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lunedì 16 aprile 2018

Unigramsci - Controstoria del Secolo Breve (II Parte) - Renato Caputo


Vedi anche: https://ilcomunista23.blogspot.it/2016/12/controstoria-del-secolo-breve-nazismo.html (I Parte)

                                                                                                                                            "Noi conosciamo un’unica scienza, la scienza della storia" (K. Marx e F. Engels)
     Prima lezione


CONTROSTORIA DEL SECOLO BREVE (II PARTE )
DAL SECONDO DOPOGUERRA AI GIORNI NOSTRI


Unigramsci - Controstoria del Secolo Breve (II Parte) - #1 Lezione - Prof. Renato Caputo
20/12/2017 (I incontro) IL SECONDO DOPOGUERRA: il nuovo assetto geo-politico mondiale; l'Onu; Il piano Marshall.
https://www.youtube.com/watch?v=xqwmVLypXWo&feature=em-uploademail

Unigramsci - Controstoria del Secolo Breve (II Parte) - #2 Lezione - Prof. Renato Caputo
27/12/2017 (II incontro) LA DIVISIONE DEL MONDO e LA GUERRA FREDDA: l'Italia dal 1945 al 1948; le democrazie popolari; il dopoguerra nell'Europa occidentale
https://www.youtube.com/watch?v=cbU9K8Z1Wo4&feature=em-uploademail 

Unigramsci - Controstoria del Secolo Breve (II Parte) - #3 Lezione - Prof. Renato Caputo

3 gennaio 2018 (III Incontro) - GLI ANNI CINQUANTA NEL MONDO OCCIDENTALE: il sopravvento del moderatismo; gli Usa di Truman ed Eisenhower; i primi passi dell’integrazione dell’Europa centro-occidentale; le forze conservatrici al potere in Europa e in Giappone; l’Italia negli anni del "centrismo". 
https://www.youtube.com/watch?v=iJXwACBarho&feature=em-uploademail 

Unigramsci - Controstoria del Secolo Breve (II Parte) - #4 Lezione - Prof. Renato Caputo

(IV incontro) - i paesi in transizione al socialismo negli anni cinquanta, relatore prof. Renato Caputo, per Università popolare Antonio Gramsci, anno accademico 2017-2018
https://www.facebook.com/unigramsci/videos/2093336267571138/ 

Unigramsci - Controstoria del Secolo Breve (II Parte) - #5 Lezione - Prof. Renato Caputo
COESISTENZA PACIFICA, DECOLONIZZAZIONE E TERZO MONDO: Usa e Urss. dalla guerra fredda alla difficile coesistenza; la fine del colonialismo franco-britannico; il conflitto arabo-israeliano; decolonizzazione e Terzo mondo; la politica estera cinese
https://www.youtube.com/watch?v=rxVx4MxnSyo&feature=em-uploademail

Unigramsci - Controstoria del Secolo Breve (II Parte) - #6 Lezione - Prof. Renato Caputo
GLI ANNI SESSANTA NEL MONDO OCCIDENTALE: gli Stati Uniti da Kennedy a Nixon; la rivoluzione cubana; l'Europa occidentale negli anni Sessanta; l'Italia dal "centro-sinistra" all'"autunno caldo"
https://www.youtube.com/watch?v=DNPG3VOZIIE&feature=em-uploademail

Unigramsci - Controstoria del Secolo Breve (II Parte) - #7 Lezione - Prof. Renato Caputo
GLI ANNI SESSANTA NEL MONDO ORIENTALE: l'Urss da Kruscev a Breznev; la "primavera cecoslovacca" e la repressione sovietica; l’inasprimento del conflitto sino-sovietico; la rivoluzione culturale in Cina.
https://www.youtube.com/watch?v=wCJ_j2HWS5A

Unigramsci - Controstoria del Secolo Breve (II Parte) - #8 Lezione - Prof. Renato Caputo
L TERZO MONDO: L’India nel dopoguerra; la liberazione dell’Africa dal colonialismo; l’America latina dal populismo alle dittature militari; la guerra del Vietnam.
https://www.youtube.com/watch?v=ORXYb5SpH4c&feature=em-uploademail

