Da: https://www.quodlibet.it - Gorgio Agamben è un filosofo italiano. Ha scritto diverse opere che spaziano dall'estetica alla filosofia politica, dalla linguistica alla storia dei concetti, proponendo interpretazioni originali di categorie come forma di vita, homo sacer, stato di eccezione e biopolitica. La sua opera è studiata in tutto il mondo.
La teoria Marxista poggia la sua forza sulla scienza... che ne valida la verità, e la rende disponibile al confronto con qualunque altra teoria che ponga se stessa alla prova del rigoroso riscontro scientifico... il collettivo di formazione Marxista Stefano Garroni propone una serie di incontri teorici partendo da punti di vista alternativi e apparentemente lontani che mostrano, invece, punti fortissimi di convergenza...
venerdì 14 marzo 2025
"Mentre" - Giorgio Agamben
giovedì 13 marzo 2025
RUSSIA e EUROPA in GUERRA PERMANENTE: il SOGNO di TRUMP - Giorgio Bianchi
mercoledì 12 marzo 2025
Ucraina, tre anni di guerra: il confronto Santoro-Orsini -
martedì 11 marzo 2025
Trump si prende il Canale di Panama e i microchip di Taiwan - Marco Santopadre
Da: https://pagineesteri.it - Marco Santopadre, giornalista, già direttore di Radio Città Aperta di Roma, è un analista dell’area del Mediterraneo, del Medio oriente e del Nord Africa. Collabora con il Manifesto, Catarsi e Berria. Scrive, tra le altre cose, di Spagna e movimenti di liberazione nazionale.
Leggi anche: Il Congo, insanguinato dallo scontro tra Usa, Ue e Cina - Marco Santopadre
Il “discorso sullo stato dell’Unione” più lungo degli ultimi decenni. In un’ora e quaranta minuti Donald Trump non si è risparmiato, mettendo in fila i cavalli di battaglia che lo hanno portato alla vittoria e che guidano la sfilza di provvedimenti adottati dal capo della Casa Bianca nelle prime settimane di regno incontrastato.
lunedì 10 marzo 2025
Grazie, Volodymir Zelensky! - Massimo Zucchetti
Da: facebook.com/Massimo Zucchetti - Massimo Zucchetti è professore ordinario dal 2000 presso il Politecnico di Torino, Dipartimento di Energia. Attualmente è docente di Radiation Protection, Tecnologie Nucleari, Storia dell’energia, Centrali nucleari. - Massimo Zucchetti - https://zucchett.wordpress.com -
Vedi anche: I rischi inaccettabili di una guerra nucleare - Massimo Zucchetti
Leggi anche: Il Revisionismo e Auschwitz. Breve guida “per voi giovani” - Massimo Zucchetti
Dopo la criminale uscita di Macron, uno in cui il complesso di Edipo si mescola con la Grandeur, che aveva detto - traduco per i peggior sordi che non vogliono sentire - di offrire agli Europei il suo “ombrello nucleare”, cioè con le sue maledette 290 bombe atomiche, scatenare un conflitto nucleare per “far vincere” la guerra al suo Zelensky, debbo confessare che non sapevo più a che Santo Votarmi.
domenica 9 marzo 2025
Il vero significato dell'appello di Michele Serra. Intervista al prof. Angelo D'Orsi
sabato 8 marzo 2025
IL NEMICO DELL’EUROPA È IL RIARMO DI URSULA - Barbara Spinelli
Da: https://www.ilfattoquotidiano.it - Barbara Spinelli è una giornalista, saggista e politica italiana. Europarlamentare (2014–2019).
