giovedì 19 giugno 2025

Aggiornamento sulle regole per discutere delle guerre israeliane - Caitlin Johnstone

Da: https://www.facebook.com/assopace.palestina - https://www.assopacepalestina.org - Caitlin-Johnstone è una giornalista, saggista, pittrice e poetessa finanziata dai lettori che vive a Melbourne, in Australia. Scrive con il marito americano, Tim Foley. Ha pubblicato i suoi scritti su numerose testate.

Regola 1: Israele non è mai l'aggressore. Se Israele attacca qualcuno, lo fa in risposta a un'aggressione avvenuta in passato, oppure in via preventiva per sventare un'aggressione imminente in futuro. 

Regola 2: La storia ricomincia automaticamente dalla data dell'ultimo atto di aggressione contro Israele. Se qualcuno attacca Israele, lo fa senza alcuna provocazione, perché prima dell'attacco a Israele non è successo nulla. 

Regola 3: Qualsiasi azione negativa compiuta da Israele è giustificata dalla Regola 2. Questo è vero anche se compie azioni che sarebbero considerate del tutto ingiustificabili se fossero compiute da una nazione come la Russia o la Cina. 

Regola 4: Israele ha il diritto di difendersi, ma nessun altro lo ha. 

Regola 5: Israele non bombarda mai i civili, bombarda i Cattivi. Se un numero impressionante di civili muore è perché in realtà erano Cattivi, o perché i Cattivi li hanno uccisi, o perché un Cattivo si è trovato troppo vicino a loro. Se nessuna di queste ragioni è valida, allora è per qualche altra misteriosa ragione che stiamo ancora aspettando che l'IDF indaghi. 

Regola 6: Criticare qualsiasi cosa faccia Israele significa odiare il popolo ebraico. Non c'è altra ragione possibile per cui qualcuno si opponga ad atti di massacri militari se non un odio ardente e ossessivo per una piccola fede abramitica. 

Regola 7: Nulla di ciò che Israele fa è mai grave quanto le critiche odiose descritte nella Regola 6. Le critiche alle azioni di Israele sono sempre peggiori delle azioni stesse di Israele, perché quei critici odiano gli ebrei e desiderano commettere un altro Olocausto. Prevenirlo deve assorbire il 100% della nostra energia e attenzione politica. 

Regola 8: Gli israeliani sono sempre e solo le vittime e mai i carnefici. Se gli israeliani uccidono gli iraniani, è perché gli iraniani odiano gli ebrei. Se gli iraniani uccidono gli israeliani, è perché gli iraniani odiano gli ebrei. Israele è un agnellino innocente che vuole solo farsi gli affari suoi in pace. 

Regola 9: Il fatto che Israele sia letteralmente sempre in stato di guerra con i suoi vicini e con le popolazioni indigene sfollate deve essere interpretato come prova che la Regola 8 è vera, anziché come prova che la Regola 8 è una ridicola assurdità. 

Regola 10: Le vite dei musulmani sono molto, molto meno importanti per noi delle vite degli occidentali o degli israeliani. A nessuno è permesso di riflettere troppo sul perché questo accada. 

Regola 11: I media dicono sempre la verità su Israele e sui suoi vari conflitti. Se ne dubitate, probabilmente state violando la Regola 6. 

Regola 12: Affermazioni infondate che ritraggono i nemici di Israele in una luce negativa possono essere riportate come notizie di fatto senza alcuna verifica dei fatti o qualificazioni, mentre i precedenti ampiamente comprovati di criminalità israeliana devono essere riportati con estremo scetticismo e qualificazioni discutibili come "Hezbollah dice" o "secondo il Ministero della Salute guidato da Hamas". Questo è importante perché altrimenti si potrebbe essere accusati di essere propagandisti. 

Regola 13: Israele deve continuare a esistere nella sua attuale forma, a prescindere da quanto costi o da quante persone debbano morire. Non è necessario presentare ragioni logiche o morali che giustifichino questa affermazione. Se lo contestate, probabilmente violate la Regola 6. 

Regola 14: Il governo degli Stati Uniti non ha mai mentito su nulla ed è sempre dalla parte giusta in ogni conflitto. 

Regola 15: Israele è l'ultimo baluardo di libertà e democrazia in Medio Oriente e pertanto deve essere difeso, non importa quanti giornalisti debba assassinare, non importa quante istituzioni di stampa debba chiudere, non importa quante proteste debbano smantellare i suoi sostenitori, non importa quanta libertà di parola debba eliminare, non importa quanti diritti civili debbano cancellare i suoi sostenitori occidentali e non importa quante elezioni debbano comprare i suoi lobbisti. 

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