Da: https://www.machina-deriveapprodi.com
La teoria Marxista poggia la sua forza sulla scienza... che ne valida la verità, e la rende disponibile al confronto con qualunque altra teoria che ponga se stessa alla prova del rigoroso riscontro scientifico... il collettivo di formazione Marxista Stefano Garroni propone una serie di incontri teorici partendo da punti di vista alternativi e apparentemente lontani che mostrano, invece, punti fortissimi di convergenza...
giovedì 29 ottobre 2020
La flatulenza dell’intellettuale di sinistra. Matteo Montaguti presenta un testo di Walter Benjamin
mercoledì 28 ottobre 2020
Il Covid-19 negli Stati Uniti - Alessandra Ciattini
Da: https://www.lacittafutura.it - Alessandra Ciattini (Collettivo di formazione marxista Stefano Garroni) insegna Antropologia culturale alla Sapienza di Roma.
Leggi anche: La battaglia delle idee: come è stata costruita l’egemonia statunitense - Alessandra Ciattini
martedì 27 ottobre 2020
Erodoto, «padre della storia» - Angelo d'Orsi
Da: Angelo d'Orsi - Angelo d'Orsi è professore ordinario di Storia del pensiero politico all’Università di Torino.
Il significato di mito. - Stefano Garroni -
Cinque difficoltà per chi scrive la verità (1935)*- Bertolt Brecht
lunedì 26 ottobre 2020
Fratelli di tutto il mondo, affratellatevi! Brevi note sul “papa comunista” - Roberto Fineschi
Da: https://www.lacittafutura.it - Roberto Fineschi è un filosofo italiano (Marx. Dialectical Studies)
Leggi anche: Un commento a margine dell'enciclica "Fratelli tutti" di Papa Francesco - Francesco Fistetti
domenica 25 ottobre 2020
IL MARX DI DAVID HARVEY - Giorgio Cesarale
Da: http://filosofiainmovimento.it - Giorgio Cesarale, IL MARX DI DAVID HARVEY, Filosofia e capitalismo. Hegel, Marx e le teorie contemporanee, Cap. 6, manifestolibri, Roma 2012, pp. 95-106 - Giorgio Cesarale è Professore Associato di Filosofia Politica presso il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali di Ca’ Foscari - Università di Venezia.
Leggi anche: Il neoliberismo è un progetto politico*- B. S. Risager intervista David Harvey
David Harvey e l’accumulazione per espropriazione
Introduzione al Manifesto del Partito Comunista*- David Harvey**
Un dialogo sull’imperialismo: David Harvey e Utsa e Prabhat Patnaik. - Alessandro Visalli
Le realtà imperialiste e i miti di David Harvey - John Smith
Urbanesimo e capitalismo
sabato 24 ottobre 2020
Per un nuovo Marx - Giovanni Sgrò, Roberto Fineschi
Sul cosiddetto «Capitolo sesto inedito» di Karl Marx. Appunti di lettura e considerazioni critiche*- Giovanni Sgrò**
Marx e la MEGA nel dibattito anglofono - Tommaso Redolfi Riva
Roberto Fineschi: Marx, la MEGA 2, il marxismo.* - Rete dei comunisti, Coll. Noi Restiamo Torino
venerdì 23 ottobre 2020
Come si muove una pandemia. Il tallone d’Achille della globalizzazione
Da: https://lascimmiachepensa.wordpress.com
Leggi anche: Epidemia e potere - Aristide Bellacicco
Zygmunt Bauman - La società individualizzata - Il Mulino, Bologna, 2002 -
Esiste una contraddizione fra l'efficienza di una società di mercato e la difesa della vita umana soprattutto in circostanze come le attuali.
È una contraddizione che appare insanabile rimanendo all'interno di un sistema sociale ed economico basato sulla compravendita di merce su scala sempre più vasta ed in tempi sempre più brevi. È come se il virus seguisse la stessa dinamica del denaro, sebbene quest' ultimo, nella sua forma di moneta, non è mai stato indicato come possibile vettore di infezione.
È pur vero che i grandi scambi capitalistici, quelli cioè che avvengono nell'ambito della produzione, non implicano lo spostamento fisico di masse di denaro, che invece mantiene una sua importanza sui mercati dei beni di consumo.