Leggi anche: Come salvare Kiev dopo la sconfitta - Barbara Spinelli
LE DUE INCENDIARIE
L'Unione è condannata all'irrilevanza se, invece di prendersela con Trump, non richiama all’ordine i rappresentanti che vogliono prolungare la guerra: da Von der Leyen all’estone Kallas
Dicono molti commentatori che l’Europa si è fatta infine sentire: lo avrebbe fatto riconfortando Zelensky, dopo lo scontro di venerdì fra il presidente ucraino e Donald Trump, e promettendo un fenomenale riarmo e una guerra fredda a guida europea anziché statunitense.
Parigi e Londra sono pronte a schierare truppe in Ucraina, per garantirne la sicurezza dopo la tregua e l’accordo dipace con Mosca. Per ora Putin è contrario: non ha fatto la guerra per avere eserciti di Stati Nato al proprio confine .
Se questa è Europa, ben vengano le opposizioni al Piano di Riarmo, oggi al vertice dell’Unione. Non sono i progetti marziali della Commissione a facilitare la pace, ma le formidabili pressioni di Trump: martedì notte la Casa Bianca ha annunciato la sospensione di ogni aiuto all’Ucraina, compresi gli aiuti dei Servizi segreti, e il giorno dopo Zelensky ha accettato la mediazione Usa e proposto un’interruzione delle operazioni di aria e di mare. È quello che Papa Francesco un anno fa chiamò il “coraggio della bandiera bianca”. Viene l’ora di trattare con Putin, per fortuna non più paragonato a Hitler. L’apertura di Zelensky è giudicata positiva da Mosca.
venerdì 7 marzo 2025
Unione Europea, impresa di morte - Luca Cangemi
Da: https://www.kulturjam.it - Luca Cangemi Docente di Filosofia e Storia, dottore di ricerca in Scienze Politiche, fa parte della segreteria nazionale del Partito Comunista Italiano.
Leggi anche: Il governo della guerra attacca la scuola - Luca Cangemi
Un blocco imperialista digitale? - Luca Cangemi
Il mondo di Lenin. Passaggio a Oriente - Luca Cangemi
giovedì 6 marzo 2025
Michele Serra e la corsa sul cavallo morto - Marco Bersani
Da: https://attac-italia.org - Marco Bersani, filosofo, dirigente pubblico e fondatore di Attac
Leggi anche: PERCHÉ NON TI FANNO RIPAGARE IL DEBITO - Marco Bersani
Vedi anche:"Dacci oggi il nostro debito quotidiano" - Marco Bersani
Dice un proverbio degli indiani Dakota: “Quando il cavallo è morto, la cosa più intelligente da fare è scendere”. Quello che invece viene normalmente fatto è aumentare a dismisura le frustate affinché il cavallo riparta.
Credo sia questa la cifra che ha spinto Michele Serra, autore satirico che questa volta si è incredibilmente preso sul serio, a chiamare una piazza per l’Europa, una piazza “emotiva” che esprima “l’orgoglio europeo”. Naturalmente, decine di fantine e di fantini sono immediatamente balzate a cavallo e, dimenticando la saggezza Dakota, hanno iniziato a incitarlo e a spingerlo.
Una farsa, se non fossimo immersi nella tragedia.
Nell’immaginario collettivo, l’Unione europea è nata su tre valori fondanti: pace, giustizia sociale, democrazia. Ovviamente, si è sempre trattato di un immaginario intriso di cultura coloniale, perché il benessere dell’Europa era intimamente legato all’espropriazione e allo sfruttamento del sud del mondo. Tuttavia, dopo due devastanti guerre mondiali, l’idea che i Paesi europei si associassero per bandire la guerra, per costruire un welfare che garantisse una serie di diritti sociali e per farlo in un contesto di democrazia, per quanto spesso formale più che sostanziale, aveva coinvolto milioni di persone dentro la speranza di un futuro più dignitoso.
