*Da "Tracciati dialettici (Note di politica e cultura)" Stefano Garroni, Edizioni Kappa
(a) contrazione dello spazio d'analisi,
(b) specificazione delle forme della dialettica.
Marx conserva la nozione - d'origine hegeliana - di 'totalità' ma, per così dire, 'contrae, riduce' lo spazio della sua analisi, l'universo della sua applicazione: non più la totalità dell'esperienza umana, ma si quella 'regione' tradizionalmente studiata dall'economia politica.
In questo modo, Marx riguadagna la possibilità di distinguere il 'mondo' (le strutture del modo di produzione) dal 'soggetto' (l'uomo che vive nelle condizioni disegnate dal modo di produzione). Ed anche riguadagna la possibilità di un rapporto 'pratico' dell'uomo verso il mondo. [...]
Se l'oggetto dell'analisi è determinato, circoscritto, anche la sua dialettica sarà tale e le forme di pensiero adeguate a pensarla - anch'esse - dovranno essere 'certe' forme 'non' generalizzabili (non riducibili a frasi, come dicevano sia Marx che Engels e Lenin)."
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