venerdì 5 febbraio 2016

DIALETTICA IN MARX, dove (e come) cominciare... - Stefano Garroni



«La saggezza riguarda i beni umani e le cose su cui è possibile deliberare. Infatti noi diciamo che soprattutto questa è la funzione del saggio: il deliberare bene; e nessuno delibera sulle cose che non possono essere diversamente, né su quelle che non abbiano un qualche fine che sia un bene realizzabile con l’azione.
L’uomo che sa deliberare bene in senso assoluto è colui che, seguendo il ragionamento, sa indirizzarsi, tra i beni realizzabili nell’azione, a quello che è il migliore per l’uomo.
La saggezza non ha come oggetto solo gli universali, ma bisogna che essa conosca anche i particolari. Infatti essa concerne l’azione, e l’azione riguarda le situazioni particolari. È per questa ragione che alcuni uomini, pur non conoscendo gli universali, sono, nell’azione, più abili di altri che li conoscono, e questo vale anche negli altri campi: sono coloro che hanno esperienza.
Se, infatti, uno sa che le carni leggere sono facili da digerire e salutari, ma non sa quali siano le carni leggere, non produrrà la salute; la produrrà piuttosto colui che sa che le carni degli uccelli sono leggere e salutari.
La saggezza, poi, riguarda l’azione: cosicché deve possedere entrambi i tipi di conoscenza, o di preferenza quella dei particolari». 
(Aristotele, “Etica Nicomachea”, Sulla differenza tra sapienza e saggezza)

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