Che ne è stato di quelle promesse?
mercoledì 5 marzo 2025
La lotta (sotterranea) tra Londra e Usa per le risorse ucraine - Fabrizio Poggi
Da: https://www.lantidiplomatico.it - Fabrizio Poggi ha collaborato con “Novoe Vremja” (“Tempi nuovi”), Radio Mosca, “il manifesto”, “Avvenimenti”, “Liberazione”. Oggi scrive per L’Antidiplomatico, Contropiano e la rivista Nuova Unità. Autore di "Falsi storici" (L.A.D Gruppo editoriale)
martedì 4 marzo 2025
«Viviamo già in post-democrazie Anche per colpa della sinistra» - Silvia Camisasca intervista Luciano Canfora
Da: https://www.editorialedomani.it - Silvia Camisasca Fisica e Giornalista [...] Insegna italiano a bambini migranti non accompagnati. - Luciano Canfora, filologo, storico, saggista, professore emerito dell’Università di Bari, membro del Consiglio scientifico dell’Istituto dell’Enciclopedia italiana e direttore della rivista Quaderni di Storia, Dedalo Edizioni. (Luciano Canfora Podcast)
Lo storico sta per tornare in libreria per Laterza con un volume sulla genesi della democrazia: «Esiste in quanto ideale» «La sinistra europea rimprovera a Trump ciò che essa fa quando governa. I russi in Donbass? Come la Nato a Belgrado»
«Di che parliamo?». La prima domanda è sua. Luciano Canfora sta per tornare in libreria con L’invenzione della democrazia (Editori Laterza), alle cui avventure e disavventure, alle cui peri pezie avvenute nel corso dei secoli, ha già dedicato in passato più di un titolo, con la sua voce libera, da storico e da osservatore del no stro tempo.
Cosa sta succedendo, professore? La democrazia come se la passa?
Viviamo un momento di grandi cambiamenti, per certi versi, prevedibili, in cui si trova anche un elemento di comicità: mi sembra che gran parte della stampa e dell’informazione si stia dando parecchio da fare per riposizionarsi, trovandosi in una condizione non lontana da quella del servo quando cambia il padrone. C’è un nuovo padrone e il racconto deve adeguarsi.
lunedì 3 marzo 2025
I miliardari cinesi si stanno estinguendo - Nicolò Monti
Sa: https://contropiano.org - Nicolo-Monti già segretario nazionale della Federazione Giovanile Comunista Italiana (FGCI).
Leggi anche: "Aqui no se rinde nadie". Tre giorni in Venezuela - Nicolò Monti
La famiglia tradizionale non esiste. La rivoluzione della famiglia nella DDR - Nicolò Monti
Ascolta anche: Risiko e Monopòli di Kikko Schettino (https://grad-news.blogspot.com/2025/02/yesterdays-papers-risiko-e-monopoli.html?m=1)
La banca svizzera UBS ha pubblicato di recente il Billionaire Ambitions Report 2024
domenica 2 marzo 2025
È possibile una NATO europea senza gli Stati Uniti? - Francesco Dall'Aglio
Da: https://pagineesteri.it - Francesco Dall'Aglio, medievista, ricercatore presso l'Istituto di Studi Storici al dipartimento di storia medievale della Accademia delle Scienze di Sofia (Bulgaria). Esperto di est Europa e di questioni strategico-militari, è diventato un seguito commentatore sul canale Ottolina.tv e autore di War Room - Russia, Ucraina, NATO (https://x.com/pvpmedievalist).
