Le tesi su Feuerbach: https://ilcomunista23.blogspot.it/2017/03/tesi-su-feuerbach-karl-marx.html
Ascolta anche: https://www.youtube.com/playlist?list=PL2907B437D02AB60D
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Una premessa necessaria è questa:
noi cominciamo a parlare della logica dialettica, Ora, il termine “logica
dialettica” può indurre in qualche equivoco. Ad esempio si può avere
l’impressione che dire “logica dialettica” significa dire qualcosa che
appartiene allo stesso ambito della logica simbolica, della logica formale,
della logica matematica ecc. E invece no, si tratta di campi diversi, di
finalità diverse. Voglio dire questo: se nella logica formale moderna il
problema è quello di stabilire regole del corretto ragionare e la verifica
della correttezza logico-formale di un’argomentazione o di un’inferenza - di un argomento, cioè, che sia stato ricavato
da precedenti proposizioni – quando invece dice “logica dialettica” si intende
qualcosa di profondamente diverso.
Si intende cioè lo studio delle regole
di cambiamento, di mutamento, di sviluppo, di una situazione data. Come Marx diceva, il concetto è la linea di
sviluppo della cose stessa: cioè il concetto non è altro che il mettere in
evidenza le leggi di movimento di un contesto determinato.
Ora, un’analisi un tantino più
approfondita di cosa significa dialettica – perché quanto ho detto ha delle
implicazioni di grande rilievo – uno sguardo un po’ più profondo su cosa è
dialettica, possiamo averlo considerando le
famose “Tesi su Feuerbach” che Marx scrisse nel 1845: io qui vorrei
leggere o, almeno, cominciare a leggere queste Tesi tenendo presente che la
traduzione del testo è mia e quindi, chi avesse sottomano le “Tesi” e trovasse
delle differenze nella versione italiana, la cosa si spiegherebbe semplicemente
con ciò che ho detto.

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