E dunque, i grandi capitalisti si sono arricchiti, e si arricchiscono, durante l'epidemia accumulando profitti, in un certo senso, smaterializzati; al contrario, i puri e semplici consumatori, se esistono, si contagiano mentre vanno al mercato a produrre il profitto degli altri.
Come i puri e semplici comuni mortali, i lavoratori, soprattutto quelli che vanno in fabbrica, alle casse dei supermercati, a fare le pulizie. Ancor più quelli che si svegliano all'alba e sacrificano ore di sonno (fondamentale per le difese immunitarie) per poter portare il pane a casa ed arricchire i capitalisti. Quelli che non possono permettersi di fare 80 Km al giorno con il proprio mezzo, ed affollano treni, metro ed autobus, dove ovviamente la prevenzione dal coronavirus è impossibile.
E gli stessi medici ed infermieri. (il collettivo)
-----------------------------------
Osservando i numeri di questa seconda ondata, inizia a prendere corpo la consapevolezza che non solo non #andràtuttobene, ma probabilmente fermare l’aumento di contagi sarà semplicemente impossibile.
giovedì 22 ottobre 2020
Il processo a Julian Assange - Alessandra Ciattini
Da: https://www.lacittafutura.it - Alessandra Ciattini (collettivo di formazione marxista "Stefano Garroni”) insegna Antropologia culturale alla Sapienza, collabora con https://www.lacittafutura.it.
Leggi anche: Lento assassinio di Julian Assange. Giustizia negata per chi ha denunciato i misfatti del governo - Philip Giraldi
- Julian Assange è un problema solo per l’Ecuador o anche per noi? - Alessandra Ciattini
Assange in Tribunale - Craig Murray
Assange è Colpevole di Aver Rivelato al Mondo Intero l'Anima Malvagia dell'Imperialismo a Stelle e Strisce - Federico Pieraccini
mercoledì 21 ottobre 2020
C’è vita su Marx? Cronache MarXZiane n. 1 - Giorgio Gattei
Da: http://www.maggiofilosofico.it - Giorgio Gattei è uno storico del pensiero economico ed economista marxista italiano. Professore di Storia del Pensiero Economico presso la Facoltà di Economia dell'Università di Bologna.
Vedi anche: Das Kapital nel XXI secolo* - Giorgio Gattei
1. Come il pianeta Nettuno nel Sistema solare, anche il pianeta Marx è stato individuato nella Costellazione dell’Economia inizialmente solo per via speculativa a seguito di una discrepanza, inspiegabile nella traiettoria del valore rispetto ad ogni altro corpo economico già conosciuto, che lasciava intendere che in quello spazio di cielo dovesse esserci presenza di qualcosa di anomalo, anche se al momento non individuabile. E’ stata questa la grande intuizione dell’astronomo britannico Adam Smith, peraltro autore di una Storia dell’astronomia pubblicata postuma in cui teorizzava che «un sistema di pensiero è una macchina immaginativa inventata per collegare nell’immaginazione i vari movimenti ed effetti che nella realtà già si compiono». Per questo nella Ricchezza delle stelle (1776) egli aveva mostrato come ci fosse nel cielo un luogo economico in cui il valore delle merci misurato come “lavoro contenuto” (V = L) non coincideva più con la misura in “lavoro comandato” (o Salario: V = Lw), come invece avrebbe dovuto essere, essendo questo dovuto al semplice fatto che il salario unitario w pagato per ogni ora di lavoro L doveva risultare minore di 1, così che Lw < L. Ciò lo giustificava perché, mentre nello “stadio naturale” dell’economia (ossia dovunque) «tutto il prodotto del lavoro appartiene al lavoratore,.. non appena il capitale si è accumulato nelle mani di persone singole, alcune di loro naturalmente lo impiegheranno nel mettere al lavoro uomini operosi», a cui pagheranno un salario tale per cui «il valore che gli operai aggiungono ai materiali si dividerà in due parti, di cui una paga il loro salario e l’altra i profitti di chi li impiega». Ed era una anomalia inaspettata nell’ordine dei sistemi economici, con l’effetto che «nel prezzo delle merci i profitti costituiscono una componente del tutto diversa dai salari del lavoro e regolata da principi del tutto diversi». Sì, ma quali?
