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Le prospettive di una evoluzione mondiale - Trotsky (1924)
"Prima di iniziare il nostro corso voglio dire qualche parola sul termine avversari per evitare una falsa interpretazione, da parte di qualcuno di voi, di questo termine, falsa interpretazione la quale potrebbe portare a degli errori politici.
Quando noi parliamo di avversari non abbiamo in vista le masse che sono iscritte alle organizzazioni fasciste, socialdemocratiche, cattoliche. Ma le masse che vi aderiscono non sono nostri avversari, sono delle masse di lavoratori che noi dobbiamo far tutti gli sforzi per conquistare".
Il fascismo, la sua essenza, le sue origini, il suo sviluppo, come oggetto di studio, sembrano interessare sempre di più il mondo del lavoro e i partiti che costituiscono l’Internazionale comunista. Tuttavia non penso che a questo bisogno di conoscere corrisponda sempre una concezione esatta del fenomeno fascista esaminato sotto i suoi vari aspetti; credo che questo desiderio di sapere non sia sempre accompagnato dalla ferma intenzione di arrivare al sapere studiando attentamente il fascismo quale si manifesta concretamente in Italia e negli altri paesi. Mi pare anzi che invece ci si lasci andare a sostituire allo studio approfondito di questo fenomeno l’esposizione di generalizzazioni del tutto astratte e non corrispondenti dunque completamente alla realtà.
Quando noi parliamo di avversari non abbiamo in vista le masse che sono iscritte alle organizzazioni fasciste, socialdemocratiche, cattoliche. Ma le masse che vi aderiscono non sono nostri avversari, sono delle masse di lavoratori che noi dobbiamo far tutti gli sforzi per conquistare".
Il fascismo, la sua essenza, le sue origini, il suo sviluppo, come oggetto di studio, sembrano interessare sempre di più il mondo del lavoro e i partiti che costituiscono l’Internazionale comunista. Tuttavia non penso che a questo bisogno di conoscere corrisponda sempre una concezione esatta del fenomeno fascista esaminato sotto i suoi vari aspetti; credo che questo desiderio di sapere non sia sempre accompagnato dalla ferma intenzione di arrivare al sapere studiando attentamente il fascismo quale si manifesta concretamente in Italia e negli altri paesi. Mi pare anzi che invece ci si lasci andare a sostituire allo studio approfondito di questo fenomeno l’esposizione di generalizzazioni del tutto astratte e non corrispondenti dunque completamente alla realtà.
Pur tuttavia il difetto che consiste nel generalizzare a oltranza non è ancora la cosa peggiore, poiché non è raro che parlando del fascismo si commettano errori veramente grossolani di giudizio e d’interpretazione politica e storica. Non mi propongo qui di rilevare tutti questi errori; voglio semplicemente insistere su qualche aspetto del problema e tirarne alcune conclusioni. Mi servirò a questo fine dei risultati ottenuti mediante l’analisi e le ricerche effettuate in questo campo dal nostro stesso partito.