* Da "Su Freud e la morale (L'uomo e la società)" Stefano Garroni, Bulsoni editore
"L'attività che subordina ciascuno dei nostri istanti a qualche risultato preciso cancella il carattere totale dell'essere. Chi agisce mette al posto di quella ragion d'essere che è lui stesso uno scopo particolare, e nei casi meno specifici la grandezza di uno stato, il trionfo di un partito. Ogni azione specializza, per il solo fatto che non vi è azione se non limitata."
"posso esistere totalmente soltanto superando in qualche maniera lo stadio dell'azione.
Altrimenti sarò soldato, rivoluzionario di professione, scienziato, non l'uomo totale.
Lo stato frammentario dell'uomo è in fondo come la scelta d'un obiettivo"
(G. Bataille, Nietzsche, il culmine e il possibile, Rizzoli 1970)
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