martedì 20 ottobre 2020
Epidemia e potere - Aristide Bellacicco
Da: https://www.lacittafutura.it - Aristide Bellacicco (Medico) fa parte del "Collettivo di formazione marxista Stefano Garroni"
Ascolta anche: https://www.spreaker.com/user/11689128/il-caffe-della-mattina-20-ottobre
Quale è il vero significato del prolungamento dello stato di emergenza e dell’imposizione delle mascherine anche all’esterno? Misure severe quando nello stesso tempo si registrano indebolimenti dei controlli in altri ambiti.
Appare evidente che le misure prese dai diversi Stati in conseguenza dell’epidemia da Coronavirus stanno producendo, sia pure in grado diverso, effetti significativi sulla vita sociale e politica dei cittadini e delle società in tutto il mondo. A uno sguardo non superficiale, si deve riconoscere come tali effetti si spingano ben al di là dell’obiettivo di contenere l’epidemia e, col trascorrere dei mesi, acquistino sempre più il carattere di modificazioni tendenzialmente stabili delle forme attraverso le quali si rende possibile l’esistenza sociale e individuale.
È bene chiarire che qui non si sostiene alcuna ipotesi di complotto o di regia occulta: siamo davanti a fenomeni oggettivi che traggono origine e, nello stesso tempo, rivelano la natura essenzialmente autoritaria di qualsiasi Stato, a prescindere dal suo regime politico.
Limitandoci per il momento al panorama italiano, si consideri che ci si sta avviando verso un ulteriore (il terzo, se non erro) prolungamento dello stato di emergenza che, a quanto pare, verrà esteso fino al 31 gennaio dell’anno venturo, raggiungendo così la durata di un anno circa dall’esordio dell’epidemia; e credo che a nessuno sfugga la possibilità che si vada ancora oltre.
È legittimo chiedersi cosa renda necessario un tale stato di cose e perché non si possa affrontare la situazione sanitaria – perché di questo e di nient’altro dovrebbe trattarsi – mantenendo inalterate le ordinarie garanzie vigenti in un sistema di democrazia formale e, in primo luogo, l’equilibrio dei poteri soprattutto per quanto riguarda il rapporto fra organi esecutivi e assemblee rappresentative a qualsiasi livello.
lunedì 19 ottobre 2020
"La materia del soggetto" - Carlo Sini
1/8: Étienne
BALIBAR - Marx,
Freud, Spinoza: tre concezioni del transindividuale
2/8: Domande
del pubblico sull'intervento di Étienne Balibar
3/8: Rocco
RONCHI - Immanenza
assoluta
4/8: Domande
del pubblico sull'intervento di Rocco Ronchi
5/8: Felice
CIMATTI - Perché
l’essere umano non può essere come un lombrico? Wilfred Bion e il
transindividuale
6/8: Domande
del pubblico sull'intervento di Felice Cimatti
7/8: Carlo
SINI - La
materia del soggetto
8/8: Tavola
rotonda con con Rossella FABBRICHESI, Florinda CAMBRIA, Andrea
CAVAZZINI, Vittorio MORFINO, Luca PINZOLO
domenica 18 ottobre 2020
Come cambia l’economia dopo la pandemia? Ne parliamo con F. Schettino
Francesco Schettino è un economista, docente All’Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli e all’Università Popolare Antonio Gramsci di Roma. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni ed è stato uno dei maggiori collaboratori della pregevole rivista marxista La Contraddizione (https://rivistacontraddizione.wordpress.com). Anche questo giornale ha ospitato alcuni suoi articoli. Dopo quelle rivolte a Domenico Moro e Alan Freeman, anche a lui, che ringraziamo per la disponibilità, rivolgiamo alcune domande in merito alla fase che si va sviluppando a seguito della pandemia. ( Federico Giusti per https://www.lacittafutura.it)
Ascolta anche: https://www.spreaker.com/episode/41433464
Il capitalismo cerca di recuperare i margini di profitto sottraendo al salario sociale anche il meccanismo del debito pubblico. Lo Stato è ostaggio del suo maggiore azionista, i creditori. Occorre un audit del debito e il rilancio della pianificazione del sistema economico.