Unigramsci - Controstoria del Secolo Breve (II Parte) - #9 Lezione - Prof. Renato Caputo
GLI ANNI SETTANTA: gli Usa dall'omicidio dei Kennedy al Sessantotto; la Cina dopo la rivoluzione culturale; la crisi petrolifera del 1973.
https://www.youtube.com/watch?v=qjuydtoPbLg&feature=em-uploademail

Unigramsci - Controstoria del Secolo Breve (II Parte) - #10 Lezione - Prof. Renato Caputo
GLI ANNI OTTANTA
https://www.youtube.com/watch?v=7y20dRqW7Dg&feature=em-uploademail 

11. (7 marzo) GLI ANNI NOVANTA: gli Stati Uniti d’America sola grande potenza mondiale; i nuovi termini della questione arabo-israeliana; i nuovi conflitti internazionali dopo la fine della guerra fredda.
https://www.youtube.com/watch?v=i6i0REdMcw4

12. (14 marzo) IL PRIMO DECENNIO DEL XXI SECOLO: i nuovi termini della questione arabo-israeliana; i nuovi conflitti internazionali dopo la fine della guerra fredda; il mondo alle soglie del terzo millennio.
https://www.youtube.com/watch?v=zFwMtsZQ2AM 

13. (21 marzo) I NOSTRI GIORNI: il radicalismo islamico; la casa comune europea.
https://www.youtube.com/watch?v=fKct67p7XGA 

14. (28 marzo) LA STORIA D’ITALIA DAGLI ANNI SETTANTA AGLI OTTANTA: il rinnovamento della società italiana; la strategia della tensione; il terrorismo; la crisi economica.
https://www.youtube.com/watch?v=Rv3P2-bWPX8 

15. (4 aprile) LA STORIA DI ITALIA DAGLI ANNI NOVANTA AI GIORNI NOSTRI: scandali e questione morale; l’Italia negli anni novanta; il primo decennio del ventunesimo secolo. 



lunedì 11 marzo 2019

I concetti fondamentali della filosofia di Hegel (ultima parte) - Renato Caputo

     "          "     :  Dialettica*- Eric Weil** 






Link al video della lezione tenuta per l’Università popolare Antonio Gramsci su concetti analoghi. 



Per favorire la comprensione dei diversi momenti della concezione di Hegel del processo conoscitivo ci serviamo del noto schema triadico di tesi, antitesi e sintesi

1. La tesi: l’intelletto astraendole dalla realtà nella sua verità, ovvero nella sua totalità, pone le differenze interne al reale l’una al di fuori dell’altra, mirando a conoscerle analiticamente una alla volta. Così coglie della realtà in generale, ma anche di ogni cosa in particolare unicamente un singolo aspetto, una singola determinazione e la fissa per definire i diversi aspetti della realtà o dell’oggetto che analizza, in modo analitico, a uno a uno, non riuscendo ancora ad avere una visione d’insieme. Questo, per quanto limitato, è il primo momento necessario di ogni conoscenza, in cui fissiamo di ogni ente quella che ci pare essere la sua caratteristica fondamentale. Per cui, ad esempio, definiamo Napoleone un grande condottiero, o definiamo il condannato a morte un criminale. In tal modo, esprimiamo il nostro modo di giudicare la realtà e, perciò, questo primo momento è definibile come la tesi posta dal nostro intelletto. 

2. L’antitesi: D’altra parte, a un’analisi appena un po’ più attenta non possiamo non cogliere l’unilateralità della nostra tesi, della determinazione fissata come assoluta dall’intelletto, che ha preteso di comprendere un aspetto della realtà senza tener presente la funzione che svolge nel tutto e i rapporti in cui è con gli altri aspetti, egualmente non trascurabili, del reale. Inoltre fissando una cosa e ancor più una persona a una sua caratteristica, per quanto essa ci possa apparire essenziale, non possiamo che averne una conoscenza parziale e unilaterale che non gli rende giustizia. Perciò, nessuno di noi ama essere giudicato, nel senso di essere fissato e definito sulla base di una singola determinazione, per quanto importante, dell’intelletto. Da questo punto di vista, diviene necessario il secondo momento del processo conoscitivo, il momento propriamente dialettico, in cui interviene la ragione che, consapevole che il vero è l’intero, non può che negare la verità del singolo aspetto che l’intelletto ha astratto dalla totalità di cui è e resta parte. Si tratta, dunque, della funzione negativa della ragione nei confronti delle astrazioni poste per sé dell’intelletto. 

venerdì 15 febbraio 2019

I concetti fondamentali della filosofia di Hegel (III parte) - Renato Caputo



Renato Caputo insegna storia e filosofia. 