Vedi anche: L’assassinio del generale Kirillov | Giacomo Gabellini intervista Francesco Dall’Aglio
Le elezioni tedesche si sono concluse senza grosse sorprese e hanno sostanzialmente confermato le previsioni per il prossimo governo che verrà certamente guidato da Friedrich Merz, leader della CDU. Se il successo di Merz era atteso, alcune sue dichiarazioni riguardanti la sua visione della futura politica di difesa europea rappresentano invece una novità rispetto ai discorsi di Draghi, von der Leyen e dei politici che, a più riprese, hanno chiesto maggiori investimenti per il cosiddetto Strategic Compass for Security and Defence, la nuova architettura della sicurezza europea.[1] Merz è andato molto oltre, suggerendo in sintesi che l’Europa, visti i recenti dissidi con gli Stati Uniti sulla questione ucraina, in generale, sul ruolo dell’Alleanza Atlantica, crei un’alleanza militare analoga alla NATO ma senza gli USA. L’idea era già stata ventilata da Macron, che vorrebbe la creazione di una forza militare europea distinta dalla NATO, ma che agisca comunque in accordo con essa;[2] Merz, al contrario, vorrebbe la futura difesa europea del tutto sganciata non solo dagli USA ma dalla NATO stessa, decretandone sostanzialmente la fine almeno ‟nella sua forma attuale”.[3]
La cosa è più facile a farsi che a dirsi, naturalmente, e non solo per una questione di costi e determinazione politica. Gli Stati Uniti sono certamente intenzionati a ridurre il loro investimento economico nella NATO europea e, molto probabilmente, a ridurre anche la presenza delle loro truppe sul continente, ma certamente non sono disposti ad abbandonare le loro basi, soprattutto quelle dove sono presenti armamenti nucleari. Se però ipotizziamo che le parole di Merz, specie se sostenute da quelle di Macron, siano più che la semplice espressione del disappunto della leadership europea per la nuova politica di Trump e siano invece l’anticipazione di un disegno ben preciso, ci troviamo di fronte a un problema non da poco: la necessità di un efficace mezzo di deterrenza che non potrebbe che essere nucleare. Merz ha parlato di ‟estendere la protezione nucleare” di Francia e Gran Bretagna, gli unici due stati europei dotati di armi del genere, anche alla Germania.[4] Ma è una cosa fattibile, e soprattutto sarebbe sufficiente?
sabato 1 marzo 2025
Empatia verso le vittime - Elena Basile
Da: https://www.lafionda.org - Elena Basile, scrittrice ed editorialista per Il Fatto Quotidiano, è stata Ambasciatrice italiana in Svezia e in Belgio.
È molto difficile comprendere come funzioni l’empatia negli esseri umani. Le teorie psicoanalitiche spiegano che gran parte delle nostre posizioni, apparentemente razionali, trovano la loro radice nell’opaca profondità del nostro inconscio. Banalizzando eccessivamente, si potrebbe affermare che la destra, col suo bisogno di autorità, ordine gerarchico e repressione dei colpevoli, è come espressione del bisogno di reprimere da parte di un padre frustrato; mentre la sinistra, che “vorrebbe supportare” (virgolette necessarie) a priori i deboli nella società, attribuendo al sistema responsabilità forse sproporzionate, sarebbe come una manifestazione del senso di colpa maturato nei confronti della madre. Generalizzazioni che servono a poco. Eppure, non tanto la posizione della destra, tradizionalmente a favore del militarismo patriottico, ma quella dell’elettorato del PD sorprende e inquieta non poco sulla guerra in Ucraina. Le esternazioni di Elly Schlein, che difende ancora l’invio di armi in Ucraina per la pace giusta e afferma di non poter essere mai d’accordo col Presidente Trump, sono di un semplicismo aprioristico stupefacente. Se Trump si dichiara per la pace in Ucraina, bisogna boicottarlo a prescindere perché è Trump. Se Putin afferma che l’Unione Sovietica ha perso 26 milioni di cittadini russi per liberare l’Europa dal nazismo bisogna cancellare una verità storica perché difesa da Putin. Il ragionamento della leader del PD (e purtroppo di gran parte dell’elettorato piegato dalla propaganda ininterrotta di Mentana) è di una violenza estremista evidente, e dimostra come si sentano di appartenere al mondo del bene come i crociati, e come in nome del bene possano seminare distruzione e abbeverarsi del sangue degli Ucraini.
venerdì 28 febbraio 2025
Cavalcare l'onda della storia: lavorare insieme per rafforzare la solidarietà e la cooperazione tra i Paesi del Sud del mondo - Liu Jianchao
Da: lacinarossa - https://mondorosso.wordpress.com - (Originariamente pubblicato su Qiushi Journal, edizione cinese, n. 6, 2024) - Liu Jianchao è a capo del Dipartimento Internazionale del Comitato Centrale del PCC.
