"Ad un certo momento mi sono chiesto
cos’è che un lettore, non abituato a questioni accademiche, potrebbe aspettarsi
dalla lettura di un libro su uno dei maggiori filosofi di tutti i tempi.
C’è una questione – che potremmo chiamare la
questione per eccellenza – che il lettore comune si aspetta sempre di
incontrare nelle opere dei filosofi e nei libri che parlano di loro: qual è il
significato della nostra esistenza?
A differenza di ciò che pensano i filosofi
di professione, ho ritenuto che Descartes avesse una risposta molto semplice e
del tutto convincente a tale domanda. Non ho fatto lo stesso cammino che tali
filosofi percorrono nor-malmente. Non ho costretto il lettore a fare
elucubrazioni sul più che famoso: Penso, dunque sono. Non ho usato la terminologia
abituale – metafisica, epistemologia e altre parole ricercate – il cui
significato generalmente il lettore non comprende bene, ma non ha il coraggio
di ammetterlo. È bene ricordare che Descartes raramente usa termini filosofici,
di cui non aveva bisogno per farsi capire, e che, anzi, ripudiava. Li
identificava con coloro – che chiamava dotti o filosofi – cui non importava
affatto di essere capiti, tranne che dai loro pari. L’opinione che Descartes
aveva di tali filosofi – gli scolastici – è che trattavano solo di cose
inutili, la prima delle quali era la loro stessa filosofia.
È su questo punto – su cui vorrei si
prestasse particolare attenzione – che Descartes dà la sua risposta alla questione
per eccellenza. E lo fa in una maniera molto semplice, senza ricorrere a
nessuna terminologia che comunemente si considera filosofica. Lo fa in una
maniera che si oppone totalmente ai canoni stabiliti dal sapere costituito. Semplicemente
afferma che è necessario fare una filosofia che sia utile all’umanità, e che
abbia come principio di verifica della verità il criterio dell’utilità.
Descartes dà questa risposta proprio perché
aveva sempre in mente, potremmo perfino dire, ossessivamente, la ricerca del
perfezionamento della vita umana. Quale sarebbe allora, per lui, il significato
della vita? Nelle condizioni in cui si trovava l’uomo europeo, alle prese con
tutte le difficoltà che un’epoca di trasformazioni profonde impone a tutti, il
significato della vita, per lui, era qualcosa che solo la lotta contro il
passato sarebbe stata in grado di definire.
Descartes – il Descartes che qui presentiamo
al lettore – prese partito per questa lotta.
È in questo modo che vorremmo che il lettore
leggesse il nostro libro su una delle glorie maggiori della Francia e su un
uomo che dedicò integralmente la sua vita al bene dell’umanità, in un momento
in cui la sua esistenza come società organizzata correva un grande pericolo."
(Pedro de Alcântara Figueira)
Sia
lode al dubbio! Vi consiglio, salutate
serenamente e con
rispetto chi
come moneta infida
pesa la vostra parola! […]
Oh bello lo scuoter
del capo
su verità
incontestabili! […]
Ma d’ogni dubbio il
più bello
è quando coloro che
sono
senza fede, senza
forza, levano il capo e
alla forza dei loro
oppressori
non credono più!
[Bertolt Brecht, Lode
del dubbio, 1932]