Link al video della lezione tenuta per l’Università popolare Antonio Gramsci su concetti analoghi


Segue da: I concetti fondamentali della filosofia di Hegel - Renato Caputo - 
     "          : I concetti fondamentali della filosofia di Hegel (II parte) - Renato Caputo - 




La struttura a spirale della verità

Lo sviluppo in tre momenti dell’assoluto – logica, filosofia della natura e dello spirito – non segue un ordine cronologico, ma un ordine logico. In effetti, dal punto di vista cronologico la logica – ossia la grammatica del reale – può essere estrapolata per astrazione sempre solo dopo che la lingua, la realtà si è sviluppata e consolidata.
Dal punto di vista cronologico avremo, quindi, prima lo sviluppo della natura, oggetto della filosofia della natura, poi lo sviluppo storico dello spirito umano, studiato dalla filosofia dello spirito e, solo infine, l’astrazione della logica in cui si articola inconsapevolmente l’evoluzione della natura e poi il suo divenire più o meno consapevole nella storia dello sviluppo dello spirito dell’umanità. Anche se, dal punto di vista sempre cronologico, si potrebbe meglio dire che viene sempre prima lo sviluppo fino al suo apice storico della filosofia dello spirito umano, che diviene così consapevole di ricostruire l’evoluzione della natura che è divenuta, consapevole di sé proprio nel genere umano e, infine, ricostruisce (estrapolandola) la logica seguita tanto dallo sviluppo naturale, che da quello storico e spirituale. Quindi, dal punto di vista temporale, è l’ultimo momento – ovvero lo spirito dell’umanità che, giunto al suo massimo sviluppo in un determinato momento storico – che, in quanto risultato, consente di porre, di ricostruire, i momenti precedenti, ovvero la natura e la logica. D’altra parte è quest’ultima a presiedere allo sviluppo tanto della storia della natura quanto di quella dello spirito umano, dal punto di vista logico ovviamente.
La verità, in effetti, ha per Hegel una struttura solo apparentemente circolare in quanto, con il compiersi della filosofia dello spirito, è possibile sì ricostruire la logica, ma si tratterà di una logica più evoluta e complessa della precedente. Dunque, il risultato solo apparentemente ritorna al suo inizio, compiendo il circolo, ma in realtà sviluppa la struttura circolare a un grado più elevato, come avviene nella spirale, che proprio per questo costituisce la migliore metafora in grado di spiegare l’articolarsi dei tre diversi momenti dell’assoluto. Del resto, anche quest’ultimo naturalmente tende a mutare essendo non qualcosa di morto, di dato una volta per tutte, ma qualcosa di vivente in un continuo sviluppo storico. Così, da un punto di vista storico più avanzato diviene, almeno possibile, sviluppare una nuova versione aggiornata e riveduta, più complessa dell’assoluto e del suo articolarsi e svilupparsi nella sua storia. Ossia saranno possibili, necessariamente, elaborare interpretazione sempre migliore, potendo prendere le mosse dalle precedenti e avendo in più una maggiore esperienza storica dell’assoluto, per cui la stessa storia della interpretazioni non può che esse anch’essa infinita.
Sottolineiamo ciò, in particolare, in polemica con i troppi che, persino oggi, continuano a equivocare, in modo più o meno consapevole, accusando a torto il sistema hegeliano di essere chiuso e di pretendere di voler dire l’ultima parola sullo sviluppo storico dell’assoluto o, addirittura, di avere l’assurda pretesa di porsi come fine della storia.

giovedì 12 marzo 2020

Francesco Valentini: Soluzioni hegeliane - Renato Caputo


Vedi anche:  I concetti fondamentali della filosofia di Hegel (ultima parte) - Renato Caputo  
                      Le origini filosofiche del marxismo: la filosofia di G.W.F. Hegel (7-8-9) - Renato Caputo 
                      Hegel: Fenomenologia dello spirito. La questione ontologica della "cosa stessa" - Remo Bodei  
                      Marx, Hegel ed il metodo. Note introduttive - Roberto Fineschi 