Leggi anche: La Cina, forza motrice principale del socialismo mondiale - Daniele Burgio, Massimo Leoni e Roberto Sidoligiovedì 27 febbraio 2025
Come salvare Kiev dopo la sconfitta - Barbara Spinelli
Da: https://barbara-spinelli.it (IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 23 Febbraio 2025) - Barbara Spinelli è una giornalista, saggista e politica italiana. Europarlamentare (2014–2019).
Vedi anche: Jeffrey Sachs scuote i parlamentari europei: La NATO e il Futuro dell’Europa (Febbraio 2025)
mercoledì 26 febbraio 2025
Crisi dell’Unione Europea: siamo già al punto di non ritorno? - Fabrizio Casari
martedì 25 febbraio 2025
Occidente? No, grazie - Paolo Crocchiolo
Leggi anche: Evoluzionismo dialettico e materialismo storico: collocare le società e le culture umane nel contesto più ampio della storia naturale Paolo Crocchiolo
(https://www.sciencepublishinggroup.com/article/10.11648/j.ijp.20251301.12)
È uscito recentemente in libreria un nuovo libro di Federico Rampini Grazie, Occidente. Tutto il bene che abbiamo fatto (Mondadori, 2024)[1].
Già a partire dal titolo, il concetto di “Occidente” sembra alludere a un’entità a sé stante, a prescindere cioè dal contesto storico che lo lega dialetticamente al “non-Occidente” e soprattutto al “Sud globale”.
Nella narrazione rampiniana l’idea di Occidente finisce per identificarsi con il modello di civiltà incarnato dal libero mercato e dal capitalismo tout court, trascurando completamente il travagliato percorso storico che ha caratterizzato nel loro evolversi la nostra come le altre società umane.
Dal punto di vista del materialismo storico le origini dell’Occidente si possono far risalire alla “rinascita dell’anno mille” e alle Crociate, vere e proprie guerre proto-coloniali in occasione delle quali le nascenti borghesie commerciali dei comuni e soprattutto delle repubbliche marinare si affacciavano per la prima volta come forze autonome rispetto al preponderante mondo feudale. È però solo più tardi, nel Rinascimento, che l’accumulo di risorse e di potere da parte della nuova classe emergente, anche in coincidenza con la conquista dei territori d’oltremare e lo sfruttamento intensivo delle loro popolazioni, comincia a tradursi in progressi culturali sia nel campo filosofico-umanistico che in quello della ricerca e, conseguentemente, delle scoperte tecnico-scientifiche (che prima erano state piuttosto monopolio di altre zone non-occidentali come il mondo islamico, o come la Cina, quest’ultima però più tesa ad isolarsi in sé stessa e a non espandersi militarmente in altri continenti). Già Marx rilevava come la produzione delle risorse materiali tendeva a trasformarsi in produzione di risorse intellettuali che a loro volta contribuivano in un rapporto dialettico a retroagire sull’acquisizione delle prime.
lunedì 24 febbraio 2025
Jeffrey Sachs scuote i parlamentari europei: La NATO e il Futuro dell’Europa (Febbraio 2025)
domenica 23 febbraio 2025
Non si fa che parlare di Trump, ma ha qualche suggeritore? - Alessandra Ciattini
Da: https://futurasocieta.com - Alessandra Ciattini (Collettivo di formazione marxista Stefano Garroni - Membro del Coordinamento Nazionale del Movimento per la Rinascita Comunista) ha insegnato Antropologia culturale alla Sapienza di Roma. E' docente presso l'Università Popolare Antonio Gramsci (https://www.unigramsci.it). -