenti sul mercato come venditori o acquirenti di merci e ricorrono alle banche per effettuare i loro pagamenti; le banche d’altro canto producono mezzi di pagamento, e agiscono come stanze di compensazione tra imprese. In un modello di economia monetaria, le banche e le imprese non possono essere                                                                                     aggregate in un unico settore.”  (A. Graziani)

   Le banche creano moneta mediante l’emissione di un prestito ad un contraente; registrano il prestito come una attività, e il denaro che depositano nel conto del contraente come una passività.

   la moneta è semplicemente la promessa di un terzo di pagare, che noi accettiamo come pagamento definitivo in cambio di beni. I due principali soggetti terzi le cui promesse accettiamo sono lo Stato e le banche.

   E’ semplicemente la natura della moneta: non è sostenuta da nulla di “fisico” ed invece si basa sulla fiducia. 

Nessun commento:

Posta un commento