A poco più di 10 anni dalla morte di uno dei massimi interpreti di Hegel e a quasi 20 dalla pubblicazione della sua più significativa monografia sull’opera hegeliana, pubblichiamo un’analitica recensione di quest’ultima 


Soluzioni hegeliane è una raccolta di saggi di Francesco Valentini, dedicati in maniera diretta o indiretta a delucidare il pensiero hegeliano. Le tematiche affrontate nella prima sezione sono: la società civile, il mondo della ricchezza, la moralità, le prime categorie della Logica, l’interpretazione dell’illuminismo, il Sapere assoluto, la genesi della razionalità. Nella seconda, invece, Valentini analizza la filosofia di Eric Weil, una filosofia fortemente influenzata dal pensiero di Hegel come da quello di Kant. Il confronto tra questi due filosofi e l’interpretazione storicistica del pensiero hegeliano possono essere considerate le due caratteristiche fondamentali dell’approccio dell’autore alle differenti problematiche presenti nel suo libro.

Nel primo saggio dedicato alla società civile Valentini muove dalle critiche rivolte da Karl Marx e Rudolf Haym al pensiero “speculativo” hegeliano, al razionale che si pretende reale e che quindi “consacra contenuti empirici, qualificandoli razionali” [1]. Valentini rigetta queste critiche in quanto ritiene che “la compenetrazione di ragione ed empiria sia la conseguenza inevitabile (e plausibile) della polemica contro le filosofie della riflessione e corrisponda a un atteggiamento umano di conciliazione con il mondo, di pacificazione con le cose” (25). Valentini ritiene che nella filosofia hegeliana non vi sia affatto un dominio della logica sul dato empirico, dato che i concetti stessi in essa non sono altro che “condensazioni di fatti, hanno la loro nascita storica e la loro vicenda storica, e poi vengono tesaurizzati come categorie del discorso” (26).

domenica 20 marzo 2016

MARX dopo MARX, da Engels a Labriola.* - Renato Caputo

*Da:      Università Gramsci


Sindacalismo rivoluzionario di Sorel- il marxismo rivoluzionario di Lenin e il dibattito sull'eredità leninista: https://www.youtube.com/watch?v=MLe_0zBB5Lw

Il dibattito sull'eredità leninista - Stalin - Trockij - il marxismo nel Terzo Mondo - Introduzione a Gramsci:    https://www.youtube.com/watch?v=BS0rMehI-Wg

Antonio Gramsci: Quaderni del carcere. Introduzione a Jean Paul Sartre:    https://www.youtube.com/watch?v=jyP5a2Rycag

J. P. Sartre: La difficile sintesi fra marxismo ed esistenzialismo; Utopia e speranza: il marxismo di Ernst Bloch:    https://www.youtube.com/watch?v=VYMnbfnmxV8

Vedi lezioni precedenti:   http://ilcomunista23.blogspot.it/2016/02/il-giovane-marx-renato-caputo_28.html

venerdì 22 aprile 2016

E. Bloch, K. Korsch, L. Althusser.* - Renato Caputo



Il marxismo di E. Bloch; dalla filosofia alla scienza: il marxismo di Korsch; marxismo e strutturalismo: L. Althusser; introduzione a La scuola di Francoforte

La Scuola di Francoforte: Horkheimer; T. W. Adorno; H. Marcuse, W. Benjamin.   https://www.youtube.com/watch?v=qwZXv27HISA&feature=share

La parabola della filosofia di G. Lukacs dalla coscienza di classe all'ontologia dell'essere sociale.   https://www.youtube.com/watch?v=QuKzkmVLD-c  

lunedì 28 gennaio 2019

I concetti fondamentali della filosofia di Hegel (II parte) - Renato Caputo

Da: https://www.lacittafutura.it - Approfondimenti teorici (Unigramsci) - Renato Caputo insegna storia e filosofia. 
Link al video della lezione tenuta per l’Università popolare Antonio Gramsci su concetti analoghi