sabato 17 ottobre 2020
Un commento a margine dell'enciclica "Fratelli tutti" di Papa Francesco - Francesco Fistetti
Da: Nuovo Quotidiano di Puglia (Brindisi) - https://www.facebook.com/francesco.fistetti.5 - francesco fistetti insegna Storia della Filosofia Contemporanea, Università di Bari.
giovedì 15 ottobre 2020
mercoledì 14 ottobre 2020
Che fare nella crisi? Ne parliamo con Alan Freeman
Da: https://www.lacittafutura.it
Leggi anche: Il disagio dei marxisti: la crisi, la finanza e la caduta del saggio del profitto. - Alan Freeman
Dopo l’intervista a Domenico Moro, continuiamo con Alan Freeman, che ringraziamo per la disponibilità, le nostre interviste a economisti e lavoratori militanti sulla situazione che si va affermando a seguito della pandemia che ha investito il modo e soprattutto i paesi a conduzione liberista, molto più impreparati ad affrontare l’emergenza sanitaria. (Ascanio Bernardeschi per https://www.lacittafutura.it)
Alan Freeman, uno dei principali economisti della Greater London Authority ai tempi di Ken Livingstone, è stato docente universitario ed è uno dei massimi esponenti della scuola del Temporary Single System Interpretation (TSSI). Ha pubblicato, come autore e curatore, diversi libri sulla teoria del valore di Marx. Attualmente è condirettore del Geopolitical Economy Research Group e anche in tale veste è autore di diversi libri sui cambiamenti che stanno intervenendo a livello geopolitico. Le sue pubblicazioni si possono trovare qui.
La crisi del capitalismo ha come cause la questione ecologica, la natura dell’accumulazione capitalistica e le crescenti diseguaglianze fra nazioni. L’immissione di liquidità non può risolvere questi problemi. Serve il ritorno del protagonismo delle classi lavoratrici e una politica estera indipendente.
Domanda (D). Alan, la pandemia da Covid-19 ha senz’altro fatto da detonatore della crisi economica e l’ha inasprita. Noi riteniamo però che essa sia intervenuta in un momento già critico per l’economia mondiale e che pertanto non possa essere considerata l’unica responsabile dei problemi economici che stiamo vivendo. Per te qual è la natura di questa crisi?
Risposta (R). Tutte le crisi sono la conseguenza di una combinazione di cause. Il problema non è di utilizzare questo fatto ovvio in una maniera facile e superficiale per evitare decisioni difficili, come fanno molti commentatori, ma, per poter agire, di identificare in ciascuna crisi particolare quali cause particolari operano.
La crisi attuale nasce da tre processi interagenti tra di loro, che fino ad ora si sono evoluti in maniera semi autonoma e ora si sono combinati in un unico evento storico, portando al culmine la tendenza alla crisi che era già intrinseca a ciascuno di loro (cioè una sospensione incontrollata e insolitamente rapida della normalità). Con ciò è giunta a termine l'autonomia dei tre processi, con la conseguenza che anche la loro soluzione è interconnessa; vale a dire che non è più praticabile risolverne qualcuno indipendentemente dagli altri, sia pure per un periodo piuttosto breve.
Questi processi sono: la conseguenza ecologica del rapporto tra la società umana e le risorse naturali da cui essa dipende, la relazione tra accumulazione monetaria e produzione umana e le conseguenze dell'ordine politico mondiale postcoloniale, ma pur sempre imperialista.
L'erosione delle fondamenta su cui poggia ciascuno di questi processi è in atto dalla fine degli anni cinquanta, ma in tutti e tre in maniera combinata si è ormai raggiunto un "punto critico"; e questa è la natura della crisi attuale.
Cominciamo con il primo, cioè il rapporto ecologico tra natura ed esseri umani. Nelle circostanze immediatamente scaturite dalla pandemia da COVID, esso si è agevolmente imposto su tutte le altre questioni; quindi metterlo al secondo o al terzo posto equivarrebbe a comportarsi come il proverbiale struzzo.