Una cosa certa è che siamo entrati dentro un cambiamento
profondo a livello mondiale. La crisi sistemica del capitalismo procede,
determinando molti e diversi effetti concreti, non solo l’esodo di masse
enormi. I parametri interpretativi usati fino ad oggi stanno saltando uno a uno
producendo uno sbandamento mai visto finora anche tra militanti ed
organizzazioni che tentano di mantenere una identità di classe e comunista.
Di fronte a questi sconvolgimenti il recupero del pensiero
marxista, l’uso dei corretti strumenti teorici per leggere tendenze e
prospettive è fondamentale per inquadrare le questioni e agire politicamente a
tutto campo. La sinistra di oggi, reduce di una cultura politica ormai
sconfitta, di cui Tsipras ne è l’ultimo vergognoso esempio, ormai non gode più
di nessun spazio. Il miserabile buonismo opportunistico anche rispetto al
drammatico esodo di massa di queste settimane, che da noi marcia “scalzo”,
rimuove sistematicamente la lettura di classe dei fenomeni, lettura che mai come
oggi dimostra la sua validità, non può che portare a ulteriori sconfitte, ad
accodarsi al renzismo anche se condannato a parole ma accettato e digerito nei
comportamenti politici e sociali.
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