«La saggezza riguarda
i beni umani e le cose su cui è possibile deliberare. Infatti noi diciamo che
soprattutto questa è la funzione del saggio: il deliberare bene; e nessuno
delibera sulle cose che non possono essere diversamente, né su quelle che non abbiano
un qualche fine che sia un bene realizzabile con l’azione.
L’uomo che sa
deliberare bene in senso assoluto è colui che, seguendo il ragionamento, sa
indirizzarsi, tra i beni realizzabili nell’azione, a quello che è il migliore
per l’uomo.
La saggezza non ha
come oggetto solo gli universali, ma bisogna che essa conosca anche i
particolari. Infatti essa concerne l’azione, e l’azione riguarda le situazioni
particolari. È per questa ragione che alcuni uomini, pur non conoscendo gli
universali, sono, nell’azione, più abili di altri che li conoscono, e questo
vale anche negli altri campi: sono coloro che hanno esperienza.
Se, infatti, uno sa
che le carni leggere sono facili da digerire e salutari, ma non sa quali siano
le carni leggere, non produrrà la salute; la produrrà piuttosto colui che sa
che le carni degli uccelli sono leggere e salutari.
La saggezza, poi,
riguarda l’azione: cosicché deve possedere entrambi i tipi di conoscenza, o di
preferenza quella dei particolari».
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