Da: https://www.facebook.com/notes/maurizio-bosco/dialoghi-di-profughi-ii-bertolt-brecht/10153467818783348
Cos'è "Dialoghi di profughi": http://www.controappuntoblog.org/2013/10/18/quando-si-parla-di-umorismo-io-penso-sempre-al-filosofo-hegel-fluchtlingsgesprache-dialoghi-di-profughi-brecht-bertolt/
Cos'è "Dialoghi di profughi": http://www.controappuntoblog.org/2013/10/18/quando-si-parla-di-umorismo-io-penso-sempre-al-filosofo-hegel-fluchtlingsgesprache-dialoghi-di-profughi-brecht-bertolt/
DOVE SI PARLA DI BASSO MATERIALISMO - DEI LIBERI PENSATORI -
ZIFFEL SCRIVE LE SUE MEMORIE - INVADENZA DEGLI UOMINI IMPORTANTI
Ziffel e Kalle furono molto sorpresi, quando, due giorni
dopo, si incontrarono di nuovo al ristorante della stazione. Kalle era vestito
allo stesso modo, mentre Ziffel non portava più il pesante cappotto che l’ultima
volta, benché fosse già estate, ancora indossava.
ZIFFEL Ho trovato una stanza. sono sempre felice, quando
riesco a sistemare i miei novanta chili di carne ed ossa. Non è cosa da poco,
di questi tempi, mettere in salvo un tal mucchio di carne. e la responsabilità
naturalmente è maggiore. E’ più grave se vanno a male novanta chili che solo
sessantacinque.
KALLE Anzi, per lei deve essere più facile. La corpulenza fa
buona impressione. E’ segno di benessere, e il benessere fa buona impressione.
ZIFFEL Io non mangio più di lei.
KALLE Non sia così suscettibile! Non ho mica niente in
contrario che lei mangi a sazietà. Per la gente perbene sarà magari una
vergogna patir la fame, ma da noi non è una vergogna mangiare a sazietà.
ZIFFEL Direi che è sintomatico il fatto che il cosiddetto
materialismo sia tanto disprezzato dalle classi superiori, le quali parlano
spesso dei bassi piaceri materiali e sconsigliano alle classi inferiori di
buttarcisi dentro. Spesso mi sono chiesto perché gli scrittori di sinistra, per
aizzare la gente, non preparano succulente descrizioni dei piaceri che si
possono avere quando si hanno soldi. Vedo sempre soltanto manuali che dànno
informazioni sulla filosofia e la morale delle classi superiori; mai però
trattati sull’arte del mangiar bene e sulle altre piacevolezze che il popolo
non conosce (come se il popolo ignorasse soltanto Kant!) E’ triste che ci sia
chi non ha mai visto le piramidi, ma ancora più penoso mi sembra che costui non
abbia mai visto neppure un filetto con salsa di funghi. Una descrizione delle
varie qualità di formaggi, semplice, chiara e perspicua, o il quadro, ispirato
da una genuina emozione artistica, di una vera omelette, produrrebbero
senz’altro un effetto istruttivo. Un buon brodo di carne va benissimo d’accordo
con l’umanesimo. Lo sa lei come si cammina con scarpe decenti? Intendo scarpe
leggere, su misura, di pelle sottile, in cui ci si senta dentro come un
ballerino; e pantaloni di stoffa morbida e di buon taglio! Chi di voi conosce queste
cose? Ma questa è un’ignoranza che grida vendetta. L’ignoranza di bistecche
scarpe e pantaloni è doppia: non se ne conosce il gusto e non si sa come fare
per procurarseli; ma diventa tripla quando non si sa nemmeno che esistono.
KALLE Noi non abbiamo bisogno dell’appetito: abbiamo la
fame.
ZIFFEL Già, è la sola cosa che non imparate dai libri: anche
se la lettura degli scrittori di sinistra si potrebbe credere che persino il
fatto che avete fame dovete apprenderlo dai libri. I Tedeschi sono poco dotati
per il materialismo. Anche quando ce l’hanno, se ne fanno subito un’idea, e
allora e materialista uno che crede che le idee derivino dalle condizioni
materiali e non viceversa, e della materia non se ne parla più. Si potrebbe
credere che in Germania vi siano solo due specie di persone: preti e
mangiapreti. I rappresentanti dell’aldiquà, figure deperite e pallide che
conoscono tutti i sistemi filosofici; i rappresentanti dell’aldilà, signori
corpulenti che conoscono tutte le qualità di vini. Una volta sentii un prete
litigare con un mangiapreti. Questi rimproverava al prete di non pensare che al
mangiare, e il prete rispondeva che il suo signor contraddittore non pensava
che a criticare i preti. Avevano ragione tutti e due. La Religione ha suscitato
i più forti eroi e i dotti più sottili, ma è sempre stata un po’ faticosa. Al
suo posto ora c’è un focoso ateismo, che è progressista, ma porta via troppo
tempo.