La filosofia come comprensione del proprio tempo con il pensiero
La verità, secondo Hegel, non è mai qualche cosa di dato, di finito, ma è il risultato di un processo e dei momenti necessari che sono stati superati dialetticamente – ovvero tolti in ciò che c’era di non più attuale e tesaurizzati per quanto c’era di ancora vitale – per raggiungere tale risultato. La filosofia hegeliana è filosofia reale e, perciò, segna una cesura con il pensiero utopistico, improntato non alla conoscenza scientifica della realtà storica, ma alla pura aspirazione del dover essereL’idea in effetti non è, sottolinea Hegel, così impotente da restare un mero dover essere, una pura aspirazione, un mero concetto astratto in quanto tale soggettivo.
Al contrario la filosofia ha come missione fondamentale quella di far comprendere la realtà nella sua razionalità, nella sua necessità, ovvero in modo scientifico. Deve dunque, innanzitutto, consentire di comprendere concettualmente la propria epoca storica – comprese le leggi, la morale e la religione di cui occorre intendere la razionalità-necessità – per consentire così all’uomo d’azione, al Politico di intervenire in modo razionale su di essa, con profitto, per razionalizzare ulteriormente l’esistente, realizzando nell’idea il concetto che ne costituiva, in modo generalmente non del tutto consapevole, il movente. Una volta ricompresa razionalmente la nuova realtà storica, diverrà la base per elaborare un nuovo concetto, che richiedere, per essere a sua volta realizzato, una nuova azione storica.
L’indissolubile nesso dialettico fra filosofia e storia, pensiero e azione, teoria e prassi
Hegel utilizza, per rappresentare la filosofia, la metafora della Nottola (la civetta) di Atena-Minerva, l’uccello notturno posto come simbolo della Dea della ragione, che indica la visione dall’alto che consente al filosofo di comprendere la realtà nella sua verità, ovvero nel suo insieme, nella sua totalità, levandosi in volo sul far della sera, ossia quando l’azione storica, che necessariamente la precede, si è compiuta. Più grande è l’azione storica più significativa sarà, dunque, la sua comprensione filosofica e, proprio per questo, secondo Hegel i grandi sistemi filosofici, che sintetizzano in sé tutti i precedenti sviluppi delle scienze filosofiche compendiandole, sono realizzabili solo quando un’intera epoca storica si è compiuta e si è così giunti nella notte che precede l’alba di un nuovo mondo. La grande azione storica su cui riflette la filosofia di Hegel è la Rivoluzione francese e la sua affermazione in Europa – prima con le imprese napoleoniche e poi con la lotta dei popoli nazionali contro l’impero bonapartista – e la coeva rivoluzione industriale che segnano il tramonto della grande epoca storica cristiano-medievale, dal cui compimento-superamento nascerà il mondo moderno capitalista-borghese. 

martedì 8 gennaio 2019

I concetti fondamentali della filosofia di Hegel - Renato Caputo




Leggi anche: Il tragico destino del cristianesimo - Renato Caputo 


Link al video della lezione tenuta per l’Università popolare Antonio Gramsci


Affrontiamo i concetti fondamentali della filosofia di Hegel per avere gli strumenti necessari a comprendere le sue immortali opere filosofiche, liberandoci delle più comuni incomprensioni.


La realtà (Wirklichkeit) nel senso forte del termine, la realtà effettuale, è per Hegel una totalità organica e non indica dunque – come spesso avviene nel linguaggio quotidiano – un singolo essere determinato. Quest’ultimo è definito da Hegel come esistente ed è in quanto tale parte di tale totalità, è il finito che come tale non può che morire, non avendo in sé la propria verità ma nel suo altro. Al contrario l’assoluto o infinito è ab-solutus, ovvero privo di legami già nel significato etimologico del termine; ha in sé la propria ragione di essere, la propria verità e necessità e, perciò, è reale unicamente una totalità organica. Ciò che è invece finito, particolare, esistente è in quanto tale limitato. Non è vero, in quanto non è in sé razionale. Non ha in sé senso e necessità, ma li acquista solo nella relazione che lo lega a tutti gli altri finiti quali momenti dell’infinito, parti del tutto in cui soltanto assumono il loro vero significato.