KALLE Si è vero. Io una volta ero nei Liberi Pensatori. La
nostra convinzione ci teneva sempre sotto pressione. Il tempo che ci restava
libero dalla battaglia per la scuola laica lo impiegavamo per lo smascheramento
dell’Esercito della Salvezza, e la propaganda per la cremazione dei morti
dovevamo farla risparmiando sul tempo che ci si concedeva per mangiare. Qualche
volta pensavo: se qui ci vede uno di lontano, mentre, con tanto fervore di
fede, ci agitiamo contro la religione, ci potrebbe prendere per una setta
particolarmente fanatica. Finii per lasciar perdere, perché la mia ragazza mi
mise davanti alla scelta: o fare il libero pensatore, o uscire con lei la
domenica. Il non combattere più contro la religione mi ha lasciato per molto
tempo un sentimento di colpa.
ZIFFEL Sono contento che sia uscito da quell’organizzazione.
KALLE Ne ho trovata un’altra.
ZIFFEL E ha conservato la sua ragazza?
KALLE No l’ho persa, quando mi ha messo di nuovo davanti
alla scelta tra lei e la nuova organizzazione. Con la religione è come con
l’alcool: non lo puoi vietare sinché rappresenta un progresso. I peggiori
bevitori erano, durante l’inverno, i carrettieri. Gli autisti d’oggi, che se ne
stanno al calduccio in macchina, possono risparmiarsi la spesa.
ZIFFEL Dunque niente <<abbasso la grappa>> ma
<<viva le macchine>>. E’ questo che vuol dire?
KALLE Qualcosa di simile. E’ contento della sua stanza?
ZIFFEL Non me lo sono ancora chiesto. Io non mi pongo
domande, né tento di risolvere problemi, quando so che anche la risposta più
scrupolosa e la soluzione migliore e definitiva non mi fanno fare un passo
avanti. Quando casco in un pantano, non mi chiedo se preferisco il
riscaldamento a vapore o a stufa. Penso di scrivere le mie memorie in quella
stanza.
KALLE Credevo che le memorie uno le scrivesse solo verso la
fine della sua vita. Allora si ha una chiara visione delle cose e ci si sa
esprimere con tatto.
ZIFFEL Io non ho codesta visione, né mi so esprimere con
tatto, ma, quanto alla prima condizione, la soddisfo come chiunque altro su questa
parte della terra, e cioè sono probabilmente giunto alla fine della mia vita.
Questo non è il posto migliore per scrivere, perché mi occorrono sigari, e qui
sono difficili da trovarsi per via del blocco economico; ma per arrivare a
ottanta pagine di formato grande ce la faccio, se procedo sistematicamente, con
quaranta sigari in tutto. Per il momento riesco ancora a procurarmeli. Quello
che mi preoccupa di più è un’altra cosa. Nessuno si meraviglia se gli dicono
che un uomo importante ha intenzione di fornire ai suoi contemporanei un
rapporto sulle sue esperienze, le sue opinioni, i suoi scopi. Io ho questa
intenzione, ma io non sono un uomo importante.
KALLE Così può contare almeno su un successo di sorpresa.
ZIFFEL Vuol dire su un attacco di sorpresa in un momento in
cui il nemico, il lettore, trotterella trasognato e ha trascurato di mettersi a
tempo giusto in posizione di difesa?
KALLE Proprio così. Che lei sia un uomo comune, il lettore
lo scopre solo quando è troppo tardi. Nel frattempo gli ha già ammannito una
buona metà delle sue opinioni. Lui le ha bevute avidamente, senza sospettare di
nulla, e quando poi comincia a capire che è tutta una sciocchezza, lei gli ha
già reso familiare le sue idee, e anche se un poco diventa critico, qualcosa
gli resta sempre appiccicato.
Ziffel scrutò per bene Kalle, ma non poté scoprire in lui
nessun segno di malignità: gli occhi di Kalle erano rivolti verso di lui,
sinceri e incoraggianti. Allora bevve un sorso della sua birra che non era
birra e il suo sguardo riprese la solita espressione assorta e fissa nel vuoto.
ZIFFEL Considerando la questione dal punto di vista morale,
mi sento nel giusto. Mentre le opinioni della gente importante vengono
strombazzate, incoraggiate e pagate lautamente, quelle della gente comune sono
disprezzate e messe a tacere. Di conseguenza, se gli uomini comuni vogliono
scrivere e pubblicare i loro lavori, devono riportare sempre e soltanto le
opinioni degli importanti invece delle proprie. Questo mi sembra uno stato di
cose insostenibile.
KALLE Forse potrebbe scrivere un libriccino, un volumetto
tascabile.
ZIFFEL Perché un volumetto? Vedo che lei mi assale alle
spalle. Un uomo importante, lei pensa, può scrivere un libro grosso, anche se
le sue esigenze nei riguardi del lettore non possono venir mai veramente
soddisfatte e sono quindi esorbitanti. Io, invece, che voglio diffondere
opinioni davvero comuni, che ognuno può fare proprie - se non le ha già senza
confessarselo - dovrei essere breve!
KALLE Qui sono d’accordo con lei: questo rientra nel
capitolo della tirannia universale. Perché un uomo qualunque non dovrebbe poter
esporre dettagliatamente le sue opinioni ed essere cortesemente ascoltato?
ZIFFEL Qui le è sfuggito un errore. Vorrei mettere in chiaro
che io sono si un uomo comune, ma assolutamente non un uomo qualunque. Qui c’è
una confusione di concetti. Mentre, a proposito degli uomini importanti, non si
parla tanto facilmente di <<uomini qualunque>>, a proposito invece
degli uomini comuni non ci si da scrupolo a parlarne continuamente. Io protesto
energicamente contro di ciò. Anche tra noi uomini comuni ci sono notevoli
differenze. Come esiste gente che possiede in particolar modo qualità
come il coraggio, il talento, l’altruismo, così esiste gente che in particolar
modo non le ha. Io appartengo a questa seconda categoria, quindi sono
un’eccezione, non un uomo qualunque.
KALLE Scusi tanto.
ZIFFEL Non c’è dubbio che gli uomini comuni siano, al giorno
d’oggi, in procinto di scomparire. Il progresso nel campo della scienza, della
tecnica e sopratutto della politica fa sì che essi scompaiano dalla superficie
terrestre. La stupenda capacità della nostra epoca di trasformare il nulla in qualcosa:
ecco ciò che ha creato un numero così straordinario di grandi uomini. Essi
compaiono in masse sempre più gigantesche, o, per dir meglio, marciano in masse
sempre più gigantesche. Dovunque giri lo sguardo, ecco dappertutto individui
che si comportano come i più grandi eroi e santi. Quando mai si vedeva nei
tempi andati tanto coraggio, tanta volontà di sacrificio, tanto talento? Guerre
come le nostre, e tempi di pace come i nostri, prima non sarebbero stati
possibili. E’ che avrebbero richiesto troppe virtù e più grandi uomini di
quanti ce ne fossero a disposizione.
KALLE Ma se l’epoca dei non eroi, per così dire, è già alle
nostre spalle, le sue opinioni potrebbero non interessare più nessuno.
ZIFFEL Al contrario! Sono proprio le sensazioni e i modi di
pensare divenuti rari che si ha più voglia di conoscere. che cosa non daremmo,
per esempio, per potere saperne di più della vita intima di uno degli ultimi
dinosauri, quei grossi erbivori che comparvero in epoca preistorica sulla
nostra terra? Essi si sono estinti, probabilmente perché non potevano farcela a
rivaleggiare con le altre creature, ma appunto per questo una loro
testimonianza autentica potrebbe avere un certo interesse.
KALLE Se lei si paragona ai dinosauri, sarebbe proprio ora
che stendesse le sue memorie, se no, ancora un po' e nessuno la capirebbe più.
ZIFFEL Il passaggio si svolge con rapidità vertiginosa. Oggi
la scienza ritiene che il passaggio da un’epoca a un’altra avvenga a sbalzi, si
può dire di colpo. Per molto tempo si hanno minuscoli mutamenti, differenze e
deformazioni, che preparano la svolta. Ma questa poi subentra con drammatica
rapidità. I dinosauri, per così dire, si muovono ancora per un bel pezzo nella
migliore società, anche se sono andati a finire un po’ in coda. Dietro di loro
non c’è più niente, ma ancora non gli si toglie il saluto. Nell’almanacco del
Gotha del mondo animale occupano ancora un posto rispettato, se non altro per
la loro antichità. E’ ancora considerato <<bene educato>> mangiare
erba, anche se gli animali più elevati preferiscono già la carne. Non è ancora
una vergogna misurare venti metri dalla testa alla coda, anche se non
rappresenta più un merito. Questo dura per un po’, e poi, ecco, improvviso, il
cambiamento totale. Se lei non ha obiezioni, la vorrei pregare di stare a
sentire ogni tanto qualche capitolo delle mie memorie.
KALLE Non ho nulla in contrario.
Poco dopo i due si separarono e si allontanarono,
ciascuno per la propria strada.
Prima parte: http://ilcomunista23.blogspot.it/2016/02/dialoghi-di-profughi-bertolt-brecht.html
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